Dana Ferrara (attrice)                                        Roma 1.12.2024

                             Intervista di Gianfranco Gramola

“Sono autoironica e solare, curiosa ma dolce, intelligente ma non spocchiosa, sensibile e allo stesso tempo intrigante. Testarda e determinata e amante delle sfide ma pure generosa e disponibile agli altri. In una parola: una forza della natura”

Contatti danaferrarapets@gmail.com

Dana Ferrara è nata a Latina, laureanda in lettere indirizzo spettacolo, ha frequentato il Conservatorio Teatrale “La Scaletta”. E’ modella ( Miss Lazio ’99 ; Fotomodella dell’anno 2000) Testimonial Escada,Alitalia.

Attrice

(Teatro: nel ruolo di Mirandolina di Carlo Goldoni,“Il Bagaglino” di P.F. Pingitore. Film: “Operazione Vacanze” regia di C.Fragasso,” Tutto tutto,niente niente” di M.T.Giordana, “The Rain” in Bollywood con Rohit Roy,” Pane e Burlesque”di M.Tempesta,” Torno indietro e cambio la mia vita” di Carlo Vanzina.

Fiction Rai “Rino Gaetano”, “Don Matteo9″,”Forza 10″).

Con spiccata sensibilità artistica ha in piedi un apprezzato blog di moda e costume www.danaferrarapets.wordpress.com e ha vinto il concorso letterario GialloLatino 7° edizione prendendo parte nell’antologia del 2013 con il racconto “Leggerezza e potenza a Latina” , pubblicato da Ego Edizioni.

Intervista

Mi racconti com’è nata la passione per il mondo dello spettacolo? Tu hai iniziato come modella, giusto?

Ho iniziato i miei primi passi come modella a 12 anni, sfilavo per la 012 Benetton. Mentre frequentavo le scuole mi affascinava fin da piccola la moda vestendo le mie Barbie. Con i miei primi guadagni i miei genitori mi hanno acquistato il mio primo piccolo appartamento a Latina nella città dove abitavo. Ma poi ho scoperto di avere anche la passione sulla recitazione ed iniziai un accademia teatrale di Beatrice Bracco e Gianni Diotajuti.

I tuoi genitori che futuro avevano in mente per te?

I miei nonni materni sono stati i primi ad avere un importante piantagione di kiwi nella provincia di Latina e mia mamma collaborava con loro. Mio padre era ufficiale superiore dell’esercito. Gli studi ai quali mi avevano indirizzata, sono Ragioniera mi avrebbero consentito di entrare nell’azienda materna. Ma né io e né mia sorella avevamo interesse a ciò.

Dana è un nome d’arte?

Quando mia mamma era incinta di me, insieme a mia sorella, si ispirarono alla modella Dana Patrick, nella speranza che nascessi bella come lei.

Attualmente sei in Tv in un programma di sport. Come stai vivendo questa esperienza? Per quale squadra tifi?

Sto vivendo con grande entusiasmo l’esperienza di oggi nel programma “Il Processo di Biscardi”. È un’opportunità che apprezzo molto, soprattutto perché mi permette di diversificare le mie conoscenze e di imparare cose nuove, in particolare legate al mondo del calcio. Sono una simpatizzante della Roma, una squadra che porto nel cuore, anche se devo ammettere che ultimamente non sta attraversando il suo momento migliore.

I tuoi prossimi impegni artistici?

Tra i miei prossimi impegni artistici c’è la preparazione di un film che sarà strettamente legato al mondo del calcio. Si tratta di un progetto a cui tengo molto, che unisce la passione per il cinema e quella per questo sport così amato, con l’obiettivo di raccontare una storia avvincente e significativa.

Da modella ad attrice. Com’è avvenuta questa decisione?

Sono passata dal mondo della moda a quello della recitazione perché, fin da bambina, ho sempre nutrito una forte passione per l’arte di interpretare. Ricordo che trascorrevo ore davanti allo specchio, divertendomi a impersonare ruoli diversi e a immaginare storie. Guardavo e riguardavo film fino ad imparare le battute. Questa inclinazione naturale mi ha portato a trasformare quel gioco d’infanzia in una vera e propria professione, che oggi mi permette di esprimere la mia creatività in modo più profondo e sfaccettato.

