Liana Orfei  (attrice - circense)     Roma 25.12.2003

                          Intervista di Gianfranco Gramola  

La regina del circo

 

Il sito ufficiale del suo circo è www.goldencircusfestical.com 

La vita artistica di Liana Orfei è poliedrica e si sviluppa in diverse discipline artistiche. Nata a San Giovanni in Persiceto (Bologna), il 6 giugno del 1937, da Paride “Pippo” e da Alba Furini, vive a Roma dal 1960, ormai sua città d’adozione. Regina del circo prima che della scena, che l’ha vista trionfare in tutte le capitali europee con uno dei più bei circhi mondiali, antesignana dell’attuale “noveau cirque”, quando ha prodotto nel 1984 “Il Circo delle Mille ed una Notte” da una idea di Federico Fellini, i costumi di Danilo Donati, le coreografie di Gino Landi e le musiche di Nello Ciangherotti, conquistando una posizione preminente nel mondo circense internazionale. La biondissima vedette sa anche essere un’interprete raffinata e passionale. Un’adolescenza trascorsa nel realizzare spericolati numeri  sotto lo chapiteau, e l’innato gusto per la scena, l’hanno spinta ad allargare sempre più i suoi orizzonti artistici approdando al Cinema, alla Televisione ed al Teatro. Ha fatto la protagonista e la comprimaria in circa 50 films con interpreti maschili tra i quali quali: Orson Wells, Marcello Mastroianni, Victor Mature, Vittorio Gassman, Totò, Steve Reeves, Ugo Tognazzi, per le regie di Federico Fellini, Misano, Dino Risi e tanti altri. Oltre ad essere una perfetta ballerina, canta e recita fluentemente in inglese, francese e spagnolo. Ha scritto e scrive articoli su diversi quotidiani. Svolge una notevole attività in favore delle categorie meno protette. Nel 1995 a condotto una rubrica su radio 1 della Rai sugli animali dal titolo Bau…tifull per cento puntate, riscuotendo un grande successo di pubblico. Ha inciso molti dischi, tra i quali spiccano autori come Gino Paoli, Bruno Canfora, Gino Landi, Nello Ciangherotti, Pino Cangialosi. Ha inciso l’anno passato un nuovo compact: ”Vivi il Circo”. Sta lavorando ad un progetto straordinario di una commedia musicale per le musiche di Marco Frisina, che ha avuto il riconoscimento del Santo Padre.  

Televisione

In prima serata Rai, “Eva ed io” con Gianfranco Tedeschi (6 puntate); “Leggerissimo” nel 1964 (14 puntate) con Gino Bramieri e Gorni Kramer, sei puntate de l’Orsa Maggiore; “Ciao Mamma” nel 1970 con il campione del mondo di ciclismo Vittorio Adorni (10 puntate). Ha registrato sempre per la RAI, “Scaramouche” commedia musicale con Domenico Modugno e Raffaella Carrà; “3.2.1. Contatto” rubrica televisiva sugli animali dalla durata di sei mesi; “Happy Circus”, 73 puntate dove presenta e cura i testi e la regia della parte circense dal Vigorelli di Milano; “Happy Magic”, 64 puntate, dove presenta, cura i testi e la regia della parte circense dalla reggia di Caserta e dal Castello di Fenix per la regia televisiva di Adolfo Lippi, “Ci sono anche loro”, rubrica televisiva da lei ideata, curata e presentata nell’ambito di "Direttissima con la tua antenna" per 4 mesi consecutivi avendo come ospiti il Principe Ranieri di Monaco, Zichici, Piero e Raimondo D’Inzeo, Marta Marzotto, Guttuso e tanti altri. Poi inizia il ciclo delle presentazioni e produzioni di grandi spettacoli circensi con il Circo Nazionale della Repubblica di Korea, per la prima volta al mondo offerto nell’emisfero occidentale, sulla seconda rete Rai. Ha commentato per tre anni su Raidue come inviata speciale a Londra il Champioship, campionato del mondo di circo. Ha condotto e presentato dal 1984 ad oggi 2005, il Golden Circus Festival sulla prima rete Rai per oltre dieci anni in prima serata. Alcuni dati sono da citare come quello del 2 gennaio 1988, su Canale 5 - conduzione del Golden Circus Festival - ha ottenuto un audience di circa 7 milioni, con punte di 10 milioni. Inoltre sulla prima serata, del 6 gennaio 1989, su Rai 1, ha ottenuto, con Daniele Piombi, un’audience di 9 milioni di spettatori con share del 37,7%. Le diverse edizioni nei vari anni del Golden Circus Festival, su Raiuno condotte da Liana Orfei, hanno ottenuto sempre degli altissimi indici d’audience per la prima serata d’ascolto. Dal 1997 esordisce sulla terza rete. Ottimi risultati presentando le grandi Capitali del Circo Mondiale, al pubblico italiano: Cina, Cuba, Russia sono edizioni straordinarie e di grande presa. Il XXI Golden Circus Festival in agosto del 2005 ha ottenuto uno share del 13.28% sulla terza rete, ottenendo il miglior risultato della serie “Circo”. Molteplici le presenze e le partecipazioni in programmi di grande richiamo televisivo come “La Vita in Diretta” “Buona Domenica”, “Domenica In”, “Uno Mattina” e tante altre ancora.

