Frances Alina
Ascione (cantante)
Roma 19.11.2019
Intervista di Gianfranco Gramola
La
mia esperienza a The Voice è stata molto positiva e di grande formazione, che
mi ha permesso di fare cose che altrimenti non avrei fatto. Mi ha regalato
emozioni molto forti perché mi ha esposto al pubblico che mi ha fatto sentire
amore e supporto.
Frances
Alina Ascione nasce a Burbank
(Los Angeles) il 18 settembre 1992, si trasferisce a Roma a 4 anni. È
figlia d’arte (la madre è la cantante gospel Cheryl Nickerson,
cugina del celebre Sly Stone)
e già da piccola apprende l’arte del canto ed il linguaggio del Soul. La
frequentazione della chiesa afro-americana le offre l’opportunità di
acquisire sempre maggiore dimestichezza con il pubblico e già da giovanissima
comincia a calcare i palcoscenici italiani con il gruppo “Ancient Souls”
accanto alla madre. Iniziati gli studi di giurisprudenza, Frances continua la
sua attività artistica e si rivela sulla scena romana esibendosi regolarmente
nei maggiori club della capitale, proponendo un repertorio Blues, Soul, Nu-Soul,
Gospel e Funk. Nel 2016 partecipa a “The Voice of Italy”
nel team di Emis Killa e
arriva in semifinale. Si conclude l’esperienza del Talent Show ma non quella
dei concerti: proprio durante un live a Sabaudia viene notata da Luca Barbarossa che
le propone di entrare a far parte della “Social Band” della trasmissione
radiofonica “Radio2
Social Club”, in onda tutte le mattine dalle 10 alle 12 su
Radio2, nella quale ancora oggi, per la seconda stagione consecutiva, Frances è
“Resident Singer”. Il 12 ottobre 2017 pubblica “Follia Indolore”,
il suo primo brano inedito, scritto da Emilio Munda e Piero Romitelli, prodotto
da Roberto Cardelli, entrato qualche mese prima tra i 60 finalisti della sezione
“Nuove Proposte” del Festival di Sanremo. Il 28 settembre 2018 esce per
l’etichetta Platonica “Nomentana”, il suo secondo inedito scritto insieme
a Zibba. Sempre nel 2018 si presenta alle selezioni di “Sanremo Giovani 2018”
e arriva tra i 69 finalisti con il brano “Forse Mi Va”,
che pubblica il 22 febbraio 2019 per Platonica/UMA Records.
È inoltre una delle quattro coriste dell’“Evergreen Tour”
di Calcutta,
partito nell’estate 2018 dallo stadio di Latina e dall’Arena di Verona,
proseguito nei primi mesi del 2019 in tutti i palazzetti italiani
Intervista
Hai una voce
fantastica. Chi per primo ha scoperto e valorizzato il tuo talento?
In
realtà ho scoperto tardi di avere una sorta di talento, diciamo che ho
sempre canticchiato ma senza mai prendermi sul serio. Forse i primi a puntare
sulla mia voce paradossalmente sono stati diversi musicisti del giro in cui
lavorava mia mamma, che un po' per gioco mi hanno spronato a iniziare a lavorare
nel mondo musica. Così ho scoperto di avere una voce. Ed ho cosi sorpreso
anche i miei familiari!
Hai qualche
artista/cantante in famiglia?
Si,
mia mamma è una cantante professionista, così come le sue sorelle e altre
persone della sua famiglia.
Frances
Alina Ascione è il tuo vero nome?
Si,
effettivamente è il mio. All’inizio odiavo il mio nome e ho avuto vari nomi
d'arte e pseudonimi. Poi alla fine mi sono arresa ed ho accettato il mio nome, e
devo dire che ora lo apprezzo. In teoria sarei solo FRANCES Alina, ma molte
persone ricordano principalmente il mio cognome.
I tuoi
genitori come
hanno preso la tua scelta di dedicarti alla musica? Che lavoro fanno
loro?
I
miei genitori, entrambi grandi appassionati di musica, mi hanno sempre
appoggiato in tutto e per tutto. Sono i miei primi fan. Mi stimano, consigliano,
e criticano quando devono. Per questo mi reputo molto fortunata. Mia mamma,
essendo cantante e conoscendo gioie e dolori di questo mestiere, ovviamente mi
consiglia di essere appassionata ma disillusa e di avere un piano b sempre
pronto.
Chi soni i
tuoi idoli musicali, i tuoi miti?
È
una domanda a cui potrei rispondere con una lunga lista, perché ho avuto
diverse muse e idoli in diverse fasi della mia vita. Ho sempre avuto una sorta
di adorazione per Cyndi Lauper e Tina Turner, due donne forti (o almeno
apparentemente) e wild... Donne con un energia molto positiva.
Hai
partecipato a The Voice. Come ricordi quel periodo, come l’hai vissuto?
La
mia esperienza a The Voice è stata molto positiva. Effettivamente è passato
oramai un po' di tempo e le sensazioni che ho provato iniziano ad essere un
ricordo più vago... Però ricordo esattamente che l’ho vissuta come un
esperienza di grande formazione, che mi ha permesso di fare cose che altrimenti
non avrei fatto. Mi ha regalato emozioni molto forti perché mi ha esposto al
pubblico che mi ha fatto sentire amore e supporto. Non mi piacciono e non sono
mai piaciuti i talent. Sono veramente capitata per caso in quella circostanza.
