Claudia Gerini (attrice)     Roma 27.08.1998

              Intervista di Gianfranco Gramola

Una vita sotto il segno della passione
                                                                         

Il suo sito è www.claudiagerini.it   

La bionda Claudia Gerini è una delle attrici più quotate e brave di casa nostra. La conferma l'abbiamo avuta vedendo i film da lei interpretati a fianco del romanissimo Carlo Verdone:” Sono pazzo di Iris Blond” e “Viaggi di nozze” , e del comico toscano Leonardo Pieraccioni :” Fuochi di artificio”. Ma la bella Claudia, che è fidanzatissima non ha fatto solo cinema: ha lavorato molto anche in teatro interpretando due tragedie:”Angelo e Beatrice” (1995) e “I teppisti “ (1996), mentre in televisione ha lavorato in “Non siamo soli” (1991) e poi in “Un bambino in fuga” fino a “Sotto la luna” (1998) con la regia di Franco Bernini. Non male come curriculum, vero?

Ha detto:

- Una pazzia per amore? Ho preso tre aerei all'ultimo secondo, senza bagaglio, per sorprendere il mio amore.

- A dir la verità io sono follemente innamorata di me. Se trovassi un uomo come me, scapperei subito con lui, mi fidanzerei, metterei su casa e famiglia.

- Per gli uomini il viagra è stato davvero una svolta. Nelle donne invece il problema non è l'eccitazione, per quello può bastare un bicchiere di vino, ma raggiungere l'orgasmo.

- Per me l'analista è una specie di elicottero che mi permette di guardarmi dall'alto.

- Ho iniziato a lavorare molto presto. Il mio mestiere richiede tanta salute ed energia. Siamo delle api operaie, che accumulano tante ore di lavoro.

- La musica? E' un grande veicolo di sentimenti forti che mi riconcilia con Dio e con il mondo.

Curiosità

- Nata a Roma, nel quartiere di S. Giovanni, da mamma e papà impiegati, ha iniziato a sentire la vocazione per lo spettacolo già a sei anni quando organizzava recite e spettacoli di danza con le amichette delle vacanze al mare, negli stabilimenti di Ostia Lido.

- E’ stata scelta per varie pubblicità: Piaggio, Baci Perugina, Schweppes, polli Arena, cucina Ariston, Totip.

- E' la testimonial dello spot sul vaccino contro il Papillomavirus Umano, meglio noto come HPV, responsabile del cancro al collo dell'utero. 

Intervista

Claudia, com'è avvenuto il tuo accostamento verso il cinema?

È stato abbastanza naturale per me. Ho iniziato a quindici anni a fare provini per la pubblicità perchè mi piaceva il mondo del cinema e forse anche per un po' di vanità. E poi sentivo che esprimermi attraverso un film mi sarebbe piaciuto molto. Così è nato abbastanza spontaneamente il mio accostamento alla recitazione, quasi fosse un destino per me.

Che film stai interpretando?

Una coproduzione anglo italiana. Il film è girato da una regista italiana, Claudia Florio, mentre gli attori sono un po' italiani e un po' inglesi. E un thriller psicologico ambientato a Roma, una Roma molto elegante. Per me è molto importante perché recito in lingua inglese e il film uscirà in tutta Europa. Quindi si va fuori dai confini.

L'attore che ami di più?

Carlo Verdone. Fuori dal cinema è una persona molto forte e alle volte molto insistente, però dà molta sicurezza agli altri. Poi è un uomo generoso, simpatico e pieno di carisma. Spero di lavorare ancora con lui, se viene fuori una bella idea per un film.

Un attore italiano con cui ti piacerebbe lavorare insieme?

Sergio Castellitto.

Veniamo a Roma. In quale zona di Roma hai passato l'infanzia?

Più che altro all'Eur: Andavo a scuola dalle suore, proprio vicino alla "cupola", come chiamiamo la chiesa dei santi Pietro e Paolo. Abitavo alle porte dell'Eur, quasi in campagna. Mi ricordo che andavo m bicicletta ed ero molto libera. Ero una bambina che amava e viveva molto il verde, grazie a questa zona di Roma molto bella. Era il '78. Poi ho cambiato molte case… sono stata ad abitare in San Giovanni, poi ad Ostia, dove ho passato una parte della mia adolescenza, e infine di nuovo a Roma. Attualmente vivo sulla Cassia.

Com'è il tuo rapporto con la capitale?

Vivo molto il centro.. mi piace andare spesso a cena fuori. E poi è una città a cui sono grata perché mi ha dato la base culturale nel modo di parlare il dialetto. Questo mi ha aiutata ad ottenere il successo con “Viaggi di nozze” di Verdone, perché abbiamo riportato una romanità nel film. Anche per questo ho un rapporto importante con Roma e poi la amo, la amo molto e quando sto via per un viaggio o per lavoro non vedo l' ora di tornarci, anche se una volta tornata non vedo l'ora di riandare via. Da questo punto di vista ho un rapporto un po' conflittuale con Roma.

C'è un angolo di Roma a cui ti senti legata?

A me piace molto Villa Ada perché ci andavo spesso quando ero ragazzina e devo dire che mi piace molto anche adesso. Poi c'è quel bel laghetto...

Come giudichi i romani?

Sai, i romani sono generosi, però nello stesso tempo sono dei «caciaroni», parlano ad alta voce, a volte sono anche volgari e per niente discreti. Però hanno un cuore grande così .

Com'è il tuo rapporto con la cucina romana?

Mangio, mangio molto e amo la cucina romana. Mi piace molto la pizza romana, quella bassa. Non sono una che ha problemi nel mangiare. Sono abbastanza di buon palato. Non mi piacciono invece le cose pesanti come la trippa alla romana, la coda alla vaccinara, la pajata, ecc… l'amatriciana e la carbonara sì che mi piacciono, eccome. Ma le cose pesanti non le assaggio nemmeno, perché ci vuole un fegato così per digerirle.

Trattorie preferite?

Trattoria alla Pace, vicino piazza Navona.

Come vivi la Roma by night?

La vivo poco. Mi piace gironzolare con il motorino per le stradine, vedere tutti i palazzi, vedere delle cose che non ho mai visto, oppure sempre con il motorino, girare senza fermarmi, vedere certi monumenti illuminati e godere il venticello romano, specialmente nei mesi caldi, afosi .

Cosa vuol dire per te essere “romana”?

Avere un pezzetto di storia dentro, incastonata nelle ossa. Per me essere romana , vuol dire anche essere romantica. Roma è una città simbolo come se facesse parte propria della tua vita. Quindi è una fortuna.

Cosa ti irrita di più di Roma?

Lo smog e soprattutto il rumore delle motociclette e delle macchine.

Antonello Venditti dice: "Roma non si discute, si ama e basta". Sei d'accordo?

Sì, perché se ti metti a discutere quello che non va bene e continui a criticarla vuol dire che non la ami. E Roma è troppo bella per essere criticata. I grossi problemi di Roma lasciamoli al Campidoglio.



Un suggerimento a Rutelli per migliorare Roma?

Togliere le macchine dal centro, ma veramente, non facendo passare uno sì e l'altro no. Ci sono delle aree che dovrebbero essere proprio senza macchine, senza niente. E’ inutile far entrare fino a un certo punto: bisognerebbe avere delle aree pedonali e dei grandi parcheggi. Ma non saprei dove suggerirli.

Un sogno nel cassetto?

Sposarmi e vivere in modo sincero e avere tanti bambini.