Teatro

Nel mondo della prosa sono da ricordarsi, tra gli altri:” La cena delle beffe” che Liana Orfei ha interpretato anche per il piccolo schermo con Amedeo Nazzari; “L’Opera degli ottanta” ultimo lavoro dell’indimenticabile Emma Grammatica; “Trampoli” nel 1966; “Socio” nel 1968 con Gigi Proietti; “Tommaso d’Amalfi”  con Domenico Modugno; “Il Visone Viaggiatore” con Carlo Dapporto; “Le Mattane di Carnevale”  per la regia di Davide Montemurri. Ha fatto inoltre tre stagioni estive con lavori teatrali di Ghigo De Chiara con Corrado Pani e Luca Ronconi. Gira l’Europa per tre anni con una rivista musicale “Stasera Liana Orfei”, dove canta, balla e recita accompagnata da orchestra di 6 elementi ed un corpo di ballo di otto ballerini, per la coreografia e regia di Gino Landi, con musiche di Bruno Canfora e musicisti come Rosciglione e Vannucchi , che la vista trionfare nel mitico Sporting Club di Montecarlo protagonista del Gala di Chiusura della stagione: grande successo. Ritorna sulle scene nel 2005, in una commedia teatrale per la regia di Pietro Garinei, coreografie di Gino Landi e musiche di Armando Trovatoli  “Se il tempo fosse un gambero”, co-protagonista con Max Giusti e Roberta Lanfranchi, ottenendo un ottimo successo.

Ha detto

- A 2 anni e mezzo facevo il clown "Lacrima" con il mio babbo, il famoso Pippo, e poi dai 4 agli 8 anni ho avuto un periodo molto brutto della mia vita in cui mi sono ammalata di polmonite che non sono mai riusciti a curarmi molto bene.

- La fame nel mondo e l'abbandono degli animali sono i temi a cui mi sento particolarmente vicina e che cerco di combattere in prima persona sperando di contribuire per quel che posso.

- Ho visto tante volte che anche l'animale più feroce, a contatto con l'uomo che lo ama e che si prende cura di lui, perde quella sua aggressività innata e trova uno scambio con l'essere umano davvero straordinario.

- Il mio papà poi ha sposato una bella donna ferrarese: Nando mio fratello è nato a Ferrara, io sono nata a Bologna e mio fratello Rinaldo è nato a Vignola... ecco tutta la nostra impronta emiliana.

Curiosità

Golden Circus Festival - Festival Internazionale del Circo di Roma c/o Teatro Tendastrisce
Via Giorgio Perlasca 69 - 00155 Roma, Italia
Tel. 06 2520 9633 - Fax  06 2189 3780

- Per scrivere a Liana Orfei, l’e - mail è liana.orfei@goldencircusfestival.com   

- Ha ricevuto innumerevoli premi tra cui tre Maschere d’Argento e una Maschera d’Oro ed è stata finalista del premio Bancarellino d’oro con “La grande casa chiamata circo”.

- Si è sposata giovanissima nel 1954, con Angelo Piccinelli, uno dei più grandi giocolieri dell’epoca, ma il matrimonio è messo in crisi dalla carriera cinematografica di Liana. Nel 1975 si unisce in matrimonio con Paolo Pristipino, che sarà suo compagno in tutte le future iniziative.

Intervista

Liana, ho letto che hanno messo i sigilli al tuo circo e quindi hai avuto dei problemi con i permessi per il debutto natalizio.

Come ho detto anche agli altri giornalisti, non ci danno i permessi qua e allora abbiamo dovuto appoggiarci ad un piccolo circo, un circhetto, che non è certo il Golden Circus, con degli artisti internazionali che non so come faranno ad esibirsi. Comunque il Golden lo facciamo ugualmente. Non sarà nella sua veste più splendente e sfavillante, ma gli artisti sono eccezionali ugualmente, sia che uno li vede in piccolo, sia che li vede in grande.

