Francesca Pascale (imprenditrice)
Trequanda (Siena) 8.10.2025
Intervista di Gianfranco
Gramola
“Una voce coraggiosa, libera, schierata
dalla parte dei diritti e dell’amore in tutte le sue forme”
Francesca Pascale è nata a Napoli il 15
luglio 1985 da papà Rosario e mamma Giuseppina. Ha due sorelle: Marianna e
Katiuscia. Nel capoluogo campano Francesca Pascale porta avanti gli studi
liceali e partecipa a vari concorsi di bellezza. Già a scuola è rappresentate
d’istituto; poi un’”ingiustizia” subita al momento della premiazione del
concorso Miss Grand Prix, e la successiva lotta intrapresa per vie legali, la
invoglia a prendere definitivamente la strada della politica. All'università si
iscrive alla facoltà di Scienze politiche e nel frattempo si mantiene con vari
lavori saltuari, come quello presso una concessionaria di auto e cameriera in
una pizzeria. Collabora poi come velina con l'emittente campana TeleCapri,
affiancando il presentatore Oscar Di Maio nella sua trasmissione TeleCafone. A
ventun anni Francesca Pascale si candida alle elezioni municipali a Napoli,
ottenendo solo una novantina voti. Nel 2006 conosce Silvio Berlusconi,
personaggio nei confronti del quale ha sempre nutrito ammirazione - ereditata
dalla famiglia – al punto da fondare il comitato 'Silvio ci manchi'. Presto la
Pascale diventa collaboratrice dell'ufficio stampa del Ministero per i Beni
culturali, poi nel 2009 la svolta: viene eletta consigliera provinciale della
sua città natale per il partito Popolo delle Libertà. L’anno successivo si
trasferisce a Roma come protetta dell’ex Premier, che la ospita in una delle
sue case della Capitale e la inserisce in lista per il Parlamento Europeo. Negli
anni successivi si allontana dalla politica e viene assorbita dalla relazione
con Berlusconi, ufficializzata nel 2012. Un riavvicinamento alla politica si ha
nel 2020, dopo la rottura con Berlusconi. Le sue convinzioni politiche si
evolvono, e si dichiara favorevole al Ddl Zan per la tutela della comunità
LGBTQ+. Nel 2021 annuncia di voler creare un'azienda agricola che si occupi
della coltivazione e lavorazione della cannabis light, facendo lavorare le donne
che, dopo essere uscite dal carcere, hanno bisogno di qualcuno che dia loro una
seconda possibilità. Il primo incontro tra Francesca Pascale e Silvio
Berlusconi risale al 2006, ma a quei tempi lui è ancora sposato con Veronica
Lario. Quando la loro separazione viene ufficializzata, la Pascale si fa avanti
e inizia la frequentazione con Berlusconi. Il fidanzamento arriva a Natale 2011
ma viene ufficializzato l'anno successivo. Nel marzo 2020 la coppia scoppia.
Nell'estate dello stesso anno Francesca Pascale viene paparazzata con la
cantante Paola Turci. Il 2 luglio del 2022 le due si sposano con rito civile a
Montalcino e nel 2024 è finita la loro relazione.
Ha detto:
- Quando si marcia per i diritti civili, si
marcia per i diritti di tutti, il partito politico cui si appartiene va messo da
parte.
- Non ho avuto tutti questi problemi a dire
“a me piacciono anche le donne. L’ho capito da quando avevo 6 anni”. Avevo
passione per le mie insegnanti, per le donne che vedevo in tv. Iniziavo a farmi
delle domande.
- Berlusconi sapeva della mia bisessualità:
di lui ero gelosissima e gli controllavo il cellulare per vedere chi gli
scriveva.
- A me piacciono le persone più grandi di
me. Questo è sempre stato il mio problema, l’età. Prima del Presidente c’è
stata una donna più grande, ma molto più grande. Io avevo 19 anni, lei ne
aveva 60.
Intervista
Tu sei napoletana. Com’è il rapporto
con la tua città?
Meraviglioso e sempre vivo perché è come se
fosse la mia seconda culla, quindi è un rapporto d’amore e anche di nostalgia
perché rappresenta la mia mamma che non c'è più. Ogni volta che vado a Napoli
mi divido tra l’amore per la mia città e tutti i
ricordi che avevo con la mia mamma.
Da piccola cosa dicevi di voler fare da
grande?
Da piccola sognavo di fare l’archeologa,
perché ho avuto sempre la passione per le storie del passato, a prescindere
dalla storia in sé come fatto culturale, ma proprio come origine dell’essere
umano. Quindi tutto ciò che è storia, passato ecc.. è sempre stato per me
motivo di curiosità. Però poi ho fatto una cosa abbastanza simile, ho studiato
storia dell’arte che mi ha affascinato un po’ di più rispetto
all’archeologia. Poi ho incontrato Silvio Berlusconi ed è cambiato tutto.
