Alma Manera  (artista)                                 Roma 26.1.2024

                          Intervista di Gianfranco Gramola  

"Carla Fracci, come Paolo Limiti e Mino Reitano, restano nel mio cuore, sono delle persone che oltre ad avermi accompagnato nel mio percorso professionale, sono state tutte e tre dei punti di riferimento e Carla in particolare, insieme al maestro Beppe Menegatti, suo sposo nell’arte ma anche nella vita"

 

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Il suo sito ufficiale è www.almamanera.com  

Nata a Roma il 16 Maggio 1977, Alma è una figlia d’arte. Suo padre è Gianni Manera, attore, direttore e in seguito anche produttore, la madre Maria Pia Liotta ha un background da danzatrice, ha collaborato professionalmente con il padre di Alma ed è stata Miss Cinema 1974. Alma si è diplomata con il massimo dei voti in Canto al Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria, città dove si era trasferita con la madre, dopo alcuni anni negli Stati Uniti, a seguito della separazione dei genitori. Ma Alma Manera non si è fermata qui: ha proseguito il suo cammino di formazione artistica nel campo della danza conseguendo il Diploma Professionale e ha affinato le sue capacità interpretative all’Accademia di Interpretazione Pucciniana, oltre ad aver seguito vari corsi che le hanno permesso di avere una competenza assoluta in queste espressioni artistiche. Gli studi sono stati completati dal Master in Recitazione, Dizione, Recitazione, Over-Sound e Doppiaggio. Ha spaziato dalla danza, lavorando con nomi di primo piano come Luca Tommassini e Luciano Cannito, alle serie TV Incantesimo, della quale ha anche interpretato la sigla, Il Capitano 2 e Crimini. In TV è stata scoperta da Paolo Limiti nel 2001 con Ci Vediamo In TV. “Paolo Limiti – ricorda Alma – un giorno mi disse: Hai già il nome d’arte! Il tuo destino è segnato”. Alma Manera è apparsa, tra l’altro, anche a Domenica In, nel Maurizio Costanzo Show, in Quelli Che Il Calcio e in Buona Domenica. Alle apparizioni televisive ha affiancato un’intensa attività teatrale. È stata la più giovane componente della selezione dei 300 performer provenienti da ogni parte del mondo che, nel 2009, hanno partecipato all’incontro con il Pontefice. Come soprano, ha fatto parte del cast del Festival della Danza e delle Danze, concepito dallo zio Enrico Manera, che annoverava presenze importanti come Carla Fracci ed Elisabetta Terabust.

Intervista

Alma, com’è nata l’idea dei podcast per parlare d’arte?

Sono una Art Lover, sono un’appassionata della bellezza che l’arte riesce a regalare e poi in famiglia, grazie ai miei zii, ho sviluppato una forma di attenzione particolare anche delle arti visive. E’ una conversazione appassionata per raccontare con l’ospite in studio, la storia, il significato, la tecnica e le curiosità di un’opera d’arte. Immaginare, attraverso le parole, un viaggio nella bellezza che l’arte e gli artisti riescono a regalare con un biglietto di andata e ritorno senza tempo, perché le arti sono un capitale prezioso.

Chi sono i tuoi ospiti e che opere commenteranno?

Il progetto prevede otto podcast con la partecipazione di artisti, esperti e storici dell’arte che racconteranno celebri opere d’arte con la conduzione di Alma Manera, che avrà il compito di tenere le fila dei racconti. A partire da: “Ultima Cena”, (Cenacolo vinciano) di Leonardo Da Vinci raccontata da Corrado Veneziano. E a seguire “I funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, con il commento di Duccio Trombadori; “Sudan-Parigi” di Filippo Tommaso Marinetti che vede come narratore Francesca Barbi Marinetti; “Balloon Dog” di Jeffrey Koons raccontata da Lorenza Baroncelli; “Consegna delle chiavi” di Pietro Perugino con l’intervento di Roberto Litta; “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni con la testimonianza di Enrico Manera, “Terzo Paradiso: l’Infinito” di Michelangelo Pistoletto e come narratore Fernando Miglietta e infine “Giuditta decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi con il racconto di Cleonice Gioia.

Hai in progetto di dare un seguito con i podcast magari parlando di altre forme di arte come la danza e la musica?

C’è l’intenzione di fare una seconda serie di Art Lover grazie al direttore Marco Lanzarone e poi ci siamo trovate benissimo con la regista Natalia Sangiorgi, anche lei un’appassionata e studiosa di storia dell’arte.

