Enzo Paolo Turchi (ballerino e coreografo)    Formello (Roma)  11.6.2024

                            Intervista di Gianfranco Gramola

“La produzione Luna Di Miele mi ha chiesto di fare la regia e la coreografia del musical “Flashdance”. Ci sarà una straordinaria anticipazione il 18 Agosto a  Follonica (GR),  che è uno dei teatri più tosti per i debutti, poi un lungo tour in giro per l’Italia. Amo da morire questo musical perché è degli anni nostri, degli anni 80/90, quindi bellissime musiche e lavorare con questo corpo di ballo è stato meraviglioso. Con me ci sarà anche Alex Belli nel ruolo di Nick”   

Enzo Paolo Turchi, nato e cresciuto a Napoli, si è diplomato giovanissimo alla Scuola del Teatro San Carlo in danza classica e altre discipline musicali, esibendosi in seguito in vari teatri italiani come la Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna ed esteri. Già nel 1971 fu tra i creatori della prima scuola italiana di danza moderna. In seguito passò in televisione, diventando il primo ballerino di famose trasmissioni. Accanto a Raffaella Carrà nel 1971 ballò il famoso Tuca tuca. Lavorò anche all'estero (Spagna, Grecia, Germania, Paesi Bassi e Argentina) ottenendo anche una candidatura al prestigioso premio televisivo della Rosa d'oro di Montreux, nel 1978. Nel 1983 si trasferì a Canale 5 e durante la trasmissione Drive In conobbe Carmen Russo, che divenne sua compagna di vita e di lavoro. Tra le trasmissioni alle quali ha partecipato vanno ricordate Canzonissima, Grand Hotel, Fantastico, Domenica in, Patatrac, Risatissima, il Festival di Sanremo e Doppia coppia. Fu maestro per alcuni famosi ballerini come Lorella Cuccarini, Luca Tommassini e Marco Garofalo.  Nel 2005 ha partecipato alla terza edizione del reality-show L'isola dei famosi. Nel 2007 partecipa come concorrente alla quinta edizione di Ciao Darwin. Nel 2011 partecipa a 101 modi per perdere un Game show, in cui vince. Nel 2012 è nel cast della nona edizione de L'isola dei famosi su Rai 2, dalla quale si ritira nel corso della settima puntata. Nell'ottobre dello stesso anno viene reso noto che la moglie aspetta con Enzo Paolo una figlia. Il 14 febbraio 2013 nasce sua figlia, Maria. Nel dicembre 2014 partecipa insieme con la moglie come concorrente vip alla settimana di lancio del quiz televisivo di Pupo Una canzone per 100.000, sul nuovo canale Agon Channel. Ha aperto una scuola di ballo a Napoli, gestita assieme alla moglie. Nel gennaio 2015 con la moglie apre una seconda scuola di danza a Palermo.  E’ sposato dal 1987 con Carmen Russo.

Intervista

Mi racconti com’è nata la passione per la danza?

La passione per la danza è nata per caso perché nei momenti di lucidità di mia mamma, che perse la testa quando aveva visto morire due figlie, uccise da un carro armato, iscrisse me e mia sorella Lidia al San Carlo di Napoli perché ogni anno c’era il bando per i bambini. Io ho iniziato così ma la danza non era nei miei pensieri, ero un ragazzino un po’ scapestrato, cresciuto nelle strade dei Quartieri Spagnoli, però dopo il secondo anno mi sono appassionato moltissimo. Il teatro San Carlo è stato un po’ la mia vera casa perché vivevo più lì che fuori. A 16 anni mi sono diplomato e calcola che entravi la mattina alle 9 e uscivi la sera alle 9 e lì avevamo tutto quello che ci serviva nel nostro camerino.

Quando sei arrivato in televisione?

La televisione è arrivata la prima volta nel 1968 con Gino Landi perché mi chiamarono per un programma televisivo. Lui mi aveva conosciuto al San Carlo perché aveva fatto una coreografia per un’operetta e io ero ragazzino. Lui mi chiamò come primo ballerino in questo programma che si chiamava “Doppia coppia” dove all’epoca c’era Alighiero Noschese, Sylvie Vartan, Bice Valori e il marito Paolo Panelli e c’era un bel cast devo dire.

