Roberta Termali (conduttrice televisiva)     Osimo (Ancona) 2.12.2024

                         Intervista di Gianfranco Gramola

“Giorgio Faletti? C’ho lavorato insieme e sono stata una fan di tutti i suoi libri, anche quando andò a Sanremo con la canzone “Signor tenente”, che fu un bellissimo successo e il testo era qualcosa di meraviglioso. L’abbiamo perso troppo presto, perché con il suo talento credo che avrebbe potuto fare qualcosa di grande”

Contatti robertatermali@gmail.com

Roberta Termali ha esordito in televisione con una rubrica di ippica curata per Rete 4. Sempre per questa emittente ha poi condotto Caccia al 13, rubrica di pronostici al totocalcio. Passata poi a Italia 1, ha condotto Cabaret per una notte, con Giorgio Faletti (stagione 1987-1988) e A tutto campo, mentre per Canale 5 si è occupata della trasmissione Studio 5.La sua carriera è poi proseguita nel circuito Odeon TV per il quale ha presentato con Fabio Fazio e Walter Zenga il programma Forza Italia (1987). Nel 1991 ha presentato 90° Donna su Telelombardia e, dopo aver condotto con José Altafini - su Telemontecarlo - Qui si gioca (altro rotocalco televisivo di tipo sportivo), ha affiancato nel 1995 su TELE+ Aldo Biscardi nella conduzione de Il processo di Biscardi; è stata inoltre valletta anche a L'appello del martedì, trasmissione sportiva presentata da Maurizio Mosca. Dall'inizio degli anni 2000 si è dedicata prevalentemente a trasmissioni di televendita su vari circuiti privati. Nel 2009 è tornata in televisione presentando la serata finale de Il Festival delle Arti di Andrea Mingardi, trasmessa su Odeon TV. Già sposata con il portiere di calcio Walter Zenga (da cui ha avuto due figli, Nicolò e Andrea), dopo il divorzio si è unita in seconde nozze con l'imprenditore di Osimo Andrea Accorroni, da cui ha avuto altri due figli, Fabio e Francesco. Vive a Osimo (Ancona) e si dedica esclusivamente ai figli e al nuovo lavoro come agente immobiliare.

Programmi

1982 – Vincente e piazzato (programma televisivo)

1983-1985 – Caccia al 13 (programma televisivo)

1986-1987 – Studio 5 (programma televisivo)

1987-1988 – Cabaret per una notte (programma televisivo)

1987-1988 – A tutto campo (programma televisivo)

1987-1990 – Forza Italia (programma televisivo)

1991 – 90° Donna (programma televisivo)

1995 – Il processo di Biscardi (programma televisivo)

2009 – Il Festival delle Arti (programma televisivo)

2021 – A casa mia (podcast)

Intervista

Mi racconti com’è nata la passione per il mondo dello spettacolo? E’ stato un caso o era quello che desideravi?

E’ stato assolutamente un caso perché nel 1982, io avevo 18 anni, cominciavano a nascere le prima tv private, Canale 5, ecc… e io avevo frequentato un liceo linguistico, quindi facevo le fiere e cercavo di darmi da fare per rendermi un po’ indipendente dalla famiglia. Durante una di queste fiere ho conosciuto Fabio Capello, l’ex allenatore del Milan che mi indirizzò a Gianna Tani che ha fatto per anni i casting, i provini. Lei mi prese sotto la sua ala e cominciai a lavorare, anche se in realtà io volevo fare il lavoro che faceva lei, cioè fare io i casting non essere io la provinata. Quindi è stato un caso, nel senso che io lavoravo in un’agenzia di modelle come booker, come agente, e durante un provino in cui accompagnai delle ragazze,  presero me per fare il programma “Vincente e piazzato”  e questo fu il primo programma televisivo che feci e poi da lì sono andata avanti sempre con programmi sportivi, ma non c’era una passione reale, è stato un caso che poi io ho coltivato.

I tuoi genitori avevano in mente un futuro diverso per te?

