Brigitta Boccoli (attrice e showgirl) Roma
7.6.2018
Intervista di Gianfranco Gramola
Io non ho ambizioni artistiche, a me piace
fare ciò che mi diverte. A chi devo dire grazie? A mio marito
che ha tanto insistito per fare un figlio, perché io non volevo diventare
mamma. Invece oggi lo ringrazio.
La biografia e il curriculum sono tratti dal
sito www.moiraorfei.it
È lei l’eroina
del nuovo spettacolo del Circo di Moira Orfei, eclettica ballerina, sorprendente
cantante e intrepida domatrice di tigri! Per quanto già abituati alla sua
bravura al cinema, in teatro ed anche in TV, si rimane piacevolmente incantati
dal suo fascinoso sorriso e dalla sua abilità nel calarsi in panni tanto nuovi
quanto “rischiosi”. Il suo coraggio conquista almeno quanto la sua
spontaneità e la sua naturalezza nell’affrontare questa sfida quotidiana
(naturalmente quando i suoi impegni nel mondo dello spettacolo non la tengono
lontana). La prima apparizione televisiva di Brigitta Boccoli avviene in
“Pronto, chi gioca?”, programma condotto da Enrica Bonaccorti, al fianco
della sorella Benedicta, appena tredicenne. La regia del programma era di Gianni
Boncompagni, che da noto talent-scout, viene colpito dalla bravura e dalla
bellezza delle sorelle e propone loro immediatamente di scritturarle per
“Domenica in”. La scelta si rivelò così giusta da riconfermarle anche
per l’anno successivo, assicurando il successo del programma. Brigitta, anche
per la giovanissima età, non ha qualità uniche nel ballo o nel canto, ma ha
qualcosa di più: un fascino particolare che “buca lo schermo”, è la
ragazza della porta accanto, che ogni uomo ha sempre sognato; in breve tempo
diventa la “fidanzatina” d’Italia. Impegnatissima tra cinema e teatro, è
sempre applaudita con grande successo di pubblico. Ai suoi molti impegni si è
aggiunta da poco la Direzione artistica del Circo di Moira Orfei, mondo dal
quale è rimasta affascinata dopo l’esperienza a “Reality Circus”.
Brigitta si definisce "martellante fino allo sfinimento e cocciuta come un
mulo", ma assicura che in lei prevalgono la "solarità, la poliedricità". Nel
2006 è stata una delle guest star di "Olè", il film di Natale dei
fratelli Vanzina.
Teatro
SCANZONATISSIMO con Claudio Insegno,
regia Dino Verde (1993-1994)
IL GUFO E LA GATTINA con Gianfranco D’Angelo, regia Furio Angiolella (1998)
L’ULTIMO TARZAN con Gianfranco D’Angelo, regia Sergio Japino (1999)
IL PADRE DELLA SPOSA con Gianfranco D’Angelo, regia Sergio Japino (1999-2001)
ANFITRIONE con Maurizio Micheli, regia Michele Mirabella (2001)
LA SCHIAVA con Gianfranco D’Angelo, regia Claudio Insegno (2002)
USCIRÒ DALLA TUA VITA IN TAXI con Ennio Copltorti, regia Ennio Coltorti
(2002-2003)
IL PARADISO PUÒ ATTENDERE con Gianfranco D’Angelo, regia Anna Lenzi, G.
D’Angelo (2003)
LA MIA MIGLIOR NEMICA con Anna Tognetti,
Marilena Frasca, Laura Monaco, regia Cinzia Berni (2010)QUEL
POMERIGGIO DI UN GIORNO DA … STAR (2018)
Cinema
MANHATTAN BABY, regia di Lucio Fulci (1982)
LA RAGAZZA DEI LILLÀ, regia di Flavio Mogherini (1985)
COM'È DURA L’VVENTURA, regia di Flavio Mogherini (1988)
NOSTALGIA DI UN PICCOLO GRANDE AMORE, regia di Antonio Bonifacio (1991)
GLI ANGELI DI BORSELLINO, regia di Rocco Cesareo (2003)
OLÈ, regia di Carlo Vanzina (2006)
TV
- Fiction
RICOMINCIARE - Soap opera - Rai Uno (1999-2000)
UNA DONNA PER AMICO 3, regia di Marcantonio Graffeo e Alberto Manni - Serie TV -
Rai Uno (2001)
CUORI RUBATI, registi vari - Soap opera - Rai Due (2002)
DON MATTEO 4 - Episodio: Il delitto del biberon - Serie TV - Rai Uno (2004)
TV - Programmi
DOMENICA IN - Rai 1 dal 1987 al 1991
AVANSPETTACOLO con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, regia Giancarlo Nicotra -
Rai 3 (1992)
VAMOS A BAILAR conduttrice con Leonardo Pieraccioni, regia Adolfo Lippi - Rai 1
(1993)
CASTROCARO conduttrice con Claudio Cecchetto, regia Adolfo Lippi - Rai 1 (1993)
CASTROCARO conduttrice con Gigi Sabani, regia di Adolfo Lippi - Rai 1 (1994)
TUTTI A CASA con Pippo Baudo, regia di Gino Landi - Rai Uno (1994)
L’ANTIFESTIVAL conduttrice, regia di Rita Vicario - Rai 3 (1997-1998)
A VOICE FOR EUROPE conduttrice, regia di Furio Angiolella - TMC (1999)
REALITY CIRCUS con Barbara D'Urso - Reality Show - Canale 5 (2006)
Brigitta Boccoli con il marito Stefano Nones
Orfei
Intervista
Mi racconti chi ti ha trasmesso la
passione per il mondo dello spettacolo?