Enzo Paolo Turchi con la moglie Carmen Russo

Per lavorare in televisione hai dovuto trasferirti a Roma. In che zona hai abitato nella capitale?

Ho abitato sempre nella zona Mazzini perché era vicino alla Rai. Lì in via Dardanelli,  che è una strada che va da piazza Mazzini a piazzale Clodio, c’era una pensione dove dormivamo in quattro in una stanza, senza bagno, quello era fuori. Altri tempi.

In Rai hai lavorato con Lorella Cuccarini.

Lorella Cuccarini è nata con me, come allieva nella mia accademia. Quindi ha iniziato all’età di 9 anni e ne ho un ricordo di questa bambina che aveva veramente passione e determinazione. Era molto determinata e voleva arrivare fino in fondo, all’epoca non sapeva neanche lei dove, poi dopo quando è cresciuta ha conosciuto  Pippo Baudo. Lui era uno che conosceva e fiutava i talenti un po’ prima degli altri. Questa è una soddisfazione da maestro e da proprietario di un’accademia.

Un tuo ricordo di Raffaella Carrà?

Con Raffaella è stato un percorso di successi e di carriera quindi i ricordi sono diversi. Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 1971 c’era una televisione un po’ diversa, erano anni in cui non era facile fare televisione, per cui c’era il tabù degli abiti un po’ osé, il tabù del toccarsi e c’erano tante cose dove dovevi avere un equilibrio artistico incredibile.

Enzo Paolo Turchi con Carla Fracci

Ho letto che sei stato fidanzato con la ballerina Lola Falana. Come l’hai conosciuta e perché fra di voi è finita?

L’ho conosciuta in un programma televisivo perché mi chiamò Don Lurio come primo ballerino e lì l’ho conosciuta, ci siamo messi insieme e dopo un anno ci siamo lasciati perché lei viveva in America, io non volevo lasciare l’Italia, era pure un mio momento molto bello e fertile dal punto di vista professionale. Io preferivo di più l’Europa invece dell’America, infatti andai in Spagna ed ebbi un grande successo, era anche più vicina all’Italia, più facile da raggiungere. Anche perché non è come oggi che hai internet, hai il telefonino, mandi un video, ecc… all’epoca dovevi farti conoscere di persona. Oggi è tutto più semplice farsi conoscere, poi se vali e hai talento vai avanti, altrimenti resti dove sei, però oggi è più facile aprire un mercato.

Quali sono ora i tuoi progetti? So che questa estate debutti con un musical.

La produzione Luna Di Miele mi ha chiesto di fare la regia e la coreografia del musical “Flashdance”. Ci sarà una straordinaria anticipazione il 18 Agosto a  Follonica (GR),  che è uno dei teatri più tosti per i debutti, poi il 19 agosto andiamo alla Versiliana, poi all’Ariston a Sanremo e quindi un lungo tour in giro per l’Italia.  Amo da morire questo musical perché è degli anni nostri, degli anni 80/90, quindi bellissime musiche e lavorare con questo corpo di ballo è stato meraviglioso. Con me ci sarà anche Alex Belli nel ruolo di Nick.

Come hai conosciuto Carmen, tua moglie e come hai capito che sarebbe stata la donna della tua vita?