Sicuramente non pensavano alla tv ma pensavano a farmi studiare soprattutto le lingue. All’epoca si sviluppava tanto il tedesco, il russo e quindi mi hanno sempre mandata anche all’estero a imparare le lingue. Non avevano idea, ma la tv sicuramente non era nei programmi di nessuno. Però era la Milano degli anni ’80, la Milano dove c’era un grande sviluppo televisivo e quindi una ragazza magari  con un po’ di voglia di fare e che era un po’ fuori dai soliti cliché, poteva riuscire ad ingranare ed era ciò che  il mercato richiedeva in quel periodo. Infatti io ho avuto colleghi molto simili, come Simona Ventura, Paola Perego, Susanna Messaggio.

Ma chi sono stati tuoi maestri televisivi?

A Mediaset, prima di mandarti in onda, ci facevano fare dei corsi di dizione e di recitazione. I corsi di dizione con Mariolina Cannuli, la famosa annunciatrice e conduttrice televisiva e i corsi di recitazione con Piero Mazzarella che è stato un attore teatrale milanese molto ma molto famoso e quindi ci mandavano in onda preparate. La mia prima grande esperienza televisiva su Canale 5, un prime time, fu con Marco Columbro che per me è stato un grande maestro perché era già super affermato e quindi da lui ho imparato tutto ciò che ho potuto. Una volta non c’era il telegiornale, quindi andavamo in onda noi al posto del TG. Anche il mio primo produttore, Carlo Tumbarello, colui che mi ha fatto il programma di ippica e che poi produsse anche il programma su Odeon Tv “Forza Italia”, precursore del partito.

C’era più professionalità ai tuoi tempi negli anni ’80 o adesso?

Non mi sento di dirlo perché non lo so. Io ricordo che negli anni ’80 era tutto più lento, più bello, più rifinito. Oggi più si va avanti e più si va sempre più veloci e poi all’epoca mia c’erano pochissime donne che parlavano di calcio in tv. Oggi ci sono delle grandissime professioniste, basta vedere anche tutte le donne che parlano di sport su Sky, sono favolose, preparatissime. Secondo me c’è tanta professionalità e preparazione anche adesso. Però quelli erano i primi tempi e io mi sento un po’ una pioniera.

Ma è vero che sei una fan dei libri di Giorgio Faletti?

Io sono stata una fan di tutti i suoi libri, anche quando andò a Sanremo con la canzone “Signor tenente”, che fu un bellissimo successo e il testo era qualcosa di meraviglioso. Io l’avevo conosciuto  come comico quindi non ti aspettavi che dietro ci fosse tanta roba. Quando ha presentato la canzone “Signor tenente” a Sanremo, non te l’aspettavi perché lui era quello del Drive In, il comico con cui ho presentato insieme un festival del cabaret a Loano. Dopo quando è uscito il primo libro “Io uccido” l’ho divorato. Adoro tuttora i thriller e i libri di suspence ma lui con “Io uccido” ha dimostrato veramente un grandissimo talento. L’abbiamo perso troppo presto, perché credo che avrebbe potuto fare qualcosa di grande.

In una trasmissione sportiva hai conosciuto Walter Zenga, il tuo futuro marito. Come ti ha conquistato? Con lui è stato un colpo di fulmine?

Si, diciamo che è stato un colpo di fulmine perché ho visto in lui un altro uomo dietro. Davanti era il guascone, il campione però ho visto subito in lui un uomo estremamente dolce, anche a tratti fragile e completamente diverso dall’immagine pubblica che dava di se ed è stato un grande amore, tant’è che sono nati due bambini. Due ragazzi di cui oggi sono veramente molto fiera che sono Andrea e Niccolò.

Hai mai lavorato per solidarietà?

Si, ho fatto la volontaria qui ad Ancona all’ospedale dei bambini che si chiama Salesi. Io ho fatto parte per un anno delle patronesse che sono  dei volontari che si offrono di aiutare soprattutto nei reparti oncologici o di neuro psichiatria, in quei reparti dove le mamme vivono praticamente in ospedale e queste persone si occupano di alleviare un po’, di dare il cambio alle mamme in camera con i figli malati, oppure di dare loro la possibilità di andare a fare la spesa. E io per più di un anno ho fatto questo.

Sei una persona conosciuta. Hai mai avuto dei fan un po’ invadenti?

