Carla Salerno (attrice)                   Roma 6.9.2019

               Intervista di Gianfranco Gramola

Dire quello che penso, sempre e comunque, è il mio pregio e al tempo stesso il mio difetto. Sono sempre chiara, sincera ed esplicita. Oggi posso dire che la mia genuinità e il non essere diplomatica mi ha creato più danni che altro. Ma rivendico il fatto di essere così!

 

Contatti salerno.carla@libero.it

Carla Salerno è nata a Napoli il 13/12/1966

Formazione

1989/1990 Accademia di Recitazione A.R.C.E.S. di Enzo Garinei

1992/1993 Corso di canto lirico con il soprano Rita Talarico

Televisione

-1983 “Ciao Gente” PROGRAMMA televisivo su Canale 5, Valletta di Corrado. Regia di Lino Procacci (Roma)

-1985 “Shaker” spettacolo televisivo su Rai2, Valletta. Con Silvan, Renzo Montagnani e Daniela Poggi. Regia di Vito Molinari (Milano)

-1986 “Una modella per l’arte” concorso nazionale su Rai1, Modella. (Acqui Terme)

-1987 “L’isola del tesoro” FICTION su Rai1 con Philippe Leroy e Antony Quinn. Piccolo ruolo.

-1988/1989 “International DOC club” programma televisivo su Rai2 con Renzo Arbore e Gegè Telesforo. Corista di Armando De Raza [Escobaritas] Regia di Pino Leoni (Roma)

-1989 Tournèe in tutta Italia con le Escobaritas di Armando De Raza, ospiti del premio per la regia televisiva “Giardini Naxos” su Rai2 condotto da Daniele Piombi

-1990 “Una vita in gioco” FILM su Rai2 con Mariangela Melato. Ruolo: commessa. Regia di Franco Giraldi (Roma

-1990 “A tutte le volanti” FICTION su Rai1. Ruolo: Amica Cora.

-1991 “Come una mamma” FICTION su Canale5 con Stefania Sandrelli, Massimo Dapporto, Jean Sorel e Luigi De Filippo. Piccolo ruolo. Regia di Romolo Guerrieri (Roma)

-1991/1992 “Quelli della speciale” SERIE di 12 episodi su Italia1. Protagonista nel ruolo di “Loredana”. Regia di Bruno Corbucci (Roma)

-1991/1992 “Vedrai tutto quanto è Rai” PROGRAMMA Televisivo in onda sulle tre reti Rai condotto da Michele Mirabella. Presentatrice dei programmi televisivi della settimana e sketch con gli attori in studio. Regia di Enzo Inserra (Roma)

-1992 “Umbria Fiction” Anteprima colonne sonore in onda su Rai1 e Gbr- 5Stelle. Interprete del brano “Parla più piano” tratto dal film “Il padrino” musica di Nino Rota e dir. Orchestrale del Maestro Gianni Ferrio (Spoleto)

-1992 “Ispettore anticrimine” FICTION su Rai2 con Maurizio Donadoni e Corinne Clery. Ruolo di agente operativo. Regia di Paolo Fondato (Roma)

-1992 “Acqua Calda” spettacolo televisivo su Rai1 condotto da Nino Frassica e Giorgio Faletti. Protagonista di due Sketch “Casa Catozzo” e “La Telefonata”. Regia di Gino Landi (Roma)

-1993 “Un amore rubato” FICTION con Nicola Farron e Giulia Fossà. Nel ruolo della segretaria “Antonella”. Regia di Rodolfo Roberti.

-1995 “Uno mattina estate” PROGRAMMA televisivo su Rai1 condotto da Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria. Ospite in qualità di Attrice per 3 puntate. (Roma)

-1997 “Dove comincia il sole” FICTION su Rete4 con Barbara De Rossi, Ray Laevelock, Jean Sorel. Nel ruolo di “Alina”. Regia di Rodolfo Roberti (Roma)

Teatro

-1990 “Le pillole di Ercole” commedia farsa in due atti di Ennequin Bilhaud con Gigi Reder ed Enzo Garinei. Interpretazione di due ruoli: Sidonia Gazel ed una paziente. Regia di Antonio Ferrante. (Roma) Teatro delle Muse, 32 repliche.

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-1995 Protagonista Spot per il Referendum Costituzionale in onda sulle reti Fininvest con Riccardo Rossi. Regia di Enrico Vanzina.

Intervista

Come è nata la passione e chi te l’ha trasmessa?

