Daniele Montecchi (scrittore)    Roma 12.5.2010

               Intervista di Gianfranco Gramola

Un giovane scrittore dall'energia contagiosa

Il suo sito ufficiale è www.danielemontecchi.com 

Daniele Montecchi nasce a Perugia nel 1976. Dopo aver vissuto i primi 12 anni nella sua città natale, si trasferisce a Roma. Inizia così un altro percorso, costellato da nuovi amici, nuove esperienze e nuove passioni. A 13 anni, infatti, rimane affascinato dal windsurf, un amore che lo accompagna tutt'ora. Su questa passione ruotano amicizie, si formano le sue scelte, le sue vacanze ed il suo tempo libero. Si laurea a 26 anni in Economia e Commercio e dopo un quinquennio lavorativo, in un periodo di pausa, decide di scrivere il suo primo libro.

Curiosità

- Ha scritto due libri: La vita che volevo - Terza onda destra e cambio vita.

- Per contattare lo scrittore la sua e.mail è danielemontecchi@fastwebnet.it

- Daniele Montecchi è anche su Facebook e su myspace.com

Intervista

Com’è nata l’idea di scrivere libri come “La vita che volevo” e Terza onda destra e cambio vita”?

Scrivo blog da anni in vari siti, riscuotevo un certo successo e la gente mi diceva sempre più spesso di provare a scrivere un libro. Accettavo i complimenti ed accantonavo sempre il consiglio. Poi un giorno lessi il libro di Fabio Volo "Un posto nel mondo" ed è nato tutto spontaneo. Ho iniziato a scrivere, come sempre per la semplice voglia di farlo e dopo 10 giorni mi sono trovato con una bozza di libro in mano: la mia vita. Il titolo è venuto spontaneo "la vita che volevo" e da lì mi sono imbattuto in un nuovo mondo per me. Cercare un editore, avere le prime risposte positive, trovarmi a valutare le proposte.. e sognarci su. L'euforia del primo mi ha spinto a scrivere subito il secondo che veniva creato contemporaneamente all'uscita del primo.. ma sul quale poi ho lavorato molto di più.

Dove sono ambientati i tuoi racconti?

Faccio surf da 20 anni, il surf ed i viaggi sono la mia prima fonte di ispirazione, quindi è inevitabile che nei miei libri si parli di surf. il primo è ambientato in vari posti,  ma naturalmente c'è la Sardegna la mia terra adottiva, c'è la Corsica, Tenerife, il Portogallo… Tutti posti dove ho fatto surf. Il secondo invece, essendo un romanzo in piena regola ha una sola ambientazione principale, la Corsica.. selvaggia al punto giusto per accogliere la storia che accompagna il lettore verso un'avventura che forse tutti vorremmo avere, ma pochi poi hanno il coraggio di affrontare.

Dove e quando trovi i spunti per la scrittura?

Scrivo se sono ispirato... Ho preso una sorta di due anni sabbatici per scrivere i miei due libri, ma poi in realtà mi basta metter piede fuori Roma, accompagnato dal mio surf per avere la pronta ispirazione e scrivere e scrivere. Capita che non tocco il blog per un intero inverno, per poi arrivare a scrivere tutti i giorni se solo ho la possibilità di cavalcare le mie tanto amate onde.

Scrivere è faticoso (stressante)?

Lo sarebbe forse se avessi un contratto che mi vincola a farlo, ma non avendo nulla di simile, scrivo se sono ispirato e quindi è solo un piacere. Mi piace riversare sui tasti tutti i miei pensieri, adoro il rumore dei tasti, adoro vedere le parole formarsi una dopo l'altra, adoro quando la gente mi legge e mi commenta. E’ bello, è vita.

Ti piacerebbe dare un seguito ai tuoi libri?

Si! Mi piacerebbe e chi lo sa che non accadrà, o meglio una vaga idea già c'è. Ma visto il recente cambiamento improvviso, è ancora da pensare!

A cosa ti riferisci?

Beh, dopo aver pubblicato il mio primo libro con Edizioni Libreria Croce mi piaceva l'idea di proseguire con loro, forse anche perché la gente mi ricollegasse facilmente ad una casa editrice o per mantenere un certo filone di grafica, ma mentre per il primo libro è andato tutto bene, per il secondo non posso dire lo stesso. E così, a causa di una distribuzione non adeguata, ho deciso proprio in questi giorni di rimettermi in gioco, ritirare il libro dal mercato e provare a ritornare a bomba con un nuovo editore. Un bel rischio lo so, ma penso sempre che se devi fare una cosa, la devi fare alla grande. O tutto o niente. Mai accontentarsi, rischieresti di adeguarti e non sognare più!

Ti ispiri a qualche modello di scrittore?

C'è chi mi ha definito "il Fabio Volo del mare" e devo dire che lui mi piace molto, lui mi ha "spinto" a scrivere il primo libro, ma non so se posso affermare di ispirarmi a lui. Magari mi viene spontaneo e non lo so!

L’ironia nel scrivere un libro, serve?