Hai partecipato a dei concorsi di
bellezza. Le tue ambizioni erano quelle di lavorare nel mondo dello spettacolo?
No, avevo 14- 15 - 16 anni quando facevo i
concorsi di bellezza. Il mio papà era un fotografo napoletano delle cerimonie,
ora è in pensione, però da piccola un po’ per vanità sono cresciuta con
l’abitudine della macchina fotografica del mio papà. Da lì mi sono divertita
nei concorsi di bellezza quando capitava nei villaggi estivi. Un po’ per
gioco, un po’ per divertimento, c’ho provato anche per vedere dove mi
portava. Mi è capitato di farne un paio e devo dirti la verità, cioè che mi
sono sempre divertita. Tutte le critiche che possiamo fare ai concorsi di
bellezza ci stanno pure, però io per esempio non li ho vissuti. Io ho sempre
trovato divertimento, ho sempre trovato concentrazione rispetto a come doveva
andare la serata, ambienti nuovi e non ho mai trovato discriminazione e
oggettificazione del corpo della donna.

Dai concorsi di bellezza alla politica.
Come è nata questa decisione?
La decisione è iniziata sui banchi di scuola
quando ero alle superiori, ossia la voglia del dibattito politico, in particolar
modo nel periodo dell’attentato dell’11 settembre, quando Berlusconi era al
governo. Quindi da lì inizia la passione più attiva, perché prendo parte ai
comizi, alle attività ufficiali del partito di Forza Italia, ma più che
politico il mio percorso è di attivismo. Io sono stata eletta una volta in
provincia di Napoli, ma poi non ho voluto più partecipare alle competizioni
elettorali.
I tuoi genitori che futuro avevano in
mente per te?
Purtroppo avevano in mente un futuro molto
tradizionale per me. Per fortuna che è passata questa mentalità che avevano i
miei genitori per me e per le mie
due sorelle, cioè di andare a scuola fino a quelle dell’obbligo, poi trovare
un uomo che ti mantiene, che ti ama, figli, famiglia e finisce là. Era un po’
simile alla loro vita. Invece è andata completamente in modo diverso e ora sono
felice.
Con quali valori sei cresciuta?
Sono cresciuta con i valori cristiani, ma
sono cresciuta soprattutto con l’esempio di libertà che i miei genitori mi
hanno sempre dimostrato fin da bambina. Io ho due sorelle più grandi di me di
11 e 12 anni e attraverso di loro ho sempre vissuto una libertà assoluta, anche
più di loro. Per esempio le mie sorelle hanno avuto meno
libertà di me, perché c’è stato poi un cambio generazionale nel
frattempo. Quindi sono cresciuta con i valori cristiani, incentrati alla libertà
dell’individuo.
L’impegno per i diritti civili è sempre
stato un tuo obiettivo?
Si, l’impegno per i diritti civili è stata
una delle prime battaglie quando ero consigliera provinciale per istituire un
numero telefonico per le emergenze alle discriminazione omotransfobiche e
l’abbiamo fatto allora con la giunta di destra. E’ sempre stato un
obiettivo, ma è un sogno presuntuoso più che un obiettivo, cioè evitare che
questo tema abbia una strumentalizzazione di partito politico, più che di
politica, perché spesso la destra è come se quasi non si potesse occupare di
diritti perché sono di sinistra. Ho sempre avuto questo sogno presuntuoso che
Forza Italia si possa occupare liberamente di alcuni temi che sono monopolio
della sinistra da tanto tempo, come oltre ai diritti civili, la riforma delle
carceri, dell’ambiente, delle persone che si occupano dei propri famigliari
che non sono più autosufficienti, dei disabili e delle donne, dovremmo
concentrarci di più sul tema del patriarcato, sulla parità di salario che non
c’è in questo paese. Quindi ci sono molti temi che la destra non affronta
perché li fa la sinistra e lo fa in maniera strumentale. Potrebbe avere il
proprio linguaggio, ma non ce la fa, non so perché.
Nel 2006 hai conosciuto Berlusconi. Lui
come ti ha conquistato?
Mi ha conquistato con il suo carisma,
fascino, potere perché è inutile negarlo, poi forza determinazione, ideali,
sogni. E nel mio bagaglio che era sprovvisto di ogni cosa, perché ero molto
giovane, lui l’ha riempito con tutte queste cose che mi mancavano, cioè
l’idea di costruire la mia indipendenza, l’idea di istruire la persona, e
nel mio caso l’ha fatto. Io ho vissuto 15 anni accanto a lui ed è come se
avessi fatto l’università sua, quindi mi sento anche in questo privilegiata,
perché ho vissuto cose per tanto tempo che mi hanno non solo arricchito ma mi
hanno fatto vedere le dinamiche del mondo da molto vicino.
Un pregio e un difetto di Silvio
Berlusconi?
Il pregio è che ha fatto tante cose buone.
