Lucrezia Lando (Ballerina)                        Roma 8.11.2022

                                     Intervista di Gianfranco Gramola

“Le critiche costruttive sono fondamentali nella nostra vita e in generale nel lavoro e su di me voglio essere critica perché voglio cercare di dare sempre il massimo”

Lucrezia Lando è nata il 10 Dicembre 1998 a Bassano del Grappa. Fin da subito dimostra talento e passione per la danza, tanto da iniziare a ballare a soli 10 anni. Manifesta un grande interesse per i balli di coppia, il latino americano, pur perfezionandosi comunque con la danza classica. Grazie al suo talento ha vinto molte competizioni sia nazionali che internazionali insieme al suo ballerino storico Giacomo Ballarin. Dal 2018 è una delle ballerine professioniste di Ballando con le Stelle 2020, il programma di successo di RaiUno condotto da Milly Carlucci.

Intervista

Sei a “Ballando con le stelle” in coppia con Dario Cassini. Un tuo giudizio tecnico su Dario?

Il mio giudizio tecnico è che credo che Dario si sia impegnato per ottenere il massimo delle sue possibilità. Sappiamo benissimo che ogni concorrente è a sé, quindi non si può pretendere che un Dario Cassini balli come Gabriel Garko, per cose fisiche, per attitudine al ballo. Io credo che comunque Dario si sia impegnato e che abbia reso quello che poteva fare al meglio.

Che ricordi hai dell’edizione di Ballando con le stelle 2020?

L’edizione del 2020 è quella che mi è rimasta nel cuore. Era nel periodo del covid ma soprattutto è stata quella della consacrazione della mia vittoria, in coppia con Gilles Rocca. E’ stata una emozione unica cher spero di ripetere.

Che tipo di insegnante sei? Severa, pignola?

Io sono un’insegnante severa quando bisogna essere severa, ma allo stesso tempo molto empatica, quindi io cerco sempre di tirare fuori il meglio dai concorrenti, indipendentemente dalla loro capacità tecnica e dalla loro bravura. Cerco di tirar fuori anche il lato umano nascosto che è più difficile da far emergere. Per me l’importante è tirare fuori il meglio dalle persone e questa cosa per me è successa nel 2021 insieme ad Andrea Iannone. Credo di esser riuscita a tirar fuori da Andrea il massimo impegno. Lui è un tipo riservato e l’hanno visto in tanti, però io ho avuto la fortuna di conoscere non solo Iannone, ma anche Andrea e in questo c’è differenza.

Rivedi le tue esibizioni? Sei molto autocritica?

Sono critica da morire, su di me specialmente. Credo che le critiche costruttive siano fondamentali nella nostra vita e in generale nel lavoro e su di me voglio essere critica perché voglio cercare di dare sempre il massimo e penso che non ci sia peggior giudice di noi stessi.

A che età hai scoperto la danza?

La passione è nata qundo ero in V elementare ed è nata dal fatto che io guardavo sempre Grease, Flashdance, e mio nonno, dopo un giorno che mi ha visto ballare, ha deciso di portarmi a fare una lezione di prova, perché  lui è appassionato di ballo e lì è nato tutto quanto e da quel giorno io non ho mai smesso.

Carla Fracci diceva: “Per ballare più che le gambe serve la testa”. Sei d’accordo?

D’accordissimo. Io penso che nella vita di una ballerina il talento serva fino ad un certo punto, perché poi se non c’è la testa non vai da nessuna parte. Quindi penso che sia più importante forse avere meno tecnica e  più cervello e lavorare tanto per poi avere il massimo delle nostre capacità che possono essere anche illimitate, però certe volte ti ritrovi in una situazione dove pensi di non riuscire, di non farcela, però con la tecnica e la determinazione, riesci a farcela.

Qual è lo stile nel quale ti senti maggiormente espressiva?

