Priscilla Salerno (pornostar)      Verona  9.5.2012

               Intervista di Gianfranco Gramola

Una professionista dell’hard che ha iniziato per curiosità, diventando poi una numero uno del porno e che adesso ha un progetto che vorrebbe realizzare: aprire un locale di lap dance a Genova

Occhi scuri, capelli nerissimi e labbra carnose. Priscilla Salerno si è consacrata come migliore starlet italiana al Sexpo 2004. Di madre salernitana e padre spagnolo, Priscilla è un vero e proprio mix caliente. Nata a Salerno, dall'età di 18 anni si trasferisce a Verona (dove tutt'ora vive), città in cui conosce Marzio Tangeri, grande maestro del mondo dell'hard. Accompagnata da quest'ultimo nei primi passi della sua carriera, ben presto spicca il volo diventando una delle pornodive più apprezzate del palcoscenico italiano. Negli anni, grazie al suo karma elegante, lavora come protagonista assoluta in grandi produzioni come Marc Dorsell, Silvio Bandinelli e la ATV production. Una curiosità: da ragazzina dirigeva una banda di Ultras pro Salernitana

Intervista

Com’è nata la scelta di fare la pornostar?

La scelta è nata per gioco e soprattutto per curiosità. Perché io prima lavoravo in un locale di lap-dance, ero giovanissima, avevo appena 18 anni e mezzo. Quindi non sapevo nemmeno cos’era l’hard.

Prima di fare l’attrice, hai fatto qualche altro lavoro?

Ne ho fatti tantissimi, Gianfranco. Studiavo, ho fatto le magistrali, e il pomeriggio andavo a lavorare. Ho fatto tutti i lavoretti, anche i più umili, che una ragazza può fare, dalla barista alla commessa e altro. 

Il tuo nome d’arte com’è nato?

Priscilla me lo sono dato io, perché è un nome molto dolce e che resta impresso. Un nome che mi è sempre piaciuto. Salerno me l’ha dato Marzio Tangeri, che è la persona che mi ha scoperto e che mi ha fatto entrare in questo mondo. Mi ha messo Salerno per la mia mediterraneità. 

Ricordi il tuo debutto nel mondo dell’hard?

Si! Me lo ricordo benissimo. Avevo 20 anni. Il mio primo film si chiamava “La perla del Mediterraneo”, con Marzio Tangeri. Un film non di quelli complicati, perché non saprei neanche io come avrei reagito sul set. Ero emozionantissima, però non sapevo cosa mi aspettava. Hai presente quando non sai cosa ti aspetti perché non hai mai fatto quella nuova esperienza? Quindi è stata un emozione particolare. Devo dire che mi sono però divertita. 

Nei film hard se una scena non viene bene, si ripete come si fa nei film normali?

No! La scena non si può ripetere se non viene bene, perché è un casino. Ogni scena dura un giorno. Se fai delle scene veloci, le fai in mezza giornata, altrimenti non te le sbrighi mai in due ore o come vedi nei film in 20 minuti. E’ impossibile, però rifare la scena dall’inizio, no.

Hai dovuto lasciare la tua Salerno per intraprendere la carriera hard?

Si! Assolutamente si. Ho avuto problemi con la chiesa. Sono stata scomunicata dalla chiesa di Salerno e sono uscita su tutti i giornali, perché ho aperto un locale. La mia permanenza a Salerno non è stata molto serena. Mi hanno messo un po’ i bastoni fra le ruote, specialmente la chiesa.

Da Salerno a Verona, la città in cui vivi. Come mai Verona?

Mi sono trasferita a Verona per amore. Nel 2001 mi sono innamorata di uno di Frosinone che viveva e lavorava nel nord est. Da cinque mesi siamo sposati e devo dire che mi sono innamorata anche di questa città, perché è veramente bellissima. Solo che adesso ho voglia di cambiare e penso che me ne andrò anche da qua.

In quale città andresti?

Genova.

Perché non a Roma?

Bellissima Roma, solo che mio marito non verrà mai a Roma. Lui è di Frosinone però non ama vivere a Roma perché è troppo caotica. E’ bella viverla da turista.

I tuoi genitori come hanno preso la tua scelta di entrare nell’hard?

Male! Adesso ho un rapporto bellissimo, perché hanno capito che questo lavoro l’ho fatto con la testa, oltre che con il corpo. Perché comunque ho costruito qualcosa nella mia vita. Io sono felice così e se tornassi indietro, rifarei le stesse cose uguali.

Loro che futuro desideravano per te?

