Sarah Cosmi (attrice)      Perugia 22.3 2004

                  Intervista di Gianfranco Gramola  

"Sono soddisfatta di ogni cosa che ho fatto, perché in ogni lavoro c’ho messo l’anima e sono uscite delle cose dove ho dimostrato di saper lavorare"

Il suo sito ufficiale è www.sarahcosmi.it e la sua e.mail info@sarahcosmi.it  

Sarah (senza la acca è il nome vero) è nata a Venezia il 10 agosto nel 1974 ma vive a Perugia. Laureanda in giurisprudenza ha recitato in due film di Tinto Brass:” Fermo posta” e “Fallo” e ha debuttato come vigilessa nello spot di Intimo Garda. Inoltre ha appena fatto un calendario dove oltre alle sue grazie mostra anche la sua bellezza. La cugina dell’allenatore del Perugia, Serse Cosmi, attualmente è in teatro insieme al trio comico I Picari con lo spettacolo:” Vengo anch’io – Tutto il sesso in 90 minuti (esclusi i preliminari). 

Ha detto

- Per il 2004 punto sul fisico, che mostro senza imbarazzo.

- Un emiro mi ha offerto 25 milioni.

- Un mio segreto? L'autoironia, mi prendo in giro da sola.

Nello spettacolo "Tutto il sesso in 90 minuti, mi diverto a svelare chicche  etologiche, come quella sull’orgasmo del maiale: l’unico mammifero la cui estasi dura 8 minuti.

Intervista

E' nella sua casa di Perugia, in compagnia del marito.

Quando sei stata a Roma la prima volta, Sara e come ricordi l’impatto?

La prima volta non me la ricordo, però ti posso dire che già quando entro a Roma è come se andassi su un altro pianeta. Mi sento in un posto completamente diverso  ed è meraviglioso anche perché, ogni volta che cammino su quei ciottoli antichi, mi sembra veramente di ripercorrere la storia, quindi per me è come una sorta di “macchina del tempo” . Roma è molto suggestiva e per me è la più bella città del mondo. Io vado e vengo da Perugia, la mia città, e a Roma ho un appoggio dove stare quando sto nella Capitale per lavoro. E’ in  zona Garbatella.

Cosa non ti piace di Roma?

L’unica cosa negativa di Roma è il traffico, per il resto è troppo bella Roma, la gente mi piace, si mangia bene. E’ la città dove vorrei vivere sempre.

C’è un angolo di Roma che ami particolarmente?

Si! La zona del Colosseo, che mi piace molto soprattutto di sera. E’ bellissima, tutta illuminata e con poco traffico (risata).     

Prima dicevi dei romani, che ti piacciono…

Sicuramente sono molto più aperti dei miei amati perugini, perché il perugino è un pochino più chiuso,  più d’elite. I romani invece sono molto più aperti, più gioiosi e simpatici. Alle volte sono fin troppo alla mano, specialmente con i complimenti un po’ volgarotti, ma una volta che tu sai che quello è il loro modo di essere, lo accetti e passi oltre, perché è normale che ognuno abbia, oltre i pregi anche i difetti. Siccome non trovo che la battutaccia sia un difetto grave, una volta capito lo superi con molta facilità. 

Come vivi la Roma by night?

Non la vivo perché non esco praticamente mai. E’ raro che qualcuno  mi convinca ad uscire, perché io sono una pigrona e poi ho bisogno di dormire molto. Inoltre quando sto a Roma significa che ci sto per lavoro, il che vuol dire alzarsi presto la mattina, a volte anche alle 5 ed è chiaro che non puoi uscire  fino a tardi la sera prima, altrimenti sai che occhiaie la mattina dopo (risata). Quando sono nella mia Perugia esco molto volentieri e più frequentemente anche perché sono insieme al mio compagno e poi perché non lavorando posso far tardi senza problemi. Qui a Roma  preferisco stare chiusa in casa, alla Garbatella.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?