Con quali attrici di riferimento sei cresciuta? Chi sono i tuoi miti?

Sono cresciuta ammirando diverse icone del cinema e dello spettacolo che mi hanno influenzata. Tra i miei miti ci sono Audrey Hepburn per la sua eleganza e raffinatezza. Elisabeth Taylor per le sue straordinarie interpretazioni. Marilyn Monroe glamour e sensuale. Ho tratto anche ispirazione dal mondo delle moda Claudia Schiffer.

Ho letto che hai fatto anche teatro. Dove ti senti più a tuo agio, in teatro o set cinematografico?

Ho avuto il privilegio di calcare il palcoscenico teatrale, interpretando ruoli che spaziano da opere classiche come “La Locandiera” di C. Goldoni a spettacoli più satirici, come quelli del “Bagaglino” sotto la direzione di Pier Francesco Pingitore. Il teatro è un’esperienza unica e affascinante, soprattutto per l’energia e l’immediatezza che trasmette, ma rappresenta anche una grande sfida a differenza del cinema e della fiction, dove un errore può essere corretto con un nuovo ciak, sul palcoscenico ogni momento è irripetibile. Nonostante le difficoltà, mi piacerebbe molto tornare a fare teatro in futuro, perché offre un contatto diretto con il pubblico che nessun altro mezzo può eguagliare.

Per il cinema hai recitato con diversi personaggi. Come ti sei trovato con Antonio Albanese e  Jerry Calà? (un tuo ricordo, un aneddoto)

Nel mondo del cinema e della fiction ho avuto la fortuna di lavorare con persone straordinarie come Terence Hill, Oreste Lionello (doppiava Woody Allen), Antonio Albanese, Jerry Calà, Raoul Bova. Tra tutti, però, c’è un aneddoto che ancora oggi mi fa ridere durante le riprese del film sulla vita di Rino Gaetano, in cui recitavo accanto a Claudio Santamaria. Dovevamo girare una scena di un bacio. Il problema? Io non volevo saperne. Ogni volta che arrivava il momento, ci bloccavamo, tra il mio imbarazzo e le risate generali. Alla fine, credo che quella scena ci abbia richiesto più tempo del resto del film.

Quali sono le tue ambizioni?

Oltre l’espansione del mio impero imprenditoriale nel settore delle case vacanze, negli ultimi anni mi sono dedicata a sostenere cause umanitarie, in particolare sensibilizzando sulla tutela dei diritti delle donne, un tema che mi sta profondamente a cuore. Allo stesso tempo, uno dei miei obiettivi più importanti è costruire una vita familiare solida.

Oltre al lavoro, curi delle passioni (hobby) nella vita?

Ho diversi hobby che rispecchiano pienamente la mia personalità. Ho una vera e profonda passione per gli animali, in particolare per i cani, tanto che ho creato una linea di abbigliamento dedicata a loro. Ho iniziato da poco il golf. Amo viaggiare e scoprire nuovi luoghi, fotografare momenti speciali e collezionare abiti vintage, una passione che mi ha portato a trasformare il mio guardaroba in una vera e propria galleria d’arte.

Tre aggettivi per definirti?

Elegante, sensibile e un po’ permalosa.

Il tuo punto debole?

Uno dei miei “punti deboli” potrebbe essere la sensibilità, che mi porta a vivere le emozioni in modo intenso, sia nel bene che nel male.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Un pregio è che sono autentica, quindi o mi ami o mi odi. Un difetto potrebbe essere l’impulsività.

Di cosa hai bisogno per essere felice?

Ho bisogno della mia famiglia e delle persone a cui sono legata, un pilastro importante per me.

Hai un sogno artistico nel cassetto?

Un film con Paolo Sorrentino e Quentin Tarantino.

A chi vorresti dire grazie?

Vorrei dire grazie innanzitutto a mia mamma che mi ha dato il suo amore, la sua forza. Anche se ci ha lasciato lo scorso febbraio, il suo spirito vive dentro di me ogni giorno. Grazie anche a mia sorella Sabrina che mi ha sempre supportato.