Rita Forte (cantante)     Roma 8.12.2008

            Intervista di Gianfranco Gramola

La bionda di Terracina, con la musica nel sangue

 

(biografia di Rita Forte, tratta dal suo sito ufficiale www.ritaforte.it)

Nasco a Terracina in provincia di Latina il 14 Marzo del 1962, "Sotto il segno dei Pesci", parafrasando una nota canzone di Antonello Venditti.
Ho appena sei mesi quando rimango incantata, quasi estasiata (cosi racconta mia madre) nell'ascoltare quella splendida melodia che negli anni '60 da sottofondo agli intervalli televisivi della RAI in bianco e nero. A sei anni chiedo, con convinzione ed entusiasmo, ai miei genitori, di studiare pianoforte e la musica diventa, cosi, la mia migliore amica per la vita. A diciassette anni, dopo svariati provini, incido il mio primo disco (45 giri - discografia Rca) dal titolo “ Sospetto “, ma la fortuna non si accorge di me ed, in questo modo, ho tutto il tempo di studiare e di laurearmi in Scienze Politiche presso l'Università La Sapienza di Roma. Due anni dopo la laurea (nel frattempo lavoro come segretaria presso uno studio notarile) inizia la mia avventura come musicista e cantante in alcuni noti locali della capitale (Jacky'O e Tartarughino), ma solo nel 1991 si presenta la grande occasione del Festival di Sanremo con il brano "E' soltanto una canzone" (Eliop – Cheli) da cui nasce il mio primo Cd. Ci riprovo nel 1992 con un brano firmato da un giovane siciliano Antonio Comis e dai fratelli Antonio e Gianni Bella " Non è colpa di nessuno ", tuttavia, a causa di una controversia legale con il precedente discografico, questa canzone non viene mai incisa, pur arrivando in finale. Il dispiacere è immenso, ma è proprio vero che tutti i mali non vengono per nuocere! Il grande Luciano Rispoli mi nota al Festival del '92, e mi offre la possibilità di avere uno spazio musicale all'interno del programma televisivo " La più bella sei tu " da lui condotto su TMC. Nasce, cosi, un forte sodalizio basato sulla professionalità e sulla stima ed ho la fortuna di continuare a lavorare con il caro "zio Luciano" per ben cinque anni nella nota e felice trasmissione " Tappeto volante". Grazie zio Luciano! Nell'estate del 1995 conduco sempre su TMC il programma " Le mille e una nota del tappeto volante ". Partecipo a varie trasmissioni televisive come il Festival " Viva Napoli " su Rete 4 condotta di Mike Buongiorno, una persona meravigliosa ed un grande professionista che mi da, in questo modo, la possibilità di interpretare quelle canzoni napoletane che amo. Incido altri due Cd dal titolo " Le donne sono un’altra cosa " nel 1995 e " Certi uomini " nel 1996 firmati da Luciano Rossi. Nella primavera del 1998-99 conduco un programma televisivo di cinema e musica " Forte fortissima ", su TMC con la partecipazione di uno dei più autorevoli critici cinematografici Claudio G.Fava. Un'altra grandissimo ed importante occasione mi viene offerta da Maurizio Costanzo. Partecipo più volte al suo famoso talk-show e grazie a lui ho la fortuna e la gioia di vivere una meravigliosa ed indimenticabile esperienza nella sua trasmissione di grande successo " Buona Domenica " su Canale 5. Che dire ancora? Ogni tanto i sogni s'avverano!

Discografia

Album: Rita, Rita (1991) – Le donne sono un’altra cosa (1994) – Certi uomini (1996) – Cantando, cantando (2001) – Con tutto il mio cuore (2006).

Singoli: Sospetto / Come mia madre no (1975) – Non è colpa di nessuno (1992). 

Ha detto

- Non esiste niente che potrebbe farmi decidere di smettere di cantare. Neppure il grande amore della mia vita, quando arriverà, potrà permettersi di farmi scegliere tra lui e il lavoro.

- Io maschero la mia timidezza con il cameratismo, perciò scherzo e dico battutacce per superare l’imbarazzo.

