Rózsa Tassi (ex modella e ex attrice
hard) Budapest
6.12.2024
Intervista di Gianfranco
Gramola
“La gelosia non fa parte del mio carattere.
Non sono mai stata gelosa o possessiva, anche perché se fossi stata gelosa non
avrei potuto stare con Rocco, con tutte le donne che aveva intorno sul set”
Rosa Caracciolo, all’anagrafe Rózsa Tassi,
è nata a Szolnok (Ungheria) il 29 giugno 1972. E’ un'ex
modella ed ex attrice pornografica ungherese naturalizzata italiana. Si dedica
sin da giovane ai concorsi di bellezza, vincendo i titoli di Jász-Nagykun
Farsang nel 1989 e quello di Queen of Hungary nel 1990 (davanti ad Éva Henger).
Nel maggio 1993 si è spostata a Cannes per fare la testimonial di una
linea erotica durante gli Hot d'or e ha conosciuto Rocco Siffredi, che l'ha
ospitata nella sua residenza. Non essendo disponibile la sua partner per il film
Il guardaspalle, versione hard di Guardia del corpo, di cui Siffredi era regista
oltre che attore, lui le propose di sostituirla. Ha girato quattro film a luci
rosse. «La protagonista diede
forfait e lui, a bruciapelo, mi propose di sostituirla. Non ci eravamo neppure
baciati, accettai a una sola condizione: che le mie scene di sesso fossero
girate soltanto con lui.» Ha
sposato Rocco Siffredi nel 1993 e con lui ha avuto due figli. Una curiosità: il
suo pseudonimo fu scelto per omaggiare un amico di Rocco Siffredi, l'attore
Franco Caracciolo, scomparso nel 1992.
Intervista
Hai iniziato giovanissima facendo la
modella. Com’è nata questa passione?
È nata per caso perché io facevo la
parrucchiera, anzi dovevo finire la scuola. Nel paese dove sono nata c’era il
campionato europeo di danza e c’erano anche
delle modelle che sfilavano
in questo evento e il capo di questa agenzia mi ha chiesto se volevo fare la
modella. Per me questo era una cosa nuova, perché io avevo tutta un’altra
cosa in testa per il mio futuro. Ho risposto: “Posso provare però devo finire
la scuola. Vengo a fare una prova e poi vediamo”. Finita la scuola sono andata
a Budapest dove stata l’agenzia di moda e mi hanno presa subito a lavorare e
da lì è partita questa passione, un’apertura lavorativa nuova.
Alla domanda che fanno a tutti i bambini
“Cosa vuoi fare da grande” cosa rispondevi?
Io a sei anni dicevo che volevo fare la
parrucchiera, avevo già le idee chiare. La parrucchiera dove mia madre andava a
fare i capelli, dopo che ho fatto
l’esame. È diventata una mia ex ammiratrice (risata). Lei si ricordava di me,
quando mia madre era dalla parrucchiera e io che stavo sempre lì intorno a
guardare e penso che sia nato lì il desiderio di fare la parrucchiera.
Ma i tuoi genitori che futuro sognavano
per te?
Loro non avevano in mente un futuro
particolare per me. Io ero una brava sportiva e poi il fatto che avevo in mente
di fare la parrucchiera, loro sapevano che io avrei percorso la mia strada,
anche se nessuno sapeva che poi avrei cambiato il mio percorso o è il destino
che cambiava.
Nel 1993 hai conosciuto Rocco Siffredi, il
tuo futuro marito. Come ti ha conquistato?
Con la sincerità e con il suo modo di fare.
È stato un colpo di fulmine?
Diciamo quasi di si. Diciamo che me ne sono
innamorata la seconda volta che ci siamo visti, perché la prima volta non è
stato un nell’incontro. Lui era un po’ stressato, agitato e con gli occhi di
fuori (risata), però poi ci siamo incontrati di nuovo ad un evento, siamo
andato in riva al mare e lì l’ho trovato molto bello, molto affascinante e
m’ha colpito molto.
Come ti ha convinta Rocco a fare film a
luci rosse?
Non è che mi ha convinta, lui continuava a
corteggiarmi, capire come avvicinarmi e stava sempre intorno a me, mi seguiva.
Poi tutti dicevano che lui era innamorato di me e io pensavo come mai fosse
innamorato di me che neanche mi conosceva. Però queste sue gentilezze e questo
suo modo di fare mi ha conquistato, poi quando è capitato che non è arrivata
la sua partner, la pornostar per il film, lui mi ha chiesto se io volevo
sostituirla e io ho risposto: “Si, ma le scene le faccio solo con te”.
Però hai lavorato poco in quel settore,
vero?
Si, ho partecipato solo a quattro film,
sempre e solo con lui, perché non era il mio mondo e non erano nelle mie
ambizioni fare quel tipo di lavoro. Ho provato a farlo per capire com’era quel
lavoro, per pura curiosità ma non faceva per me. Bisogna essere portati per
fare quel lavoro e io non lo ero, anche perché non è che puoi lavorare solo
con il tuo compagno, ma devi lavorare con altri uomini e io non avevo questo
tipo di vocazione.
Siete sposati da 30 anni. Qual è il
segreto del vostro matrimonio così felice?
Il segreto è quello di avere molta
comprensione, molta sincerità, avere molta fiducia e parlare
molto. Questa è alla base nel nostro matrimonio.
La gelosia fa parte del tuo carattere?