Io credo in generale nei balli più sensuali e più romantici, ma anche in quelli  drammatici per assurdo, quelli dove puoi raccontare un po’ di te. Io credo che la danza sia l’espressione massima di me stessa e nei balli più romantici, più sensuali e passionali mi ritrovo molto e riesco a dare vita a quella che sono, perché  è questo che fa la danza per me.

Una tua ossessione professionale?

Io sono determinata, se non riesco ad ottenere quello che voglio ottenere o almeno arrivarci quasi lì, continuo, continuo, continuo e provo quasi allo sfinimento. E’ una ossessione perché fino  all’ultimo dico: “Ok , questa cosa non funziona e la cambio”, e continuo fino a quando non viene come voglio io. Però poi alla fine l’emozione fa brutti scherzi e quindi cerchi sempre di dare il massimo, infatti la pista di “Ballando con le stelle” è magica anche per questo.

Prima di una esibizione hai un rito scaramantico?

Ne ho tantissimi. Innanzitutto faccio un respiro profondo, poi mi batto sempre le mani sulle coscie perché voglio sempre sentirmi pronta. Mi bevo un goccio d’acqua, chiudo gli occhi e cerco un attimo di entrare e di concentrarmi nella mia parte, per la mia esibizione.

Come vedi il mondo dei talent?

E’ un mondo meraviglioso che dà luce a delle persone con dei talenti, che siano belli o brutti, viene sempre fuori la verità e il talento. A me questi talent in generale piacciono molto.

Nel 2016 Luciano Cannito ha lanciato una petizione on line dal titolo: “Salvate i corpi di ballo”, contro la chiusura dei corpi di ballo. Cosa ne pensi?

Io penso che una vita senza arte, sia una vita molto triste. Penso che l’arte, che sia la musica, il canto, il ballo o la recitazione, riempie le case degli italiani, come riempie la vita di tutti i giorni. Prova una vita senza musica, senza poter esprimere quello che la musica ti regala, è una vita molto buia. Quindi per me è essenziale che l’arte continui a vivere, ad essere tra di noi, in ogni forma artistica, quindi sono assolutamente d’accordo con Luciano Cannito.

Hai mai pensato di aprire una tua scuola di ballo?

Certo, è una cosa che noi ballerine pensiamo sempre, anche perché a me piace stare a contatto con le persone e riuscire a dare quel momento di spensieratezza, quel modo di libertà di espressione con la musica, con la danza, cosa che farò ma non adesso perché non è nei miei progetti. Sono giovane, ho 24 anni e voglio studiare ancora tanto, voglio ampliare le mie conoscenze in tutti i campi, non solo nel ballo. Intanto io insegno lo stesso, mi appoggio a delle strutture, ma aprire una scuola di ballo mia è impegnativo, ed in questo momento voglio seguire la mia carriera.

Oltre al ballo, curi delle passioni nella vita?

Mi piace molto cantare, mi piace andare a lezioni di canto, studiare recitazione, documentarmi su tutto quello che riguarda lo spettacolo, cercare di ampliare la mia  conoscenza nella dialettica, quindi lettura di libri e ascoltare le interviste di persone più grandi di me, che fanno questo lavoro da più tempo di me. La mia ambizione è di assomigliare alla persona che stimo e ammiro e che mi ha cresciuta, che mi ha aperto le porte, cioè Milly Carlucci, per me è un esempio di vita, dalla vita fuori alla vita lavorativa, alla carriera. Quando posso mi guardo le interviste che hanno fatto a Milly e quando hanno trasmesso in Tv “Techetechetè” sulla  vita e la carriera di Milly Carlucci, sono rimasta ipnotizzata davanti al televisore. Lei è la dimostrazione che nella vita, quando ami quello che fai, puoi rimanere quello che sei, non cambiare. Lei è molto professionale, con una certa eleganza e molta naturalezza. Lei è il mio idolo. Il mio punto di riferimento.