Salvatore Bagni (ex calciatore)    Gatteo a Mare (Fo)  12.12.05

                     Intervista di Gianfranco Gramola

Alla scuola di calcio di Gatteo Mare con il mito Maradona

 

Salvatore Bagni è nato a Correggio ( Re ) il 25 settembre 1956). Dopo due stagioni nel Carpi esordì in serie A nel 1977 con la maglia del Perugia, che indossò per quattro anni prima di passare all'Inter alla vigilia del campionato 1980/81. Centrocampista grintoso, dotato di ottima tecnica personale , nonostante che ad inizio carriera un brutto incidente gli avesse reso una gamba più corta dell'altra di circa 2 cm, e carattere irruente, nel 1984 fu chiamato dal Napoli per rinforzare il centrocampo e mettere a disposizione di Maradona e compagni le sue doti in fase di interdizione e costruzione del gioco.  Dopo quattro stagioni all'ombra del Vesuvio lasciò il Napoli. Vanta 41 presenze e quattro goal con la maglia della Nazionale. Attualmente è commentatore televisivo e si occupa di calcio a livello manageriale.

Intervista

Lo trovo nella sua bella villa a Gatteo a Mare.

Salvatore, parliamo di Roma.

Bella Roma. Io c’ho lavorato in radio.

Quindi la conosci bene.

Direi di si. Facevo anche il consulente per la Lazio. Andavo e venivo, non è che stavo a Roma per lunghi periodi. E’ una bella città e ogni tanto ci torno per lavoro o per trovare degli amici e magari finire la serata in un buon ristorante. Tutto qui.

Allora parliamo di calcio. La tua passione è nata fin da bambino, giusto?

Esatto o meglio da sempre. La mia più gran soddisfazione  era proprio quella di giocare a calcio, non era  quella di arrivare a certi livelli. Ho avuto la fortuna di giocare fin dall’età di sei anni. Per me è stato un continuo divertimento e lo è tutt’ora con la mia Scuola di Calcio.

Ma i tuoi genitori cosa ne pensavano di questa tua passione o meglio sognavano un futuro diverso per te?

Guarda, non so i miei genitori cosa sognassero per me e il mio futuro. Ti dico che io con lo studio non mi sono mai impegnato molto. Sicuramente se non avessi fatto il calciatore sarei andato a lavorare come hanno fatto molti miei amici d’infanzia. Avrei fatto sicuramente una vita più semplice, come hanno fatti appunto i miei amici di sempre, quelli con cui sono in contatto tutt’ora.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Tanti complimenti, da colleghi e da amici. Io sono un tipo leale e sincero e non ho mai fatto del male a nessuno. Questo è il fiore all’occhiello della  mia carriera.

La cosa più cattiva che hanno detto o scritto su di te?

Ne hanno dette tante. Ma sai, quando uno non conosce la persona, ti giudica per quello che fai in campo ed è troppo poco per giudicare. Fuori campo ci sono altri componenti per apprezzare e quindi giudicare una persona.

Da ragazzo quali erano i tuoi idoli?

Il grande Gianni Rivera e Gorge Best.

Quando non lavori, quali sono i tuoi hobby?

Amo moltissimo viaggiare, viaggiare e viaggiare.

C’è un compagno di squadra che ti è rimasto nel cuore?

Come no… Ciro Ferrara, Bergomi e Maradona che è un mio grande amico.

Se tu potessi tornare indietro rifaresti tutto quello che hai fatto?

Magari potessi tornare indietro (risata), ma non sono così nostalgico. Comunque magari potessi tornare indietro e rifare tutto di nuovo quello che ho fatto.

Fra i giocatori dei giorni nostri chi è il tuo erede calcistico?

Senza dubbio Gattuso.

Che consiglio vorresti dare a chi vuole intraprendere la carriera calcistica?

Di assomigliare in maniera semplice a Del Piero, che è una persona equilibrata, straordinario come campione e bravissima persona, leale e molto umile.

Hai dei rimpianti?

No! Assolutamente no.

Come vedi il calcio di adesso rispetto a quello dei tuoi tempi?

Non è che sia cambiato tanto a parte il lato economico. Non vedo tanta differenza.

E’ una notizia di questi giorni che nella tua Scuola di Calcio c’è un insegnate nuovo: il grande Maradona.

E’ un’idea nata da Diego. Io ho questa scuola da circa otto anni e lui sapeva di questa mia attività e una volta guarito Diego mi ha chiesto se poteva partecipare e io ovviamente sono stato felicissimo di averlo con me.