Elsa Di Gati (giornalista e conduttrice)   Roma 31.5.2010

                   Intervista di Gianfranco Gramola

Una brava e valida giornalista con un sogno: diventare mamma

 

Elsa Di Gati è nata a Terni il 7 luglio del 1962. È iscritta all'albo dei giornalisti professionisti dal 15 febbraio del 1995. Figlia di un giornalista e di una madre casalinga (entrambi palermitani), ha due fratelli Matteo e Giovanni. E’ sposata con Claudio Rizza, giornalista del Messaggero. Laureatasi in Lettere, comincia la sua carriera con qualche doppiaggio per la televisione. Per un certo periodo scrive per la carta stampata e poco dopo lavora per la Rai. Il pubblico comincia a conoscerla con una trasmissione di notte per Radio1, dove conduce il programma notturno "la Notte dei misteri" per tre anni. Conduce poi due nuovi programmi, sempre su Radio 1: "Radiofavole" e "Dopo mezzanotte". Nel 1997, raggiunge la Rai di Campobasso per presentare il TGR Molise per tre anni. Nel 2000 torna a nella capitale, per condurre il TG3 e continuare i programmi alla radio, tra quali il contenitore culturale di Radiouno, "Il baco del millennio" e il GR2 del mattino. Due anni dopo conduce la sua trasmissione “Cominciamo bene” su Rai3. Affiancata negli anni da: Toni Garrani, Corrado Tedeschi, Fabrizio Frizzi.  

Ha detto:

- Non ho paura della morte, quello che temo davvero è il dolore.

- Io e mio marito Claudio siamo una coppia perfetta: stiamo bene insieme perché siamo diversissimi. Non abbiamo mai avuto nemmeno l'ombra di una discussione. La mia vera preoccupazione è pensare come farei se mi separassi da lui: dove troverei un altro con cui andare d'accordo?

- Un mio amico? Uno è Flavio Insinna, una persona meravigliosa, per bene, uno zucchero.

- Non so stirare, ma con le camicie è proprio un disastro, brucio sempre il colletto.

- Il senso della vita? E’avere qualcuno con cui invecchiare.

Curiosità

- Ha ricevuto due premi: il "Chiara d'Assisi" per la trasmissione Cominciamo Bene e il "Pericle" per il giornalismo.

- Ha tre grandi passioni: le favole (colleziona libri di favole), la pesca e il calcio (romanista doc), inoltre ama il mare di Lampedusa.

- Nel 2008 è curatrice del libro "Le Penultime Parole Famose", nel quale invita 47 personaggi famosi ("47 vivi che parlano") a scrivere il proprio epitaffio ( 49 epitaffi, compresi quelli della curatrice e dell'editore Tullio Pironti ). Un modo divertente "per testare di quanta autoironia siamo capaci, per capire se, all'occorrenza, riusciamo persino a partorire un pensiero profondo, un sogno, una riflessione sul mondo e sul nostro modo di starci".

- E’ sua la voce nel brano “L’impossibile fino alla fine”, dell’ultimo cd di Franco Califano, i cui incassi sono stati devoluti all’Associazione onlus “I bambini per i bambini”.

Intervista

Ho realizzato questa intervista grazie al marito della giornalista, Claudio Rizza, che mi ha fatto da “gancio” nel realizzarla.  

Com'è nata la passione per il giornalismo? Chi te l'ha trasmessa?

E' stato un contagio familiare. Osservavo mio padre. Mi facevo raccontare i suoi viaggi da inviato. Ho iniziato con la voglia di imitarlo, oggi credo che l'amore per questo lavoro sia nel dna di famiglia.

Ma i tuoi genitori che futuro sognavano per te?

Siamo tre figli e ognuno di noi ha sempre scelto la propria strada. Non ricordo interferenze o suggerimenti mirati credo però che per me, l'unica figlia femmina, sognassero un lavoro meno impegnativo sul fronte della gestione familiare, tipo l'insegnamento, data la mia laurea in lettere. Però devo riconoscere che già prima di laurearmi avevo annunciato il desiderio di diventare giornalista. Nel loro volto, quel giorno, non si è mosso un muscolo. Oggi sono felici, e credo molto orgogliosi, della mia scelta.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?

