Giada Lini  (ballerina)                        Roma 30.11.2022

                           Intervista di Gianfranco Gramola

“Tante ambizioni le ho già realizzate, una delle quali era quella di arrivare a “Ballando con le stelle” e nel mio futuro vorrei vedermi anche come mamma”

 

Giada Lini nasce a Bassano del Grappa nel 1992. La passione per la danza la accompagna da tutta la sua vita, visto che anche entrambi i genitori sono ballerini, che possiedono una scuola di danza dove Giada studia fin da piccola. Partecipa ad alcune competizioni di danza a livello nazionale e diviene anche campionessa italiana, prima di entrare nella scuola di Amici di Maria De Filippi nel 2014, come ballerina professionista. Dopo l’esperienza televisiva, arte per vari tour internazionali con compagnie straniere, prima in Australia, con la compagnia Burn The Floor, e poi nel Regno Unito. Nel 2018 Giada Lini partecipa a Strictly come Dancing Live, il tour delle arene della versione inglese di Ballando con Le Stelle, come ballerina del corpo di ballo. Successivamente, dopo essere tornata in Italia, nel 2021 è maestra all’edizione italiana del varietà di Milly Carlucci, in coppia con Fabio Galante, ma i due vengono eliminati alla quarta puntata. Nel 2022 gareggia nuovamente nella trasmissione di Rai1, danzando in coppia con Gabriel Garko.

Intervista

Sei a “Ballando con le stelle” in coppia con Gabriel Garko. Un tuo giudizio tecnico su Gabriel e quanto affetto e stima c’è fra voi?

Il mio giudizio tecnico su Gabriel è che è un attore molto portato per il ballo, perché vedo che quando gli insegno i passi, lui apprende molto velocemente e nonostante l’infortunio, secondo me, le performance, come anche la giuria si è espressa, sono andate molto bene, nonostante questo piccolo imprevisto. Tra noi si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia, oltre che di lavoro, di stima e anche di affetto, perché voglio bene a Gabriel perché è una bella persona e quindi ho solo cose positive da dire nei suoi riguardi.

Come sei arrivata a “Ballando con le stelle”?

Sono entrata a “Ballando con le stelle” dopo un colloquio con Milly Carlucci. Lei è molto meticolosa nel scegliere gli accoppiamenti perché  guarda che ci sia  compatibilità sia a livello fisico che anche a livello di tipo di persona. E devo dire che l’anno scorso, che era quello con  Fabio Galante,  sono entrata nella famiglia di ballando, anche se Milly l’avevo già conosciuta anni prima, ma non c’era mai stato modo per me di entrare a far parte dello spettacolo. In quel periodo ero anche partita per l’America quindi non c’è stato il momento giusto  però poi l’anno scorso è avvenuto ed è stato perfetto.

Giada Lini con Gabriel Garko

Sei nata in una famiglia di ballerini. Tu amavi la danza o avevi altre aspirazioni?

Sono proprio nata “ballando” perché i miei genitori Mauro e Patrizia sono tutti e due maestri di ballo, anche se loro due, prima di dedicarsi al ballo, facevano dei lavori diversi. Si sono conosciuti sulle piste da ballo quando erano giovanissimi e poi da una passione è diventato un lavoro e gestiscono da parecchi anni una scuola di danza a Bassano del Grappa, la International Dance. Io quindi essendo nata in quell’ambiente, ho iniziato fin da bambina con la danza.

Sei specializzata in qualche stile in particolare?

Ho imparato un po’ tutti gli stili possibili e immaginabili, dalla mazurka alla polka e al valzer e poi mi sono specializzata nella danza latino americana e nello show dance. Forse da piccolina lo vedevo più come una costrizione lo stare in mezzo al ballo, perché i miei genitori facevano quel lavoro e io dovevo stare là. La passione è nata un po’ dopo perché all’inizio era più un gioco.

Che tipo di insegnante sei? Severa, pignola?

Sono molto pignola, infatti Gabriel mi dice sempre: “Sei molto pignola, però ricordati  sempre che io non sono un ballerino”. Ha ragione ovviamente, perché io trovo sempre qualcosa che si può fare meglio, però sono anche un insegnante non troppo severa e mi piace abbinare un po’ le cose. Mi piace anche che i miei allievi, in questo caso Gabriel, si divertano perché se diventa un po’ come un lavoro, uno perde la passione e lo stimolo. Invece uno deve voler venire ad allenarsi perché si diverte e quindi io cerco di renderlo comunque più piacevole, per quanto sia difficile.

Rivedi le tue esibizioni? Sei molto autocritica?

