Antonio
Zequila (attore) Roma 3.11.2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Un’artista
senza sogni particolari “perché la mia vita è già un sogno”
La
sua e-mail è antoniozequila1964@libero.it
Antonio
Zequila è nato ad Strani (Salerno) il 1° gennaio del 1964. Attore
cinematografico e di fotoromanzi, ha interpretato ruoli in film quali
“Delizia” (1987), “Sapore di donna” (1990), Legittima vendetta (1995),
“Omicidio al telefono (1994), “Prigionieri di un incubo (2000) e
“Parentesi tonde (2005). In Tv, ha recitato per un breve periodo nella soap
opera “Centovetrine” e per le fiction “College”, “Il Maresciallo
Roca” e “Carabinieri”. Annovera anche alcune apparizioni teatrali, dove ha
recitato nell’opera pirandelliana “Sei personaggi in cerca d’autore” per
la regia di Franco Zeffirelli e in “Giovanna D’Arco”. In televisione è
stato invece spesso ospite di programmi quali “Buona domenica”,
“Passaparola” e “Ci vediamo in TV”. Ha partecipato alla terza edizione
del reality “L’Isola dei famosi”. Poche settimane dopo l'esperienza in
questo reality il 22 gennaio 2006 è stato protagonista di un'aspra rissa
verbale con Adriano Pappalardo durante la trasmissione “Domenica In”, in
seguito alla quale il Direttore di Rai1
Fabrizio Del Noce dispose l'allontanamento dei litiganti da qualsiasi
trasmissione della rete. L'episodio è costato anche una settimana di
sospensione al programma condotto da Mara Venier, sostituita nell'edizione
successiva da Lorena Bianchetti. A seguito della popolarità ottenuta grazie
alla partecipazione al reality e alle vicende collegate, nel 2006 è stato il
testimonial di diversi spot pubblicitari relativi a prodotti di abbigliamento e
suonerie per telefoni cellulari. Il 28 ottobre 2006 è uscito il suo primo disco
“Senza di te”. Sempre nello stesso anno partecipa al film “Parentesi
tonde”, per la regia di Michele Lunella. Nel corso dei primi mesi del 2008
partecipa, dopo un sondaggio tra gli ascoltatori che hanno deciso per il sì,
alla trasmissione radiofonica condotta da Gianni Elsner “Te lo faccio vedere
chi sono io” su Radiosei fm 98,100 a Roma e sui canali Sky.
Intervista
Com’è
iniziata la tua avventura nel mondo dello spettacolo?
E’
iniziata per amore. Ero ragazzo e mi sono innamorato dell’insegnante di
portamento di mia sorella Gerardina. All’epoca studiavo al Liceo e mi sono
prodigato a fare il modello anch’io e da modello. Quindi il primo approccio è
stato per amore che poi è finita per una fuga, perché io e questa donna siamo
scappati a Roma, perché lei era sposata e una volta a Roma ho iniziato a fare i
fotoromanzi. Poi lei si è separata.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te, Antonio?
Loro
sognavano per me un futuro da medico, perché io ho studiato medicina, ho fatto
anche degli esami del primo anno, poi ho lasciato perché ho perso un anno
quindi sarei stato un pessimo medico, però poi li ho ripagati mi hanno visto
come medico nella soap opera Centovetrine che ho fatto nel 2000 (risata).
Che
lavoro fanno i tuoi genitori?
Mio
papà era commerciante e adesso è pensionato, mia mamma ha fatto sempre la
casalinga.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
Il
mio è il nome vero, poi è abbastanza particolare quindi non c’era bisogno di
cambiarlo.
La
tua più grande soddisfazione professionale?
E’
stata quando ho fatto teatro a Londra, con la regia di Zeffirelli, con Enrico
Maria Salerno, in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, dove
abbiamo rappresentato l’Italia all’estero e dopo abbiamo fatto una lunga
tournée, toccando le città più importanti. Altra soddisfazione è stata
recitare accanto a Enrico Maria Salerno, grande attore e grande amico mio e ad
un maestro come Franco Zeffirelli.
