Rosanna
Fratello (cantante) Como 17.12.2007
Intervista di Gianfranco Gramola
La
cantante che vive il successo come un sogno
Rosanna
Fratello è nata a San Severo il 26 marzo del 1950. E’
considerata una delle più sensibili e raffinate interpreti della canzone
italiana. Coglie la sua prima affermazione a Piacenza nel 1968, dove viene
eletta reginetta della canzone, imponendosi per la sua mediterranea bellezza,
per la sua splendida voce e per l'intensità interpretativa. Firmato un
contratto con la casa discografica Ariston di Milano, approda a Sanremo nel 1969
interpretando la canzone "Il Treno". Nello stesso anno vinse la
Gondola d'argento della Mostra internazionale di musica leggera di Venezia con
"Non sono Maddalena" elegante brano scritto da Paolo Conte.
Da allora la ragazza "acqua e sapone" passa di successo in successo,
gli anni '70 infatti sono stati per lei periodi di grandi affermazioni e la
consacrazione definitiva, avviene con l'elezione 1970/1971 di Canzonissima, in
cui presenta il brano "Sono una donna, non sono una santa", una
canzone entrata ormai nella storia della musica leggera italiana. Nell'edizione
successiva, Rosanna, accede di nuovo nella finalissima presentando "Figlio
dell'amore", brano composto da Fausto Leali. Il suo viso
pulito, il sorriso malinconico ed espressivo aprono alla Fratello le porte della
televisione e del cinema: nell'estate 1970 insieme a Gino Bramieri, Ornella
Colli e Giorgio Gaber tiene compagnia ai telespettatori nelle calde serate del
sabato con lo spettacolo "E noi qui". L'esordio cinematografico è
fra i più felici: Giuliano Montaldo le affida il ruolo di protagonista
femminile nel film "Sacco e Vanzetti", rivelando un'artista di forte
temperamento, capace di disegnare una figura drammatica dalla notevole forza
evocativa. Dopo anni di frenetica attività a metà degli anni '70 Rosanna
decide di appartarsi per vivere con più intensità la sua vita di donna; sposa
nel 1975 Pino Cappellano e nel 1978 nasce Guendalina. Nel 1979 è di nuovo sulla
breccia incidendo alcuni quarantacinque giri per la Baby records: "Quando una donna tace è sempre un angelo" scritta dai
Fratelli La Bionda, costituisce uno dei primissimi esempi di Disco Music
italiana. Nel 1981 inizia un'intensa collaborazione con il paroliere Cristiano
Malgioglio che le offre la possibilità di vivere una rinnovata stagione di
successi grazie soprattutto al brano "Schiaffo" una
sensuale ed intrigante canzone che permette alla cantante di rendere tonalità e
trasparenze vocali di alta suggestione. Seguono altri singoli: "Se t'amo
t'amo", "La carovana", "M' innamoro sempre". In occasione della trasmissione tv
Premiatissima, nel
1986, entra nel gruppo I ROBOT con Bobby Solo e Little Tony con cui incide un Lp.
Nel 1987 Rosanna è di nuovo a "Premiatissima" dove si classifica
seconda con "Amore scusami" portato al successo negli anni
'60 da Jonh Foster. Nel 1990 si affida nuovamente a Cristiano Malgioglio per la
realizzazione dell'album "Rosanna ieri Rosanna domani", che
oltre a nuove versioni dei suoi brani più popolari, contiene canzoni inedite e
alcune cover di successi internazionali tra cui "In privato"
dei Pet Shop Boys. Nel 1994 torna al Festival di Sanremo insieme alla
Squadra Italia con il brano "Una vecchia canzone italiana". Sull'onda del
grande successo sanremese incide il cd "Stammi vicino". Rosanna torna in
televisione per partecipare, come ospite fissa, al contenitore domenicale più
seguito dagli italiani "Domenica In", dove appare con altre glorie
della canzone. Successivamente partecipa al festival di Napoli e alla
trasmissione tv "W Napoli" dove interpreta magistralmente classici
come: "Reginella", "Luna caprese" e "Resta
cu'mme". Attualmente Rosanna Fratello è sul
mercato discografico con due raccolte antologiche, che ripercorrono le tappe
salienti della sua carriera ed è impegnata con serate e tournèe.
Ha
detto:
- Ai
tempi del film “Sacco e Vanzetti”, dove io recitavo, il maestro Ennio
Morricone mi riempiva di complimenti per la mia voce e un giudizio così, dal numero uno della musica per film, mi dava
una grande forza.
- Dopo
il film come attrice, offerte da tutte le parti. Lino Banfi mi propose una
scrittura per un sacco di film che poi girò Edwige Fenech. Figurati io, che
arrossivo solo se mi guardavano, spogliarmi sul set.
Curiosità
-
Vive a Como, con il marito Giuseppe
Cappellano
e la figlia Guendalina.
-
Nel 1994, al Festival di
Sanremo, una speciale giuria elegge Rosanna la cantante più elegante e
più bella del Festival.
-
La
cantante ha un suo fan club: Rosanna Fratello Fan Club Italia c/o
Stefano
Martini - via Norma Parenti, 11 57025
Piombino (LI)
- Per
il film “Sacco e Vanzetti” ha ricevuto il nastro d’argento, che le è
stato assegnato dai giornalisti cinematografici.
- Ha
inoltre recitato in tre pellicole cinematografiche: Sacco e Vanzetti (1971) -
La mano violenta – prima della mafia, più della mafia (1973) - La legge
violenta della squadra anticrimine (1976).
-
Nel 1981 ha apparsa sulla copertina di Playboy.
Intervista
Raggiungo
telefonicamente la sempre bella e simpatica cantante pugliese. E’ in macchina,
ferma ad un parcheggio.