Io sono soddisfatta di ogni cosa che ho fatto, perché in ogni lavoro c’ho messo l’anima e sono uscite delle cose dove ho dimostrato di saper lavorare.  La cosa che forse  un pochino più di tutte mi ha dato maggior soddisfazione è lo spettacolo teatrale che sto facendo con I Picari, al teatro dei Satiri di Roma e che sto per finire e che riprenderò quest’estate girando tutta l’Italia. M’ha dato più soddisfazione perché è un lavoro dove sono riuscita a sorprendere chi mi ha visto. Molti non si aspettavano che avrei fatto una così bella figura e la gran soddisfazione è stata non tanto per quello che ho fatto ma per come gli altri hanno recepito quello che ho fatto.

Avrai avuto anche qualche delusione, o no?

Tante, caro Gianfranco. A volte fai delle cose però fino all’ultimo momento non è detto che vada in porto, nel senso che registri un film e poi non esce o registri un disco e poi non se ne fa nulla, capito ? A volte succede che sei sicura di fare una cosa e poi arriva la ragazza dello sponsor che ti soffia la parte. Adesso ho imparato non tanto ad accettare le delusioni, ma a non illudermi, quindi a passare oltre, perché la delusione fa parte del frutto di una illusione, se non ci si illude non ci si delude. Ho imparato a non illudermi, a non farmi nella testa delle fantasie o immaginare come andranno le cose. Così, mal che vada, non rimarrò delusa.

Com’è nata la passione per lo spettacolo?

La passione credo sia nata insieme a me, perché io a 3 anni  ogni volta che vedevo un balletto di danza classica in Tv mi incantavo e difatti a 4 anni ho iniziato con la danza classica e da lì in poi è stato tutto e solamente spettacolo nella mia vita. Si può dire che non ho fatto altro perché lo spettacolo è stato preponderante nella mia vita.

Ma i tuoi genitori desideravano un futuro diverso per te?

Si! Sicuramente, nel senso che loro hanno sempre visto questa grande passione dentro di me, però come tutti i genitori hanno tenuto sempre i piedi per terra fino all’ultimo. Mio padre ancora adesso quando lo chiamo e gli dico:” Guarda adesso faccio una trasmissione su Italia Uno “, lui fa:” Mah, sarà vero ?”. (risata). Non ci crede, perché ha sempre i piedi in terra, non ha una gran euforia. Mia madre avrebbe voluto che io avessi fatto la dottoressa, anche perché forse sarebbe quello che avrei fatto se non avessi scelto il mondo dello spettacolo. 

Che lavoro fanno i tuoi genitori?

I miei genitori hanno avuto un’azienda tessile. Mia madre è una stilista e per anni hanno lavorato per grandi marche e poi hanno chiuso l’azienda perché si sono separati e hanno diviso la loro vita. Mia madre adesso vive a Parigi e fa la pittrice e mio padre è quasi pensionato.

La cosa più cattiva che hanno detto su di te?

Feci una volta un servizio fotografico per Penthouse. In questo servizio c’era un fotografo molto famoso, che per me non è bravo affatto, e mi mise a sedere su un cubo nero e dietro c’era uno sfondo nero e non si vedeva che io ero seduta, perché io in realtà ero con le gambe quasi stese e con la schiena appoggiata allo sfondo nero e quindi appoggiandomi con il sedere venne uno strano effetto, cioè come se io stessi in piedi e avessi il sedere a botticella. E’ stato interessante perché su Penthaouse hanno scritto che in Svezia, paese dove ho avuto un gran successo, piacciono le donne con il culo a botticella. Cosa che io, fin troppo magra, non ho. Questa non è una gran cattiveria, ma ho storto il naso un pochino.  Hanno scritto invece qualcosa di pesante sull’ultimo film che ho fatto con Tinto Brass, però non bisogna confondere il porno con l’erotico che è ben diverso. Per il resto hanno scritto tante cose carine su di me.

Hai degli idoli?

No! Perché Dio ha detto di non idolatrare nessun altro al di fuori di lui. Il mio idolo è Dio.