Parliamo un po’ di Roma. Com’è il suo rapporto con la capitale d’Italia?

Il mio rapporto con Roma è meraviglioso e con VIII° municipio molto meno (risata), e poi non ho ancora capito perché ce l’abbiano con noi, in questa maniera. Pensa che il municipio è stato attaccato 2/3 volte da “Repubblica” e ci sono articoli su altri quotidiani che dicono :” Ma perché continuate a perseguitare il Golden Circus?”. Invece questi signori che rappresentano il municipio dicono:” Non ce l’abbiamo con nessuno, non perseguitiamo nessuno, ecc…” e raccontano un sacco di frottole dicendo che la magistratura si è pronunciata, invece non è affatto vero. Sono i vigili urbani che hanno messo i sigilli, non la magistratura. Per cui c’è una cosa sotto che non si riesce a capire bene e allora questa burocrazia mi ha dato il “Buon Natale” e infatti sono qua che faccio proprio un Buon Natale. E fortuna che a Natale sono tutti più buoni, pensa se fossero cattivi, non so cosa sarebbe successo. Però queste cose non dovrebbero succedere in una Capitale che dice di essere la Capitale della Civiltà, questa è una cosa incivile. Lo sai che qui davanti  ci sono le pattuglie della Polizia Municipale, con una vergogna spaventosa da parte nostra, neanche fossimo dei delinquenti. Ma non fanno così con gli zingari che sono qui vicino, dove stuprano, uccidono, rubano, incendiano, ecc… non fanno nulla del genere, però a noi , si, fanno questo. C’è un mucchio di gente che si ferma per vedere. Noi abbiamo una clientela affezionata e si fermano a vedere cos’è successo e vengono cacciati via con un “via, via, circolare”. Uno si è fermato, è sceso dalla macchina per vedere cosa succede e gli hanno detto:” Se si ferma gli diamo una multa”. E’ una inciviltà. Quando le racconto queste cose, perché bisogna viverle, la gente non  mi crede, perché dice:” E’ impossibile!”. Le stanno facendo a me, le sto subendo io ed è possibilissimo.

Torniamo a Roma. Quando ti sei trasferita da Bologna a Roma?

Mi sono stabilita a Roma nel lontano ’59 e l’impatto è stato di sogno, perché io Roma la conoscevo da quando venivo qui fin da ragazzina, perché facevamo i quartieri di Roma, con il circo e quindi si girava da Centocelle alla Piramide, ecc… E poi ho iniziato a fare il cinema, che non avevo  ancora 18 anni e quindi mi sono stabilita a Roma, ho preso un appartamento che mi pagava mia madre. L’impatto è stato bello, talmente bello che io non avevo nemmeno bisogno di soldi. A me bastava un panino e andare in giro per Roma e godermela ed ero la donna più felice del mondo. E questo intanto con Roma mi è rimasto, questo amore non è mai passato. Amo questa città ed è come se fosse penetrata nella mia carne. Sento che mi ama come io amo lei, certo poi che ci sono certi episodi come quello che mi sta succedendo oggi, ma non fa parte della città di Roma, perché sono convinta che sono  tutte persone che con Roma non hanno niente da fare.

In quali zone hai abitato di Roma?

Ho abitato in diverse zone, Gianfranco. Sulla Nomentana, poi a Monteverde Vecchio, poi ho abitato anche fuori Roma, nei dintorni. A me piace spesso cambiare casa.  

C’è un angolo di Roma a cui sei affezionata?

Ma Roma è talmente bella, anche nella sua unicità che è meravigliosa anche nella sue bruttezze. Come si può dire qual è la zona più bella di Roma? E’ come se tu prendi un brillante  e dici:” Io amo di più questa sfaccettatura che quest’altra”. Tutte le sfaccettature fanno parte del brillante e quindi sono tutte belle e brillano di luce propria. E Roma è la stessa cosa.

Cosa provi nel tornare a Roma dopo un’assenza?

Provo un senso di affetto, un senso di maternità. Mi sento figlia e madre nello stesso tempo e provo anche l’emozione di tornare a casa. Ecco come mi sento tornando a Roma dopo una lunga assenza.

E cosa ti manca di Roma quando sei via?