Dopo questo hai altri progetti artistici?

Io sono in onda il martedì, mercoledì e giovedì su Rai Isoradio con la mia trasmissione Crossover, la musica a 360 giri.

Parliamo un po’ della tua carriera. Ho letto che danzi, canti e reciti. Com’è nata la passione per il mondo dello spettacolo?

Ho mosso i primi passi grazie alla mia famiglia di origine, ai miei genitori, ma la considero una vocazione perché sebbene sia stata stimolata dall’ambiente che mi ha sempre circondato, intraprendere poi la carriera professionale nell’ambito della cultura e dello spettacolo, è stata una scelta molto personale, sicuramente non indotta.

Hai lavorato con molti artisti. Un tuo ricordo di Mino Reitano?

Mino è nel mio cuore e il 30 gennaio dedicherò un suo ricordo a distanza di 15 anni dalla sua scomparsa e ci saranno in studio Grazia e Giuseppina Reitano a Crossover, musica a 360 giri e faremo un bell’omaggio ricordando Mino Reitano insieme alle sue figlie Grazia a Giuseppina e ci saranno tanti ospiti a sorpresa.

Paolo Limiti?

Devo a lui il mio debutto in Rai. Feci gli ultimi provini utili a corso Sempione a Milano per entrare nella sua trasmissione “Ci vediamo in TV” e dopo neanche una settimana, il consulente musicale il Dr. Fiume mi chiamò e mi disse: “Paolo Limiti ti vuole subito in puntata questa settimana”. Quindi quando io uscii dal conservatorio di Reggio Calabria, dove avevo appena finito la lezione di armonia con il mio maestro Francesco Romano,  mi arrivò questa bellissima notizia del mio imminente debutto su Rai1 nella trasmissione “Ci vediamo in TV”, grazie a Paolo Limiti e anche grazia a Giovanna Nocetti, la cantante.

Carla Fracci?

Carla Fracci, come Paolo Limiti e Mino Reitano, restano nel mio cuore, sono delle persone che oltre ad avermi accompagnato nel mio percorso professionale, sono state tutte e tre dei punti di riferimento e Carla in particolare, insieme al maestro Beppe Menegatti, suo sposo nell’arte ma anche nella vita. Io sono stata diretta molte volte dal maestro Menegatti, grande autore e regista, marito di Carla Fracci e con loro è nato un rapporto di grande intesa intellettuale ma soprattutto affettiva.

Alma Manera con Carla Fracci

Ho letto che hai recitato in un musical nel ruolo di Maria di Nazareth. Come hai vissuto quell’esperienza?

Un’esperienza straordinaria, un ruolo immenso che ho avuto il privilegio di interpretare da credente e quindi sicuramente vibrando a frequenze altissime.

Che rapporto hai con la Fede?

Un rapporto intenso, un rapporto sincero. Il potere della speranza non ha misura e la Fede ci salva.

Con quali valori sei cresciuta?

Sono cresciuta con valori cristiani, però i valori cristiani appartengono anche alle persone che hanno sensibilità e quindi sono valori comuni anche a chi non crede, basta avere una dimensione interiore di proiezione nei confronti degli altri e una bella sensibilità nei confronti degli altri.

So che sei molto impegnata nel sociale. Ne vuoi parlare?

Il sociale mi accompagna fin da quando ero ragazzina, ho sempre pensato che non siamo soli e anche nei momenti di difficoltà miei personali, non mi sono mai voltata dall’altra parte. Ad esempio per gli amici di “Fede, speranza e carità”, l’associazione con la quale collaboro fin dalla loro fondazione e della quale sono anche madrina, sono sempre presente e al loro servizio.

Ho letto che scrivi anche poesie.

Io sono giornalista pubblicista e ho una passione per le poesie, però quella è una mia dimensione più timida, più riservata. A me piace molto Dante, mi piace molto Alda Merini e poi sono una grande appassionata di citazioni di grandi personaggi e mi piacciono molto le biografie storiche.

Hai una figlia, Regina. Vedi in lei delle qualità artistiche?

Si, ci sono. Lei ha una grande musicalità e anche una bella fisicità. Fa danza aerea, danza acrobatica, ha iniziato a suonare l’ukulele, il pianoforte e la batteria. Con Regina abbiamo un bellissimo dialogo ed è lo spettacolo più bello della mia vita.