Beatrice Maria Calcaterra (presentatrice e
giornalista televisiva) Magenta
(Mi) 8.3.2024
Intervista di Gianfranco
Gramola
“Sono cresciuta con il calcio e ho seguito
solo il calcio. So che dovrei aprire gli orizzonti ma purtroppo il calcio mi
risucchia tutte le energie e i momenti liberi. Però mi attira e mi affascina
tantissimo la Formula1”
Esperienza lavorative
Conduttrice
Da Gennaio 2024 lavora come prima conduttrice
di House Of Calcio - un programma data driven calcio live dal Lunedì al Venerdì
su Twitch e YouTube, prodotto promosso da Math&Sport EMG.
Conduttrice e giornalista sportiva
Da Novembre 2022 a Giugno 2023 ha lavorato
come presentatrice e giornalista sportiva per PlayerWinLive– un programma di
intrattenimento sportivo prodotto e promosso da Infront Italy S.P.A. e da
Tudisco Groupin onda su Twich. Ha lavorato con Maurizio Pistocchi, Raffaele
Auriemma e Adriano Bacconi.
Presentatrice
Dal 2022 al 2024 ha presentato la seconda, la
terza e la quarta edizione degli NPL Days Italia presso l’Excelsion Hotel
Gallia di Milano.
Reporter
Dal 2022 collabora come giornalista/reporter
con il canale TikTok @lacasadeltifoso e
@winsocialclub per YouTube @lacasadeltifoso.
Intervistatrice e presentatrice
Dal 2021 lavora come giornalista a bordo
campo,intervistatrice e presentatrice per Sedriano FC. Svolge interviste a bordo
campo e fuori dal campo, presenta tornei, eventi e conduce premiazioni. Ha avuto
il piacere di intervistare Marco Parolo, Walter Zenga, Roberto Sosa, Graziano
Cesari e Luca Zanimacchia.
Formazione
Laurea in
Public Relations& Corporate Communication
Università di Lingue e Scienze della
Comunicazione, IULM di Milano
Executive Master in Giornalismo Sportivo RCS
Academy in collaborazione con le testate del Gruppo RCS – Corriere della Sera,
La Gazzetta dello Sport, RCS Sports & Events.
Intervista
Fare la giornalista e presentatrice
sportiva era un tuo sogno da ragazzina o volevi fare altro?
A dire la verità, no. Avevo in mente di
buttarmi completamente nel mondo della moda, poi ho avuto modo di fare la
hostess nel periodo universitario, quindi di avere a che fare con il mondo della
moda e ho capito che era ciò che non volevo fare. Mi sono laureata in Marketing
e Comunicazione e ho iniziato a lavorare nella parte della comunicazione di una
società di calcio dilettantistico e da lì ho preso in mano il microfono per la
prima volta e ho scoperto cosa volevo fare nella vita, perché io uscita
dall’università ho passato un periodo in cui ero completamente spaesata e non
sapevo cosa volevo fare, poi l’ho scoperto testando più lavori ed è nata
questa passione per il mondo della televisione.
Con quali miti sei cresciuta? Chi sono
stati i tuoi idoli televisivi di riferimento?
Divi di riferimento non te lo so dire, però
ho avuto modo di lavorare con delle persone che non fanno parte del giornalismo,
ma fanno parte del mondo del calcio come Adriano Bacconi, che mi ha dato modo di
imparare tantissimo, di crescere, mi ha dato formazione, mi ha sostenuta e mi ha
voluta con lui in questo nuovo progetto che
si chiama “House of calcio”. Ho avuto modo anche l’anno scorso di
lavorare con Maurizio Pistocchi e anche lui, come Bacconi, mi ha sostenuta, mi
ha appoggiata e mi ha insegnato davvero tantissimo. Con lui anche Raffaele
Auriemma. Sono state le persone che
ho avuto modo di conoscere personalmente e che mi hanno insegnato tantissimo.
I tuoi genitori come hanno preso la tua
scelta professionale?
Considera che il mio papà è un’ex
giocatore di calcio, ha giocato in serie A con l’Inter poi nella Lazio, nel
Cesena, nel Bari e quindi è stato lui che mi ha trasmesso la passione per il
calcio. Fin da quando ero piccola sono cresciuta negli stadi e i miei genitori
erano sempre pronti a sostenermi qualsiasi cosa volessi fare e ad oggi sono i
mie primi fan, sono coloro che quando faccio un programma, accendono per primi
il computer per vedermi. Lo stesso mio papà mi da tanti consigli e ogni tanto
mi racconta qualche chicca, qualche curiosità in più perché è stato il suo
lavoro per 50 anni e quindi loro mi sostengono molto nel mio lavoro.
Hai una squadra del cuore?
Ho una squadra del cuore però non posso
espormi su quel lato (risata), perché come giornalista sportiva non posso
prendere parti. Però ti posso dire che più che una squadra del cuore mi
piacciono i giocatori. Adesso sto studiando tanto la parte tattica, i dati, le
analisi e mi sta incuriosendo tantissimo questa cosa dei moduli, come giocano le
squadre e quella è una cosa che mi sta affascinando tantissimo in questo
periodo. Infatti il programma che facciamo è un programma di dati, di analisi
dove appunto scopriamo insieme il lato invisibile del calcio, quello che
visivamente non si vede ma tramite i dati si riesce a scoprire.