In famiglia si è sempre respirata aria artistica. Questa passione quindi ha radici lontane in quanto mia madre aveva nel sangue la recitazione, mio nonno materno ha scritto varie canzoni e poesie in dialetto napoletano, mio zio era fanatico della batteria, mia zia aveva una voce con impostazione lirica. Per me è stato inevitabile, fa parte del mio DNA.

I tuoi genitori cosa speravano per te?

Mi hanno sempre appoggiata per quanto riguardava le mie aspirazioni, qualsiasi fossero. Non sono mai stati spaventati da questo mondo, sia mia madre che mio padre hanno condiviso tutte le mie scelte e mi sono sempre stati accanto stimolandomi. Siamo sempre stati uniti, cosa fondamentale per una crescita equilibrata, e spesso all’inizio della mia carriera sono stati anche validi consiglieri!

Cosa facevano i tuoi genitori?

Mia madre era una maestra, ma ha avuto anche qualche opportunità per affacciarsi al mondo del teatro. Una volta sposata però, si è dedicata completamente ai figli e alla famiglia. Mio padre era giornalista, corrispondente estero ed anche interprete.

Quali erano i tuoi idoli?

Ho apprezzato e sono stata da sempre una grande ammiratrice in particolar modo di Sophia Loren, Audrey Hepburn e Natalie Wood, donne e attrici eccezionali, diverse tra loro ma tutte incredibilmente brave e vere nella vita privata come in quella professionale. Sicuramente un esempio da seguire per molte attrici …

Che ricordi hai di quando frequentavi l’A.R.C.E.S.?

Che ricordi entusiasmanti di quei tempi!  Ho dei bellissimi ricordi di Enzo Garinei dal quale più tardi sono stata convocata per un provino, superato il quale, ho avuto la possibilità di lavorare in una commedia interpretando due ruoli insieme a Gigi Reder, “Le pillole di Ercole”, una pochade in due atti al Teatro delle Muse.

Un aneddoto su Enzo Garinei?

Mi ricorderò sempre la semplicità che lo contraddistingueva e la sua umanità. Ricordo quando si portava a scuola di recitazione un piccolo sacchetto con la sua merenda casereccia. Quando in teatro talvolta dimenticava le battute, riusciva sempre a rimediare con eleganza e professionalità, improvvisando al momento. Di questo ne sono capaci solo i grandi maestri ed artisti.

Ho letto che hai fatto la valletta di Corrado?

Anche di Corrado ricordo la grande professionalità e la sua gentilezza, un vero signore. Con me fu molto carino perché nonostante fossi ancora minorenne, mi diede la possibilità di lavorare accanto a lui. Un’esperienza breve ma molto interessante per chi come me si affacciava a questo mondo.

In quale ambito ti sei sentita più a tuo agio? Televisione, cinema o teatro?

Amo sicuramente molto il teatro dove il contatto col pubblico ti rimanda indietro subito le emozioni che trasmetti dal palcoscenico e che senti in tempo reale entrarti nella pelle. Il teatro, giorno dopo giorno, è sempre diverso. La televisione e il cinema sono più costruiti, sono ambiti diversi ma hanno il loro fascino e ti permettono di essere conosciuta da un pubblico più vasto.

In quale di questi settori hai dato di più?

Mi sono sempre impegnata al massimo in ogni cosa, cercando sempre di migliorare, studiando e maturando professionalmente. Non è una cosa difficile, è naturale quando si è spinti da una passione che coinvolge tutto: cuore, anima e corpo!

Il mondo dello spettacolo è come lo immaginavi? Hai avuto delusioni?

Non esattamente come lo immaginavo. Come in tutti i settori credo che si debba andare avanti con la meritocrazia, la bravura e l’impegno. Purtroppo non sempre è stato ed è così. Spesso questo rende le cose più difficili e talvolta frustranti. Senza voler essere polemica, mi è capitato di vedere colleghi e colleghe che sono andati avanti non per qualità professionali o per il loro talento, ma del resto è così un po’ ovunque.

Tra le colleghe hai trovato complicità o rivalità?

Con i colleghi spesso ci sono state rivalità, soprattutto con colleghe, devo ammetterlo. La complicità in questo lavoro è rara perché ognuno, quasi sempre, pensa solo a se stesso.

Hai avuto dei fan invadenti?

Si, come capita un po’ a tutte noi attrici. Ricordo un mio fan che aveva tappezzato la sua stanza con foto, servizi fotografici ed altre cose che mi riguardavano. Ma tutto nei limiti della normalità come accade facendo il mio lavoro ed essendo una bella donna!