- Ho il terrore di perdere il lavoro, sarà perché ho passato un periodo bruttissimo, otto mesi senza fare nulla in casa. Ho creduto davvero che fosse finita per sempre. Tanto che per dormire dovevo prendere dei sonniferi.

- Per me Natale significa presepe. E’ una mia passione girare per i mercatini tipici per acquistare nuovi personaggi di cartapesta da portare poi a casa.

Curiosità

- Chiama la sua casa di Roma “peach”, per via delle pareti color pesca.

- Tante biografie raccontano che Rita, all’inizio della sua carriera, abbia fatto la venditrice di mozzarelle, invece lei spiega che era solo una semplice segretaria.

Intervista

Simpatica, gentile, umile, una ragazza acqua e sapone e sempre con il sorriso sulla bocca. Questa è Rita Forte. Una persona con tanta grinta e soprattutto con tanto amore per la musica e soprattutto per mamma Maria Vittoria.

La musica è la tua vita. Chi ti ha trasmesso l’amore per questa arte?

Nessuno! Fa parte del mio Dna, è innata.

Quali sono i tuoi idoli?

Mina. La giudico la più grande artista e interprete che abbiamo.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No! Ho sempre preferito mantenere il mio nome vero che mi piace tra l’altro.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica?

Quello di aver realizzato il mio sogno. Volevo cantare e lo sto facendo. E spero che questo sogno duri.

Delusione?

Beh! In questo lavoro delusioni ce ne sono tante, tantissime. Ma la passione è talmente grande che le delusioni te le fa passare.

Il complimento più bello che hai ricevuto e da chi?

Più che complimenti, mi fanno molto piacere le testimonianze d’affetto che ricevo dal pubblico. Sia prima dell’avvento di internet, quando mi arrivavano lettere, bigliettini nella trasmissione dove cantavo. Ricordo quando lavoravo a "Tappeto volante" con Luciano Rispoli, mi arrivavano tante testimonianze d’affetto, come quando vado a fare concerti nelle piazze e il pubblico mi accoglie calorosamente. Adesso ci sono le e-mail e i vari siti, la mia posta, dove mi hai cercato tu e dove mi arrivano tanti messaggi d’affetto. Queste sono le cose più belle.

Hai mai avuto momenti difficili nella tua carriera?

Si! Come tutti e l’unica cosa è aspettare che passi il momento no e ritorni il sereno.

Ho letto su un giornale che tu hai iniziato vendendo mozzarelle, è vero?

No! Io sono laureata in Scienze Politiche, ho lavorato presso un notaio, ho fatto la ragioniera in una industria casearia. La passione della musica l’ho avuta fin da piccola e la botta di fortuna per realizzare questo mio sogno tardava ad arrivare e allora mi sono adattata ad altri lavori. Poi è arrivata la lunga gavetta nei locali, come piano bar al Jacky’O e al Tartarughino e quindi è arrivata l’occasione per Sanremo che io colsi al volo. Poi lì mi ha visto Luciano Rispoli e le cose, piano piano, hanno preso forma.

La cosa più cattiva che hanno detto su di te?

Sicuramente ne hanno scritte. Ognuno da i suoi giudizi, perché non si può piacere a tutti. Di cose cattivissime non ce ne sono state o almeno non mi sono state riferite o io non le ho lette. So che non si può piacere a tutti. Quindi ci sono anche delle critiche negative, critiche che magari lì per lì non condividi, ma poi riflettendo, pensi che al mondo siamo talmente in tanti che se dovessimo piacere a tutti sarebbe la fine. Io penso che anche i grandi non sono amati al cento per cento, perché il mondo va avanti a simpatie.

Che rapporto hai con la fede?

Un buonissimo rapporto, mi sto preparando e alle 7 andrò a messa.

E con il denaro?

Con il denaro ho un grande rispetto. Non mi faccio mancare nulla però non sono una spendacciona. Diciamo che sono un po’ e un po’, il 50 per cento. Non mi piace esagerare nello spendere perché con questo lavoro non puoi mai sapere come va a finire, perché non è come un lavoro da impiegato dove sai che arrivi a 65 anni poi avrai la tua bella pensione. Il mio è un lavoro meraviglioso perché ti dà la possibilità di guadagnare bene, ma se tutto quello che guadagni poi lo spendi, non sai come potrà andare a finire.

