Francesca
Senette (giornalista e conduttrice) Milano 23.5.2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
professionista seria e impulsiva, con un sogno: avere una trasmissione tagliata su misura per
lei e un programma in radio.
Francesca
(Maria Fabiola) Senette è nata a Tradate il 26 settembre del 1975. Cresciuta a
Cislago, in provincia di Varese, vive e lavora a Milano. Si è sposata nel 2005
con l'imprenditore Marcello Forti, è madre di una bambina, Alice. Ha iniziato
la propria carriera giornalistica durante gli anni dell’Università, scrivendo
dapprima per una testata locale e successivamente per la redazione News di
Antenna 3: qui conduce il notiziario regionale e due trasmissioni settimanali.
È durante un servizio realizzato per questa emittente che viene notata dal
direttore del Tg4, Emilio Fede, il quale l’ha poi chiamata a condurre
l'edizione delle 13:30; diviene così uno dei volti più noti del Tg4.
Successivamente le è stata affidata la conduzione del rotocalco Sipario, sempre
su Rete 4. Vincitrice nel 2002 del Premio Ischia, nel 2008 del Premio
Giornalistico Internazionale di Santa Margherita Ligure e nel 2009 del Grand
Prix Corallo di Alghero, è cultore della materia in Scienze della Comunicazione
all'Università dell'Insubria di Varese. Ha collaborato con numerose testate
giornalistiche, tra le altre ha curato una rubrica (TobaToba) sul quotidiano
Libero di Vittorio Feltri. Cura mensilmente una rubrica di libri per bambini sul
settimanale Donna Moderna. L’8 settembre 2008, dopo otto anni trascorsi in
Mediaset è passata a Rai2 per condurre - per un anno – il programma
“L’Italia allo specchio”. Il 22 settembre 2008 ha condotto la cerimonia
inaugurale dei Mondiali di ciclismo di Varese. Il 19 giugno 2009 ha condotto la
XXI edizione del Premio Marisa Bellisario. Nel febbraio 2011 la Senette conduce
“Effetti personali” su La7d. Il 29 aprile ha condotto, sempre su La7d, lo
speciale Will e Kate, il principe trova moglie.
Ha
detto
-
Sono
una donna, una figlia, una mamma, una moglie, una sorella, una giornalista, una
viaggiatrice, una blogger, una sognatrice, un'idealista, un'amica, una sportiva,
una voce, una gelosa, una perfezionista, una rompiscatole, un'ipercritica,
una melanconica, una sommelier, una puntuale, una camminatrice, una coccolona,
un'esigente, una scostante, una generosa, una lettrice, una scrittrice,
un'esteta, una fashion lover, una velista, un'anima inquieta, un'apprensiva, un'ortoressica,
una disordinata, una rapida, una fedele, un'impulsiva, una romantica, una
sincera, un'ansiosa, un'affettuosa, un'egoista, una viziata, una bilancia. io.
-
Quando
andavo all'università studiavo sempre il doppio per prendere 30 e lode perché
molto spesso, di fronte a una ragazza carina, il giudizio delle persone si ferma
all'aspetto esteriore.
-
Sono
sempre stata la solita secchiona. Brava a pianoforte, a pallavolo, a scuola, a
catechismo. Sono una prima della classe. Fino a 25 anni non ho mai fatto più
tardi di mezzanotte.
- Vengo
in studio alle 11 e studio i copioni. Se non so tutto non sono capace di reggere
la trasmissione. Ci voglio mettere del mio.Sono una giornalista ben informata,
pure sull’Isola dei famosi se serve. E se mi chiedono di fare la giravolta per
uno stilista la faccio senza timore di perdere autorevolezza
Curiosità
- Ha
una sorella, Silvia, anch'essa giornalista e direttore della prima radio del
Trentino Alto Adige, Rttr e della tv regionale TvAlpi.
- La
sua famiglia paterna è originaria di Dorgali, in provincia di Nuoro.
- Negli
anni passati ha presentato il Premio Lunezia, il Festival Internazionale del
Doppiaggio, manifestazioni culturali, musicali, ecc…
- E’
testimonial di Intervita per la Cambogia, conduttrice del premio Takunda,
madrina della rassegna enologica Sulcalis (sono sommelier terzo livello AIS) e
modera spesso conferenze e dibattiti.
