Danila Cattani (personal trainer e influencer)
Dubai (Emirati
Arabi) 15.3.2023
Intervista di Gianfranco
Gramola
“I rischi di onlyfans sono che i video
vengono divulgati, come è già successo. Non è piacevole perché chiaramente
si subisce la gogna, soprattutto se abiti in un piccolo paese e questo l’ho
sofferto tanto inizialmente, poi mi sono detta “Chi se ne frega” perché
tanto la gente ti critica lo stesso”
Danila Cattani, è nata nel giugno del 1990 e
proviene da Termon un piccolo paese della Val di Non, in Trentino. Dopo 3 anni
di giurisprudenza a Trento si è laureata in Scienze Motorie, Sportive e della
Salute, ha lavorato nel campo del fitness come coach online e personal trainer
ma ancora prima della laurea ho iniziato a lavorare come receptionist in una
palestra di Trento. Nel 2017 ha lavorato come istruttore in sala pesi e faceva
qualche ora come personal trainer. In seguito ha scoperto il mondo della
fotografia – quando già Instagram cominciava a crescere – perché
condivideva sui social la sua preparazione atletica (all’epoca ero l’unica
in Trentino a preparare per gare di Bodybuilding). Nel 2019 ha cominciato a fare
delle foto un pochino più spinte rispetto a quelle prettamente fisiche. Ha
smesso di fare la personal trainer, ha mantenuto solo quello che è la consegna
coaching online di programmi d’allenamento e consigli alimentari. Ha cercato
di far crescere quell’aspetto e ho aperto la mia piattaforma OnlyFans, un sito
(a pagamento) dove si possono pubblicare foto e video senza la censura.
Intervista
Sei nata a Cles. Che scuole hai fatto e
dove?
Ho fatto le elementari a Campodenno, le
scuole medie a Denno, poi ho fatto il liceo Scientifico bilingue al Russell di
Cles e poi Giurisprudenza Trento, ma ho capito che non era la mia strada, non mi
piaceva e quindi ho mollato tutto per andare a fare scienze motorie a Urbino,
dove poi mi sono laureata.
I tuoi genitori che lavoro fanno?
Mia madre ha fatto la casalinga per tanti
anni e adesso è un imprenditrice agricola perché la mia famiglia ha della
campagna. Mio padre invece non è agricoltore, ma ha una ditta di movimento
terra, quindi escavatori, camion e fa prevalentemente piste da sci. Quindi le
piste da sci che trovi in Paganella, le ha fatte tutte lui.
Sei originaria di Termon, un piccolo paese
della val di Non. Com’è il rapporto con il tuo paese?
Sono nata e cresciuta in val di Non e fino a
23 anni ho abitato a Termon, poi sono andata a Urbino per fare l’università e
dopo Urbino poi sono tornata a casa per alcuni mesi e mi sono trasferita a
Trento, ma poi me ne sono andata via anche da lì. A Termon ho un mio ex che non
ricordo con molto affetto. Amici non ne ho, ma ho dei conoscenti, quelli che
incontri e saluti e basta. Non esco con nessun paesano e il mio paesino non mi
manca assolutamente. Quando torno a casa percepisco un certo disagio, non esco
perché non lo sento più il mio paese.
Da bambina, alla domanda “Cosa vuoi fare
da grande?” cosa rispondevi.
Io fin da piccola sono sempre stata fissata
con l’aspetto fisico e le belle donne. Mi rivedevo la pubblicità delle
“Bilboa” dove c’era questa bellissima ragazza che passeggiava sulla
spiaggia, mezza nuda, che aveva un fisico che io non avevo mai visto
nelle ragazze del mio paese e io desideravo essere così, una Pamela
Anderson, una modella di Victoria’s Secret, volevo essere una gnocca della
madonna (risata). Sostanzialmente questo volevo essere, una bella gnocca.
Professionalmente nasci come personal
trainer. Com’è nata questa passione e com’è il tuo rapporto con lo sport
in generale?