Credo che dipenda dal tipo di libro. Nei miei libri cerco anche l'ironia, così come la passione, la felicità, il dolore. Cerco di portare il lettore a vivere la storia quasi in prima persona. I più bei complimenti è quando mi dicono che hanno pianto, riso o hanno sentito il rumore del mare mentre leggevano!

Per uno che scrive, quando arriva l’ispirazione?

Beh per me, come ho detto, arriva da quel che mi fa sentire vivo: il surf, i viaggi, ecc... Prima scrivevo molto anche di ciò che vivevo e vedevo, come fosse un forte istinto a dire sempre la mia. Ora lo faccio di meno ed un po’ me ne dispiaccio.

Nel tuoi racconti, vuoi lanciare un messaggio?

Vivere e non sopravvivere. E’ così che ho iniziato il mio primo libro e credo sia un ottimo messaggio, o quanto meno io lo penso davvero!

A quando il prossimo libro?

Il prossimo.. se riesco magari dopo l'estate.. in mente c'è già.. ma per scrivere quello che ho in mente lo devo prima vivere in prima persona!

Un motivo per cui uno deve leggere il tuo libro?

Per sentirsi vivo, per evadere dalla città e tuffarsi in un'avventura contornato dal mare. Per sognare, per soffrire e poi sognare ancora e per non vedere l'ora di sapere cosa succede dopo!

Cosa serve per catturare nuovi lettori?

Servono storie reali secondo me.. o almeno so cosa serve per catturare me! Fabio Volo, Stieg Larson, Niccolò Ammaniti, Paola Barbato, James Patterson... tutti scrittori che mi hanno fatto sognare a modo loro, pur scrivendo cose totalmente diverse tra loro.

Una storia vera aiuta nella stesura di un libro?

Non so, ma quel che so è che inventare una storia forse è più divertente. Ti permette di spaziare con la fantasia e di sognare già mentre scrivi!

A chi volesse intraprendere la carriera dello scrittore, che consigli gli vorresti dare?

Di scrivere per passione e non pensando ad un guadagno o al successo

Quali sono i tuoi progetti?

Continuare a sognare, a sentirmi vivo.. a viaggiare, scrivere.. surfare.. e magari se riesco ad innamorarmi.

Qual è stato l’incontro che ti ha cambiato la vita?

Purtroppo non un bell'incontro. E’ stato con la morte quando ho perso mio padre.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione nel campo professionale?

Non amo parlare di lavoro… non vi offendete vero?

Delusioni?

L'amore a volte ci delude così come ci fa sognare.. e quando ho amato a volte sono rimasto deluso.

Hai un sassolino nelle scarpe che vorresti toglierti?

Non li porto mai a lungo. Ma ora come ora, mi piacerebbe ripubblicare subito il secondo libro per far capire a Edizioni Libreria Croce cosa si sono persi!

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?

Non so. Mi hanno sempre lasciato decidere, forse coscienti che l'educazione che mi hanno impartito non è andata persa! Ma forse mia madre sperava che facessi sport più tranquilli (risata). Ogni tanto torno con una cicatrice in più ed una storia in più da raccontare.

Che lavoro fanno i tuoi genitori?

Mio padre l’ho perso a soli 15 anni, mia madre ora si gode la pensione (anche se non sta mai ferma) e credo che se la meriti tutta.. per aver fatto da madre, da padre, da lavoratrice instancabile.

Quali sono i tuoi hobby quando non lavori? Fai collezioni?

Impazzisco nel girare per il centro di Roma, di giorno di sera. Una passeggiata e 4 chiacchiere cosa vuoi di più? mi piace fare shopping (strano ma vero), adoro viaggiare, andare al cinema, o a cena fuori. non colleziono nulla ma adoro arredarmi la casa a modo mio.. sono un patito del “faidate”.

Fai beneficenza o volontariato?

Mia madre fa della beneficienza ad un'associazione per i bambini del Malawi, ma poi purtroppo, cinicamente, mi chiedo sempre se serve davvero ed a chi vanno questi soldi.

Un collega che stimi molto?

Il mio capo, Giovanni, è un bravo capo!

La cosa più cattiva che hanno detto o scritto su di te?

Non so, forse perché accetto le critiche, fanno crescere. Posso però dire che è grazie ad una critica costruttiva con cui la Newton Compton Editore ha bocciato il mio secondo libro se ora il finale è molto più bello di prima!

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Sicuramente quando mi hanno chiesto insistentemente se il secondo libro fosse storia vera. Non ci credevano quando negavo.

Che rapporto hai con la Fede?

Purtroppo l'aver perso mio padre ha creato una profonda rottura tra me e la chiesa. Non riesco a capire perché, se esiste un dio, possa aver preso con se un uomo buono come mio padre lasciando qui tante.. merde! (si può dire?)

Pensi spesso all’aldilà?

No! Ma credo nella reincarnazione. se ci fosse una sola vita perché nasciamo in condizioni talmente diverse? sarebbe ingiusto. mi piace pensare che la nostra condizione attuale sia una conseguenza di quello che abbiamo fatto nella nostra vita passata.

Hai mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentito?