Intervista
E’ appena rientrata a Milano, da una
vacanza passata nella sua Sardegna. Francesca è felice, molto rilassata
e soprattutto molto ma molto simpatica. Insomma un'amica.
Com’è
nata la passione per il giornalismo? Chi te l’ha trasmessa?
Me
l’ha trasmessa mio papà che per 40 anni ha fatto il giornalista e tele-cine
operatore in Rai. Ho sempre visto mio papà eternamente innamorato del suo
lavoro. Quando andavamo in vacanza era molto felice di stare con noi, però
quando tornava a Milano non era dispiaciuto perché si tornava a lavorare, anzi.
Gli mancava il suo lavoro talmente gli piaceva.
Quali
sono stati i tuoi maestri?
A
parte il mio papà, sicuramente Emilio Fede, specialmente nei primi anni di
lavoro al Tg4, che mi ha insegnato come si conduce un Tg, come si sta davanti ad
una telecamera e mi ha insegnato quello che lui chiamava “il fiuto per la
notizia”. Poi tante persone con le quali ho lavorato, per esempio Vittorio
Feltri che mi aveva dato la rubrica sul suo giornale per due anni. Paolo Mieli
che è un giornalista che ho sempre stimato moltissimo e che mi ha onorato della
sua amicizia e che mi ha dato molti consigli sul mio modo di lavorare. Antonio
Marano, che mi ha voluto con sé quando lui era direttore di Rai2 che ha creduto
in me e che mi ha voluto in Rai per provare un nuovo tipo di carriera, un uovo
tipo di lavoro e poi tanti colleghi e colleghe che ho sempre guardato e stimato
dal mio punto di vista. Come possono essere Enrico Mentana, Lilly Gruber per la
conduzione, Gad Lerner un giornalista di ferro, e tantissimi altri. Potrei
andare avanti mezz’ora facendoti nomi di tanti bravi professionisti che mi
hanno aiutata a forgiarmi e a portarmi ad avere un mio stile personale.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione in campo professionale?
E’
stata l’11 settembre, una data tristemente famosa in tutto il mondo. Io quel
giorno non ero sul posto di lavoro, ma mi aveva avvisato mia sorella Silvia che
era successo questo fatto incredibile e che avrebbe cambiato il mondo. Sono
arrivata in redazione c’era il mio direttore che stava conducendo il
telegiornale e lui mi ha detto di continuare io la conduzione in diretta del tg,
perché lui doveva sentire la Farnesina per avere della indicazioni rispetto
agli italiani a New York. Io ho preso in mano la situazione, collegandomi con
validissimi professionisti in collegamento da New York e sono riuscita a fare un
buon lavoro, ricevendo i complimenti da altri colleghi di altre testate
giornalistiche.
E
delusioni?
Delusioni
tante. Ad esempio quando il mio lavoro non veniva riconosciuto o quando spesso
mi sono confrontato con delle persone che pensano che condurre un telegiornale
significhi leggere le notizie. Un’altra delusione è stata quando, dopo un
anno a Rai2, un anno che era andato bene con la conduzione del programma
“Italia allo specchio”, il direttore nuovo, che è subentrato al posto di
Antonio Marano, ha scelto un’altra persona al mio posto, non per motivi
professionali.
Hai
mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentito?
No!
Sono contenta nel campo professionale di avere lasciato il Tg4 per intraprendere
una sfida importante, come quella di Rai2, anche se poi non è andata nella
direzione che speravo e sono contenta di aver accettato la sfida di La7d, che
per tanto sia una realtà piccola, mi ha consentito di confrontarmi con un
pubblico crescente e sono più che convinta che queste scelte, a volte anche
coraggiose, siano delle sfide che alla fine pagano.
Oltre
al giornalismo ti occupi di altre cose?
Si!
Sono presidentessa di una Onlus che si chiama “Food & Life Onlus” che si
occupa dell’infanzia e dei problemi legati alla loro alimentazione. Sono
testimonial nazionale della campagna nastro rosa LILT (Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori).
