Annalisa Arena (attrice)                           Roma 16 / 06 / 2022

                               Intervista di Gianfranco Gramola

“Lavorare con Paolo Virzì è stata un’esperienza bellissima e molto costruttiva. Paolo è un sensibile perfezionista, porta l'attore a dare il meglio di sé”

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Livornese, nata a Pisa, classe 1995, si è formata in recitazione presso il Teatro Vertigo di Livorno, e successivamente ha frequentato diversi corsi privati per affinare il suo percorso artistico e cinematografico. Ha recitato nel ruolo di Valeria in Romanzo Famigliare, diretto da Francesca Archibugi, con Giancarlo Giannini, Vittoria Puccini, Guido Caprino, Andrea Bosca, Pamela Villoresi nel ruolo di Katia in Notti Magiche di Paolo Virzí, con Giancarlo Giannini, Roberto Herlitzka, Paolo Bonacelli, Giovanni Toscano nei panni di Emma in Molto Prima di Domani diretto da Umberto Marino al Teatro Argot, ed era Francesca Niccolai ne “I Delitti del Barlume 9” diretta da Roan Johnson, con Filippo Timi, Alessandro Benvenuti, Stefano Fresi, Lucia Mascino e Corrado Guzzanti.

Intervista

Com’è nata la passione per la recitazione, per il cinema?

Da bambina ero più portata per le arti, e mi divertivo a giocare immaginando di essere l’eroina di un film o di una storia inventata e quando andai per la prima volta a teatro, avevo trovato esattamente ciò che faceva per me. Insistetti con i miei per iscrivermi ad un corso di recitazione e da lì non ho più smesso. A 14 anni venni scelta da Carlo Mazzacurati per un piccolo ruolo in un suo film e mi ritrovai per la prima volta su un set.

Che lavoro fanno i tuoi genitori?

Mio padre non c’è più, vendeva automobili. Mia mamma fa la ragioniera.

Hai mi pensato ad un nome d’arte?

No, il mio nome va benissimo.

Chi erano i tuoi miti, i tuoi idoli da ragazzina?

Quando ero adolescente mi piacevano tanto Alba Rohrwacher, Luca Marinelli e Micaela Ramazzotti. Artisti che mi hanno ispirato.

Con i colleghi hai trovato più rivalità o complicità?

Complicità.

Un collega e un regista con cui vorresti lavorare?

Luca Marinelli, ma anche Elio Germano o Stefano Fresi, con cui mi sono trovata su un set ma non avevo scene con lui, ma dirne solo uno è impossibile, sono tanti. Per i registi e le registe vale la stessa cosa, ce ne sono diversi/e con cui vorrei lavorare, da Alice Rohrwacher a Matteo Garrone a Fabio Mollo o Francesca Comencini, Laura Bispuri, Nanni Moretti, Sergio Castellitto. La lista è lunga.

Hai fatto cinema e tanto teatro. In quali di questi ambienti pensi di dare il meglio?

A teatro dicono che ho presenza scenica, ma il cinema mi appassiona per la ricercatezza e cura dei dettagli.

Le tue ambizioni?

Essere felice.

Hai un sogno artistico, un punto d’arrivo?

Penso che ogni volta che si arriva al pubblico, si è raggiunto il proprio punto d’arrivo; si rinnova sempre.

Oltre a recitare, hai delle passioni nella vita?

Si, mi piace cucinare, leggere ed ultimamente sto scrivendo. Sono appassionata di psicologia e non manco di visitare musei e mostre d’arte. Mi piace saltare la corda e cantare; a volte faccio queste due attività insieme ed è un vero scempio, ma mi diverto. Mi rigenero passeggiando nella natura e andando a cavallo.

Che tipo di musica ti piace?

Sia la musica d’autore, sia cose più pop; dipende dai momenti. Ascolto anche le colonne sonore.

Ti piacerebbe partecipare ad un reality?

No.

Il mondo dello spettacolo, visto da fuori, sembra tutto rose e fiori. Hai qualche sassolino da levarti dalle scarpe?

Non è tutto rosa e fiori, come in ogni settore in Italia. Mi piacerebbe che venisse valorizzato il nostro cinema, iniziando a fare più scelte di qualità.

Hai lavorato con Paolo Virzì. Come ricordi quella esperienza e come ti sei trovata con i compagni di set?