No, anzi la cosa che mi ha fatto più piacere di tutte è stato avere per il 95 per cento fan donne. Questa è la cosa che mi ha resa più orgogliosa, perché è difficile piacere alle donne, invece io tutt’oggi ho un mio profilo su instagram dove sono molto seguita, ma la maggior parte sono mamme e nonne e quindi è un pubblico che adoro.

Io ricordo che avevi una rubrica che si chiamava “A casa mia”. Com’è nata questa idea?

L’idea è nata perché una coppia di ragazzi che si occupa di food and travel mi hanno  intervistata per il loro blog e mi hanno chiesto qual era il mio sogno nel cassetto e io ho risposto che era quello di tornare in tv con un programma, un talk e loro, fuori onda, mi hanno consigliato di provare con instagram che è una piattaforma dove avrei raggiunto tante persone e mi hanno dato loro l’idea, mi si è aperta una finestra veramente. Da lì ho cominciato a cercare i personaggi da intervistare, per fortuna ho avuto il piacere e l’onore di intervistare tanti miei ex colleghi che oggi sono sempre  sulla crosta dell’onda come Cristina Parodi, Gerry Scotti, Simona Ventura, Samantha De Grenet, Stefania Orlando. Ho intervistato tantissime persone e tutte sono state gentilissime ad accettare il mio invito, poi è durato quel che è durato perché si erano  esauriti gli ospiti e quindi piano piano è scemato anche quello. Devo dire che per un certo periodo ho cercato anche di proporlo a delle piattaforme televisive, senza successo perché ci vogliono degli sponsor per poter produrre una cosa così e io non li avevo, ma era una cosa che facevo e mi dava molta soddisfazione perché era molto seguito.

Dicevi che hai delle ambizioni artistiche.

Ho delle ambizioni artistiche e vorrei tornare in tv che alla fine è l’unico mestiere che ho sempre fatto e conosco bene e che ho fatto discretamente bene, modestamente parlando, però chiaramente è un mondo dove c’è tantissima concorrenza e bisogna  stare sul pezzo ogni volta. Io abito ad Osimo e non sono nel posto giusto al momento giusto quando può darti qualche occasione.

Ora di cosa ti occupi?

Adesso faccio l’assistente immobiliare.

La popolarità è d’aiuto nel tuo lavoro?

Sai che più che la mia popolarità, sono state le mie conoscenze e il buon nome. Alla fine ho sempre cercato di andare d’accordo con tutti e quindi anche un po’ di empatia e anche una predisposizione verso questo “mondo casa” che è così affascinante per una donna, aver a che fare con le case, dare idee per le ristrutturazioni, vendere al prezzo giusto alla persona giusta. Un pochino di popolarità non guasta ma soprattutto il buon nome e l’empatia che si instaura con il cliente e le conoscenze che ho  sviluppato nel corso degli anni.

Oltre al lavoro curi delle passioni?

La lettura sempre, ma quella soprattutto in vacanza perché a casa alla fine non riesco mai a concentrarmi come quando sono in vacanza. Le passioni sono la mia linea di collane che si chiama “Imperfetta” e che ho sviluppato un paio di ani fa e mi ha dato anche quella grandissime soddisfazioni perché piacevano. E’ un progetto che è sempre in piedi ma è un poco come “A casa mia” è scemato e adesso faccio un lavoro che mi permette di manifestare un po’ quello che sono e di sviluppare le mie doti  empatiche con la gente e questo lavoro mi permette tanto di socializzare.

Tre aggettivi per definirti?

Simpatica, disponibile e molto rispettosa.

A chi vorresti dire grazie?

A livello personale grazie ai padri dei miei figli, per avermi dato quattro ragazzi meravigliosi. A livello professionale voglio dire grazie ai produttori che hanno creduto in me, ai colleghi di lavoro che hanno avuto la pazienza di insegnarmi e infine per ultimo, in ordine di tempo, a Diego Ghergo, che è il proprietario dell’immobiliare che mi ha dato questa opportunità alla veneranda età di 60 anni. Poi grazie ai miei ragazzi che mi supportano e mi sopportano sempre.

Di cosa hai bisogno per essere felice?

Solo della salute dei miei cari e basta. Non c’è niente che possa rendermi più felice del  fatto di essere in pace con me stessa e di avere i miei affetti vicini e in salute.