Il tuo sogno nel cassetto è sempre quello del musical al teatro Sistina?  

(risata) Si! Mi piacerebbe. Il mio primo sogno nel cassetto era quello di cantare, l’ho realizzato e spero continui come ti dicevo prima. Ci sono poi delle cose che mi piacerebbe realizzare, sperimentare per mettermi in gioco, come potrebbe essere un musical, oppure qualsiasi altra forma d’arte. Certo non posso fare la ballerina sulle punte, perché lì bisognerebbe aver studiato danza classica. Però un bel musical, una bella commedia teatrale italiana, tipo Garinei e Giovannini. Mi piacerebbe mettermi alla prova, anche in una piccola parte e sono sicura che questo mi darebbe nuovi stimoli.

Com’è il tuo rapporto con Roma?

Io sono nata a 100 Km da Roma e quindi è come se avessi sempre vissuto qua. Quindi il mio rapporto con Roma è ottimo e amo questa città, è bellissima anche se è dispersiva. Tu di dove sei, Gianfranco?

Sono trentino.

E’ come se ti dicessi come vivi nel tuo Trentino. E’ logico che dici che ti trovi bene nel Trentino, no?

Si è vero ma ogni tanto sento il bisogno di scappare da qui e venire a Roma a trovare una zia che sta all’Eur.

Ma l’Eur, caro Gianfranco, non è Roma. La vera Roma è il centro, la Roma antica, quella bella, io non sto al centro ma non sono neanche tanto lontana. Ma al centro ci vado spessissimo sia con l’autobus sia con il taxi e lo trovo sempre meraviglioso e pieno di tesori. Diciamo che Roma è la mia seconda città.

In quali zone di Roma hai abitato?

Adesso sono sulla Nomentana. Ho cambiato spesso casa, però ho vissuto sempre in zona Salario - Nomentana.

Il tuo rapporto con la cucina romana?

La cucina romana è molto buona anche se a me piacciono tutte le cucine, dalla siciliana, alla romana a quella pugliese e la cucina italiana in generale è meravigliosa. Per gli amici amo cucinare la pastasciutta, che è il piatto che mi viene meglio. Poi amo cucinare la spigola al sale e pochi secondi. Fra i primi sono specialista nella carbonara, nella matriciana, cacio e pepe, ecc. E’ una cucina semplice e proprio per questo è la più amata.

Cosa ti manca di Roma quando sei via?

Ma io a Roma ritorno sempre. Per lavoro sto una notte fuori, ma ritorno il giorno dopo e quindi non ho neanche il tempo di sentire la mancanza di Roma. Non è che vado a fare spettacoli all’estero e sto via per mesi.

Come trovi i romani pregi e difetti?

I romani sono come tutti con i loro pregi e i loro difetti.

Cosa ti da fastidio di Roma?

Ma guarda le città italiane si assomigliano tutte, Napoli, Milano, Roma con le loro bellezze e bruttezze. E’ tutto unificato. Io non la vedo gran differenza e non le voglio neanche vedere perché l’Italia è una e siamo tutti uguali.

Nei momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?

Nei momenti liberi sto a casa, quello è il mio angolo preferito.

Come vivi la Roma by night?

La vivo raramente. Un po’ di teatro, si. Quando c’è una commedia interessante vado a vederla con qualche amica. Ogni tanto vado anche al cinema.

In quale Roma del passato di sarebbe piaciuto vivere?

Io sto bene in questa Roma qui, nel presente. E’ già così complicato vivere, poi se uno deve andare a pensare pure come avrebbe vissuto nel passato (risata). Ogni periodo ha il suo pro e i contro. Giovan Battista Vico diceva: “Corsi, ricorsi storici la storia è sempre la stessa che si ripete in continuazione”. I problemi che c’erano una volta adesso non ci sono più, ma ce ne sono degli altri e magari fra mille anni i problemi di oggi non ci saranno, ma ce ne saranno altri. Quindi preferisco vivere la mia vita nella mia epoca senza pensare a tempi passati.