Laura
Fiorentino (pornostar)
Vignola (Modena) 11.6.2024
Intervista di Gianfranco Gramola
“Ho
fatto uno spettacolo al Pepenero di Milano, dove ho preso dal pubblico una
ragazza bellissima ed è stata molto emozionante e ci siamo divertite
tantissimo. Poi io sono bisex quindi mi manca un po’ quella parte lì
fondamentalmente”
Foto di Vito
Donadei
Intervista
Da
modella al porno. Chi ti ha convinta a dedicarti ai film per adulti?
Non
mi ha convinto nessuno, Gianfranco. E’ una storia molto particolare perché
quando ero bambina, andavano molto di moda quelle video chiamate di Diva Futura
Channel che mandavano in onda di notte molto tardi e ricordo che non vedevo
l’ora che i miei genitori andassero a letto per poter accendere la televisione
di nascosto e a volume basso guardare quelle belle signorine che stavano al
telefono. A quei tempi c’erano Roberta Gemma, Edelweiss, la
Visconti e tantissime altre del porno storico. Nella mia adolescenza sono andata
a scuola come tutte le ragazze, ho fatto il liceo, poi lavoravo in discoteca e
facevo anche la modella e le sfilate. Nel crescere purtroppo il mio seno non si
è sviluppato e sono sempre stata estremamente piatta e questo era una
agevolazione per quanto riguarda la carriera da modella se non che ad una certa
età sono iniziati a cambiare gli standard e tante cose non riuscivo a farle, ai
casting non mi prendevano più e allora facevo dei pret a porter o dei showroom
per calzature, quindi dei lavori non tanto elitari. Allora ho continuato a
lavorare in discoteca e per diverso tempo ho fatto anche l’ombrellina perché
uno dei miei migliori amici era direttore di casa Pirelli e sono stata in tutti
gli autodromi. Sono arrivata a 28 anni a desiderare un seno nuovo, volevo
rifarmi il seno. Mentre andavo all’università lavoravo di notte in discoteca,
facevo questi servizi come hostess, facevo la modella e in più andavo a
lavorare in un dottorato di ricerca presso una cooperativa che mi pagava
pochissimo. Avevo messo dei soldi da parte e a 28 anni ni sono rifatta il seno e
ti giuro che per me è stata una emozione molto forte. Mi ha accompagnato mia
madre che mi ha detto queste parole: “Sai che hai fatto molto bene a rifarti
il seno, perché non ricordo che tu avessi un seno così brutto”. Io ero
veramente scavata e sono sempre stata filiforme. Dopo l’operazione sono
tornata a casa che avevo una quarta di seno e guardando il risultato allo
specchio mi sono messa a piangere dalla gioia e ho provato un’emozione
fortissima. Avevo un seno importante e quindi ho abbandonato i vestiti da
modella e ho iniziato a fare la fotomodella dove, con queste tette, mi
contattavano tantissimi fotografi, anche importanti e ho conosciuto di
conseguenza anche dei fotografi importanti di nudo come Loris Gonfiotti che ai
tempi era molto più elitario, che fotografava le pornostar e le ragazze che
facevano lap dance. Ricordo che Loris mi fece un servizio fotografico molto
bello, il primo con il seno nuovo, che ha venduto tantissimo, tant’è vero che
questi miei amici della Pirelli che lavoravano anche per la Bridgestone,
lavoravano in collaborazione con la rivista InSella e questo servizio venne
acquistato anche da loro ed ebbe un gradissimo successo. Da lì ho iniziato a
fare anche dei magazine internazionali come fotomodella non solo per
professionisti ma anche per amatori, quindi pagata anche qualcosina di più. Poi
cos’è successo? E’ successo che esponendomi con il nudo, per guadagnare di
più mi sono lanciata a fare degli strip agli addio al celibato e alle feste.