No, non fa parte del mio carattere. Non sono
mai stata gelosa o possessiva, anche perché se fossi stata gelosa non avrei
potuto stare con Rocco (risata) con tutte le donne che aveva intorno sul set.
Però è stato rassicurante perché lui prima di me aveva fatto tanti film e ha
lavorato con tante belle donne. Se ha scelto me, un motivo c’era.
Hai mai avuto delle proposte indecenti o
dei fan un po’ invadenti?
All’inizio si, poi dopo no, anche perché
io mi presento abbastanza fredda a chi non mi conosce e allora hanno un po’ di
soggezione a farmi delle proposte indecenti.
Se i tuoi figli avessero voluto fare il
lavoro di papà, saresti stata favorevole o contraria?
Se i miei due figli avessero scelto di fare
il lavoro di Rocco, direi che avrebbero avuto il miglior insegnante (risata). Se
sentivamo che uno dei due avesse questa vocazione, sicuramente gli avremmo
spiegato, aiutato e accettato, però nessuno dei due aveva
questa vocazione, ma avevano altri interessi e abbiamo cercato di tirare
fuori il meglio di loro su quello che volevano fare in futuro.
In tv ti vediamo sempre bella, sorridente
e perfetta e il pubblico ti adora. Qual è il segreto del tuo successo?
Il mio equilibrio, perché credo che se uno
sta bene con se stesso, sta bene anche con gli altri e questo traspare.
Il tuo rapporto con i social? Sei molto
attiva su facebook e instagram?
Non sono molto brava, non ho neanche tanto
tempo da dedicare i social. Diciamo che con instagram ho cominciato da poco, mi
hanno creato un profilo i miei figli e io ora seguo instagram proprio per
seguire i miei ragazzi, così almeno sapevo dove stanno e come stanno (risata).
Quando non sono a casa, da brava mamma, vado su instagram e vedo dove sono, cosa
fanno e se è tutto a posto.
Rozsa Tassi con il marito Rocco Siffredi
Tu hai un bel fisico. Segui delle diete
particolari?
No, non sono una che tiene molto alle diete,
però sono sempre stata una brava sportiva. Io vengo da undici anni di sport
agonistico e una corretta alimentazione fa parte della mia vita.
Che sport facevi?
Ho fatto sette anni di nuoto e quattro anni
di atletica. Ora c’è mio figlio Leonardo che fa atletica e mi da molte
soddisfazioni.
A proposito di cibo, apprezzi la cucina
italiana?
Si, a chi non piace la cucina italiana? A me
piace tutto della vostra cucina, però quella naturale non sofisticata, mi piace
quella alla griglia e soprattutto che la materia prima sia buona e semplice.
Sei una brava cuoca?
Dicono di si, ma secondo me dicono una bugia
(risata).
Un tuo pregio e un tuo difetto?
Il mio pregio è che sono solare, sono
sincera e si può sempre contare su di me. Un mio difetto è che non riesco a
lasciarmi andare e sono molto puntigliosa.
Come hai vissuto l’esperienza di tuo
figlio a “Ballando con le stelle”?
Bene, perché non me l’aspettavo di vedere
lui lì a ballare così bene. Lui non è mai andato a ballare, non sa ballare
anzi detestava ballare. Pensa che al diploma, è scappato dal ballo e vederlo lì,
in trasmissione, non mi sembrava vero e per noi è stata una sorpresa. Difatti
alla prima puntata stavamo lì per vedere se usciva in pista o no (risata).
Il tuo rapporto con la fede?
Io sono atea, però credo in un’energia e
nel karma che quello che fai inevitabilmente poi ti ritorna, sia nel bene che
nel male.
L’ultima volta che hai pianto e perché?
Non è che piango facilmente, perché sono
sempre molto solare. Io piango soprattutto quando mi sento impotente, quando
succede qualcosa con i miei figli, che non riesco a risolvere perché non
dipende da me.
Mi parli dello spettacolo teatrale di tuo
marito? So che hai fatto sei anche l’autrice.
Si, sono autrice, o meglio mi hanno tirato
dentro. Io l’ho ideata questa cosa, perché erano almeno quindici anni che
dicevo a Rocco di portare in scena la sua vita, perché ovunque andavamo parlava
sempre lui, era sempre al centro dell’attenzione e tutti lo ascoltavano a
bocca aperta mentre raccontava la sua storia e io gli dicevo: “Guarda che
questo lo devi portare da qualche parte, al cinema o in teatro, perché la gente
è molto curiosa e vuole saperne di più di te”. Poi alla fine, con l’aiuto
di Paolo Ruffini, siamo riusciti a realizzare questa formula teatrale, è andata
molto bene e lo riprendiamo in febbraio 2025. L’unica cosa è che non pensavo
che tirassero dentro anche me nello spettacolo (risata). Io preferisco stare
dietro il palco, non davanti, però è stata una bella esperienza e ancora devo
adeguarmi perché il fatto che io non sono abituata a stare davanti alla platea,
mi imbarazza molto e mi viene da scappare (risata). Non mi sento a mio agio sul
palco ancora, però dicono che poi una volta lì, mi divertirò sicuramente. Se
tutto va bene lo spettacolo lo riprendiamo in febbraio e stiamo aspettando le
date.
Ci sono altri progetti con tuo marito in
corso?
Progetti ci sono però vediamo. Magari un
libro, però devo trovare la persona giusta che mi aiuti a scriverlo.