Mi ci sono buttata Senza pensarci, e l’ho affrontata senza aspettative (credo
sia l unico modo sano e giusto per uscirne bene). Ne ho tratto il meglio. È
indubbiamente una vetrina alquanto importante.
Ti piacerebbe
partecipare a qualche altro reality?
Assolutamente
no, mi è stato chiesto varie volte di partecipare ad altri talent, ma non ne ho
mai sentito desiderio ne bisogno. E più passa il tempo più escludo che possa
riaccadere.
Quali sono le
tue ambizioni?
Al
momento dedico molto tempo alla musica per il semplice fatto che per me è un
lavoro (seppur bellissimo) a tempo pieno. Però mi spiace molto perché vorrei
riuscire a dedicare tempo allo studio, e alla produzione creativa della musica,
tempo che non sempre trovo.
Come sei
arrivata a Radio2 Social Club?
Sono
arrivata a radio 2 social club sempre per caso. È così che nascono le cose più
belle d'altronde. Ero a Sabaudia a fare un mio concerto, sulla spiaggia, e tra
il pubblico c’era Luca Barbarossa con la sua famiglia. A fine concerto si è
avvicinato per parlare e complimentarsi con me e nulla. Qualche giorno dopo mi
ha proposto di salire sul carrozzone del pazzo Social club!!!
Gianfranco Gramola con Frances Alina
negli studi di Radio2 Social Club (Roma)
Come
ti trovi con il gruppo di radio2 Social Club?
Benissimo!
Anche dopo più di due anni. L’atmosfera al Social club è invidiabile.. Non
lo dico per dire. Imparo cose nuove e sono a contatto con grandi professionisti
e bellissime persone!
Come ti
prepari per la puntata di Radio2 Social Club? (la tua giornata tipo).
Beh,
mi sveglio presto la mattina (cosa inusuale per una cantante), attraverso la mia
amata Roma con i mezzi pubblici, arrivo per le 8.30 in radio, mi scaldo e
iniziamo a provare e a programmare la puntata! Alle 10.30 siamo on air!
Hai un rito
scaramantico prima di una puntata?
Sinceramente
non ho riti di alcun tipo, nonostante la tanta ansia, adrenalina e paura pre-
performance. Smetto di respirare per qualche minuto poi salgo sul palco e
solitamente dopo poco svanisce tutto e inizio a sentirmi a casa!
La tua
ossessione professionale?
Non
credo di avere neppure chissà quale ossessione... Sono molto ansiosa questo si,
anche a livello organizzativo, per cui tendo ad essere un pò stacanovista. E
rompiballe...
Parliamo di
Roma. Ti sei americana. Quando sei venuta a Roma e come ricordi l’impatto?
Non
ricordo l'impatto. Mi sono trasferita da piccolissima, dopo essere stata quasi
un anno a Benevento, città natale di mio padre.
Quali sono
state le tue abitazioni romane?
Io
sono una ragazza di Talenti, Roma Nord (nord est ...). Ma negli anni mi sono
spostata abbastanza. Sono stata a Monterotondo (un po' fuori Roma), al centro,
poi al Pigneto e attualmente vivo a Roma sud!
Attualmente
com’è il tuo rapporto con Roma?
Amo
tantissimo la mia città, in modo viscerale. Non si può spiegare. Ammetto di
aver sempre pensato sin da ragazzina che me ne sarei andata all’estero da un
momento all’altro. E invece a 27 anni sono ancora qui, sempre più radicata
Il tuo
rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace e viceversa? Trattoria preferita?
Della
cucina romana, non ne parliamo proprio. È il top in assoluto. Potrei mangiare
pajata e coratella ogni giorno (ma ovviamente non lo faccio ehehe). Di trattorie
del cuore ce ne sono un po'. "Betto e Mery" , "Da Felice" a
Testaccio, "I marmi " a Trastevere, Menenio Agrippa a Montesacro ...
La lista è lunga Gianfranco.
C’è un
angolino romano che ami particolarmente, in cui ami rifugiarti nei momenti
liberi?
Rifugiarsi
a Roma è alquanto impossibile dato il caos. Non voglio essere banale ma di
posti che ti spaccano il cuore ce ne sono tanti. Trastevere è l’ottava
meraviglia del mondo. Però devo dire che amo molto il mio quartiere ovvero
Montesacro (città giardino), e ho una romantica adorazione per il Pigneto.
Cosa ti dà più
fastidio di Roma (esiste una Roma da buttare?)
Ovviamente
la disorganizzazione. È imbarazzante, è indecente. Sconvolgente. Ma è
radicata nelle viscere della cultura e della storia cittadina. Mi fa veramente
imbestialire. La mia bella Roma non merita quasi di essere capitale. Il problema
è la totale noncuranza dei romani.
Un paio di
consigli alla sindaca Raggi?
Povera
Virginia, mi fa tenerezza. Non posso certo darle consigli io. Ma lei ricopre un
ruolo impossibile da gestire. Il sindaco di Roma (chiunque esso sia) è da tempo
quasi del tutto impotente davanti a forze troppo più grandi che
attanagliano e soffocano la città. Al di là di quello che penso di lei, non mi
sento di metterla alla gogna.