Luisa Corna (cantante e conduttrice)           Brindisi 10.7.2020

                         Intervista di Gianfranco Gramola

“Nella mia carriera ho trovato degli artisti con i quali ho condiviso dei momenti dove c’è stata anche della complicità ed altri invece dove non c’è stata una grande empatia”

Il suo sito ufficiale è www.luisacorna.it e per contatti stampa@luisacorna.it

Luisa è nata il 2 dicembre del ’65. E’ del sagittario. Da ragazzina Luisa è una promessa dell’atletica leggera di Palazzolo e a 14 anni inizia la sua carriera come fotomodella e  nel frattempo studia canto e solfeggio. “ Di gavetta – spiega Luisa – ne ho fatta tanta, quando mi esibivo con il mio gruppo nei locali vicino casa e rientravo alle quattro del mattino “. Oltre a studiare canto  al Centro Professionale Musica di Milano, la bella bresciana si dedica allo studio di dizione per perdere l’ accento bresciano.  Più avanti inizia a fare servizi come fotomodella per molte riviste e per seguire questo sogno si sposta a New York (sei mesi di lacrime e nostalgia di casa), Londra e  Australia. Poi finalmente arriva il cinema con Nirvana, di Gabriele Salvatores, dove interpreta la Dea Calì. Ma il suo vero amore è il canto e dopo aver fatto la corista per diversi big della musica leggera. Approda come cantante ufficiale a Domenica In ( 97-98 ). Poi “Tira e molla” e “Controcampo”. Nel 2002 Fausto Leali la vuole  in coppia con lui per il Festival di Sanremo. Arrivano quarti . Ormai Luisa Corna è lanciata a 200 all’ora verso il mondo dorato dello spettacolo.

Intervista

Luisa, come hai passato la quarantena? Cantando sui balconi?

L’ho passata in Puglia, a Brindisi. Nel 2019 ho scritto un libro per bambini “Tofu e la mia dell’arcobaleno” e nel periodo del lockdown mi sono dedicata a scrivere la seconda avventura di questo piccolo Tofu e scrivendo anche delle canzoni, perché è un libro musicale. Poi io non sono particolarmente social e ne ho approfittato per avvicinarmi un pochino a questo mondo e ho cercato di imparare a usarli. Inoltre con dei musicisti a distanza, abbiamo fatto delle canzoni per rimanere in qualche modo in contatto con l’esterno.

La tua passione per il canto com’è nata? Hai artisti in famiglia?

No, non ho artisti in famiglia. La passione per il canto è stata una cosa un po’ istintiva. Ho sempre avuto questa passione, tanto che quando andavo all’oratorio, c’era padre Lino che suonava il pianoforte, quindi io ero sempre lì, appiccicata. Lui suonava e io cantavo al teatro dell’oratorio. Avevo 7-8 anni, quindi ero proprio una bambina ed ero molto attratta dalla musica.

I tuoi genitori che futuro pensavano per te?

Mio papà aveva un’azienda di corde, di cavi in metallo, in acciaio e fasce in nylon e pensava che restassi a lavorare all’interno dell’azienda o a gestirla. Già da ragazzina lavoravo più che altro in ufficio, perché avevo studiato ragioneria, ho fatto i primi anni, ma poi ho mollato perché ho iniziato a viaggiare e non ho più seguito la scuola. Però i miei genitori si aspettavano che io e mia sorella portassimo avanti l’azienda. 

La musica secondo te, basta sentirla o bisogna capirla?

Io penso che la musica arriva di per sé, perché poi alla fine la musica e quello che si scrive sono le emozioni che vivono determinate persone. Quindi credo che gli altri possono entrare in sintonia con chi scrive e quindi riuscire a concepirla a seconda di quello che uno vive, anche se oggi diciamo che la musica è abbastanza pilotata, perché in radio girano più o meno sempre gli stessi artisti, lo stesso genere.

L’ambiente dove vivi influenza il tuo estro artistico?

In qualche modo si.

Nel mondo dello spettacolo hai trovato più rivalità o complicità?

Sono sempre stata al di fuori di tutti i meccanismi. Ho trovato delle persone e degli artisti con i quali ho condiviso dei momenti dove c’è stata anche della complicità ed altri invece dove non c’è stata una grande empatia. Come succede poi nella vita in generale, no?

Hai lavorato con moltissimi artisti. Un tuo ricordo di Fabrizio Frizzi e Giorgio Albertazzi.

Questi ad esempio sono due artisti con i quali ho avuto un bellissimo rapporto. Fabrizio Frizzi mi ha dato la possibilità di lavorare in televisione. Ho fatto il provino per Domenica In ed è stato Frizzi che mi ha voluto a lavorare con lui. Con Fabrizio ho sempre avuto un rapporto ottimo e quando era il mio compleanno lui era sempre il primo a chiamarmi per farmi gli auguri. Era una persona stupenda. Corrado, una persona meravigliosa. Fausto Leali, un amico e Annalisa Minetti una grande amica. Il maestro Giorgio Albertazzi era una persona meravigliosa, una persona speciale che mi ha dato molto.

Albertazzi sapeva a memoria la Divina Commedia, lo sapevi?

Si. Quando ho lavorato con lui, non era più giovanissimo e nonostante l’età si ricordava tutto a memoria. Era una cosa incredibile. Abbiamo lavorato al teatro Antico di Pompei e abbiamo fatto l’Odissea dove io facevo il canto delle sirene e poi anche la maga Circe. Lui aveva una memoria straordinaria, inoltre aveva la capacità di recitare con naturalezza. Non sono la sola a dirlo.

Ti hanno mai proposto dei reality?

Mi è arrivata un paio di volte la proposta, però in questa fase della mia vita non me la sono sentita.

Sei una persona di successo e sei una bella donna. Hai mai avuto dei fan un po’  invadenti?

E’ capitato. Diciamo che c’è stato un periodo dove c’erano delle persone che mi seguivano sotto casa ed ero abbastanza terrorizzata, perché prima di capire che erano solo dei fan, avevo un po’ paura. All’epoca vivevo ancora a casa dei miei genitori. Questo è successo quando ho iniziato a lavorare in televisione e certe cose non te le aspetti ed è chiaro che ti spaventi.

A quando un nuovo disco o un programma in tv?

Al disco ci sto lavorando. Avevo già iniziato prima della fase del covid, quindi spero di riprendere nuovamente in settembre. Per quanto riguarda la tv, ogni tanto faccio delle ospitate, però un programma vero e proprio non ce l’ho.

Con quale criterio scegli la scaletta delle canzoni del tuo repertorio?

Il mio repertorio musicale passa oltre a me, anche ad alcune persone che ho scelto io e alle collaborazioni che ho fatto con diversi artisti. Ho fatto quattro anni a Domenica In, dove ho avuto il piacere di duettare con moltissimi artisti, quindi diciamo che scelgo un po’ il percorso musicale attraverso le esperienze e gli incontri che ho fatto.

Prima di esibirti in pubblico, hai un rito scaramantico, un portafortuna?

No (risata). Però mi rendo conto che prima di esibirmi faccio sempre le stesse cose e forse è anche quello un modo di essere scaramantici, che dici? Scaldo la voce e senza rendermene conto, faccio sempre le stesse cose. E’ un modo anche quello per rilassarmi, per allentare un po’ la tensione.