Marika
Frassino (attrice)
Roma 29.10.2014
Intervista di Gianfranco
Gramola
Una
ragazza lucana che ha lasciato il paese per raggiungere Roma e inseguire il suo
sogno artistico. “Il mio sogno artistico? Il mio desiderio è
quello di diventare più brava e di riuscire ad avere delle soddisfazioni”
Per
contattare Marika Frassino l’e.mail è mrk@hotmail.it
Marika
Frassino nasce a Muro Lucano (Potenza) ma da subito si trasferisce a Roma per
seguire la sua passione per il Cinema. Il suo segno zodiacale è il Cancro è
alta 1,75 ama lo sport in particolare la pallavolo, ha i capelli castani e occhi
nocciola. Dopo vari corsi di recitazione nella Capitale, finalizzati al lavoro
sulla dizione, controllo del proprio corpo e della propria voce, l'attrice
lucana nel 2011 decide di partecipare al Seminario di "TRAINING &
SCRIPT ANALYSIS". Un corso full-immersion tenuto dall'attore russo Dimitry
Bogomolov e da Michael Margotta, regista e attore membro dell'Actor's Studio di
New Yok e Los Angeles. Nel 2012 per la prima volta sul Grande schermo interpreta
il ruolo di "Antonella"(Francesca Mambro) uno dei capi del movimento
di estrema destra, N.A.R. che la vede protagonista nel film "BOLOGNA 2
AGOSTO, I GIORNI DELLA COLLERA" diretto da Giorgio Molteni e Daniele
Santamaria Maurizio, un lungometraggio sulla Strage della Stazione di Bologna.
Nello stesso anno partecipa come protagonista femminile al film,sempre per il
Cinema,"IL RAGIONIERE DELLA MAFIA"al fianco di Lorenzo Flaherty e Tony
Sperandeo e con Ernesto Mahieux, Ciro Petrone, Luca Lionello, Rosalinda
Celentano... con la regia di Federico Rizzo,nel quale interpreta "Wolf"
Agente dell'FBI.
Intervista
Ciao
Marika. Sei a Roma?
Diciamo
che mi divido tra Roma e Latina. Per lavoro mi trattengo a Roma, quando sono
libera da impegni mi trasferisco a Latina.
Parliamo
un po’ della tua professione di attrice. Com’è nata la passione per la
recitazione?
Questa
è una passione che ho avvertito fin da piccola. Diciamo che la recitazione mi
ha sempre affascinato. Quando ero piccolissima tante amichette mie giocavano con
le bambole, io invece ero molto affascinata dai film, perché lo stare lì e
vedere questi attori che trasmettevano delle emozioni mi incuriosiva molto.
Pensavo a come fanno queste persone a fingere e trasmettere emozioni, a far
piangere e a far ridere. Ero molto incuriosita da questa cosa. Poi crescendo ho
capito che studiando erano capaci di trasmettere emozioni.
I
tuoi idoli cinematografici?
Non
ho un idolo in particolare. Cerco sempre di prender di tutto un po’, perché
credo che ognuno ha qualcosa da dare, ecco perché vado in difficoltà quando mi
viene chiesto di fare un nome in particolare, perché come ti dicevo l'uno
escluderebbe l'altro!
Hai
simpatia per qualche attore?
Se
andiamo sull’internazionale ho sempre avuto simpatia per Al Pacino e Robert De
Niro. Per la simpatia Gigi Proietti e anche Giancarlo Giannini, un grande.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
Sinceramente
no. Io vengo da un paese del sud e succede spesso che ai nascituri vengono dati
i nomi dei nonni. A me è successo questo. Il mio nome vero non è Marika. Lo
stesso giorno in cui venni alla luce, la stessa mamma insieme a chi mi ha fatto
nascere si sono dette: “Perché non chiamarla Marika?”. Era una sorta di
diminutivo se vogliamo e quindi porto questo nome da sempre ma in realtà
all’anagrafe il mio nome è un altro. Un nome che non svelerò neanche sotto
tortura (risata).