Partendo dal presupposto che io volevo essere
“gnocca”, a 13 anni il primo filo di cellulite dovuto al fatto di essere
diventata signorina, per me è diventato subito un cruccio. Perciò andavo in
camera a fare la cyclette come una matta, tutte le sere e poi pian piano
crescendo, mi sono appassionata, mi sono informata riguardo al fitness e agli
allenamenti. A 16 anni mi sono iscritta ad una palestra di Cles per la prima
volta e mi sono innamorata immediatamente di quell’ambiente e non ho più
smesso di frequentare la palestra e a 23 anni ho deciso che sarebbe diventata la
mia professione.
Altra tua passione è il bodybuilding. Ho
letto che hai vinto anche dei trofei.
Si, dal fitness è nata la passione per il
bodybuilding da subito. Dopo l’università,
26 anni, ho deciso che dovevo fare un salto di qualità, quindi non solo
fare palestra tanto per fare, ma darmi degli obiettivi. Ho contattato una
persona del settore chiedendogli che
mi preparasse e mi seguisse nella preparazione, nella dieta e negli allenamenti.
Poi nel 2017 ho fatto la mia prima gara e l’ho vinta.
Era quella gara a cui tenevi molto?
Si, era il novembre del 2017 e sono andata in
macchina da sola fino a Perugia. Tra
l’altro ero trafelata e sfinita dalla dieta che era abbastanza rigida, ma ho
vinto la gara dove c’erano tantissime atlete ed era un trofeo molto importante
che si chiama “Due Torri”. Adesso è meno importante, ma all’epoca era
molto in auge come trofeo. Nessuno mi aveva accompagnata, nessuno mi aveva
supportata, ma ero sola come un cane e quando ho vinto la gara, mi sono detta:
“Danila, tu puoi fare quello che ti pare anche da sola. Non hai bisogno di
nessuno”. E’ stata come una presa di consapevolezza.
Dalla palestra a modella. Com’è nata
questa scelta?
Non ho mai fatto la modella, diciamo che
dalla palestra avevo l’ambizione di farmi conoscere. Facevo la personal
trainer ma non mi accontentavo di stare a Trento dove lavoravo. Volevo farmi
conoscere e diventare un punto di riferimento come ragazza amante del
bodybuilding e del fitness, perciò quasi da subito ho cominciato a
condividere i miei allenamenti e le mie cose sui social. E da lì sono
diventata modella, si ma di fitness non di moda. Hanno iniziato a seguirmi
proprio per il mio aspetto fisico che veniva dalla palestra e in tutto quello
che facevo e per come lo condividevo.
Hai mai avuto delle modelle o personal
trainer di riferimento?
Non mi considero una modella perché non ho
mai fatto delle passerelle, ma ho fatto tanti servizi fotografici ma la moda non
è il mio settore e non mi ispiro a nessuno all’interno del mondo delle
modelle.
Dalle foto sui social ho l’impressione
che sei molto esibizionista o sbaglio?
Sono molto spigliata, però è una qualità
che ho appreso ultimamente perché sono sempre stata molto timida, tanto
introversa, piena di paranoie, piena di crucci e poi crescendo, siccome ho
dovuto sempre arrangiarmi in tutto, ho dovuto svegliarmi in poche parole.
I tuoi genitori come hanno reagito alla
tua scelta professionale?
La scelta di lavorare su Onlyfans i miei
genitori l’hanno presa malissimo, inizialmente mia madre, perché mio padre è
sempre l’ultimo a sapere le cose. Con mia madre ho avuto delle discussioni
molto accese, però io sono molto testarda, quindi sapevo cosa stavo facendo,
nel senso che sapevo che non facevo niente di male, che anzi poteva essere una
cosa che andava a mio beneficio chiaramente dovendo considerare dei compromessi
perché non è facile, non è da tutti esporsi così tanto, fare del nudo, fare
dei video hard, però io sapevo che il fine non era quello di diventare una
porno attrice, ma avevo ben altri obiettivi, come ho adesso e perciò io sono
andata avanti per la mia strada.
Com’è ora il rapporto con tua madre?