La
cosa più cattiva che hanno detto di te?
Non
c’è mai fine alla cattiveria. Purtroppo nel mio lavoro si convive con la
cattiveria.
La
popolarità crea più vantaggi o svantaggi?
Uscire
dall’anonimato e diventare popolare sicuramente crea dei vantaggi. Poi fa
piacere essere conosciuto.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
L’ho
ricevuto da una ragazza. Lei era fidanzata con un principe, siamo stati tre
giorni insieme e alla fine mi ha detto:”Sono fidanzata con un principe, ma non
sono mai stata trattata come mi hai trattata tu in questi tre giorni”.
Il
tuo rapporto con la Fede?
Sono
molto devoto ad un santo, che è San Gaspare del Bufalo. C’è una chiesetta
vicino casa mia dedicata a questo santo ed è dove ho trovato la mia spiritualità.
Lì vado spesso a tranquillizzarmi e rasserenarmi.
Hai
un sassolino nelle scarpe che vorresti toglierti?
Ce
ne ho più di uno nelle scarpe. Adesso non ce ne stanno più anche se porto il
44. Penso che nessuno sia mai soddisfatto di quello che ha fatto e tutti
vorrebbero fare di più e dimostrare di più. Un mio sassolino è che la mia
essenza è diversa dalla mia apparenza e non ho molte vie per espletare.
Un
tuo sogno artistico?
Mi
piacerebbe fare un film con Giuseppe Tornatore, un regista che stimo molto.
Un
sogno privato?
Non
ho sogni particolari, perché la mia vita è già un sogno. Per me
l’importante è avere i genitori in buona salute e un po’ di soldi che ti
permettano una vita serena. E questo è gia un bel sogno.
Parliamo
di Roma, Antonio.
Roma
è una città bellissima, una cartolina vivente, un set cinematografico. Roma è
la città degli innamorati, una città ricca di storia. Ogni sampietrino e ogni
monumento ti dà emozioni. Roma è una città meravigliosa sotto tanti aspetti,
anche dal punto di vista urbanistico e architettonico. Poi come tutte le grandi
metropoli, Roma è un po’ caotica, per via del traffico, quindi è meglio
avere la macchina con il cambio automatico (risata).
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
Per
un periodo ho vissuto a casa di mia sorella, poi ho condiviso una casa per un
lungo periodo con Simona Tagli, nel centro di Roma e adesso vivo fuori città,
ai Castelli Romani, con i miei genitori.
C’è
un angolo di Roma che ami particolarmente?
L’angolo
più bello e suggestivo per me è sicuramente via dei Fori Imperiali, dove c’è
la tutta la storia degli antichi romani, dove c’è la tomba di Giulio Cesare,
dove ci sono tanti monumenti e le antiche vestigia romane. Un posto che infonde
tanta cultura e storia e fanno anche sognare.
La
cucina romana ti piace?
No!
Quella no. Io sono un salutista, mangio abbastanza normale e scondito, un menù
quasi ospedaliero (risata). Ho una alimentazione particolare e la cucina romana,
che trovo abbastanza pesante, non mi piace.
Per
un’artista, Roma cosa rappresenta?
Roma
per un’artista è un punto di inizio. Però ti rendi conto che anche dopo 25
anni che vivi a Roma, ti può stare un po’ stretta. L’importante è non
fossilizzarsi. Io sono uno che viaggia sempre, ho girato tutto il mondo, però
il motivo più importante quando arrivo a Roma e che mi lega a questa città,
sono i miei genitori e mia sorella. Con tutto il rispetto per la città, però
adesso che vivo nel verde dei Castelli Romani, vado a Roma se devo andare,
altrimenti sto qui tranquillo ed evito caos e traffico. Vivo benissimo qui a
Castel Gandolfo, dove c’è la residenza estiva del Papa e trovo che sia un
posto magico e molto carino.