Ci sono diversi tipi di soddisfazioni. C'è chi si sente soddisfatto perché ha la faccia famosa o firma autografi per strada. Io in questi anni le più grandi soddisfazioni le ho avute dalle centinaia di persone che ho incontrato. Ognuna di loro mi ha dato qualcosa. E se esistesse una bilancia delle emozioni, grazie a tutti loro, oggi sarei obesa, ma senza obbligo di dieta.

E delusione?

L'amarezza è che sempre di più si accantona il merito. Basta vedere cosa accade in tv.

Hai avuto momenti difficili nella carriera in cui hai pensato di mollare tutto?

Difficilmente mollo. Sul ring mi diverto molto.

Qual è stata una gioia inaspettata nella tua vita professionale?

La tv. Quando l'allora direttore Paolo Ruffini, che era stato il mio direttore a Radiorai, mi propose il provino per Raitre, pensai ad uno scherzo. Ma quella era una Rai diversa. Erano anni in cui se valevi lavoravi. Oggi molto è cambiato, sembra passato un secolo e parliamo solo di 8 anni fa.

Cosa hai sacrificato per arrivare al successo?

Ho lavorato molto, anche 13, 14 ore al giorno. Sveglie all'alba. Un talk show quotidiano di due ore in diretta, è impegnativo e la mia vita sociale ne ha risentito un po'.

Con il tuo programma in Tv sei diventata famosa. Ma la popolarità regala più vantaggi o crea più fastidi?

La popolarità fa piacere, inutile negarlo. Basta tenere i piedi per terra. Tra un autografo e un bacio di mio marito, preferisco il secondo.

Ma conta di più la bravura o la dirittura morale?

Dovrebbe contare la bravura, ma di questi tempi il condizionale è d'obbligo.

Qual è stato l'incontro che ti ha cambiato la vita?

Devo molto a Paolo Ruffini. Mi ha lanciato in radio e ha creduto in me anche in tv. Per il futuro spero si sia clonato.

Un collega che stimi molto?

Massimo Gramellini del quotidiano La Stampa. Scrive da dio e crede nei sentimenti. Leggere il suo ultimo libro è terapeutico.

Come sei nella vita di tutti i giorni?

Credo di essere una grande organizzatrice nell'improvvisazione. Senza improvvisazione ci si perde la magia dell'esistenza.  E rispetto alla tv indosso solo qualche paio di jeans in più.

La cosa più cattiva che hanno detto o scritto su di te?

Aldo Grasso sul Corriere della Sera molti anni fa scrisse che somigliavo a Katia del Grande Fratello. Essendo lei una gran bella ragazza, l'ho fatto diventare un complimento. Vedi i vantaggi di chi è ottimista?

Il complimento più bello che hai ricevuto?

In una lettera, una telespettatrice, mi scrisse che aveva sempre sognato di avere una figlia come me.

La dichiarazione d'amore  (lettera) più stramba, più divertente che hai ricevuto?

Un telespettatore mi ha chiesto di sposarlo dicendo anche che dai miei occhi, da come lo guardavo attraverso la tv, aveva capito che anch'io lo amavo!

Come ti ha conquistata tuo marito Claudio?

La nostra storia somiglia ad un autobus in corsa. Lui passava e io sono salita al momento giusto. Ma il nostro autobus non è mai arrivato al capolinea.

Ho letto che volete adottare un bambino. A che punto siete?

Incrocia le dita, manca pochissimo.

Che rapporto hai con la Fede?

Ho molti amici preti. Ma con la fede è tutta un'altra storia. La mia la porto al dito.

Hai mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentita?

Rifarei tutto, anche gli sbagli servono.

Hai un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?

Uso scarpe aperte. Fa meno male.