Non è che mi manca qualcosa, perché vado per lavoro in tanti posti, tutti differenti e stupendi, tipo la Cina, il Messico, la Russia, ecc… per cui entro in nuove realtà o realtà che già conosco come la Cina e la Russia e la Corea del Nord, tutti paesi che conosco molto bene e conosco le loro realtà che mi affascinano, perché non sento la mancanza di Roma, perché sono molto presa da questi paesi meravigliosi. Io la mancanza di Roma la sento nel momento in cui entro a Roma e mi dico:” Madonna, come ho fatto a stare lontano da questa città meravigliosa?” (risata).

I romani come li trovi?

Sono unici anche i romani, perché hanno questa strafottenza che in un primo momento potrebbe sembrare dei presuntuosi. Lo sono, sia chiaro, ma in realtà fa parte del fascino di questo popolo. Di romani veri oramai sono rimasto in pochi, perché Roma è una megalopoli e quindi i romani veri sono proprio un pugno ed io, anche se non sono romana de Roma, mi reputo romana di adozione. Io romano bisogna saperlo prendere, perché non è mai tuo, è sempre se stesso, è sempre di sé, ossia è sempre proprietà di se stesso. E’ difficile che tu riesci ad incantare un romano. Lui è una persona che non è di facili entusiasmi, non si adatta facilmente ed è sempre molto guardingo, anche se poi alla fine, ti dà il cuore. Io romano vero c’ha il cuore in mano, solo se tu gli vai a genio e gli entri in simpatia.

A parte il traffico, cosa ti dà fastidio di Roma?

Mi dà fastidio il fatto che non c’è più un attimo di pace. Roma è diventata una New York, come Baltimora e come tante altre grandi città. Non c’è più quella "Vecchia Roma, la la la la la" (cantata), non so se mi sono spiegata, non c’è più la Roma cantata nelle vecchie canzoni. Roma ha perso la sua tipicità. Se tu vai ai Castelli Romani, ti accorgi che non sono più quelli di una volta. Ci sono ancora si, quelle vecchie osterie o quei posticini che sono rimasti come una volta, però bisogna saperli trovare. Non c’è più la “Vecchia Roma”, quella da cartolina, ma  adesso è esageratamente turistica. Però bisogna capire la realtà, perché il tempo passa e non si può restare alle "vecchie osterie". Comunque, conoscendo determinati posti, riesci ad isolarti e riesci ancora a respirare un po’ di antica Roma.

Come vivi la Roma by night?

Non la vivo! No, no! La vivevo quando ero ragazza, cioè quando andavo a ballare al Capriccio, all’84 e allo Scarabocchio. Però eravamo ragazzi di 20 anni. Io non sono una by night. Sono una che si alza presto la mattina, cioè verso le 6/7 e amo andare a dormire presto la sera, anche se in realtà dormo molto poco. Amo molto l’intimità della cosa, mi piace essere “Je mua” (essere me stessa) come dicono i francesi.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica, Liana?

Penso che sia stata quella di recitare con il grande Edoardo De Filippo, Luca Ronconi e con altri grandi attori e registi americani e tanto per fare dei nomi Orson Welles, Marcello Mastroianni, Tognazzi, Gassman, Totò, ecc… L’esperienza più dolce è stata con Totò e credo che ogni attrice che l’ha frequentato, dica la stessa cosa. Era talmente un signore ed era talmente meraviglioso che ha lasciato un segno a tutte le persone che l’hanno avvicinato. Io ho fatto tanti lavori e per me ogni esperienza è nuova, anche se l’ho già fatta 1000 volte. Per me il circo è sempre l’uovo di cera ed è sempre una grande esperienza lavorarci. Poi, come ho detto prima ho fatto tanti lavori, dal teatro al cinema, alla televisione e quindi ho fatto talmente tante cose e le ho fatte tutte con tanta voglia, passione e amore e con professionalità ovviamente. Però l’esperienza con Edoardo De Filippo e l’aver lavorato con lui per un anno e mezzo è stato l’apice della mia carriera.

Delusioni?

