Chiara Gensini (attrice) Roma 1 aprile 2009
Intervista di Gianfranco Gramola
Una romana innamorata del Cupolone
Chiara Gensini è nata a Roma il 2 maggio del
1982 da padre italiano e madre greca. Vive a Roma. E' diplomata alla London
Drama School di Londra e inoltre ha conseguito il diploma di V e VI anno alla
Guildhall di Londra. A Roma ha frequentato il corso di acting di Jenny Tamburi e
quello di Bernard Hiller nel 2006.
Curriculum
Cinema:
Tickets (2004) – Decamerone (2005) – Arrivano i mostri (2008/09).
Televisione:
L'uomo Della Carità (2005) –
Distretto di Polizia 5 (2005) – Nati ieri (2006) – Buttafuori (2006) -
Capri 2 (2008) – I Cesaroni 3 (2009).
Teatro:
La Lisistrata (2006).
Ha detto
- Dopo
i Cesaroni
mi piacerebbe recitare in
un film horror.
- La
mia generazione non
è così male come viene descritta. Per esempio non siamo così superficiali
come vogliono farci apparire.
- Ci
sono molte attrici che ammiro, straniere e non, attuali e del passato. Ma non ho
mai pensato a ispirarmi a qualcuno in particolare.
- Credo che per essere attrice la bellezza
non sia fondamentale, come sono invece l'intensità, la particolarità nei
lineamenti e nelle espressioni.
Curiosità
- E’
figlia unica di padre chirurgo ortopedico e madre imprenditrice nel ramo
farmaceutico.
- Parla
perfettamente inglese e greco.
Intervista
Bella è bella, non
c’è che dire, simpatica è simpatica (lo garantisco io), ed è pure brava,
molto brava. L’abbiamo ammirata ne “I Cesaroni”, nel ruolo di Simona dove,
complice la musica, ha fatto breccia nel cuore tormentato di Marco Cesaroni.
Incontro telefonicamente Chiara, mentre passeggia per Roma, nella sua zona,
quartiere Prati. E’ di una simpatia e disponibilità unica. Una brava ragazza,
insomma.
Com’è nata la
passione per lo spettacolo, Chiara?
In realtà non me
l’ha trasmessa nessuno, nel senso che io non credevo di fare questo lavoro
quando ero più piccola. Mi piaceva, però non lo consideravo neanche un lavoro
non avendo ne un amico, ne un parente, nell’ambiente.
Ma i tuoi
genitori che futuro sognavano per te?
Mio padre che è
medico, mi ha sempre detto di fare tutto tranne che il medico, perché è un
lavoro impossibile. Quindi sapendo le difficoltà, mi ha sempre detto che
bastava che facessi qualunque cosa, che dovevo studiare inglese e che qualsiasi
lavoro andava bene. Non è che ha mai espresso un desiderio da quel punto di
vista.
Quali sono i
tuoi idoli?
Ho dei poster nella
mia stanzetta, ma quando ero giovane io, gli artisti erano più belli di come
sono adesso. Ma il mio idolo assoluto di attore e di bravura è Leonardo di
Caprio. Quello italiano è Claudio Santamaria.
Qual è stato il
complimento più bello che hai ricevuto nel lavoro?
Che ero stata brava
e che mio ero affaticata molto e per quello ero stata grande e questo me
l’hanno detto in tanti.
Quando è
successo?
Ad ottobre, perché
avevo fatto un lavoro abbastanza faticoso e mi hanno mandato un messaggio con
scritto che ero stata grande, che mi ero affaticata e che avevo dato il massimo.
Sono stata molto contenta quando mi è arrivato quel massaggino.
La cosa più
cattiva che hanno detto su di te?
Beh! Ce ne sono
state. Mi è capitato di non essere trattata bene diciamo. Però dopo un po’
non ci pensi più. Ma alla fine, con l’esperienza riesci a farti rispettare.
Quali sono i
tuoi hobby quando non lavori?
Come hobby mi piace
uscire, fare un giro, mi piace anche cucinare però quando sono a casa.