Quindi hai un buon rapporto con la Fede…

Sono molto credente, praticante un po’ meno, purtroppo, perché la chiesa per me non rispecchia quelli che sono i giusti parametri cristiani e quindi prego molto Dio, cerco di seguirlo nei suoi insegnamenti per quanto ci riesco, perché spesso si casca nel peccato. Leggo dei pezzetti di Bibbia tutti i giorni, anche perché credo che se non si legge non si impara, quindi non si capisce e non si può scegliere. Credo che oggi la chiesa non ci abbia istruito sufficientemente e leggendo la Bibbia ho scoperto che fino ad adesso credevo in cose che non ci sono assolutamente, che non c’entrano niente e questo mi dà un po’ fastidio.

So che hai una collezione particolare…

Si! Ho una collezione di sottoveste. Ho cominciato da quando è morta mia nonna. Ho visto a casa sua delle bellissime sottovesti abbastanza “antiche”, le ho prese e le ho fatte mie e da allora ho iniziato a farne una raccolta. All’inizio non era questa l’idea, ma adesso che ne ho talmente tante ormai si può definire collezione.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Uno solo (risata) ? Ho tanti pregi e tanti difetti ed è difficile sceglierli. Forse il pregio più evidente che notano tutti è la solarità, il fatto che sono sempre allegra e quando entro in una stanza mi dicono che si illumina, tanto che sono sempre gioiosa. Riesco a trasmettere allegria e positività. Questo è il pregio che immediatamente si coglie in me. Il difetto più grande è che sono pigra e quindi alle volte ho tanti progetti e delle cose da fare e  alla fine rimando tutto.

Hai mai fatto delle gaffe?

Sicuramente! Al momento non mi viene in mente niente, però ti posso garantire che sono molto brava a mascherare le gaffes e a girarle in modo da non farle sembrare delle gaffe (risata).

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Ne ricevo tanti di molto belli anche via Internet, sul mio sito. Ci sono molti ammiratori che mi scrivono delle lettere molto belle, meravigliose. Alcuni mi scrivono che sono bella, che ho un bel viso o cose del genere e che sono molto simpatica. I complimenti più belli in genere sono quelli delle donne. Il più bello l’ho ricevuto da una mia collega, che ha fatto l’ultimo film con me. Mi ha detto che qualsiasi cosa io faccia, in qualsiasi posto mi metta o qualsiasi cosa io dica non sono mai volgare, perché ho una grazia innata. Questo è un bel complimento…

Chi porteresti su un’isola deserta?

Mio figlio e mio marito, è ovvio.

Ti ritieni una persona fortunata?

Molto, fin troppo fortunata. Ma penso che la fortuna ce la creiamo noi, nel senso che tutte le cose che succedono, succedono per le scelte sbagliate o giuste che facciamo. Noi cerchiamo di scegliere per il meglio e spesso e volentieri non sappiamo neanche noi cos’è meglio per noi. Se noi cerchiamo di non uscire dalla strada e non andare per le vie sbagliate, sicuramente la fortuna sarà con noi.

Hai dei complessi?

No! Periodicamente ho qualcosa che non mi piace di me ma non me ne faccio un complesso. Attualmente non mi piacciono i miei denti e allora sto ponendo un rimedio e per questo ho aperto un “mutuo” (risata). Un’altra cosa a cui però non posso rimediare è che non sono tanto alta, però non è che non mi piaccia anche perché trovo che in questa mia piccola statura non manchi proprio niente. Anche quando mi trovo in presenza di persone alte mi trovo bene e non mi sento in imbarazzo. Il problema è che oggi te lo fanno notare, te lo fanno venire il complesso. Comunque sono un tipo peperino e non riescono a mettermi in imbarazzo  facilmente (risata).

Hai qualcosa che ti rode?