La vita mi dà delusioni, la gente, l’umanità mi delude tantissimo, ma non lo dico per scherzo o perché mi è capitato il fatto di oggi. Questo fatto fa parte delle mie delusioni. Quello che più mi delude è la gran cattiveria. Se io amo molto gli animali, vivo molto a contatto con gli animali, riesco a capirli e li rispetto e loro capiscono me e mi apprezzano. Una cosa che mi dà una tristezza infinita è che gli animalisti, forse non conoscendo o volendo ignorare apposta questo mio lato del carattere e che, fra l’altro, sono più animalista di loro, mi attaccano continuamente e questo solamente perché anni fa ho scritto un libro “La grande casa chiamata Circo” che, fra l’altro ha vinto il “Premio Bancarellino d’oro”, dove dicevo non per bocca mia, ma di mio zio Orlando e di Franco Migliorini, che l’orso è un animale stupido. Io ho scritto quello che mi hanno detto loro e per questo motivo, invece di pensare a tutti gli animali che io ho curato, che ho salvato e che sono riuscita a far adottare, gli animalisti mi attaccano in maniera atroce. Io che ho 16 gatti e 4 cani randagi, invece di lodarmi mi attaccano continuamente. Questa fa parte delle mie più grandi delusioni della vita. L’umanità mi delude moltissimo.

Hai dei rimpianti?

Si! Un’enormità.

A chi volesse emulare una carriera come la tua, che consigli vorresti dargli?

Di crederci come c’ho creduto io e senz’altro ci riuscirà e senz’altro sarà felice come io lo sono stata nella mia carriera. Io ringrazio sempre chiunque mi ha dato la possibilità di lavorare, perché io ho fatto un atto di fede, quando ho iniziato a lavorare nel cinema, perché era talmente differente dal nostro mondo, che mi dicevano:” Ah! Quello è un mondo di gente perduta, ecc… “. Invece non è vero, perché ho trovato della gente meravigliosa. Poi in tutte le cose, in tutti gli ambienti ci sono i buoni e i cattivi. A chi intraprende la carriera di attrice consiglio di farlo onestamente e se tu sei onesto, la vita ti ripaga onestamente. Poi ci sono le eccezioni, perché come vedi, questo mio episodio cosi grave come quello di oggi è la più gran delusione della razza umana e mi butta giù parecchio. Certi momenti mi passa la voglia di campare, perché trovo talmente allucinante questo fatto, talmente inutile e cattivo che viene voglia di rinunciare a tutto. Ma cosa ho fatto di male mi chiedo. Stiamo lavorando in un posto dove ho ricevuto il permesso di lavorare, solamente che ad un consigliere comunale non gli sta bene che stiamo qua. E tutto questo sta distruggendo delle vite, delle carriere, delle persone che adesso sono in mezzo ad una strada.

Quando non lavoro quali sono i tuoi hobby?

A me piace molto cucinare, leggere, andare per Musei e visitare delle Mostre. Però non arrivo a curare bene questi hobby, perché sono molto pigra e allora mi riduco a cucinare dei deliziosi pranzetti per gli amici e al massimo, a leggere qualche buon libro.

Collezioni qualche cosa?

Si! Faccio collezione di piccoli animali in porcellana bianca, che arrivano dalla Germania. Portafortuna non ne ho. Una volta ci tenevo a queste cose, adesso no.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Pregio e che dico in faccia le cose e difetti ne ho tanti ma non te li dico (risata).

Il tuo tallone d’Achille?

L’amicizia. Io sono molto vulnerabile. Io quando credo nell’amicizia in maniera totale, viscerale e carnale e se poi arriva una delusione, mi sento ferita a morte.  

Che rapporto hai con la Fede?

Ho tanta Fede, anche se in certi momenti ti fa dubitare e forse è proprio per questo motivo che dopo ho ancora più Fede. Io ti dico la verità e cioè che quello che mi è capitato oggi, è una cosa allucinante, ma per fortuna che c’è la Fede e la speranza che mi reggono. Comunque il mio rapporto con la Fede è un rapporto che dura nel tempo, perché, da come ricordo, mia mamma era cattolica e mi ha insegnato molto bene e poi pian piano ho approfondito da sola quello che è il mio rapporto con la Fede.

Hai un sogno nel cassetto?

(risata) E chi non ne ha? Mi piacerebbe cambiare il mondo (risata).

O eliminare l’assessore del Comune che ti sta danneggiando?

Quello magari sarebbe un altro sogno (risata).

A chi vorresti dire “grazie”?

A tanti! A mia madre, che è stata tutto per me. Grazie a chi ha creduto in me e a chi mi ha fatto del bene, anche senza saperlo. Grazie all’uomo che amo e a tanti altri che stimo. E grazie a Dio che mi ha permesso di venire al mondo. Io sono una che ha sempre ringraziato tutto e tutti, sempre tanto. Mio marito dice sempre che sono esagerata. Io mi sento di ringraziare perché la gente non è obbligata a farti delle determinate cose o dei determinati piaceri. Io trovo che “grazie” sia poco, però nello stesso tempo è tanto, perché quando un “grazie” è vero e sincero, diventa un’enormità.