Che rapporto hai
con la fede?
Non sono
praticante, anche se sono stata 13 anni a scuola dai preti. Dalle elementari al
Liceo ho frequentato una scuola di preti, quindi forse l’ho vissuta anche in
maniera troppo rigida. Voglio dire che c’è stato una specie di rifiuto per quel
motivo e adesso
ho un rapporto diciamo passabile.
Qual è il tuo
sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel
cassetto è poter scegliere i lavori che faccio. Ma credo che questo sia il
sogno di tutti gli artisti, anche se è banale.
Progetti?
In questo momento
ho delle cose in ballo, ho fatto molti provini, ma di sicuro niente quindi non
ci voglio neanche pensare in realtà. Più ci penso più mi va male, quindi
faccio finta di niente. Prendo la vita giorno per giorno. Da un po’ di tempo
mi sono resa conto che finora, nel mio piccolo, le poche cose che ho fatto, mi
sono capitate così. Quindi non ho passato ore di angoscia, di stress e di ansia,
in attesa che arrivino lavori. La vita di attrice è molto difficile, come
quella di tanti altri mestieri.
Parliamo della
tua città. Che rapporto hai con Roma?
Quando ero più
giovane, avevo un rapporto non molto positivo, a dire la verità, perché ho
avuto una specie di rifiuto. Finita la scuola sono partita e sono andata
all’estero per 4 anni. Però stando all’estero ho imparato ad apprezzare la
mia città e
adesso sono follemente innamorata di Roma. Ci sono tornata dopo 4 anni all’estero
e non vedevo l’ora di tornare. Quindi un po’ mi ha fatto bene, sia come
esperienza perché naturalmente stare fuori, ho apprezzato quelle cose che prima
mi sembravano scontate in una città che comunque poi è unica. Ha molte cose
negative però sono talmente tante quelle positive che si sopporta tutto
insomma.
C’è un angolo
di Roma che ami particolarmente?
A me piace molto
Trastevere. O comunque il centro storico perché da l’idea di stare in un
paesino. Quella è la cosa bella di Roma è che comunque ti ritrovi negli angoletti soprattutto di Trastevere, che ti sembra di stare
in paesini lontanissimi quando in realtà a due strade di distanze c’è il
traffico caotico.
Cosa ti manca di
Roma quando sei via per lavoro?
Il tempo, a parte
oggi che piove e c’è un tempo pazzesco e poi la tranquillità. Mi manca anche
il passeggiare per strada o nelle
vie del centro. Anche quando vado in altre città italiane comunque mi manca
Roma e mi mancano anche i romani.
A proposito dei
romani, come li trovi?
I difetti è che in
alcune zone di Roma anche quelle magari più borghesi, secondo me i romani sono molto provinciali. Mentre il vero romano è
gioioso, simpatico, ha un umorismo che secondo me batte tutti in Italia. Poi
sono un po’ doppi, il romano vero è grande. Sdrammatizza, è simpatico, fa
battute che non ti immagineresti, poi sono molto generosi mentre poi in altre
parti di Roma sono un po’ con la puzza sotto il naso, magari per ignoranza.
In quali zone di
Roma hai abitato, Chiara?
Io ho sempre
abitato in zona Prati, da quando sono nata fino adesso, sempre qui. E’una zona
molto trafficata, è un po’ incasinata, però qui si sta bene perché io a
piedi posso andare al centro, senza prendere la macchina.
Come vivi la
Roma by night?
By night… esco
vado a Trastevere, vado al centro. A Roma non ci sono molti locali, però la
cosa bella è che si può stare benissimo anche fuori, in giro per le strade
proprio senza l’enorme locale.
Per un artista
Roma che cosa rappresenta?
Roma è un po’ il
centro, è un posto per lo spettacolo per il cinema è il top. C’è più
possibilità di sfondare io non ho mai avuto questo problema perché essendo di
Roma mi è venuto tutto molto naturale, però credo comunque che per un attore
sia fondamentale a un certo punto doversi trasferire a Roma.