Pietro Fanelli  (poeta, tiktoker e modello)                      Milano 14.5.2024

                                     Intervista di Gianfranco Gramola

“Sull’Isola Daniele Radini si distaccava da quella realtà e mi comprendeva in qualche modo e Sonny, il ragazzo di colore, l’ho sempre apprezzato perché quell’uomo morirebbe per la sua gente, si dà da fare nell’attivismo e mi ha subito scatenato interesse. Sono due persone oneste con loro stessi al di là della recita. Invece gli altri sono tutti così finti e io non sono riuscito a legare con queste maschere”

 

Pietro Fanelli è nato a Torino nel 2002, da genitori siciliani. E’ un poeta, tiktoker e personaggio televisivo italiano conosciuto soprattutto per la sua partecipazione a programmi come Summer Job e L’Isola dei Famosi. All’età di 18 anni si trasferisce a Milano per staccarsi dalla famiglia. Il suo obbiettivo è infatti quello di trovare sé stesso lontano dalla protezione dei genitori, arriva quindi nel capoluogo lombardo senza soldi affidandosi al proprio spirito libero e da vagabondo. Già da giovanissimo sviluppa una filosofia di vita molto particolare, si definisce infatti come un poeta bohémien che vive per l’arte e per la bellezza. Nel 2022 debutta in televisione partecipando a Summer Job, un reality show prodotto da Netflix e condotto dall’attrice Matilde Gioli. Grazie alla sua partecipazione alla trasmissione raggiunge una grande popolarità sui social, in particolare su TikTok, e firma alcuni contratti come modello. Nel 2024 torna sul piccolo schermo per una nuova esperienza televisiva, si unisce infatti al cast del reality show condotto da Vladimir Luxuria L’Isola dei Famosi. Insieme ad altri volti meno noti come la duchessa Alvina Verecondi Scortecci, il pescivendolo tiktoker Peppe Di Napoli e la modella Khady Gueye approda sull’isola due giorni prima dell’arrivo dei concorrenti Vip tra cui invece figurano grandi nomi come l’ex conduttore di MasterChef Joe Bastianich, la campionessa di scherma Valentina Vezzali e l’attore di Terra amara Aras Senol. Il 26 aprile, dopo 3 settimane trascorse in Honduras, Pietro decide di ritirarsi dal programma, sostenendo di non aver più nulla da dare al programma.

Intervista

Tu sei nato a Torino. Che scuole hai fatto?

Sono siciliano di sangue e i miei genitori hanno deciso di trasferirsi a Torino. Ho fatto il turistico alle scuole superiori e poi non ho più proseguito perché non credo nel sistema scolastico. Appena finite le superiori sono venuto a Milano per vivere senza una lira e mi sono costruito il mio futuro vivendo a casa di persone estranee.

I tuoi genitori che futuro pensavano per te?

I miei genitori hanno sempre voluto per me la felicità, a loro non è mai importato di farmi fare qualcosa in particolare. I miei genitori sono anime pure che vogliono la felicità dei loro figli, com’è giusto che sia. Quindi hanno voluto solo il mio bene al di là da quello che facessi, sia che avessi fatto il contadino, lo scrittore o il pulitore di bagni. L’importante è che fossi felice.

Sei venuto a Milano senza una lira in tasca…

Si, perché i miei non volevano mantenere un ragazzino ricco di sogni ma che non voleva e non accettava di lavorare come le altre persone. Mio padre mi ha sempre consigliato di trovarmi un lavoretto e continuare a rincorrere i miei sogni, ma siccome io non volevo fare un qualcosa che non mi piacesse, ho pensato di vivere alla giornata, alla  bohemien e quindi ho scritto a tante donne sui social, sulle app di incontri, poi valutando il posto migliore e la persona più gentile e ho trovato dei posti, degli alloggi in cui stare senza pagare l’affitto, perché ero veramente senza una lira. Ho trovato dei posti dove abitare, delle casette in centro a Milano dove vivere. Dopo mi sono innamorato e ora sto con la mia ragazza in una casa tutta per noi.

Quali sono ora le tue ambizioni?

Le mie ambizioni sono quelle di portare avanti la mia creatività e alimentare il desiderio. Vorrei fare cinema, fare l’attore in un film con degli attori e un regista in gamba, anche se l’arte è morta in nome del marketing, sono rimasti pochi registi in Italia in gamba. Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, poi altri non me ne vengono in mente. Sono tutti morti quelli che avevano qualcosa da dire e da dare, come Federico Fellini, Luchino Visconti, Pasolini erano dei grandi geni che purtroppo si sono estinti. Anche all’estero c’è ben poco, però vorrei fare cinema perché il cinema per me è l’arte completa. Vorrei scrivere libri, perché amo scrivere.

Che tipo di scrittura?

Romanzi, aforismi, pensieri filosofici e quindi vorrei scrivere anche dei testi. Poi  vorrei metter su famiglia, vivere d’amore questo è il mio futuro.

Hai accettato di partecipare all’Isola dei famosi per soldi o per avere notorietà?