Mia mamma diceva che dovevo diventare suora, pensa un po’ (risata). Lei è stata la prima a condannarmi, perché ho fatto tutto il contrario. Lei voleva che diventassi una persona di cultura, il posto fisso in banca o tutte le cose che desiderano tutte le mamme. Ma questi lavori non fanno per me, perché io sono un uccel di bosco, una persona libera.

Che lavoro fanno mamma e papà?

Mio padre era un operaio e mia mamma fa la casalinga. Sono una famiglia umilissima.

Quali sono stati i tuoi maestri?

Marzio Tangeri e Paolo Pisani della ATV Production, che sono le due produzioni con cui ho lavorato con il cuore. Come colleghe siamo tutte amiche e tutte nemiche nello stesso tempo. Non c’è concorrenza, ma quando ci troviamo tutte quante insieme siamo tutte amiche, però quando siamo a quattr’occhi siamo capaci di tirarci per i capelli.

Quali sono le doti che deve avere una pornostar per sfondare? 

Se ne deve fregare di quello che dice la gente e deve avere tanto pelo sullo stomaco.

Cos’è per te il talento?

Il talento è una cosa innata, poi uno ce l’ha o non ce l’ha. Io sono una donna passionale da sempre e lo sono in tutte le cose che faccio. Quando mi arrabbio, quando mi diverto, ecc… io sono fatta così, quindi mi viene abbastanza semplice.

Che differenza c’è tra la pornografia e l’erotismo?

Una grossa differenza. La pornografia è l’atto esplicito, mentre  l’erotismo viaggia sulla fantasia. Penso che  l’erotismo sia molto più bello della pornografia. Ormai è più bello immaginare che vedere, perché ne abbiamo già viste troppe.

Qual è stato l’incontro professionale che ti ha cambiato la vita?

Quello che ti ho detto prima, cioè con Marzio Tangeri.

Qual è stata la tua più gran soddisfazione nel campo artistico?

I mille premi vinti. Ne ho vinti tanti e li ho dedicati solo a me stessa, perché quei premi là li posso dedicare solo a me, perché sono premi un po’ particolari (risata).

E delusione?

La delusione più grande è che il porno sta morendo, perché internet ha distrutto tutto quanto e il porno vero, quello di una volta, sta morendo lentamente. Inoltre per sfondare devi scendere a tremila compromessi e quindi non è più come prima. Ci vogliono le raccomandazioni e soprattutto conoscere la gente giusta. Se non hai le conoscenze che contano, puoi essere bella e brava quanto vuoi, ma resti sempre là. E questo in tutti i lavori, non solo nella mia professione.

Cosa pensi della concorrenza delle pornostar estere?

Le ammazzerei tutte (risata). Non lo scrivere, perché è una battuta chiaramente. La concorrenza di quelle dell’Est ci hanno distrutto, perché hanno prezzi molto ma molto minori, sono delle belle ragazze e fanno tutto per poco. Però l’italiana, nel mondo,  tira sempre. E’ apprezzata tantissimo, perché sono donne bellissime. Senti come sono modesta, Gianfranco (risata).

Fare la pornostar comporta tante critiche, vero?

Tantissime. Devi affrontare i giudizi della gente e il segreto è di fregarsene, cioè non pigliarsela, altrimenti ci stai male. 

Le tue amicizie sono cambiate da quando hai intrapreso la carriera della pornostar?

Chi mi ha voluto veramente bene, è ancora mio amico. Ho amici fuori e dentro il mondo dell’hard, però non ho mai voluto mischiare le amicizie del mio lavoro con quello privato.

Nel mondo dell’hard esistono i compromessi?

Personalmente non sono mai scesa a compromessi per fare qualcosa.

C’è mai stato un fans un po’ troppo focoso che ha fatto pazzie per te?

Si! Tantissimi. A 19 anni mi sono trovata una Jaguar sotto casa. Ho ricevuto tantissimi regali e gli uomini mi hanno viziata molto. Io amo gli uomini e ne sono innamorata.

Cosa hai sacrificato per arrivare al successo?

Ho messo sul piatto della bilancia tante cose, cioè i pro e i contro. Ho sacrificato il fatto che me ne sono andata via dalla mia famiglia, ho intrapreso uno stile di vita molto particolare, dormire di giorno e lavorare fino a notte tardi, andare in giro a fare spettacoli, serate, devi essere sempre perfetta, ecc… Questo lavoro mi ha dato tante soddisfazioni ma per averle ho dovuto sacrificare tante cose, e certamente anche un po’ di vita privata.  

Nel tuo lavoro conta di più la bravura o la dirittura morale?

Di dirittura morale in questo lavoro penso che non ce ne sia proprio. Conta la bravura, la bellezza e la professionalità. 

Qual è la tua ossessione?

