Marina Marfoglia (attrice, cantante, modella e danzatrice)  Roma 14.3.2014

                        Intervista di Gianfranco Gramola

Una simpatica attrice e cantante, che ha lavorato tanto nel mondo della Tv, poi è arrivato l’amore.… Un sogno? Più che un sogno è un utopia, cioé che gli umani accantonino la voglia di potere, a favore di un mondo più vero più pulito, senza guerre e ingiustizie

Il suo Uff. Stampa è Daniela Chessa   e.mail chessa.stampa@gmail.com

Marina Marfoglia è nata a Roma. Ragazza-copertina e modella per fotografie destinate alle cartoline illustrate di località turistiche, ha recitato fra il 1965 e i primi anni ottanta, comparendo in pellicole del cinema d'autore e della commedia all'italiana molto in voga in quegli anni. È stata ballerina nel corpo di ballo di Don Lurio ed ha fatto parte della compagnia de Il Bagaglino. In televisione ha partecipato a diversi programmi di varietà con registi di fama come Antonello Falqui ed Enzo Trapani. Discreta anche la sua discografia. Per la Ricordi ha inciso nel 1978 il singolo Show show show / Ping pong (SRL 10.889),nel 1980 è la volta di "Prendimi toccami" / "Chicco di caffè" pubblicato dalla Esquire Record (ER 004 A) mentre nel 1982 incide per la ATV il singolo "Amare... è" / "Batte il... cuore" (ATVN 442). Nel 1983 incide per la Five Record il singolo Peppermint / Hula hoop (FM 13027), singolo che viene ottimamente promosso e risulta essere un buon successo. Dopo qualche anno di silenzio, nel 1987 pubblica per la Vany il singolo "Una vita con te" / "A Casablanca" (V-06) ed il mini album "Io...Marina Marfoglia" (EPCU 33-01). Sempre per la Vany pubblica nel 1988 l'lp "Roma pazzo pazzo amore" (VLP 2030), album contenente 10 brani dedicati alla sua città, tra i quali "Roma capoccia" e "Sinnò me moro". Infine, sempre per la Vany incide nel 1990 il singolo "Balliamo noi lambada" / "balliamo noi lambada (versione strumentale) (V-07). Oggi continua con grande impegno ad occuparsi di danza come coordinatore tecnico e direttore artistico degli eventi della Federazione Italiana Danza (www.federazioneitalianadanza.it)

Filmografia

Le sedicenni (1965)

Rita la zanzara (1966)

Nerone (1977)

Un uomo da ridere (1980, miniserie televisiva)

Quella peste di Pierina (1982)

Curiosità

- Negli anni '70 è stata legata sentimentalmente al cantante Mal.

- Nel 1978 ha posato per un servizio di nudo integrale per l'edizione italiana di Playboy.

Intervista

Ho letto che hai iniziato a lavorare nello spettacolo con Don Lurio, facendo la ballerina. Come ricordi quella esperienza?

Ricordo solo che ero emozionatissima di entrare a far parte del gruppo delle "Collettine" di Rita Pavone. Appena sedicenne avevo la fortuna di lavorare già in televisione . Fu un’esperienza divertente ma anche molto impegnativa.

Il mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha deluso?

Agli inizi mi sentivo una privilegiata, perché senza troppa fatica ero riuscita ad entrare in RAI... poi in seguito ho trovato molti ostacoli, spesso insormontabili.

Hai mai pensato ad un nome d’arte?

No, mai, anche perché Pippo Baudo mi disse che avevo un nome che già sembrava inventato!

Quali sono stati i tuoi maestri?

Don Lurio, che fu il primo a scoprirmi quando ballavo sulle pedane del Piper Club di Roma, poi Gino Landi ed in seguito, quando entrai nel mondo del Teatro Cabaret, il grande Oreste Lionello.  

Qual è stato l’incontro che ti ha cambiato la vita?

Quello con mio marito, Carlo Alberto Cherubini, con il quale abbiamo creato una nostra realtà nel mondo della Danza in Italia: La F.I.D. (Federazione Italiana Danza).

Qual è stata la tua più gran soddisfazione artistica?

La prima volta che cantai dal vivo davanti ad un pubblico immenso, quello del FestivalBar all'Arena di Verona. Avevo inciso il mio primo disco nel 1980 e quando mi presentai cantando e danzando, accesi l'entusiasmo del pubblico, fu davvero la prima grande emozione e soddisfazione.

Cosa hai sacrificato per arrivare al successo?

Ho sacrificato "il successo", si perché quando la mia carriera stava finalmente per prendere il volo, arrivata al solito bivio: o il lavoro o l'amore... io scelsi quest'ultima opzione.

Ma i tuoi genitori che futuro desideravano per te?

I miei genitori sognavano per me una vita felice, e non mi hanno mai imposto nulla, mi hanno lasciata libera di decidere.

Hai dei rimpianti?

A volte mi domando con curiosità se avessi scelto di continuare l'escalation al successo, come sarebbe stata differente tutta la mia vita, ma no, rifarei tutto quello che ho fatto!

Attualmente di cosa ti occupi?

Sono Il Coordinatore Tecnico della Federazione Italiana Danza e mi occupo con mio marito che ne è il Segretario Generale, di organizzare Concorsi di danza a livello Nazionale e gli Esami di abilitazione all'insegnamento della danza.

Un sogno che vorresti realizzare?

Visto che sono un tipo molto realista, ho accantonato i sogni che mi riguardano in prima persona, ora ho un sogno che è un utopia. Sogno che gli umani accantonino la voglia di potere, a favore di un mondo più vero più pulito, senza guerre e ingiustizie e rispetto per il mondo animale!