La passione non me l’ha trasmessa nessuno,
quella ce l’aveva mia sorella Benedicta. Abbiamo le foto quando da piccolina,
si metteva il body, metteva la musica e imitava Heater Parisi. Poi ha fatto
anche danza. Io in realtà non avevo questa passione.
Poi è successo che mia sorella ha iniziato a lavorare con Gianni
Boncompagni in “Pronto, chi gioca?”, un programma presentato da Enrica
Bonaccorti. Io andavo a trovarla spesso e ad un certo punto Boncompagni ci
propose di fare Domenica In insieme, come gemelle, che poi gemelle non siamo. Io
avevo già fatto delle pubblicità, ma erano state cose capitate per caso. E’
come se questo mestiere mi fosse venuto incontro, non io a cercarlo. Anch’io
come mia sorella da piccolina facevo danza e cercavano nella mia scuola una
bambina per fare la pubblicità dei biscotti Colussi Gran Turchese e scelsero me
e lo feci con gran divertimento. Poi da quello mi chiamarono per fare un film
con Lucio Fulci e poi un altro film sempre per caso, perché il padre di una mia
amica di scuola faceva il regista e cercava proprio una come me. C’è stato
nella mia vita un accostamento verso questo mestiere veramente molto casuale.
Forse sono stata destinata, perché sinceramente io avrei fatto altro nella
vita, eppure mi è capitato e ti ritrovi dentro una cosa che poi ti appassiona.
I tuoi genitori che futuro speravano
per te?
Mio padre sinceramente non pensava questo
futuro per me, perché era contrario a questo lavoro. Mia madre invece era tanto
appassionata di questo mestiere, anche perché nostra nonna faceva la ballerina.
Nonna era ungherese e ha girato tutta Europa con una compagnia teatrale. Poi
venne in Italia dove incontrò mio nonno che era un produttore teatrale. Diciamo
che lo spettacolo è un po’ nel nostro dna.
Fra colleghe hai trovato più rivalità
o complicità?
Rivalità (risata). Una giusta complicità,
ma con rivalità. Questo mestiere è molto difficile e credo che il lavoro nel
mondo dello spettacolo e il mestiere del calcio siano in qualche modo similari.
Il punto d’arrivo è così alto che è difficile trovare delle persone con cui
legare in maniera molto sincera. Infatti devo dire che la mia cerchia di amici
veri, i più stretti, non fanno parte del mondo dello spettacolo. Poi ho
incontrato persone nel mio cammino molto piacevoli, con i quali ho un buon
rapporto. Però devo dire che sono più maschi, perché le donne sono abbastanza
tremende (risata).
Quali sono le tue ambizioni, Brigitta?
Io non ho ambizioni artistiche, a dire la
verità. A me piace fare ciò che mi diverte, non è che sogno di vincere
l’oscar o chissà che premi. Perlomeno sono arrivata in una fase della vita un
po’ diverso, dove io mi devo divertire, quindi la mia intenzione è fare cose
che mi piacciono, che mi divertono. Con mio marito abbiamo un’azienda di
famiglia per cui dedichiamo molto tempo per creare e fare qualcosa che piaccia
al pubblico e questo mi dà molta soddisfazione. In realtà a me piace stare più
dietro le quinte. Quindi se mi chiedessero se preferisco fare uno spettacolo
come prima attrice, come produttrice, come regista o come organizzatrice,
sicuramente direi dietro le quinte e non come prima attrice. Mi diverto di più
e sento più mio lo spettacolo. E questo lo faccio moltissimo al circo, perché
con mio marito decidiamo i numeri, facciamo la regia, proviamo le luci, le
musiche e questo e quello. Tutto ciò mi dà molte soddisfazioni.
Com’è andata la commedia teatrale
“Un pomeriggio di un giorno da star” ?
E’ andata benissimo. In questo caso ho
trovato una compagnia molto piacevole. Con Corrado Tedeschi mi sono trovata
molto bene, lui è un fantastico compagno di lavoro.
Mi
racconti il tuo personaggio?
Il
mio personaggio mi ha divertito molto perché era totalmente diverso da me.