Rivedo sempre le mie esibizioni e nonostante sia molto autocritica, sono anche molto orgogliosa del lavoro che stiamo facendo assieme. Penso che rivedendo le coreografie e quello che abbiamo creato, e pensando anche a Gabriel che può usare un solo braccio a causa dell’incidente, penso che abbiamo fatto un buon lavoro.

Carla Fracci diceva: “Per ballare più che le gambe serve la testa”. Sei d’accordo?

Si, serve più la testa, è vero, perché secondo me ci sono dei ballerini portatissimi per il ballo, come può esserlo uno per il canto o in altre arti, ma se uno non ha la testa, non ci arriverà mai. Invece ci sono altri ballerini che non sono dotatissimi, però lavorano duramente e magari arrivano meglio di chi ha la dote per il ballo.

Fra le regole di una ballerina c’è anche quella di una dieta particolare?

Diciamo che uno deve cercare di mangiare bene e mangiare sano, ma questo in generale per tutti. Io non sono il prototipo di ballerina magra, anche perché non lo sono mai stata e per fortuna anche per le danze latino americane è una regola meno dura, perché per esempio nella danza classica è più rigoroso il fatto di essere più magra per un livello di equilibrio e anche di velocità. Secondo me uno deve stare sempre attento ma non far diventare questa cosa un ossessione, perché poi dopo possono subentrare altri problemi. Secondo me in linea di massima uno deve cercare di mangiare sano e bene, poi lo sgarro c’è sempre.

Un peccato di gola che ogni tanto ti concedi?

Ci alleniamo molto e ogni tanto mi concedo gelato e pizza.       

Prima di una esibizione hai un rito scaramantico?

In realtà di solito con i ragazzi facciamo il solito rito che è quello che fanno anche nel teatro, cioè il “merda, merda, merda”. L’ho sempre fatto in tutti gli show o con il mio partner o con il gruppo.

Dopo una esibizione temi più il giudizio del pubblico o della Lucarelli?

Diciamo che accetto sempre il giudizio perché secondo me bisogna accettare anche quello, sia positivo che negativo, perché c’è sempre da imparare. Io cerco a volte di non guardare il giudizio social, anche se devo dire che abbiamo avuto tantissimi commenti positivi, però troppe volte guardare spesso i commenti ti fanno entrare in un circolo un po’ particolare. Quindi ascoltare però non farsi influenzare troppo dal giudizio, ma lavorare duramente e questo è il mio motto, perché se uno poi è soddisfatto di quello che ha fatto, magari può esserci un giudizio così così, ma almeno uno dice: “Ma io ho fatto del mio meglio”.

Segui il mondo dei talent e dei reality?

Non moltissimo a dire la verità. Io solitamente vivo anche a Londra con mio marito e quindi non guardo moltissimo la televisione. Seguo qualcosina adesso che sono in Italia, ma i reality non li seguo.

Oltre al ballo, curi delle passioni nella vita?

Diciamo che sono abbastanza sportiva, quindi anche quando non devo ballare mi piace moltissimo andare a camminare o praticare dello sport come può essere il paddle. Comunque non mi piace stare ferma con le mani in mano, mi piace tenermi sempre in movimento.

Tre aggettivi per definirti?

Professionale, empatica e grande lavoratrice.

Quali sono le tue ambizioni? 

Tante ambizioni le ho già realizzate, una delle quali era quella di arrivare a “Ballando con le stelle” o raggiungere un buon risultato a livello competitivo e quindi penso che alcune delle cose che io sognavo da piccola, senza accorgermene, sono arrivate. Nel mio futuro comunque al di là nel vedermi come ballerina, vorrei vedermi anche come mamma, però ovviamente non è il caso di una ballerina, è sempre un discorso un po’ più complicato, perché ovviamente si deve interrompere il lavoro che si sta facendo perché un figlio ti cambia la vita. Però è sicuramente nei miei progetti.

A chi vorresti dire grazie?

Grazie sicuramente ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuta in quello che ho fatto e appoggiata e guidata in tutte le mie scelte e un grazie sicuramente a mio marito Graziano (Graziano Di Prima, ndr) che anche lui è ballerino e lavora a Londra. Lui è molto di supporto per me, per quello che faccio e per me è fondamentale avere una persona che mi supporta in quello che faccio e in quello che amo.

Da Bassano del Grappa a Roma. Quando sei arrivata nella capitale e come ricordi  l’impatto?

Nel 2014/15 avevo fatto “Amici” di Maria de Filippi come professionista e quella è stata la prima volta che sono venuta a Roma, poi ci sono ritornata l’anno scorso. Ovvio che lavorare in Italia è bello per me, perché si parla la mia lingua, è il mio paese, è la mia cultura, è tutto.  Roma è una città bellissima, come lo è la mia Bassano Del Grappa (risata), a cui sono molto legata, perché ci sono nata. In questo periodo vivo a Roma e mi trovo molto bene.