Loris Gonfiotti, il fotografo, conosceva il manager di Sara
Tommasi, Federico De Vincenzo e iniziai a fare le mie prime date nei locali con
lo strip, però non conoscevo l’ambiente della lap dance, come si approcciava
con i clienti in maniera così diretta, perché io non avevo mai fatto cose così
anche se l’erotismo, il mondo dell’eros mi aveva sempre intrigato vedendolo
in Tv. Ero carina, impacciata ma molto fantasiosa, ho sempre avuto delle idee,
però ero veramente terra terra e difatti le prime esperienze sono state
deludenti. Il manager Federico De Vincenzo mi propose questo manager emergente che aveva già iniziato da
tempo a lavorare, che era Davide Gambin e con Davide ho iniziato a lavorare
seriamente. Avevo già quasi 30 anni e ho iniziato le prime date, poi ho
conosciuto Giordano che era l’ex socio di Riccardo Schicchi, che ai tempi le
top del porno come la Gucci, la Bulgari, la Grimaldi e quelle
più famose passavano da lui. Ho lavorato per un anno con Giordano, lui mi ha
cresciuta e mi ha fatto scuola nell’approccio con i clienti nei locali e
iniziavo a diventare brava anche perché Giordano era un tipo che ti bacchettava
molto. Ti veniva a vedere, criticava anche il vestito e i capelli. Io comunque
cominciavo ad acquisire gli strumenti del mestiere facendo molta esperienza. Nel
frattempo la Pinko che ai tempi in Italia era ancora una casa di produzione
abbastanza prestigiosa, mi ha contattata attraverso il manager Mimmo Pavese e ho
fatto l’esordio nel porno autentico. Mi ricordo che feci tre scene per Pinko e
quell’anno entrò in contratto anche Malena. Ho proseguito poi con la Pinko ma
le produzioni italiane erano in declino e allora mi sono presa un anno sabbatico
dal porno e tornai a lavorare con Davide Gambin nel locali, perché era quello
che a quei tempi aveva più locali e che poteva quindi dare più sbocchi
professionali.
Finito
l’anno sabbatico cos’hai fatto?
Dopo
l’anno sabbatico andai a Praga perché fui contattata dalla parte più estrema
della Legal Porno che si chiamava International Vision. A quei tempi la Legal
Porno era divisa in tre studi. C’era la International Vision dove c’erano
solamente i ragazzi di colore. Poi c’era la Gonzo che era il cuore e la
ristrutturazione della Legal Porno e poi c’era quello che è lo studio per la
quale lavoro tutt’oggi da 3 anni che è quella di
Giorgio Grandi. Io venni contattata dalla International Vision e feci la
mia prima scena e ricordo che avevo una paura da morire, però fu
un’esperienza abbastanza positiva.
La scena ha venduto molto solo che dopo io iniziai a lavorare molto pesantemente
su Praga, perché Legal Porno faceva parte di una piattaforma grande, quindi
avevi tantissima visibilità e ho iniziato a lavorare per altre produzioni. Poi
mi iscrissi ad una agenzia di Budapest ma avevo così tanto lavoro a Praga che
non riuscivo ad andare a Budapest.
Foto di Vito
Donadei
Com’è
nato il tuo nome d’arte?
Il
mio nome vero è Laura e ho dedicato il mio nome d’arte Fiorentino alla città
di Firenze dove mi sono formata culturalmente e ho intrapreso i primi passi
dapprima come modella e poi come fotomodella.
Rivedi
i tuoi film, sei molto auto critica?
I
miei film non li guardo perché sono molto critica e mi trovo un sacco di
difetti. Guardo solo il mio trailer e sono molto fortunata perché la maggior
parte delle volte ho lavorato con attori molto bravi.
Si
guadagna di più facendo film e con le esibizioni live?
E’
una domanda alla quale non voglio assolutamente rispondere.
Mai
ricevuto proposte indecenti fuori dai set o dei fan invadenti?
Io
ho avuto diverse frequentazioni fuori dal set. Dei fan invadenti capita a quasi
tutte le donne ma siamo donne adulte, formate e quindi dobbiamo essere
educatamente preparate a rimettere i fan al proprio posto.
C’è
mai stato qualcuno che ha cercato di “redimerti”?
A
quello ci pensano tutti i giorni chiunque, perché noi viviamo in un mondo di
falsi moralisti, poi ci sono soprattutto quelle persone che vorrebbero fare
porno ma non riescono, allora talvolta sono delle persone abbastanza frustrate.
Io non sono una persona facilmente condizionabile, anzi. Se uno vuole redimermi,
spreca tempo.
Come
pornostar, temi la concorrenza delle ragazze estere?
No,
assolutamente. Ho un bellissimo rapporto con le colleghe estere.
Nei
tuoi spettacoli live vengono a vederti solo uomini o anche donne o coppie?
Si,
uomini, donne, coppie ma vengono a trovarmi anche le ragazze. Infatti questo
fine settimana ho fatto uno spettacolo al Pepenero di Milano, dove ho preso dal
pubblico una ragazza bellissima ed è stata molto emozionante e ci siamo
divertite tantissimo. Poi io sono bisex quindi mi manca un po’ quella parte lì
fondamentalmente.
Foto di Loris Gonfiotti
Ci
sono stati dei fan che hanno fatto pazzie per te?
I
miei fan più affezionati sono coloro che nel tempo hanno fatto delle grandi
pazzie per me, altrimenti non ci sarebbe motivo per continuare ad avere un
rapporto abbastanza stretto. Sono sette anni che faccio questo lavoro e dopo un
po’ non sono solo clienti, ma anche una parte del pubblico a cui sono
affezionata.
Ti
hanno mai proposto di fare dei calendari?