Oltre al calcio segui altri sport?
Sono cresciuta con il calcio e ho solo
seguito il calcio. So che dovrei aprire gli orizzonti ma purtroppo il calcio mi
risucchia tutte le energie e tutti i momenti liberi, quindi a oggi ho deciso di
specializzarmi in uno sport e poi un domani magari ci saranno approfondimenti di
qualche altro sport. Mi attira e mi affascina tantissimo la Formula1 e vorrei
studiare e capirne di più su questo mondo.
Hai intervistato parecchi sportivi. Hai
intervistato Jannik Sinner?
Magari. Lui è un fuoriclasse, una di quelle
figure che associo a Maradona, a Messi, a Cristiano Ronaldo. E’ proprio un
campione come ce ne sono pochi. In cento anni di vita che uno si prospetta di
vivere, forse ne incontri 3 o 4 di campioni così, perché sono proprio quelle
figure che si differenziano da tutti gli altri atleti.
Rivedi le tue trasmissioni? Sei molto
autocritica?
Si, sono molto autocritica e questo è uno
dei miei problemi principali. Ogni giorno, dopo che vado in live, rivedo la
trasmissione. Infatti ieri ho fatto un live e prima della tua telefonata la
stavo riguardando e ti confesso che
sono molto autocritica. Il mio problema è che non sono mai soddisfatta al 100
per 100 di me stessa. Mi riguardo e più mi riguardo e vedo le cose che potrei
migliorare. Non c’è mai un giorno che io mi sveglio e sono soddisfatta a
pieno di una puntata andata in onda il giorno precedente. So che è positiva
come cosa, però devo imparare ad apprezzarmi un po’ di più e ad essere
soddisfatta di quello che faccio, perché sono brava e do più peso a ciò che
potrei migliorare invece a ciò che mi riesce bene.
Prima di una diretta, come ti prepari? Hai
un rito scaramantico?
Il mio rito scaramantico che poi non è un
rito, ma è lo studio, cioè mi isolo in una stanza e comincio a leggere e a
studiare tanto. Più studio e più vado meglio e questo è come mi preparo prima
di una diretta. L’isolarmi da tutto il mondo e arrivare concentrata e poi nel
momento in cui si accende la telecamera, esce fuori tutto. Però la
concentrazione è alla base del mio lavoro. Poi una cosa difficile che devo
migliorare tantissimo è imparare a gestire le mie emozioni, perché nella vita,
oltre che nel lavoro, ci sono altre cose, la famiglia, l’amore e le amicizie.
Io purtroppo fatico a gestire le emozioni e quindi
questo chiudermi in me stessa mi permette di staccarmi da tutto il resto
e di lasciare andare tutto ciò che mi circonda in quel momento e di
concentrarmi unicamente su quello che devo dire e fare davanti alla telecamera.
Quali sono le tue ambizioni? Hai degli
obiettivi?
Ho degli obiettivi e delle ambizioni. Ho 26
anni, sono giovane e ho ancora molto da imparare. Ho tantissima strada da fare
ma mi piacerebbe un domani lavorare in una TV più grande, una Tv a livello
nazionale.
Quanto contano i social nel tuo lavoro?
Contano tanto perché se utilizzati in modo
corretto sono come un curriculum. Viviamo in un’epoca in cui i social fanno
parte della nostra quotidianità e ci sono persone che vengono a cercarmi, a
guardare il profilo per conoscermi meglio. E’
anche un modo per far fluire tutti i miei video, tutte le mie immagini
perché non tutte le persone seguono il mio programma e allora condivido video e
foto e questo da la possibilità a chi mi apprezza di poter vedere cosa faccio e
come lavoro. E’ una vetrina e ti confesso che sono tanti i lavori che ho
trovato tramite instagram perché vedono i lavori che ho fatto e hanno
sott’occhio del materiale.
Oltre al lavoro curi delle passioni nella
vita?
Amo lo sport, quello più meditativo cioè ho
sempre bisogno di uscire e stare all’aria aperta. Vivo un po’ fuori Milano e
amo questa zona perché mi da modo di poter andare a camminare. Sono vicino al
Naviglio e faccio lunghe camminate meditative che mi permettono di riequilibrare
la mia vita e di staccare da tutto il mondo e anche dal lavoro, perché è
giusto anche staccare un pochino. Me ne rendo conto, è difficile ma cerco in
tutti i modi di farlo. Sento proprio il bisogno, l’urgenza di farlo
quotidianamente.
A chi vorresti dire grazie?
Vorrei dire grazie ai miei genitori che mi
hanno permesso di studiare e mi hanno dato modo di sperimentare più campi non
mettendomi sotto pressione, che mi hanno sempre sostenuta in ogni mia scelta e
hanno fatto tanti sacrifici. All’inizio non mi facevano il contratto, cioè
lavoravo come collaborazione gratis e i miei genitori mi hanno permesso di fare
questo. Poi un grazie alle persone che lo scorso anno mi hanno formata. In
primis Adriano Bacconi che è stata una delle mie figure di riferimento e, come
ti dicevo prima, è sempre stato al mio fianco, mi ha sempre sostenuta,
indirizzata, mi ha anche criticata ma per migliorarmi e ad oggi se faccio questo
lavoro è grazie a lui che mi ha sempre spronata.