Brigitte Bardot (attrice, modella e cantante)         Saint Tropez  2 febbraio 2021

                                  Intervista di Gianfranco Gramola

“Covid, divorzio, lavoro, vacanze, sono tutte scuse buone per abbandonare il cane o il gatto”

Brigitte Bardot (all’anagrafe Brigitte Anne Marie Bardot) è nata venerdì 28 settembre 1934 a Parigi (Francia) dall'unione di Louis "Pilou" Bardot, industriale, e di Anne-Marie Mucel. Inizia la carriera artistica come ballerina di danza classica, per poi diventare attrice e nel 1962 cantante. Il mito di femme fatale esplode con pellicole come E Dio creò la donna (1956) e "La ragazza del peccato" (1958), mentre in altre, su tutte "La verità", dimostra il suo talento recitativo. Nella sua carriera, tra il 1952 e il 1973,  ha recitato in  46 film, ha inciso più di 20 dischi e ha avuto quattro mariti e un figlio. Nel 1997 da alle stampe il libro “Mi chiamano B.B.” e nel 2003 pubblica il libro "Un grido nel silenzio". Le opinioni espresse nel suo libro sono giudicate razziste e offensive verso i musulmani e gli omosessuali, e le contestazioni che ne sono seguite sono state violente. Nel 1986 ha creato la "Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali" finanziandola con 3 milioni di franchi, raccolti vendendo all'asta numerosi oggetti personali, compresi i gioielli.

Ha detto:

- Per il mio compleanno vorrei che il governo facesse una legge contro la macellazione rituale. Spero che i festeggiamenti servano soprattutto a far conoscere le mie battaglie.

- Era il 1973, avevo 38 anni. Non è stato il cinema a scavare una piaga profonda nel mio cuore, ma la vita.

- Amo l’Italia, l’adoro e trovo il vostro Berlusconi un personaggio divertente.

- Dico ciò che penso e penso ciò che dico.

Curiosità

- Considerata un'icona sexy negli anni Cinquanta, è soprannominata B.B.

- L'icona di B.B. si incastonava perfettamente nella moda eccentrica degli anni '60 tanto da diventare - al pari di Marilyn Monroe e Jackie Kennedy - soggetto nei dipinti di Andy Warhol.

- Brigitte Bardot si è sempre dichiarata di destra e negli anni sessanta ha votato e sostenuto Charles de Gaulle.

- Milo Manara ha dedicato a Brigitte Bardot una serie di 25 acquerelli, approvati e firmati dalla stessa attrice. Gli acquerelli sono stati prima esposti e poi venduti all'asta a Parigi il 12 giugno 2016.

- La prima mostra ufficiale riguardante il mito Bardot è stata aperta a Boulogne-Billancourt il 29 settembre 2009, il giorno dopo il suo 75º compleanno.

Intervista

Com’è nata l’idea della sua Fondazione dedicata alla protezione degli animali?

Ho deciso di abbandonare definitivamente il cinema un giorno, nel mezzo del film "Colinot l'alzasottane” nel 1973 e di dedicarmi interamente agli animali. La mia prima grande battaglia è stata quella per la difesa dei cuccioli di foca massacrati in Canada. È stato un apprendimento difficile, faticoso e demoralizzante, ma io sono una feroce combattente che odia perdere!

“ Le cronache raccontano che iniziò la sua crociata dopo essere stata folgorata sul set del film “Colinot l'alzasottane”, dove dovette comprare una capra per salvarle la vita. La Bardot ricorda le parole della proprietaria dell'animale: «Si sbrighi a girare la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo».

Quante persone lavorano insieme a lei e quanti sono gli animali ospiti nella sua Fondazione?

Impieghiamo 130 dipendenti e oltre 200 volontari. Noi abbiamo 7000 animali, salvati dalla morte, dal macello, nei nostri rifugi e anche nelle famiglie ospitanti e fattorie per cavalli, asini, pecore, mucche e maiali. La mia Fondazione lavora in più di 30 paesi per animali domestici e selvatici. È stato riconosciuta come utilità pubblica dal Consiglio di Stato francese dal febbraio 1992 e ha più di 80.000 donatori (un budget di 23 milioni di euro nel 2019).

Ha mai ricevuto minacce?