Ho deciso di partecipare perché a volte ci rendiamo conto che abbiamo delle parti negative dentro di noi e dentro di me c’era questo ego che spingeva molto forte e la mia parte diabolica, la mia parte negativa mi portava a voler per forza apparire, quindi ho ceduto a questo istinto e ho partecipato all’Isola. Non che mi piacesse infatti è già uscito un video del passato in cui io criticavo Mediaset. Per me la tv è veramente uno scandalo, figuriamoci questi reality se non uno scempio. Però ho deciso di farlo comunque perché volevo risanare il mio ego e cercare di creare lavori futuri al fine di portare il vero me stesso, partendo dal basso, da cose aberranti per arrivare ad avere un pubblico a cui  parlare, ed espormi realmente. Ma la tv è solo censura, è solo manipolazione e quindi sono rimasto un po’ deluso anche nel pratico.

All’isola dei Famosi hai trovato più amicizia o competizione, con chi hai legato di più?

Io sull’Isola ho legato di più con Daniele Radini perché era l’unica persona a livello di percezione più esperti della vita. Gli altri erano molto più chiusi nei loro schemi mentali, nelle prove inutili di quel gioco folle. Daniele si distaccava da quella realtà e mi comprendeva in qualche modo e quindi io riuscivo ad espormi con lui in maniera totale, senza dovermi sminuire nel parlare di banalità. E’ stato l’unico compagno reale in quel luogo lì. Anche Sonny, il ragazzo di colore, l’ho sempre apprezzato perché quell’uomo morirebbe per la sua gente, si dà da fare nell’attivismo e quindi è una persona forte che mi ha subito scatenato interesse. Sono due persone oneste con loro stessi al di là della recita. Invece gli altri sono tutti così finti e io non sono riuscito a legare con queste maschere. Questi due son le persone con cui ho legato, poi sono tutti delle brave persone lì in mezzo, nessuno è un uomo cattivo o una donna cattiva, questo c’è da dirlo, ma ciò non basta per innescare il mio interesse. Come diceva Oscar Wilde: “Non esistono persone buone o cattive, ma soltanto persone affascinanti o noiose”.  Io scelgo quelle affascinanti.

A Milano hai conosciuto la tua fidanzata Alessandra. Come l’hai conquistata e quali sono le qualità che hai visto in lei?

Io l’ho conosciuta ad un evento a Milano, in un locale. Lei non voleva venire ma alla fine i suoi amici l’hanno convinta. Io trovandomi lì questa donna stupenda, vicino ad una candela, mi sono  avvicinato e le ho detto quanto fosse bella, quanto fosse meravigliosa e poi successivamente siamo entrati in contatto parlandoci, facendole vedere che sono interessato a conoscerla più in profondità e pian piano conoscendoci, il nostro interesse è salito insieme al nostro innamoramento, poi successivamente è stato amore e dopo qualche mese le ho chiesto di fidanzarci e ora viviamo insieme da cinque mesi. Le caratteristiche che più mi piacciono di lei? Penso che sia riduttivo trovare solo due o tre parole. Siamo anime affini, anime gemelle quindi non c’è spiegazione, era destino così. Poi se dovessi citare degli aggettivi nei suoi confronti penso ad una donna bellissima, profonda, intelligente, sinuosa, delicata, candida, casta. Una donna antica nell’animo per tutto il bello che si può trovare nel termine “antica”, ma allo stesso tempo dinamica, forte per quanto riguarda gli altri aspetti. Quindi un mix di emozioni. Siamo molto simili su questi aspetti. La luce e il buio che si avvolgono e fanno l’amore.

Alcune domande personali. Un tuo difetto?

Troppi ne ho. Sono molto molto egocentrico, perché sono insicuro. Sono insicuro e poi cado nell’ego, nell’ostentazione, sono un mitomane, sono arrogante, sono saccente. Vivo di retorica e cliché. Per quanto riguarda gli aspetti positivi, sono  genuino, sincero, coraggioso, esagerato, profondo.

Tatuaggi e piercing, favorevole o contrario?

Ovviamente favorevole. Chi sono io per negare qualcosa a qualcuno?

Cosa ti fa arrabbiare?

La stupidità.

Come passi il tempo libero?

Semplicemente vivendo. Non c’è nulla di più bello che vivere. Io vivo di emozioni, le emozioni sono tutto.

Nella vita curi delle passioni?

Ho tante passioni ma le curo poco.

Un peccato di gola che ogni tanto ti concedi?

Più che di gola, ho mille vizi. Il tabagismo, l’acol, le droghe, però non sono decadente in questo, sono alquanto equilibrato nel mio vizio. Diciamo che non sono ancora in uno stato sgradevole. Riesco a stare sempre in un sorta di luce.

Di cosa hai bisogno per essere felice?

Di amore.

Con quale filosofia vivi la quotidianità?

Con la libertà.

A chi vorresti dire grazie?

A Dio, per questa vita meravigliosa, nel caso esistesse.

A chi vorresti dire scusa?

A tutti perché tutti meritano un po’ di scuse.