Si,
l'anno scorso ho fatto un calendario amatoriale per un fotografo che si chiama
Aldo Pollo
ed alcuni scatti per dei calendari commerciali di Loris Gonfiotti.
Come
sei nella vita di tutti i giorni, fuori dai set a luci rosse? Sei una persona più
da feste e aperitivi o da pigiamone e divano davanti alla tv?
Diciamo
tutte e due. Io fuori dal set sono la stessa persona che è sul set. Non mi è
cambiato niente perché uscivo prima ed esco tuttora. L’unica cosa è che è
cambiato un po’ il mondo e le mie colleghe più esperte dicono che temono di
uscire perché sono annoiate dalla maleducazione.
Fai
delle diete particolari per mantenerti in forma?
Io
mangio tantissimo e mi tengo in forma con la palestra. Adesso ho cambiato
palestra e vengo seguita da un personal trainer molto bravo e mi ha fatto
acquistare un po’ di peso, perché sono sempre andata in palestra solo che
sbagliavo allenamento e di conseguenza bruciavo tante calorie e le amiche mi
dicevano “Quanto sei magra”. Difatti ero un po’ magrina e a me piace
essere un po’ più formosa.
Qual
è la chiave del tuo successo e come vivi la notorietà?
La
chiave del mio successo è che sono la stessa persona di prima e che sono una
persona molto brillante e molto fantasista. Ho una fantasia infinita ma non mi
reputo una persona nota, ma una persona normale come tante altre.
Foto di Vito
Donadei
Quali
sono le tue ambizioni professionali e private?
Spero
di continuare a lavorare per altri 3 anni e arrivare ai 40 anni, sempre in forma
con lo stesso entusiasmo e la voglia di lavorare e avere sempre attrazione per
questo lavoro. Sono una persona che si annoia moltissimo e che ha voglia di
cambiare spesso. L’ambizione privata e che vorrei laurearmi, perché a scuola
ho iniziato lingue straniere ma non ho finito perché mi mancavano alcuni esami
alla laurea. Mi piacerebbe tra qualche anno aprirmi un centro di
massofisioterapia, ho fatto un corso e mi piacerebbe dedicarmi all’ambito
della riabilitazione.
Ora
sei impegnata o single?
Non
lo so nemmeno io, Gianfranco (risata). A questa domanda non si può mai
rispondere. Diciamo che ho un cuore molto grande e occupato, però la mia vita
è molto libera, nel senso che ho dei sentimenti per una persona in particolare,
però ho anche sentimenti per altre persone. Sicuramente sono una persona che ha
capito che per questo ambiente è
molto difficile che una persona riesca a capire veramente quello che sei e che
non sia condizionato dalle tue scelte professionali.
Ho
letto che molte pornostar sono state lasciate dal partner perché erano troppo
gelosi, che volevano che smettessero con quel lavoro.
Per
fortuna sono una persona abbastanza intuitiva. Io avevo un partner che lavorava
in discoteca e io avevo iniziato questo lavoro e mi ricordo che facevamo un
po’ fatica ad andare avanti, ma non ci siamo lasciati per questo. Sento tante
persone, anche qualcuno che mi si approccia, con il quale siamo usciti qualche
volta, che mi dicono: “Sei bella e intelligente, sei simpaticissima, ma io non
potrei vivere con te”. Per fortuna mi tengo abbastanza distante quando mi
rendo conto che dall’altra parte c’è un po’ di difficoltà. E’ molto
difficile e ci sta che uno può essere lasciata per questa cosa ma vuol dire
pure che non ti ama veramente la persona accanto, quindi semplicemente è stato
un bene così. Hai avuto un colpo di culo (risata). Scusami in francesismo,
Gianfranco.
Tre
aggettivi per definirti?
Sono
una persona poliedrica, testarda e molto emotiva. Sono anche un po’ pazzerella
e ho un carattere carismatico. Quindi o mi si ama o mi si odia.
Hai
dei complessi? Cosa cambieresti del tuo fisico?
Mamma
mia, cambierei tante cose del mio fisico (risata). Cambierei quello che al
momento non mi piace. Io ho fatto tanti cambiamenti, poi a volte me ne sono
pentita. In questo momento vorrei essere una po’ più alta, mi bastano qualche
centimetro. L’altezza è sempre stato un mio cruccio.
Di
cosa hai bisogno per essere felice?
Avrei
bisogno un po’ di più della presenza di mia madre e per questo soffro molto
da qualche anno, perché nell’ultimo periodo mia madre è stata molto male. Io
mi sono spesso auto colpevolizzata
perché sono sempre in giro per lavoro. Questa settimana è molto complicata, la
prossima uguale, come lo è quella ancora. Io sono fortunata perché ho delle
amicizie vere, buone però mi manca la vicinanza con loro e allora per godermi
la loro compagnia devo prendere la macchina e farmi dei chilometri.