Cosa consigli a chi vuole fare il tuo lavoro?

Non amo dare consigli. Posso dire solo che ognuno deve seguire il proprio istinto e la propria passione, seguire con impegno ciò che sente dentro, non fermarsi ai primi no o di fronte ai primi ostacoli. I consigli sono soggettivi, posso dire solo di avere tenacia, impegnarsi, carattere e cercare di non mollare mai se si sente che questa è la strada giusta!

Un tuo pregio o un tuo difetto?

Dire quello che penso, sempre e comunque, è il mio pregio e al tempo stesso il mio difetto. Sono sempre chiara, sincera ed esplicita. Oggi posso dire che la mia genuinità e il non essere diplomatica mi ha creato più danni che altro. Ma rivendico il fatto di essere così!

Le tue ambizioni?

Dopo un periodo in cui mi sono allontanata dal mondo dello spettacolo per dedicarmi ad altri miei interessi ugualmente importanti per la mia crescita di donna, la passione innata verso il mestiere di attrice si è riaffacciata dentro di me e vorrei, con maggiore esperienza alle mie spalle, esplorare questo mondo. Ho ricevuto recentemente alcune proposte che ho valutato con attenzione fino a decidere di rifiutarle per vari motivi. Resto quindi, fiduciosa, in attesa di qualcosa di importante che possa dare inizio ad una seconda fase della mia carriera che voglio affrontare con la maggiore esperienza e maturità acquisite in questi anni. Io mi sento pronta… Nel frattempo seguo i miei figli, Eleonora e Manuel, nel loro percorso artistico che, non solo in quanto madre vedo promettente. E’ sempre giusto dare spazio ai giovani che s’impegnano per realizzare i propri sogni!

Di cosa hai bisogno per raggiungere la felicità?

Felicità? Un concetto difficile da capire o esprimere. Quello che so è che la felicità è qualcosa che dura solo alcuni momenti, si assapora, si morde, ma non si conquista. Per il resto parlerei di serenità che è un ‘altra cosa. E la prima fonte di serenità per me è sapere che le persone a cui sono legata stiano bene e che l’armonia nei rapporti abbia il sopravvento. Lo confesso, sono piuttosto pessimista ma proprio per questo credo che difficoltà e problemi vadano affrontati, senza timori, e superati. Si, questo pensiero mi da serenità.

Hai fatto qualche gaffe?

Certo, qualcuna si e chi non ne fa? Soprattutto quando ero più giovane spesso non riuscire a capire l’importanza di chi mi trovavo di fronte mi ha creato alcuni momenti di imbarazzo, mai tragici ma sempre divertenti. Questo è accaduto perché una mia caratteristica è sempre essere me stessa di fronte a chiunque, persone importanti o illustri sconosciuti. Io sono fatta così…

La tua più grande soddisfazione artistica?

Ne ho avute molte. La prima che mi viene in mente è quando mi sono confrontata non come attrice ma come cantante ad Umbria fiction con cantanti come Fred Bongusto ed Amy Stewart e diretta dal maestro Gianni Fierro. Davvero un’esperienza nuova ed indimenticabile.

Hai qualche sassolino nelle scarpe che vorresti levarti?

Si, mi piacerebbe dare una piccola lezione a chi mi si è avvicinato in maniera, diciamo volgare, senza valutare il mio essere donna e la mia professionalità. Credo di non dover aggiungere altro. Spero prima o poi di levarmeli questi sassolini…

Com’ è il tuo rapporto con Roma?

Con Roma ho un ottimo rapporto anche se non la vivo più come un tempo, perché alcune scelte della vita mi hanno portata a vivere in campagna.

E il tuo rapporto con la cucina romana?

La cucina romana mi piace molto, che come quella napoletana e mediterranea in genere è gustosa, originale e sicuramente ricchissima di sapori!

Tu sei di Napoli. Quando ti sei stabilita a Roma e come ricordi l’impatto?

Mi sono trasferita circa 30 anni fa per un contratto che mi permise di lavorare assieme a Renzo Arbore nel programma DOC e Roma fece da sfondo all’entusiasmo di una ragazza giovanissima che cominciava il suo percorso nel mondo dello spettacolo…

Quali sono state le tue abitazioni romane?

Ho vissuto dapprima in zona Colosseo, poi Eur, Saxa Rubra ed infine in campagna a circa 20 km da Roma, vicino Monterotondo. Ma il mio cuore è sempre a Napoli!