Difetti tutti ne abbiamo e anche lui non ne era esente. Forse una sua
preoccupazione era il fatto di non aver mai trovato un suo erede in politica.
Difetti personali ne aveva tantissimi.
Da Napoli sei venuta a vivere a Roma per
lavoro o per amore?
Sono venuta a Roma per il partito di Forza
Italia e dopo due anni di università. Quindi sono venuta a Roma per amore, in
tutti i sensi, cioè sia per Forza Italia che per Berlusconi.

La cosa più cattiva che hanno detto o
scritto di te?
Che sono comunista (risata). Non lo sono
assolutamente. Ma ne hanno dette tante di cattiverie. Quella che però mi ha più
offeso e che non è vero, è il fatto che io prendendo posizione sui temi dei
diritti civili, è come se avessi sputato nel piatto dove ho mangiato. Non è
vero nella maniera più assoluta.
Tre aggettivi per definirti?
Permalosa, tignosa, lunatica e questi sono i
difetti. Pregi è che vivo la mia vita in assoluta verità.
Sei una bella ragazza. Hai mai avuto dei
fan invadenti da doverti preoccupare?
Fan no, ma mi è capitato di avere alcune
persone amiche, che poi sono
diventate ossessive nel starmi vicina. Il strano è che le persone che credevo
amiche poi si sono rivelate delle
persone ossessive, ma non credo di essere stata l’unica nella vita di queste
persone.
Di cosa hai bisogno per essere felice?
Cosa ti fa stare bene?
Dell’amore, come tutti forse.
Il tuo cuore per chi batte ora?
Per me (risata).
Il tuo rapporto con la cucina?
Purtroppo e per fortuna d’amore perché amo
cucinare e soprattutto amo mangiare. Infatti
a livello fisico ho le mie dovute altalene perché ci sono dei periodi che non
mi interessa la linea e quindi inizio a cucinare tutto quello che mi faceva
mamma e mangio senza pensieri.
Il piatto che ti riesce meglio?
La parmigiana.
Il tuo rapporto con il denaro? Mani bucate
o formichina?
Sono formichina per tenere quel tenore di
mani bucate. Quindi sono mani bucate ponderando sempre il domani.
Ti vediamo in tv sempre sorridente e
simpatica. Qual è il segreto del tuo successo?
Non ce l’ho un segreto. Vado in tv perché
mi diverto, sono sorridente perché vivo la situazione divertendomi e ho un
riscontro positivo e questo mi fa molto piacere ma non sempre è così perché
c’è il rovescio della medaglia e c’è tanta gente crudele che dice cose a
caso. C’è gente a cui non piaccio e viceversa, però devo dire che dalla
maggior parte ho un riscontro positivo.
Tatuaggi e piercing, favorevole o
contraria?
Io ho tatuaggi, non ho piercing, perché ogni
volta che ho provato a farli stavo morendo di infezione, quindi mi tengo i
tatuaggi. Devo dire che a me non piace dire no, perché le persone sono libere e
devono sperimentare tutto nella vita, se hanno voglia di farlo. Oggi ti direi
che rifarei i tatuaggi ma non ricorrerei alla chirurgia plastica.

L’ultima volta che hai pianto e perché?
Piango spesso di gioia e di dolore. Di gioia
mi capita di farlo spesso durante la giornata, perché sono abbastanza
“piagnona” come dicono a Roma. Di dolore verso Silvio Berlusconi e per le
mie sorelle, di preoccupazione per un periodo della nostra vita, e di gioia
assoluta per gratitudine e questo mi capita spesso nell’arco della giornata.
Il tuo rapporto con la Fede?
Reale. Ho rispetto a tutto quello che
appartiene alla politica, della religione no, mi rifiuto. Credo in Dio ma non
credo agli uomini di chiesa.
Oltre al lavoro curi delle passioni nella
vita?
Se si può chiamare passione l’attivismo,
ti dico di si. Come quella per gli animali è una mia grande passione, come
quella per i cavalli. Mi piace collezionare cose, ho parecchie collezioni di
miniature ma la passione più grande è l’attivismo.
Ora di cosa ti occupi?
Grazie a Silvio Berlusconi gestisco quello
che lui ha scelto di riservare a me e con quello
ho deciso di far nascere una società immobiliare, investendo sul mattone come
mi ha insegnato, più o meno, a fare lui.
Tornando indietro rifaresti tutto uguale o
cambieresti qualcosa del tuo percorso?
Molti direbbero “Se tornassi indietro
cambierei”…. Io invece rifarei esattamente tutto quanto, perché spesso ho
sbagliato nei modi ma mai nella sostanza. Su questo ne sono più che convinta.
Hai mai pensato di scrivere un libro sui
tuoi 15 anni accanto a Silvio Berlusconi?
Si, però ho pensato di farlo quando avrò
qualcosa da dire di più forte, oltre che di Berlusconi.