Cristiana Ciacci (cantante – showgirl)       Andalo (Trento) 12.9.2018

                             Intervista di Gianfranco Gramola

La figlia di Little Tony ha un ambizione: “Continuare più a lungo possibile questo spettacolo di papà, perché merita, perché è carino e perché ogni sera ci mettiamo tanta energia, tanto impegno e passione”

Cristiana con il papà Little Tony 

Intervista

Incontro la figlia di Little Tony ad Andalo, in Trentino, dove sta aspettando per esibirsi in uno spettacolo, con la sua Little TONY Family.

Hai iniziato a cantare prestissimo. Non è che sognavi di fare altro nella vita?

Volevo fare la ballerina, perché ho sempre avuto un amore profondo per la danza, l’ho studiata fin da quando ero piccola, poi l’ho insegnata e l’ho praticata per tanti anni, anche a livello professionale. Però mi sarebbe piaciuto proprio tanto fare la ballerina classica. Il mio idolo era Lorella Cuccarini, che è molto preparata a livello tecnico.

Crescendo professionalmente, hai trovato il mondo dello spettacolo come te lo immaginavi o ti ha deluso?

Ci sono cresciuta nel mondo dello spettacolo, Gianfranco, quindi non ho avuto molte illusioni. Nel senso che ho imparato a conoscerlo da subito, nei suoi pregi e nei suoi difetti, nelle sue invidie e nelle cose belle e brutte che ci sono in ogni ambiente. Il mondo dello spettacolo è sicuramente un ambiente un po’ particolare. Io l’ho vissuto con papà fin da quando sono nata, quindi alla fine per me era un mondo normale. Anche con papà stavamo sempre ai margini della vita, non abbiamo mai fatto tanta vita mondana, rispetto ad altri colleghi e gente dell’ambiente. Ogni tanto ci si incontrava per lavoro e quindi un saluto cordiale, ma non abbiamo mai avuto delle frequentazioni assidue. Alla fine io e papà abbiamo vissuto la nostra vita, una vita particolare.

Temi mai il confronto fra te  e tuo papà da parte del pubblico?

Si,certo. E’ una presenza ingombrante quella di papà, nel senso che è un’eredità pesante e quindi è inevitabile che il confronto ci sia, sono la figlia. Il pubblico si aspetta di rivedere un po’ la sua bravura, il talento e l’abilità in me. Questa responsabilità me la sono sentita addosso fin da piccola, cioè quando ho iniziato a stare sul palco con lui, a cantare, a presentare e a ballare nei suoi concerti. Però finché c’era lui, io ero un’altra cosa. Adesso non posso sostituirmi a lui, però me lo sento addosso questo paragone, anche se io  ci tengo a dire che ho la fortuna e l’onore di questa grossa responsabilità che lui mi ha dato, cioè di portare avanti la sua eredità musicale e di questo sono onorata.  Mi riempie il cuore di gioia quando le fan di papà mi dicono che nei miei occhi rivedono i suoi occhi e questa somiglianza ricorda molto lui. Io non voglio assolutamente sostituirmi a lui, né avvicinarmi  minimamente a lui, anche perché non potrei. Spero comunque che il pubblico apprezzi questa diversità. 

Quali sono le tue ambizioni?

Le mie ambizioni lavorative sono quelle di continuare più a lungo possibile questo spettacolo di papà, perché merita, perché è carino e perché ogni sera ci mettiamo tanta energia, tanto impegno e passione. E’ uno spettacolo valido, è un prodotto dove c’è sia il divertimento nello stile di papà, cioè paillettes, luci e tanti cambi d’abito, tante canzoni divertente e veloci, poi ci sono anche momenti emozionanti dove cantiamo tutti i suoi grandi successi italiani. I momenti più emozionanti sono i due duetti che faccio con papà.

Hai mai lavorato per solidarietà?

Abbiamo fatto beneficenza sia con papà che senza papà. L’ultima cosa l’abbiamo fatta quest’anno, in agosto ed era “Agosto con noi” per l’Istituto Oncologico Ramazzini di Bologna. Noi Little TONY Family siamo sempre pronti per la solidarietà.

A chi vorresti dire grazie?

A mio papà principalmente, perché mi ha dato questa enorme possibilità di vivere questo mondo dello spettacolo da piccolissima, di imparare da lui tutta la sua professionalità  e  come si fa questo mestiere. Grazie a mia mamma, che anche se non era d’accordo che facessi questo lavoro, però alla fine mi ha permesso di farlo. Grazie anche alla vita, alla fortuna e al pubblico che ha amato papà per tanti anni e ancora adesso continua ad amarlo.

Il mio incontro con Cristiana Ciacci ad Andalo (Trento)