Si! Ogni volta che sono stato "cattivo" con le parole verso qualcuno.. poi mi pento. Mi pentirò di ritirare il libro dal mercato? Lo sapremo presto.

Chi porteresti con te su un’isola deserta?

Ora come ora il mio surf se è un'isola c'è il mare di certo.

Cosa ne pensi della battaglia contro il fumo?

Mia madre fumava e sono contento che abbia smesso.. per la sua salute più che altro. per il resto credo che ognuno sia padrone di fare quel che vuole fino a che questo non invada la sfera delle persone che ha attorno. E’ giusto averlo proibito in luoghi pubblici.

Qual è il tuo tallone d’Achille?

Parlare di mio padre.

Ti ritieni fortunato?

In fondo si. A volte me lo dimentico ma è così!

Qual è la domanda che ti piacerebbe che ti facessero ma non ti hanno fatto mai?

Oddio… è più facile la domanda marzulliana “si faccia una domanda e si risponda da solo”! Non so davvero, Gianfranco, credimi!

Quali sono le tue paure?

Ho paura di soffrire ancora come è stato per mio padre e quando vengo travolto da un'onda: puoi avere anche 20anni di esperienza alle spalle ma la certezza di come andrà a finire non ce l'hai mai. Quindi anche li un po’ di paura ti viene.. soprattutto se sai che gli scogli non sono poi così lontani.

Quanto ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?

Se so che c'è ad una determinata ora, cerco sempre di ascoltarlo, ma appena è passato il mio segno l'ho già dimenticato.. o addirittura ne perdo metà perché inizio a pensare alle prime parole che dicono.. quindi direi che non mi influenza affatto.. ma mi diverte ascoltarlo.

Hai un sogno nel cassetto?

Vivere facendo solo quel che mi piace!

A chi vorresti dire grazie?

Sicuramente a mia madre.

Quando ti sei stabilito a Roma e in quale occasione?

Sono venuto a Roma all'età di 12 anni, dopo che mio padre e mia madre, romani di nascita, avevano deciso di non voler più rimanere a Perugia.

In quale zona di Roma hai abitato e attualmente dove vivi?

Sono sempre stato a San Giovanni.. sempre nello stesso palazzo.. ho cambiato solo piano.

Attualmente com’è il tuo rapporto con Roma?

La adoro ma vorrei scapparne spesso per apprezzarla ancora di più quando ci torno! Roma è fantastica in tante cose.. ma non mi dà il vento e le onde che vorrei.. con la frequenza che vorrei!

Com’è il tuo rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace? Trattoria preferita?

Adoro la cucina.. stop. Adoro tutto ciò che fa ingrassare: pizza, pasta, nachos affogati nel formaggio, Mc Donald, filetto senape e bacon, polpette al sugo, caramelle (quelle sono la mia droga)… Oddio m'è venuta fame! Il mio ristorante preferito è "La Casetta di Trastevere" dove mi sento a casa mia. Ma poi per variare adoro la cucina messicana, spagnola o farmi una gita fuori porta ed andare ad Ariccia a mangiare  porchetta.

C’è un angolino romano che ami particolarmente?

Tutta la zona di piazza Navona (soprattutto nel periodo di Natale), Campo de Fiori e viette limitrofe…

Cosa provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?

Mi sento a casa, mi culla nel suo caos attutito dall'assenza di vento.

Cosa ti manca di Roma quando sei lontana per lavoro?

Nulla perché adoro viaggiare per lavoro o per piacere ma non sono mai stato fuori così a lungo da sentirne la mancanza.

Come trovi i romani (pregi e difetti)?

Alla mano ma a volte pesanti.. pessimi viaggiatori direi, in aereo ho sentito di tutto, dal cantare l'inno nazionale all'atterraggio, fare cori da stadio e via dicendo.

Qual è il fascino di Roma, secondo te?

La sua storia e i suoi vicoli.

Cosa ti dà + fastidio di Roma o meglio esiste una Roma da buttare?

Si! Il caos del fine settimana, il "cazzo guardi" per non parlare del "hai guardato la donna mia?" (ma poi, che frase è "la donna mia" mi ha sempre fatto ridere... ma che te la sei comprata?)

In quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere e nelle vesti di chi ?

Mmm! Non ci ho mai pensato. Nel passato non c'era il surf avrei perso una parte fondamentale della mia vita.. quindi sto bene qui dove sto.

Come vivi la Roma by Night?

La vivo in maniera molto distaccata, ho lavorato nei locali per troppi anni e li odio. Nada disco o feste mondane.. meglio una sana birra o una buona cena con amici e 4 chiacchiere.

Nei momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?

Mi divido tra il centro ed il mare.. ma sempre in infradito se fa caldo!

Per uno scrittore, Roma, cosa rappresenta?

Non so. Io ho scritto i libri a Roma ma devo dire che l'idea di partire per scrivere un libro mi piace molto di più, un'esperienza che ti separa dalla quotidianità ti apre la mente e stimola la fantasia. Chi non vorrebbe scrivere su una spiaggia piuttosto che in un pub di chi sa quale parte del mondo purché lontani da casa e possibilmente in paesi dove non si parli la propria lingua?