Adesso in giugno parto per il Benin ( paese precedentemente
conosciuto con il nome di Dahomey, ndr.),
che è uno stato poverissimo dell’Africa occidentale, dove andrò per
raccontare la situazione che ho visto, nel tentativo di raccogliere fondi per
aiutare i bambini che muoiono di fame. Ho un sito che si chiama www.birkin.it
che
si occupa di style, di moda, di design e di nuovi talenti. Poi ho la mia
famiglia che assorbe gran parte delle mie energie e le mie attenzioni.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
Tanti
mi dicono:”Non pensavo che fosse così intelligente”. E’ un complimento
che mi fanno spesso. Sai Gianfranco, dal punto estetico si sa, la bellezza
passa. Sei bello oggi, magari domani non è bello più. Ma la testa,
l’intelligenza non passa, anzi bisognerebbe coltivarla di più.
Cos’è
per te la felicità?
La
felicità è stare con le persone che amo, senza pensieri, cercando di godere il
momento che sto vivendo. E questo può essere mentre sto con la mia famiglia al
mare, oppure quando sono al lavoro e per un attimo mi fermo a pensare a quanto
sono fortunata ad avere una bella famiglia così e tante persone che mi stimano.
La felicità è riuscire ad essere contenti di quello che in quel momento la
vita ti sta dando, apprezzandolo fino in fondo.
La
dichiarazione d’amore più stramba, più divertente che hai ricevuto?
Ne
ho avute tantissime, caro Gianfranco. Una volta, quando conducevo il Tg4, uno mi
ha mandato un anello come
proposta di matrimonio. Un’altra volta un mio
ammiratore mi mandava una rosa e una lettera tutti i santi giorni. Questa è
andata avanti per tantissimo tempo.
Che
rapporto hai con la Fede?
Sono
un po’in difficoltà ultimamente, ma non con la Fede, bensì con la chiesa.
Con la Fede ho un ottimo rapporto, sono molto credente, mi rivolgo spesso a Dio
nei momenti di difficoltà, come capita spesso a noi umani, cercando sostegno e
aiuto. Però devo dire che in questo momento ho un rapporto un po’
conflittuale con la chiesa e quindi ogni tanto faccio fatica ad andare oltre le
mie difficoltà per capire che gli uomini della chiesa, sono uomini in quanto
tale possono sbagliare. Devo cercare di pretendere meno la perfezione da me
stessa e dal mondo che mi sta intorno.
Hai mai pensato di scrivere un libro
autobiografico, con le tue esperienze professionali e private?
Autobiografico
penso che non interessi a nessuno. Nel senso che ci sono persone
molto più interessanti di me e che hanno da raccontare delle vite molto
più interessanti e avvincenti, con dei contenuti che possono insegnare. Io non
ho niente da insegnare a nessuno e al limite potrei scrivere dei romanzi o dei
libri ironici, perché mi piace molto prendere in giro la realtà che vivo e
che vedo intorno a me. Questo si e non è detto che prima o poi accada.
Hai
fatto delle gaffes? Ne puoi raccontare una spiritosa?
Ne
faccio spesso e volentieri. Una volta ho chiesto ad una ragazza con una pancia
abbastanza evidente, dopo quanto tempo avrebbe partorito (risata).
Un
tuo sogno professionale?
Avere
una trasmissione tagliata su misura per me su una rete che mi apprezza e mi
voglia per quella che sono e magari avere anche un programma in radio.
A
chi vorresti dire “grazie”?
A
mio marito che crede da sempre in me e che mi ha sopportato e supportato in
tanti momenti anche di difficoltà, nei quali non ero particolarmente di buon
umore per delle ragioni professionali. Lui c’è sempre stato e mi ha invitato
a tirare fuori la grinta quando credevo di non averne più.
A
chi vorresti dire “scusa”?
Vorrei
dire scusa a tante persone, a tutti i miei amici ai quali tante volte non dedico
il tempo che meriterebbero. Vorrei dire scusa a tutte quelle persone che ogni
tanto tratto con superficialità, perché mi sembra di non avere abbastanza
energia, abbastanza tempo per dedicare una parola in più, una cena in più, un
gesto in più. Vorrei dire scusa a tutte le persone che mi vogliono bene e che
qualche volta si sentono maltrattate ingiustamente da me.