Non conto più le minacce di morte che ho ricevuto! L'O.A.S. negli anni sessanta e poi alla mia Fondazione: macellai, cacciatori, pellicciai ecc. Non solo queste minacce non mi raggiungono o mi intimidiscono, ma al contrario mi danno ancora più energia e volontà!

Da chi ha ereditato la passione per gli animali? Da mamma o papà?

Sono nata con la passione per gli animali.

I suoi ricordi d’infanzia legati agli animali?

Non ricordo molto, era durante la seconda guerra mondiale e il periodo della mia infanzia l’ho vissuto a Parigi e non avevamo animali domestici in casa.

E’ mai stata aggredita da qualcuno dei suoi animali?

Sono stata attaccata al cuore sì, da tutti i miei animali.

C’è un animale che ama molto e che ha bisogno di molto affetto rispetto agli altri?

Ho per tutti una grande passione, un grande amore per tutti.

E’ vero che l’amore degli animali ti cambia profondamente la vita?

Sì, la mia vita senza di loro non ha senso. Gli animali ti danno tutto e non chiedono nulla. Il loro amore è totale ed eterno. Vivo in pace, lontano dalla vita sociale e da questo mondo infuriato, in mezzo ai miei cani, gatti, asini, pony, cavalle, pecore, capre, maiali, anatre, oche, galline, tutti salvati dalla morte e conviventi, felici e in libertà nella mia proprietà della Garrigue a St Tropez.

Papa Francesco ha detto: “Non amate solo cani e gatti, ma anche le persone in difficoltà”. E’ d’accordo?

Papa Francesco ha detto una stronzata. (Le pape François a dit que des conneries)

Totò, grande attore italiano, accudiva 220 cani. Giudicava i cani migliori degli uomini. Cosa ne pensa?

Totò è meraviglioso. Avrebbe dovuto fare il Papa.

Ha mai pianto per un animale?

Ho passato la mia vita a piangere sulle loro sorti, sui loro destini.

Dicono che i bambini che crescono con un gatto si ammalano meno. Come se lo spiega?

Un bambino che cresce con un animale, sarà più forte e più sensibile nella sua vita di uomo.

Qual è la battaglia a favore dei diritti degli animali di cui va più fiera? 

Tutte le battaglie vinte contro l'animale sofferente mi rendono orgogliosa e felice ma la battaglia è venuta perché la crudeltà dell'uomo è senza limiti. È inaccettabile e immorale che i cosiddetti esseri "umani" possano tollerare ancora questa decadenza, questa distruzione sistematica della natura. Oggi non è più questione di ecologia ma di sopravvivenza!

Noi esseri umani, cosa dobbiamo imparare dagli animali?

Tutto!

Secondo lei, la scuola dovrebbe insegnare il rispetto verso gli animali?

Certo, ma non insegna nemmeno il rispetto per gli uomini.

Negli ultimi decenni com’è cambiata la mentalità riguardo la tutela degli animali?

Via internet, dalle immagini diffuse da L 214 e da una consapevolezza dell'abominevole destino che è riservato a loro.

Lei ha lasciato il cinema giovanissima per dedicare la sua vita agli animali. Soddisfatta o pentita?

Mai pentita. Il cinema mi ha fatta conoscere, un vantaggio molto importante oggi, per farmi sentire nella mia lotta per gli animali.

Viviamo in tempi di Covid. Dicono che gli animali domestici possono prendere il virus e trasmetterlo. E’ giustificata la preoccupazione degli amanti degli animali?

Se gli esseri umani sono vittime del virus, se lo sono meritati. Gli animali per il momento non c'entrano niente.

Se questa paura trova conferma, si teme che possa portare all’abbandono di tanti animali. Cosa ne pensa?

Covid, divorzio, lavoro, vacanze, sono tutte scuse buone per abbandonare il  cane o il  gatto.

Da quando ha la sua Fondazione, qual è stata la critica che le ha fatto più male?

Non mi interessano le recensioni e le critiche, contano solo i risultati che otteniamo per gli animali.

E il complimento più bello?

Il complimento più bello che ho ricevuto riguarda la mia efficienza e serietà.

Un domani, come vorrebbe essere ricordata?

Come "la fata degli animali".