Ora molto buono. Chiaramente lei non vede
l’ora che io chiuda il sito, però ha accettato questa mia scelta lavorativa e
ci rispettiamo. Ci scorniamo ogni tanto ma abbiamo un bel rapporto.
Nel tuo lavoro quanto conta la bellezza,
l’estetica?
Nel mio lavoro è fondamentale, nel senso che
se vuoi diventare un punto di riferimento per le ragazze nel fitness, devi
chiaramente dare il buon esempio. Ho sempre cercato di curare l’aspetto fisico
a 360 gradi, quindi non solo allenarmi, ma anche curare l’estetica, i capelli,
le unghie, le ciglia per essere un bel modello da seguire, a cui ispirarsi.
Difatti hai un bel fisico. Fai delle diete
particolari?
In alcuni periodi, quando devo fare delle
competizioni di bodybuilding devo essere veramente molto rigida
nell’alimentazione, però anche per il resto dell’anno sono abbastanza
rigida come dieta, nel senso che questo stile di vita mi piace perciò mangio i
soliti alimenti che sono i più comuni nell’alimentazioni di una persona che
fa palestra. Quindi pollo, uova, pesce, gallette di riso, riso, pane integrale,
yogurt greco.
Quindi niente cucina trentina?
No. Quando torno a casa ogni tanto mia mamma
cucina cose tipiche e le mangio, ma non sono fra i miei piatti preferiti a dire
il vero. Ma quando non sono in preparazione per le gare, mi concedo volentieri
dei peccati di gola. Ma quando sono in procinto di gareggiare, assolutamente no,
sono molto ligia alla dieta.
Come si diventa influencer?
Per essere influencer, secondo me, devi
essere un po’ portato. Ti puoi sforzare per diventarlo. Oramai tutti cercano
di condividere le proprie cose e lo vedo anche in palestra dove le ragazze che
hanno iniziato ad allenarsi, già vogliono mettere su tik tok i video dei loro
allenamenti, non so per ispirare chi, perché non è che se io prendo la patente
della macchina, divento Schumacher. Ci vuole comunque tanto tempo per creare la
propria fan base, per avere dei followers, ci vuole tanta costanza, tanta
dedizione e stare sempre sul pezzo.
E’ vero che ci sono degli influencer che
comprano i loro “seguaci”?
Si, ci sono degli influencer che acquistano i
seguaci, anche influencer molto famosi, ma si fa presto a sgamarli, basta
guardare il numero di visualizzazioni dei video e delle foto. Ci sono
addirittura delle persone che si vogliono prodigare come influencer e comprano
250 mila followers e poi hanno solo mille visualizzazioni dei video. Com’è
possibile? E da lì si capisce che è tutta una falsità.
Sui social sono più le critiche o i
complimenti che ricevi?
Ricevo molte critiche ma anche molti
complimenti. Più che critiche sono cattiverie gratuite perché io lavorando
sulla piattaforma onlyfans, anche se pubblico una cosa di fitness, c’è sempre
qualcuno che ci mette la malizia e mi scrive sotto una cattiveria velata o anche
una cattiveria palese a sfondo sessuale. Quando uno si espone, bisogna anche
saper affrontare la cosa con filosofia, quindi si cancella il commento se è
volgare, oppure si lascia perdere.
Com’è nata questa scelta di lavorare su
onlyfans? Per soldi, vanità, sfogo creativo?
Io ho iniziato a lavorare su onlyfans quando
mi sono trovata come tutti in lockdown, perché io facevo la personal trainer e
contemporaneamente avevo fatto un sacco di shooting fotografici ed ero stata
contattata per dei servizi fotografici e un amico mi ha detto: “Esiste una
piattaforma dove tu puoi fare due soldini mentre sei in lockdown. Lì puoi
pubblicare delle foto anche un po’ piccanti, tipo vedo non vedo, alcune con le
mani sul seno e cose così e puoi farci dei bei soldini”. Quindi ho seguito il
consiglio, mi sono interessata, la cosa ha preso piede e iniziavo a guadagnare
quello che mi spettava e ho deciso di puntare su questo, spingendomi addirittura
ai video hard, che non era una cosa che sarei riuscita a fare, però mi sono
detta: “Ok, cavalchiamo l’onda”. Sono andata avanti con il paraocchi,
senza ascoltare le critiche e le cattiverie, perché io sapevo che non è che
volessi costruirmi una carriera nel mondo del porno, ma era solo un mezzo per fare
dei soldi e infatti adesso sto utilizzando questi soldi per fare altri
investimenti di vita e per altri progetti.