Una cosa che mi può dare fastidio è che ci sono tante straniere e poche italiane nel mondo dello spettacolo. Mi dà fastidio non tanto perché qui in Italia ci siano tante straniere, ma perché per noi italiane è difficile andare e sfondare all’estero. Si sa che  nessuno è  profeta in patria. E’ che purtroppo all’estero vogliono le loro ragazze. In America c’è addirittura una legge che dice che non si può lavorare se togli lavoro alle americane. E’ una cosa che mi dà un po’ fastidio non tanto per me, ma perché in Italia abbiamo tante belle e brave ragazze che non riescono a sfondare perché ci sono queste stangone straniere. E’ un po’ come il calcio, tanti stranieri e i nostri in panchina. Io non dico che le straniere non siano brave o che a parità di bravura devono prendere le italiane. Dico semplicemente che c’è proprio il gusto delle straniere, forse perché pensano che mettere una straniera in una trasmissione fa “ridondanza”, fa "audience". E’ la mentalità che mi dà fastidio.

Con il successo sono cambiate le tue amicizie?

Si! Ne ho molte di più (risata). Io sono una persona che stringe molto il cerchio, nel senso poche, ma buone, perché l’amicizia vera non è quella del gruppo con cui esci il sabato sera a divertirti. L’amicizia vera è ben altro ed io seleziono abbastanza, perché chi mi vuole conoscere per quella che sono, va bene, se non mi vogliono conoscere perché mi hanno già etichettata a priori, per me non sono delle brave persone, perché le brave persone devono dare un’occasione a tutti. Seleziono molto, poi nel momento in cui ho selezionato do tante opportunità di dimostrare che sono amici e quindi sei amico con me, lo sei per sempre.

Hai un sogno nel cassetto?

No! Perché io i  sogni non li metto nel cassetto altrimenti rimangono lì e me li dimentico (risata). Diciamo che ho degli obiettivi che cerco di raggiungere.

A chi vorresti dire “grazie”?

Prima di tutto a mio marito, che è perugino, perché è la persona che mi è sempre stata vicina e che mi ha sempre dato forza nei momenti in cui ero giù di morale. Ringrazio Dio tutti i giorni per quello che mi dà, ringrazio mia madre perché è meravigliosa e perché ha fatto tanti sacrifici per me, ringrazio mio padre perché anche se a modo suo mi dà i consigli giusti.  Ringrazio Tinto Brass perché è quello che ha dato il via alla mia carriera e perché ha tanta considerazione di me. Infine ringrazio me, che sono brava (risata).

Avrai sicuramente tanti progetti, Sarah…

Tanti, caro Gianfranco.Adesso c’è il progetto del fumetto, però non è ancora uscito perché stiamo selezionando le e-mail  che arrivano. In cosa consiste? Praticamente io ho un sito: www.sarahcosmiword.com ed è un sito interattivo a fumetti dove io sono disegnata ed è molto carino perché è divertente e da lì è nata l’idea di fare un fumetto che poi andrà in edicola. Però questo fumetto ha di particolare che le storie devono essere di tipo erotico – ironiche e devono essere scritte dai miei ammiratori e i desideri che hanno i mie fans. Quindi io chiedo a tutti di mandarmi una e-mail con una piccola storia dove io sono protagonista. I 5 racconti più belli verranno pubblicati e l’autore del più bello passerà un’intera giornata con me. Poi sto realizzando un disco e quest’estate lo promuoverò insieme a Radio 105. Poi ho un progetto teatrale, oltre a questo con I Picari, che si chiama “Una vita, 1000 emozioni”. Questo progetto è patrocinato dall’Associazione :”Amore nel mondo” e quest’Associazione ha ottenuto all’Accademia  Mondiale della Relazione insieme ai docenti, il I° Master Europeo di Consapevolezza di Emozioni, dei Sentimenti e tramite loro io sto appoggiando questo progetto:”Una vita, 1000 emozioni”, che sto scrivendo attualmente e manderò in scena in tutta Italia, speriamo al più presto possibile. E’ bello e ne sono fiera di questo che faccio perché questa è un’associazione che fa tanta beneficenza ed esprime tanta amicizia e amore e per me è un onore essere la loro portavoce. Poi il 6 aprile parte la trasmissione su Italia Uno, in seconda serata:”Cronache marziane” ed io farò parte del cast.