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Quello
che mi hanno sempre detto e continuano tuttora a dirmi è che la cosa più
importante per loro è vedermi felice. Già il fatto stesso che io ho fatto i
bagagli e sono andata via presto, per seguire il mio sogno artistico la dice
tutta. Sin da piccola sono sempre andata all’inseguimento di un qualcosa che
fosse migliore di quello che avevo gia. Vivendo in un paesino la cosa offriva
veramente poco e quindi ho visto in me questo desiderio di prendere le mie cose
e andare via e andare a cercare e a trovare quello che volevo fermamente, in
questo caso la recitazione in un posto dive sicuramente poi sarei riuscita a
realizzare questo sogno. E Roma è sicuramente la città che mi ha permesso
questo. Quindi quello che i miei genitori hanno sempre voluto è la mia felicità.
Loro hanno visto che facendo questo lavoro lo ero e va bene così.
Sei
fidanzata?
Non
sono né sposata né (al momento) impegnata...
Artisticamente
come ti definisci?
Sicuramente
ho ancora tanto da imparare, questo è poco ma sicuro. Quindi studierò ancora,
ho fatto e farò dei seminari, però in questo mestiere come nella vita c’è
sempre qualcosa da imparare.
Prima
di entrare in scena hai un rito scaramantico?
Lo
so che tanti attori hanno dei riti, delle piccole manie prima d entrare in
scena. Per quanto mi riguarda sinceramente no.
Hai
un sogno artistico?
Quello
di diventare una grande star ovviamente. Questo credo sia il desiderio di
ognuno. Nel momento in cui si intraprende questa strada il desiderio è quello
di diventare più bravi e poi di riuscire ad avere delle soddisfazioni.
Puoi
parlarmi del tuo ultimo lavoro?
Ho
debuttato sul grande schermo lo scorso 29 maggio con “Bologna 2 agosto”, il
film sulla strage di Bologna. Il film mi vede protagonista, perché interpreto
il ruolo di Francesca Mambro, personaggio realmente esistito. Il ruolo
sicuramente non è stato semplice, comunque mi sono calata nei panni di una
terrorista e per fare in modo che il mio personaggio potesse avere le
caratteristiche sue mi sono dovuta documentare molto innanzitutto, così da
cogliere gli aspetti caratteriali che mi permettessero appunto di potermi calare
a tutto tondo nei suoi panni. Questo è un film che abbiamo finito di girare nel
2012 ed è uscito adesso nelle sale. Successivamente poi ne ho girato un altro
che è “Il ragioniere della mafia”. Anche lì in un ruolo abbastanza
impegnato e sempre come protagonista femminile a fianco di Lorenzo Flaherty,
Tony Sperandeo, Ernesto Mahieux, Ciro Petrone, Luca Lionello e Rosalinda
Celentano. Un cast di tutto rispetto. E’ un film che è uscito non in
tantissime sale e fra un po’ uscirà anche in televisione.
Quando
sei venuta a Roma e come ricordi l’impatto?
L’impatto
è stato indimenticabile. Una cosa che non dimenticherò mai. Roma è stupenda e
meravigliosa. Sfiderei chiunque a parlare male di Roma. Ogni volta che ci
ritorno è come se fosse sempre la prima volta. E’ una emozione che
nessun’altra città mi trasmette. Se dovessi definirla con un aggettivo, Roma
è magica. L’unica nota dolente di questa città è il traffico e con il tempo
ti rendi conto che questo rende la città invivibile. Però tutto questo viene
compensato dalla bellezza della città.
In
quale zona hai abitato?
In
zona circonvallazione Clodio. Poi ho abitato anche in viale Angelico che è
sempre nella stessa zona.
Come
ti trovi in mezzo ai romani? Come ti sembrano?
Se
devo usare un aggettivo per descrivere i romani direi che sono estremamente
simpatici e alla mano.
La
cucina romana ti ha conquistata?
Si!
Anche se sono molto magra e ci tengo alla linea mi piace mangiare bene. Devo
dire che è impossibile non fare visita ad alcune trattorie romane perché sanno
cucinare molto bene. Sono rimasta davvero estasiata per i piatti tipici che mi
hanno proposto, dai rigatoni ai bucatini alla matriciana, dalla cacio e pepe
alla carbonara. Sono piatti ghiotti e abbastanza pesanti però sono deliziosi.
Ogni tanto si può fare uno strappo e lasciarsi andare.
Cosa
ne pensi del nuovo Papa?
E’
straordinario. Questo papa credo che rispecchi le caratteristiche che un papa
dovrebbe avere. Un papa vicino alla gente. Ha trasmesso cose che in altri non ho
visto.
Il
tuo rapporto con la Fede?
Credo
in Dio, ma non sono praticante.