Dalle foto mi sembri molto esibizionista o
sbaglio?
Dalle foto sembro molto esibizionista ma
nella vita sono tutt’altro. Nella vita sono una persona molto riservata, molto
sulle sue nel senso che non sono una che arriva e “son tuta mi”, detta in
dialetto trentino, anzi probabilmente alle volte sembro una che se la tira, ma
non è la questione di tirarsela, ma la questione è che sto sulle mie. Quindi
non sono per niente esibizionista, anzi. Quello che devo far vedere su instagram
è un’altra cosa, nel senso che se sono nel fitness, devo parlare di fitness
perché sono competente e posso parlarne tranquillamente anche perché sono
molto sicura di me mentre lo faccio. Quando invece devo immedesimarmi nella
Danila di onlyfans, sono molto sicura di me mentre sto facendo quella parte lì,
ma è lavoro, non sono io nella mia quotidianità.
Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro.
Quali sono i rischi di onlyfans?
Sono che i video vengono divulgati, come è
già successo. Non è piacevole perché chiaramente si subisce la gogna,
soprattutto se abiti in un piccolo paese e questo l’ho sofferto tanto
inizialmente, poi mi sono detta “Chi se ne frega” perché tanto la gente ti
critica lo stesso. Mi criticava anche quando ho iniziato ad espormi nel fitness
e me ne dicevano di tutti i colori in quel periodo. Mi sono detta “Perché
devo precludermi la vita per queste persone che mi vogliono male? Vaffan…
lo”.
Dalle donne sei più invidiata o
criticata?
Le donne o mi amano o mi odiano. Ne ho tante
che mi amano e mi fa tantissimo piacere perché alcune apprezzano e capiscono la
persona che sono e quindi non vedono solo una che vuol far vedere il proprio
corpo, però apprezzano tutto quello che ci sta dietro. A volte alcune sono
molto empatiche e si rivedono in me, alcune vorrebbero fare quello che faccio
io, ma non hanno il coraggio. Altre mi stimano per il mio percorso del fitness,
per il fatto che sono molto cocciuta, caparbia e costante. Altre mi odiano perché
non hanno capito un cavolo, alcune perché sono invidiose e vorrebbero fare
quello che faccio io, ma non hanno il coraggio e invece di apprezzare il mio
coraggio, mi odiano perché sono frustrate.
Ci sono delle ragazze che si rivolgono a
te per dei consigli su come lavorare con onlyfans?
Ci sono molte ragazze, più di quanto si
possa pensare, che mi chiedono consigli su come si fa a lavorare su onlyfans,
tanto che attualmente sto facendo delle consulenze in videochiamata, ma siccome
le richieste sono tante, sto aprendo un mio video corso che pubblicherò fra
qualche settimana, dove spiego passo dopo passo, come lavorare
su onlyfans, rischi e strategie. Ma questo vale anche per gli uomini,
perché ci sono anche tanti ragazzi
che mi chiedono consigli, perché non è una questione solo femminile, ma anche
tanti ragazzi che lavorano sulle piattaforme. Quindi il mio corso che si chiamerà
O.F. come only fans, University, sarà dedicato sia agli uomini che alle donne.
Hai mai lavorato per solidarietà?
Non ho mai lavorato per solidarietà.
L’unico lavoro che ho fatto come volontaria è stato per delle manifestazioni
di paese, nelle feste del mio paese.
Lo faresti per una causa nobile?