Ho l’ossessione dei ladri. Ho paura dei ladri e di essere derubata. Tutti viviamo blindati e io in particolare vivo blindatissima da una vita, perché sono terrorizzata dai furti.  

Quali sono i tuoi tabù?

Io non ho tabù, perché sono una persona molto aperta. Però in privato, quando faccio l’amore, non voglio assolutamente che dopo se ne parli di quello che è stato. Deve restare tutto lì. Mi emoziono, ci metto anima e corpo, però poi finisce tutto lì.

Quali sono i tuoi hobby quando non lavori?

Vado in palestra, mi curo tantissimo. Faccio tanto sport, perché mi piace, mi fa stare bene e perché è salutare.

Collezioni?

Non ho mai fatto collezioni, neanche quando ero ragazzina.

Cosa non sopporti?

Le bugie e l’arroganza. Non le sopporto proprio.

Il complimento più bello che hai ricevuto?

I complimenti più belli che ho ricevuto e che ricordo come i più sinceri, sono quelli delle donne. Ogni volta che esco di casa ricevo molti complimenti dagli uomini, ma non so fino a che punto sono sinceri. Detti da una donna invece fanno molto più piacere. L’uomo facendoti un complimento ha un secondo fine, mentre quando lo fa una donna, finisce tutto lì.

Una pornostar può avere fede?

No! Perché sono stata delusa dalla chiesa. Io seguo sempre un filo diretto nella mia vita, non ho grosse deviazioni di quello che penso. E la fede non è che mi interessa più di tanto. Poi con tutto quello che si sente sui preti e gli scandali in Vaticano… Non è un bell’esempio, soprattutto per chi crede. Per me è zero assoluto.

La più trasgressione delle tue trasgressioni?

Le trasgressioni e le cose più pazze che avevo in testa le ho fatte tutte.

Chi e cosa porteresti con te su un’isola deserta?

Mio marito e sul “cosa” direi le mie scarpe. Uso tantissimo i tacchi a spillo, altissimi. Sono sempre con le scarpe a tacchi a spillo, anche in questo momento, mentre parlo con te, sono sul divano e porto i tacchi a spillo e i jeans molto attillati. Ci tengo a farmi vedere molto carina e tutta perfettina.  

Tatuaggi e piercing?

Ho tre tatuaggi indelebili. I piercing non mi piacciono.

Un domani come vorresti essere ricordata?

Come una persona gentile, come una persona buona e disponibile e soprattutto come una brava persona, perché io penso di esserlo.

Progetti?

Io sono molto ambiziosa e adesso vorrei aprire un altro locale di lap dance.

A Verona?

No! A Genova. Ecco perché prima ti avevo detto che volevo trasferirmi a Genova. Al momento non ho progetti di film o di famiglia. I bambini non è che mi piacciono più di tanto. Il mio futuro comunque lo vedo molto lavorativo, anche a livello imprenditoriale.

Siccome il mio sito parla di Roma, hai qualcosa da dire sulla Città Eterna?

Roma è una città meravigliosa. Ogni volta che ci ritorno, mi innamoro nuovamente di questa città. E’ un po’ incasinata e caotica come città, come traffico. Vivendo a Verona che urbanisticamente è perfetta, quando vado a Roma trovo che è l’imperfezione, però è stupenda e l’adoro da morire. Forse è proprio la sua imperfezione che la rende meravigliosa (risata). A Roma c’ho anche vissuto.

La cucina ti piace?

Si! Anche se la trovo un po’ pesantina quella romana. Mi piace più la mia, quella salernitana.  Pensa che paradossalmente mi piace molto la cucina veneta e anche quella del tuo Trentino, Gianfranco. La polenta la trovo favolosa.

E con i romani come ti sei trovata?

Da Dio. Ne ho sposato uno, anche se non è proprio romano de Roma, ma viene da lì vicino.

Un complimento un po’ folcloristico che i romani di fanno spesso?

Me ne fanno tanti e spesso sono molto spassosi. L’altro giorno uno mi fa: “A fata, me fai vede l’etichetta del tuo vestito? Vojo vedè se sei stata fatta in Paradiso”, oppure   “Ammazza che paraurti”.  Uno che mi ha fatto sorridere molto è stato "Lo sapevi che oggi è la giornata mondiale contro la solitudine?". E poi ha aggiunto:"Sei tu la bella ragazza prevista dal mio oroscopo?". I romani sono degli attori nati, che dici Gianfranco? (risata).

C’è un angolino di Roma a cui sei particolarmente legata, Priscilla?

San Giovanni, perché c’ho vissuto, perché sono stata innamorata di un ragazzo di quella zona e perché lì ho passato un po’ della mia adolescenza.