Nella commedia ero una giornalista intraprendente ma sfigata, nel senso che non
lavorava da due anni e che pur di lavorare era disposta a tutto per cercare
l’occasione del successo. Si inventava qualunque cosa ed era di una cattiveria
spietata e quindi mi divertiva molto questo personaggio perché è un po’ ciò
che succede oggi in Italia, nel senso che è abbastanza verosimile questo
personaggio. Nella commedia ovviamente è stato molto amplificato, però è
qualcosa che esiste nel nostro mondo. Mi ha divertito molto tirare fuori una
parte di me che non ho. Mi è piaciuto anche il fatto che il regista, quando
dicevo delle battute un po’ da incavolata, mi diceva: “Guarda che tu sei una
persona morbida nella vita, quindi non sei tu, devi metterci più grinta”. In
effetti ho dovuto fare un gran lavoro per trasformarmi.
I
tuoi prossimi impegni artistici?
Per
quanto riguarda il teatro, vediamo se si riprende questa commedia in autunno.
Invece per il circo stiamo facendo le prove per lo spettacolo di
quest’inverno, quindi siamo molto presi e facciamo avanti e indietro
continuamente tra la scuola del bambino, a Roma, che ringraziando Dio adesso
finisce, e la preparazione dello spettacolo.
Parliamo
del circo. Come ricordi il debutto in pista?
Il
mio debutto in pista è stato molto emozionante, perché sono abituata a fare
spettacoli dal vivo e quindi ad un pubblico dal vivo, ma il pubblico del circo
è in qualche modo diverso da quello teatrale e televisivo. Ma anche
l’atmosfera è diversa, nel senso che recitare, cantare e ballare in un posto
dove c’è una pista tonda, dove il pubblico non ce l’hai solo frontale, ma
tutto intorno, fa veramente molto effetto. Questa è la cosa che mi ha colpito
di più.
Qual
è la formula vincente per portare avanti la tradizione del circo?
La
formula vincente è mischiare la tradizione con il moderno. Mischiare le arti è
quindi unire circo al teatro, alla musica, alla canzone dal vivo, mischiare
tutte le forme di spettacolo e questo incuriosisce e appassiona molto la gente.
Altra cosa è dare al pubblico emozioni che non sono solo adrenalina, ma anche
emotività.
Hai
mai avuto momenti di pericolo durante una esibizione?
C’è
stato un periodo che facevo il numero delle tigri, insieme a mio marito. Lì è
molto pericoloso e ho visto mio marito essere aggredito davanti ai miei occhi.
Io ero con lui nella gabbia.
Hai
mai lavorato per beneficenza?
Vent’anni
fa facevo molte serate per beneficenza.
A
chi vorresti dire grazie?
A
mio marito che ha tanto insistito per fare un figlio, perché io non volevo
diventare mamma. Invece oggi lo ringrazio di avere un figlio, perché è merito
suo.
Parliamo
di Roma. Che rapporto hai con la tua città?
La
amo moltissimo. Dopo un po’ che sto lontana da Roma soffro e ci devo tornare.
Molti dicono “la mia Africa”, io dico “la mia Roma” (risata).
Mi
racconti i tuoi luoghi del cuore?
Io
vivo a Roma nord, che non è una zona bellissima architettonicamente, è una
zona degli anni 60/70. E’ un posto a cui sono
molto legata perché c’ho passato l’infanzia e l’adolescenza. Un altro
posto a cui sono molto legata è il centro storico perché mi ricorda un periodo
molto bello della mia vita.
Come
definisci i romani?
I
romani secondo me, sono un mondo a parte, come lo sono anche i napoletani. Noi
romani abbiamo una nostra simpatia, una nostra follia, un nostro modo di vivere,
diverso dagli altri. Alcuni ci amano, altri ci detestano. Definirei i romani
fantasiosi. Noi romani prendono la vita un pochino, come si dice a Roma,
“scialla” (risata). Viviamo sicuramente meglio di altri che lavorano di più,
anche se è un luogo comune che i romani non sono lavoratori. Però abbiamo un
atteggiamento diverso nei confronti della vita. I napoletani anche in qualche
modo, forse anche un po’ troppo (risata). Noi romani, secondo me, siamo la
giusta via di mezzo.
Roma
sta vivendo un periodo nero. Un consiglio alla sindaca Raggi?
Io
consigli non li so dare. Sicuramente non è un bel periodo per Roma. Mentre è
un periodo molto bello per Milano, perché sta vivendo un momento fantastico.
Sono stata a Milano con lo spettacolo per tre settimane ed è una città che
conosco bene, perché i miei genitori sono di Milano. A differenza di Milano,
Roma sta vivendo un periodo fra mille problemi. Capisco anche che non sia facile
gestire Roma, perché è molto grande e non ha una educazione da parte dei
cittadini. Io un consiglio non lo so dare
alla Raggi, ma sicuramente la deve amare molto per lavorarci.