Farei volentieri del volontariato se la causa
fosse veramente nobile, ma ormai in questo mondo si deve dubitare di tutto perché
dietro ad ogni cosa, spesso c’è qualcuno
che ci mangia sopra. Ho pensato più di una volta di andare in Africa a fare del
volontariato in mezzo ai bambini, però anche lì ho sentito delle schifezze che
circondano le onlus e mi è passata la voglia. Una cosa farei, che non è
proprio volontariato, ma penso che sarebbe una bella azione, se in futuro avrò
occasione, vorrei adottare dei bambini. E’
una cosa che ho sempre desiderato. Quando vedo dei bambini senza famiglia, se
avrò la possibilità economica e tutti i presupposti, li adotterei.
Hai mai pensato di fare un calendario?
Non mi hanno mai proposto di fare un
calendario, anche se ho avuto dei contatti con For Magazine per il quale ho
fatto un servizio che è stato pubblicato l’anno scorso.
Però mi piacerebbe fare un calendario, quindi fare uno shooting
fotografico e tirare fuori 12 foto e metterlo in vendita.
Il tratto principale del tuo carattere?
Il tratto principale del mio carattere è che
sono molto caparbia, molto cocciuta. Questi sono gli aggettivi che mi
rispecchiano.
Nella vita, oltre al lavoro, curi delle
passioni? Come passi il tempo libero?
Io non ho tempo libero, perché il lavoro sui
social mi prende tanto tempo. E’ una cosa che magari le persone non pensano
però a volte mi arriva il reso conto della giornata di quante ore passo sul
telefonino e sono dalle 14 alle 15 ore, ma non per cazzeggiare.
Ci sono veramente tante cose da seguire, ci sono tante piattaforme dove
pubblicare, le chat di onlyfans che mi portano via tantissimo tempo e poi la
creazione dei contenuti. Comunque io ho costantemente delle video call con delle
persone che mi aiutano a gestire i social. Ora sto lavorando su una nuova
piattaforma fitness dove voglio vendere i miei programmi di allenamento. Sto
creando il mio video corso, quindi sono sempre presa tra il computer e il
telefonino e nel mio tempo libero mi alleno, che è la mia vera e unica
passione. Mi piacerebbe leggere, però dopo tutto il giorno che sto con il
cervello concentrato sul computer e telefono, ho bisogno di spegnerlo e allora
la sera, tante volte, mi guardo un film.
Trentino, Milano e poi Dubai. Com’è
nata la scelta di vivere lontano da casa?
Ho scelto Milano perché credo che sia la
città più open mind (con la mente aperta).
Inizialmente mi sono trasferita lì per fare la personal trainer, poi però
siccome la decisione l’avevo presa in concomitanza con la pandemia, quando
sono arrivata a Milano, ho preferito lavorare su onlyfans. A Milano ci sono
tante ragazze che lavorano su onlyfans e a volte ci troviamo, facciamo servizi
fotografici insieme, facciamo dei contenuti insieme, quindi Milano mi è molto
utile per questa questione qua, perché riesco a contattare e a trovarmi con
queste ragazze più facilmente. Io ho sempre sofferto il paesino, anche il fatto
che se ti dimentichi di comprare la panna montata o l’albume d’uovo, devi
prendere la macchina e andare a cercarla chissà dove per trovarla. Io ho uno
stile di vita che non è comune alle persone del mio paese o dei paesini vicini.
Quindi non potevo vivere a Termon ma avevo bisogno di una città che mi offrisse
di più.
E Dubai?
Dubai invece è stata una scelta veramente
fiscale perché su onlyfans si guadagna veramente tanto, ma lo stato italiano si
prende tanti miei soldi. Io sono una creatrice di contenuti, una freelance, una
libera professionista e posso lavorare in qualsiasi parte del mondo e qui a
Dubai c’è una agevolazione a livello fiscale, cosa che in Italia non c’è,
anzi non è neanche ben regolamentata. Io ho la partita Iva e il mio
commercialista fa sempre fatica a capire come inquadrarmi a livello fiscale.