Carmen da circa un anno era diventata un volto popolare perché aveva lavorato al Bagaglino come prima donna, aveva fatto delle ospitate e 25  film, quelle commedie dell’epoca che oggi sono diventate un cult e le richiedono tutti. Difatti  stanno facendo un cortometraggio che andrà su Netflix o Sky proprio sulle commedie degli anni ’80. Io facevo uno spettacolo al teatro Brancaccio dove c’erano 200 ballerine, una cosa grossa, lei venne e chiese le coreografie per fare una tournée. Io accettai, lo spettacolo ebbe un successo incredibile e durante il percorso dell’estate iniziò il nostro rapporto. Poi il presidente Berlusconi ci chiamò per fare Drive In e da lì lei fece il suo primo programma importantissimo. Aveva fatto altri programmi ma non ancora così importanti. Da lì poi ha fatto “Premiatissima” – “Grand Hotel”, poi passò alla Rai con “Domenica In”, ecc… Poi andò in Spagna conducendo anche programmi in spagnolo. Fece un po’ il percorso di Raffaella Carrà, il percorso delle star di una volta, delle prime donne, quelle che però avevano le caratteristiche, il talento e il carisma per poterlo fare.

Io ricordo quando tu e Carmen avete aperto delle scuole di ballo. 

Si, io ho avuto una accademia di danza dover studiava anche Raffaella Carrà nel 1971  e dopo Lorella Cuccarini. Io assieme a Carmen avevamo una scuola di ballo a Modena, una a Roma, poi a Palermo e a Napoli. Io sono molto altruista artisticamente e mi piace trasmettere la mia esperienza a tutti. Infatti in qualsiasi città dove abbiamo aperto la scuola di ballo sono usciti dei talenti  che sono diventato famosi come Luca Tommassini e a Napoli sono usciti dei ballerini che fanno commedie musicali a Roma con me e mia sorella Lidia, adesso sono a Londra. Diciamo che noi abbiamo dedicato la nostra vita al mondo dell’arte, questo perché? Perché è il pubblico che ce l’ha permesso.

Enzo Paolo Turchi con la moglie Carmen Russo

In tua figlia vedi un futuro da ballerina?

Assolutamente no. Lei studia e oggi abbiamo avuto una grande soddisfazione perché ha portato a casa una bellissima pagella, però di artistico ha solo una cosa, suona la batteria. Poi fa sport perché gioca a calcio e tennis.

Fra le tante curiosità ho letto che frequenti spesso i santuari di Lourdes e Medjugorje. Che rapporto hai con la Fede?

Ho un bellissimo rapporto. Io credo moltissimo e quando ho qualche momento di depressione, me ne vado a Medjugorje o a Lourdes e sto lì alcuni giorni e mi rilasso moltissimo. Sono due santuari che mi colpiscono molto, tutti si aspettano i miracoli o di parlare con la Madonna, ma io non credo che si possa parlare con la Madonna così facilmente. La Madonna se deve parlare con qualcuno parla con i capi di Stato o con Putin per fermare la guerra. Comunque io sono cattolico, praticante e credo che ci sia stato il miracolo a Medjugorje, sai perché? Per il semplice fatto che io sono stato in quel posto in tempi di guerra, un posto dove non c’era niente, solo roccia e la guerra. Noi eravamo lì a fare spettacoli per le forze italiane che stavano lì per cercare di mantenere la pace. Sono ritornato lì e grazie alla Madonna che è stata vista dai veggenti, in quel posto così sperduto è cambiato tutto e ora ci sono le scuole, gli alberghi e i negozi e tutto questo nel giro di 15 anni.

A chi vorresti dire grazie?

Grazie lo devo dire prima di tutto a mia madre che all’epoca io l’ho giudicata male perché la sentivo lontana da me. Mio padre l’ho visto tre volte, però oggi ringrazio mia madre e mio padre  e capisco che quel poco che mi hanno dato è stato già tantissimo dopo la disgrazia che è successa alle mie sorelline, perché da genitore capisco che cosa vuol dire la perdita di un figlio. E’ veramente una cosa terribile, atroce. Quindi mi hanno dato forse più degli altri perché veramente era difficile in quella situazione. Poi ringrazio Carmen per due cose: io sono cresciuto pieno di complessi di inferiorità, di povertà e lei mi ha dato la forza e ancora oggi io mi sento forte perché c’è lei. La seconda cosa è perché lei mi ha dato Maria che è la cosa più bella della mia vita. Poi grazie a Raffaella Carrà e agli amici con cui ho lavorato e mi sono trovato bene.