L’esperienza per me è stata molto costruttiva, “una scuola” oserei dire. Paolo è un sensibile perfezionista, e mi sono trovata molto bene con lui, porta l'attore a dare il meglio di sé. Con i compagni benissimo, sul set ci sostenevamo a vicenda, è sempre un piacere sentirci e rivederci.

A proposito di TV, a quale trasmissione televisiva non rinunci?

Tale e Quale Show, mi diverte.

Quale ruolo ti piacerebbe avere in Tv? Presentatore, opinionista o cosa?

Dovrei prima provarli, forse presentatrice? Opinionista non mi sento all’altezza.

Hai fatto cinema, tv, teatro.... a quando un programma in radio?

Non ci avevo mai pensato.

Hai una trasmissione radiofonica che ti piace molto?

Rai Radio 2.

In teatro hai mai fatto delle gaffe? Ne puoi raccontare una spiritosa?

Gaffe no, ma a 19 anni, quando recitavo ne “Lo zoo di Vetro” a teatro, l’unicorno di vetro, fatto in realtà di zucchero, si fuse sotto i riflettori, diventando un cavallino moscio e appiccicoso; lo dovevo porgere a “Jim”, ma diciamo glie l’ho più “spalmato” sulla mano e lui lo ha a sua volta “spalmato” dentro il taschino interno della sua giacca, ringraziandomi, come da copione; fu difficile trattenere le risate.

Un rito scaramantico prima di entrare in scena? (un portafortuna)

Meglio non dirlo.

Su un’isola deserta chi e cosa porteresti?

Un libro di sopravvivenza e magari un cane da caccia.

Qual è il tuo tallone d’Achille?

Sono sensibile e molto emotiva, ma le esperienze mi hanno resa forte e resiliente.

Che rapporto hai con la Fede?

Credo. Non so bene in cosa. Ma credo, ho fede. E prego a volte.

Che rapporto hai con i soldi? (Quanto contano i soldi nella vita?)

Sono una risparmiatrice. Credo che il loro valore dipenda dall’uso che se ne fa e da come si guadagnano. Io tendo a spenderli in cose per me sensate, non mi interessano i vizi, mi ritengo già molto fortunata.

Hai dei complessi?

Ne avevo moltissimi un tempo, peccato sono andati via quasi tutti! Diciamo ogni tanto ne riaffiora qualcuno, ma ormai ci rido, trovo siano divertenti. C’è chi mi ama anche con quelli.

La dichiarazione d’amore (o lettera) più stramba e divertente che hai ricevuto?

Magari avessi mai ricevuto dichiarazioni di amore strambe! L’ultima fu alle elementari, il ragazzino di 4a mi voleva portare in Spagna, ma già il termine “portare” mi suonava stretto e allora rifiutai. Sicuro io ne ho fatte tante di dichiarazioni d’amore, ovviamente tutte molto strambe. Ora mi sono calmata.

A chi vorresti dire grazie?

A mio padre.

A chi vorresti dire scusa?

A mio padre.

La cosa più folle che hai fatto?

Non sono una spericolata, ma di cose folli ne faccio costantemente dal momento che ho scelto di fare questo lavoro.

Un mestiere che non faresti mai?

La macellaia.

Ci sono degli oggetti dai quali non ti separi mai?

I miei gioielli con i significati e le chiavi di casa.

Cosa ti fa arrabbiare?

La superficialità, la cattiveria, le ingiustizie e l'illogicità.

L'ultima volta che hai pianto e perché?

Non molto tempo fa, cose che fanno parte della vita.

Sei venuta a Roma per fare cinema e teatro. Come ricordi l’impatto con la capitale?

All’inizio era tutta una sorpresa, ero super coccolata.

Le tue abitazioni romane?

Case, casette, hotel, bed and breakfast, tutto e di più. Cambio spesso, in base alle necessità del momento.

La cucina romana ti ha conquistata?

Assolutamente sì. Mangerei la carbonara tutti i giorni, anche a colazione.

Come ti trovi in mezzo ai romani?

Bene! Hanno un fascino particolare; sia i più generosi, sia coloro che sono scorbutici sin dalle prime ore del mattino; i primi mi mettono il buon umore, gli altri mi inebriano di ironia.

Un luogo di Roma a cui sei molto affezionata?

Il parco della Caffarella, i cinema.

Cosa ti da più fastidio di Roma?

La trascuratezza, vorrei venisse valorizzata per quella che è; caotica, ma bella.