Quindi ho deciso di aprire la mia società e trasferire la residenza fiscale a
Dubai, perciò per sei mesi all’anno vivrò a Dubai e gli altri sei mesi a
Milano. Altro motivo per cui ho scelto Dubai è che a livello di fitness e
business qui ti si spalancano le porte. Per farti un esempio, sono appena
tornata dalla palestra e nel giro di poche ore ho già avuto due proposte. Una
di collaborazione con dei food, con dei pasti preparati tipo riso, pollo, ecc
… una cosa di bodybuilding e un altro ragazzo che mi ha proposto di lavorare
con un brand di abbigliamento.
Come investi i tuoi guadagni, come li usi?
Da brava “nonesa” ho messo via tutti i
soldini, ne ho spesi pochi, ma mi sono tolta qualche sfizio, qualche borsettina
di marca, qualche gioiellino, però la maggior parte dei soldi li ho messi via,
perché il mio sogno è quello di
lavorare nel fitness che poi è la mia vera passione, nel senso che onlyfans
posso proseguire ma non evolvere, rimane lì. Il fitness, il bodybuilding può
evolvere e un domani posso aprire una palestra tutta mia, oppure fare questa
piattaforma che inizialmente sarà un pochino limitata, però pian piano voglio
ingrandirla, creare una community di ragazzi appassionati di bodybuilding,
quindi fare meeting in giro, fare un brand legato alla piattaforma, evolvere
tutto quello che riguarda il fitness e il bodybuilding. Sto concentrando tutte
le mie forze in questo.
A che età la prima cotta?
Quando ero ragazzina ero sempre innamorata,
bastava che qualcuno che passava con il motorino e che mi faceva “ciao” e io
me ne innamoravo. Il mio primo ex non lo considero la mia prima cotta, perché
è stata veramente un incubo, ma quella storia è finita tanti anni fa. E’
stata una storia talmente negativa che ha compromesso tutti i miei rapporti
futuri. Quindi non sono mai stata fortunata in amore per colpa mia, perché ho
avuto un po’ di traumi.
Quali sono le tue ambizioni e i tuoi
progetti?
Come ti dicevo prima ho in progetto, sulla
piattaforma, questo programma di allenamento e il mio primo video-corso che
riguarda come usare onlyfans e come usarlo soprattutto in maniera redditizia e
funzionale. Per il 2023 questi sono
i miei obiettivi e le mie priorità.
Cosa ti manca del tuo Trentino?
Del Trentino mi mancano solo la mia mamma, il
mio papà e i miei due fratelli. Sono molto cinica quando parlo del Trentino,
perché non ho mai apprezzato la mentalità chiusa. Però parlando della val di
Non, apprezzo tantissimo che sono dei grandi lavoratori. Non è il mio ambiente
e non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato, ma penso che non ci tornerò
più ad abitare. Anche se “mai dire mai”.
Tornando indietro, rifaresti tutto il tuo
percorso o cambieresti qualcosa?
Tornando indietro, a parte non rimettermi
insieme al mio ex, ma mi darei una svegliata prima, questo è quello che
rimpiango tantissimo della valle, nel senso che è una cosa che mi sta sulle
palle, l’essere nata in un paese così chiuso e limitato. Se mi fossi
svegliata prima, se fossi nata in una città più grande e se anche i miei
genitori avessero avuto una mente più aperta e mi avessero supportata in tante
cose invece di darmi sempre contro, a quest’ora sarei molto più avanti di
come sono adesso. Avrei potuto costruire di più, invece ho sempre dovuto
cavarmela da sola avendo tutti contro, tutti che mi dicevano: “Questo no! Ma
dove vai? Ma cosa fai?”. Ho dovuto aspettare di avere i miei primi soldini,
quindi dopo la laurea, per fare quel cavolo che mi pareva, sempre contro tutti e
quindi questo rimpiango. Rimpiango di non aver avuto il supporto di nessuno,
soprattutto da ragazzina. Però non è una cosa che dipende da me, ma dipende
dagli altri e io non ci posso fare niente.