Quali sono le tue  ambizioni?

Diventare mamma.

Un tuo vizio e una tua virtù?

Mangio troppa cioccolata, però faccio anche tanta palestra.

Cosa ne pensi della battaglia contro il fumo?

Posso dirti che da quando la legge proibisce di fumare nei luoghi pubblici sono molto più felice.

Hai fatto delle gaffe? Ne puoi raccontare una spiritosa?

Aiuto, in questo momento non ne ricordo neanche una! Forse non sono state tanto divertenti e le ho rimosse!

Qual è la chiave del tuo successo?

Non cambiare. Il successo passa e poi non ci si ritrova più.

Il regalo più bello che hai ricevuto e da chi?

Una sera  fuori dalla porta di casa ho trovato  un mazzo di rose rosse e un biglietto di mio marito che diceva "Ben tornata a casa". Ero uscita 2 ore prima!

Cos'è che non vorresti mai affrontare?

Una brutta malattia.

Ti hanno mai proposto di partecipare ad un reality?

No! Per fortuna…

Quanto ti influenza l'oroscopo nella vita quotidiana?

Per niente.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Continuare a sognare.

A chi vorresti dire grazie?

Ai miei genitori, ma per tanti anni ancora.

Tu vivi a Roma ma non sei romana. Giusto?

Ma di fatto sono cresciuta qua. Solo la nascita è umbra, ma da famiglia siciliana. C'è tutta l'Italia nel mio sangue.

So che hai abitato in via della Scrofa. Che ricordi hai di quella zona?

Indimenticabili. Ho passato degli anni meravigliosi. Vivere nel centro storico è come vivere in un villaggio multietnico.

Se non sbaglio adesso hai cambiato abitazione. C'è un motivo particolare?

In vista dell'adozione abbiamo optato per una casa più grande e vicina ai miei genitori.

Attualmente com'è il tuo rapporto con Roma?

Roma è la mia città. Ma mi sento anche molto siciliana e con mio marito non escludiamo di passare la vecchiaia a Palermo.

Com'è il tuo rapporto con la cucina romana? Trattoria preferita?

Sulla cucina vince quella sicula, ma se decido di mangiare romano vado all'"Osteria del pegno", nel cuore di Roma, a due passi da via dei Coronari. Cucina sublime. Personale adorabile.

C'è un angolino romano che ami particolarmente?

Mi piace perdermi nell'immensità di piazza San Pietro. Alla faccia dell'angolino...

Cosa provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?

Ripeto sempre la stessa frase: "Casa mia casa mia, per piccina che tu sia...

Cosa ti manca di Roma quando sei lontana per lavoro o per vacanza?

Soprattutto le mie fotografie. Ne ho tantissime in casa. Un paio in genere viaggiano con me.

Come trovi i romani (pregi e difetti)?

Diciamo molto caciaroni, ma anche molto simpatici perché caciaroni…

Qual è il fascino di Roma, secondo te?

Odora di storia in ogni angolo.

Cosa ti dà + fastidio di Roma?

Detesto il traffico, ma non credo di essere la sola...

In quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere e nelle vesti di chi?

Mi sarebbe piaciuto essere una dea. Scegli tu quale: Giunone, Diana, Minerva, Vesta. Diciamo che mi accontento..

Come vivi la Roma by Night?

Per lo più dormendo!!!!! Se lavoro non posso concedermi nulla, quando sono libera, lunghe passeggiate in centro storico.

Nei momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?

Il mio rifugio è sempre casa.

Se tu avessi la bacchetta magica, cosa faresti per Roma?

Impedirei altre campagne contro gli stranieri per dare di Roma l'immagine di una città a rischio sicurezza. Roma è una città bellissima e molto più sicura rispetto ad altre capitali europee. Non lo dico io, lo dicono i numeri su furti, scippi e violenze. Basta andarseli a leggere.

Un consiglio ai romani?

Forza Roma. In tutti i SENSI…