Fra tanti artisti con cui hai lavorato, ce n’è uno che ti è rimasto nel cuore? Se si, puoi raccontarmi un aneddoto che lo riguarda?

Ho lavorato con ballerini, cantanti, attori e presentatori e quando si fa parte di un cast si diventa legati tutti per un bel periodo come una piccola famiglia, ma ora che mi guardo indietro, più di un singolo mi è rimasto nel cuore il gruppo del "Bagaglino" dove ho lavorato per 4 anni. Gli autori Castellacci e Pingitore erano diventati i miei genitori, e Bombolo l'attore romano più naif di tutti i tempi, era una forza della natura, un veicolo di divertimento naturale e spontaneo...il suo debutto fu esilarante. Doveva fare la parte di un ibernato e uscire da un grosso frigorifero io e Pippo Franco gli facemmo uno scherzo terribile...trattenemmo con forza lo sportello che lui doveva aprire da dentro, e quando lasciammo la presa lui uscì tutto rosso e agitato e la prima parola che disse, al posto della sua battuta fu..."li mortacci vostra"!! Il pubblico lo accolse con un ovazione. Debutto fortunato per una carriera che fu troppo breve!

Ti sei mai infatuata di un collega?

Si, è capitata qualche cottarella, ma senza molta importanza.  

Sei stata fidanzata con Mal. Perché la vostra storia finì? Siete rimasti amici?

E' finita perché purtroppo anche le belle storie hanno una data di scadenza… scherzo. Finì perché si cresce in modo differente e i nostri interessi non erano più condivisibili. Comunque siamo rimasti molto amici.

Come vedi (com’è cambiato) il mondo della Tv di oggi ?

E' cambiato in modo radicale. Fino agli anni 90 ancora esisteva il concetto dell'intrattenimento come divertimento, a fare Tv erano solo personaggi di talento che venivano dalla gavetta e sapevano come intrattenere e divertire il pubblico. Ora tutti arrivano in televisione...sono le persone normali a fare audience, con le loro storie che devono commuovere fino alle lacrime. Poi i talent, che danno alla maggior parte di chi vi partecipa una notorietà stile meteora, poi i programmi con i bambini che cantano le canzoni appassionate degli adulti, poi ancora tutte le rubriche che ci insegnano a cucinare piatti complicatissimi che nessuno avrà mai il tempo di preparare....insomma tutto un "uso e getta" delle persone in modo quasi crudele!

Il complimento più bello che hai ricevuto?

Un bel po’ di anni fa, quando presentavo una trasmissione di varietà in una tv privata di Roma, incontrai il grande Alberto Sordi che mi disse: tu sei brava, ma vivi in Italia non in America, dove si richiede duttilità artistica. Ti devi specializzare...o canti, o danzi o reciti. Aveva ragione, almeno negli anni 80 era ancora così! Il suo complimento mi lusingò parecchio.

Nel 1978 hai posato per Playboy. Questo lavoro è stato un vantaggio o uno svantaggio per la tua carriera?

Negli anni 80 non esisteva il fenomeno dei calendari, per i quali oggi posano quasi tutte le donne di spettacolo. Allora per farsi conoscere come artista rampante c'erano le foto sexy su vari giornali più o meno famosi. Io scelsi di posare per Playboy, perché aveva un nome internazionale e le foto che curò Angelo Frontoni (il fotografo delle dive) furono davvero artistiche! Mi fermai lì, anche perché poi l'altro mensile italiano Playmen mi offrì di posare per loro, ma rifiutai...non volevo basare la mia carriera sull'avvenenza fisica esposta continuamente.

La dichiarazione d’amore (lettera) più stramba, più divertente che hai ricevuto?

Quando facevo parte della compagnia del "Bagaglino" al Salone Margherita di Roma, avevo parecchi ammiratori tra i quali spiccavano per i loro differenti modi di corteggiamento, un principe che mi omaggiava di fasci di rose rosse tutte le sere, e il proprietario di un caseificio, che mi mandava in camerino caciotte e formaggi nelle forme più disparate. Questo contrasto andò avanti per parecchi mesi, divertendo tutta la compagnia. Una dichiarazione scritta me la mandò un poeta ma era talmente contorta e incomprensibile che nessuno riuscì a decifrarla.

A chi volesse entrare nel mondo dello spettacolo, che consigli gli vorresti dare?

Di prepararsi bene, di studiare recitazione, o danza o canto...quello per cui si sentono più portati, ma di stare attenti perché ci sono troppi furbetti che speculano sui sogni dei giovani che vogliono entrare a far parte del "dorato" mondo dello spettacolo, che di dorato non ha nulla, anzi,il più delle volte questi sogni vengono infranti e le delusioni possono essere molto amare!

Parliamo di Roma, Marina. Com’è il tuo rapporto con la tua città?

La amo incondizionatamente, anche se oggi come oggi mi vergogno di come viene trattata dai suoi stessi abitanti e dalle amministrazioni che invece di curarla la lasciano distruggere dall'invasione della spazzatura!

In quali zone hai abitato?

Sempre in zona Prati vicino ai Musei Vaticani... nel cuore di Roma, quella invasa dai turisti.

Hai un angolo del cuore a cui sei particolarmente affezionata?

Non ho un angolo preferito, Roma potrebbe essere la più bella città del mondo, ma chi ha le redini in mano non la sa valorizzare, e purtroppo questo scempio viene perpetrato da troppi anni!

Come trovi la cucina romana (cosa ti piace e viceversa).

Non amo particolarmente la cucina romana, troppi piatti a base di interiora di animali.

Tradiresti Roma per andare a vivere in un’altra città?

Mai.