Com’è
nata la tua passione per il canto o c’è qualcuno che te l’ha trasmessa?
La
passione per la musica, per il canto è nata fin da quando ero piccola. E’ una
cosa che mi è sempre piaciuta, non è che mi sia stata trasmessa e ricordo
molto bene il mio debutto artistico, che è stato a Sanremo del 1969, dove ho
sostituito Anna Identici. Che emozione.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Non
hanno mai ostacolato la mia passione e penso che abbiano sempre sognato che
facessi quello che mi piaceva fare. In fondo sapevano che mi è sempre piaciuto
questo mondo.
Che
lavoro facevano i tuoi genitori?
I
miei genitori avevano dei terreni e stavano abbastanza bene.
Il
complimento più bello che hai ricevuto e da chi?
Il
più bello non me lo ricordo, però ce ne sono stati tanti sia da parte dei fan
che da parte dei colleghi e devo dire che i colleghi sono sempre stati carini
con me.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
Il
mio nome e cognome è quello vero e non ho mai pensato ad un nome d’arte,
perché ho sempre ritenuto che fosse originale e quindi non andava cambiato con
un nome inventato.
A
chi volesse intraprendere la carriera di cantante, che consigli daresti?
Sicuramente
di farlo se sentono veramente questa passione, se ce l’hanno dentro, nel cuore
e comunque di essere sempre se stessi, perché oggi si fa presto a montarsi la
testa. Poi pensare che è una passione e poi diventa anche un lavoro.
Ti
hanno mai proposto un reality?
Si!
Mi hanno chiamato, però io ho preferito rimanere così e andare per la mia
strada e quindi a rimanere nel mio privato.
Quali
erano i tuoi idoli?
Devo
dire che artisticamente parlando, come idolo italiano amavo molto Rita Pavone.
Siamo due opposte, due generi diversi. Ero piccola e mi ricordo questa artista
molto brava e piena di energia. Come straniere mi piaceva molto Arethla
Franklin, Barbara Streisand, ecc…
Quando
non lavori quali sono i tuoi hobby?
Quando non faccio serate lavoro ugualmente,
perché ascolto musica o mi occupo della mia famiglia, nel senso che amo molto il mio ambiente, il mio habitat, per cui mi
occupo di tante cose che fanno parte della vita quotidiana.
Che
rapporto hai con la Fede?
Sicuramente
bellissimo. Io credo in Dio e sono una persona che crede, anche se non frequento
come si dovrebbe, però sono molto credente.
A
chi vorresti dire grazie?
A
Dio e ai miei genitori. Forse anche a mia figlia, che, fra l’altro studia da
notaio.
Progetti?
Continuare
il mio lavoro, anche se nella mia carriera ho avuto tante soddisfazioni, ho
fatto tante cose belle e forse qualcuna di brutta, ma sono tutte cose che
rifarei comunque. Un mio sogno sarebbe quello di poter fare un album di canzoni
etnico – balcani, un genere così.
Parliamo
un po’ di Roma. La conosci bene la capitale?
Come
no! La conosco, è una città straordinaria, bellissima ed è una città sempre
solare e una città che mi piace.
Hai
mai abitato a Roma?
No!
Non ho mai abitato. C’ho vissuto per dei periodi televisivi tipo quando facevo
“Domenica In”, per un paio di anni, però andando e tornando da Milano,
perché Milano è la mia città.
C’è
un angolo di Roma che ami particolarmente?
Roma
è bella tutta e non ho un angolo preferito. Il centro però ha un suo fascino.
Con
la cucina ti sei trovata bene?
Si!
Io sono pugliese, per cui è molto simile. La nostra cucina italiana è una
cucina mediterranea, per cui è ottima e a Roma ho mangiato da Dio.
I
romani come li hai trovati?
I
romani sono simpatici, allegroni, sono persone che vivono, vivono molto ed è
giusto che sia così. Sono persone che apprezzano la vita, la cucina, lo sport.
Quindi
di Roma ti piace tutto. Possibile che non c’è qualcosa che ti ha dato
fastidio?
Non
ho nessun ricordo che mi abbia dato fastidio. È una città veramente bella,
altrimenti non si sarebbero tutti quei turisti. Il traffico è fastidioso, ma è
una cosa che accomuna tutte le grandi città.
Per
un’artista, Roma cosa rappresenta?
Per
quello che mi riguarda è stato un punto di partenza. Comunque la mia
televisione, intendo quella che ho fatto io, negli anni ’70, partiva da Roma.
Vedi Canzonissima. Roma è sicuramente una città che offre molto ad
un’artista.
Da
professionista, come vedi il mondo della canzone attuale?
Oggi
si fanno dischi, una volta si facevano canzoni. La vera canzone si faceva nel
mio periodo, intorno agli anni ’80.
Chi
sono i cantanti dei giorni nostri, con la “c” maiuscola?
E’
difficile dirlo, perché mi sembra quasi che ce ne siano alcuni e altri no. Poi
dipende da quello che uno fa, da quello che riesce a comunicare. Non c’è un
cantante come dici tu con la “c” maiuscola.
Ho capito, non vuoi sbilanciarti. Però ho
notato che in Tv, spesso fanno dei revival degli anni ’70 e ’80. Ciò vuol
dire che piacciono ancora molto le canzoni di una volta, forse di più di quelle
di adesso.
Sicuramente,
però è logico che il tempo passa, i tempi cambiano e non si può rimanere
fermi, però fa piacere che facciano questi revival in Tv, le canzoni di una
volta, perché comunque sono quelle che hanno dei testi veri e quindi esprimono
qualcosa. Ed è giusto anche farle conoscere ai giovani.