Gianluca Impastato (attore comico) Andalo
(Trentino) 12.9.2018
Intervista di Gianfranco Gramola
Il mio sogno nel cassetto? Lavorare con Carlo
Verdone, il mio mito.
Io e Gianluca Impastato ad Andalo
(Trentino)
Gianluca Impastato è nato a Milano il 21 novembre
del 1971. Insieme al gruppo comico I Turbolenti, di cui fa parte dalla
fondazione nel 1998, ha vinto il Festival Nazionale del Cabaret nel 2000 e il
premio della critica al premio Charlot a Paestum nel 2002, e partecipa dal 2003
alla trasmissione Colorado su Italia 1. Sempre a Colorado si esibisce, senza i
Turbolenti, interpretando l'enologo Chicco d'Oliva e Mariello Prapapappo, l'uomo
dei misteri. Nel settembre del 2010 pubblica il libro di Chicco D'Oliva Che
tracannata signori!". Nel 2017 partecipa alla seconda edizione del
Grande Fratello VIP dove viene squalificato per una presunta bestemmia dopo 36
giorni di permanenza. Nel 2018 diventa volto di Leo Vegas, società svedese
attiva nel campo del gambling e dei giochi da casinò online.
Programmi
tv
Lista d'attesa - Telenova - (2000-2001) - Presi diretti - Happy Channel - (2001) - Colorado
Cafè - Italia 1 - Paperissima
Sprint - Canale 5 - (2005) - Guida al campionato - Italia 1 -
(2005-2009) - Medici miei - Italia 1 - (2008) - Così fan tutte -
Italia 1 - (2009-2010) - Life Bites - Disney Channel - (2009-2010) - Fratelli
Benvenuti - Canale 5 - (2009) - Il filmaccio - Comedy Central - (2009) – All Stars - Italia 1 - (2010) - I love
my dog - Italia 1 - (2010) - Quelli dell'intervallo Cafe - Disney
Channel - (2011) - Grande Fratello VIP - Canale 5 - (2017) - B come
Sabato - Rai 2 - (2018)
Filmografia
Eccezzziunale... veramente - Capitolo secondo... me,
regia di Carlo Vanzina (2006) - Bar Sport, regia di Massimo Martelli
(2011)
Teatro
Gli artificieri di Gianluca Fubelli, Gianluca Impastato, Enzo Polidoro
e Stefano Vogogna (2004) - Uno è di troppo di Gianluca Fubelli, Gianluca
Impastato, Enzo Polidoro e Stefano Vogogna, regia di Alessandra Torre
(2005-2006) - Siamo poveri di mezzi di Gianluca Fubelli, Gianluca
Impastato, Enzo Polidoro e Stefano Vogogna (2008)
Radio
Mediterroni, Radio 2, con Diego Abatantuono (2010)
Libri
Che tracannata signori!, Nobeer editore (2010) - Il manuale dei TurboTabbis
, Noobeer editore (2010)
Intervista
I tuoi genitori come hanno preso la tua
scelta di fare il comico?
Io ringrazierò per sempre i miei genitori,
perché venendo dalla Sicilia rurale del dopo guerra, avere un figlio con
l’idea di lavorare nel mondo dello spettacolo era una cosa assolutamente fuori
da ogni schema. Mio padre era uno di quelli che sognava per il figlio il posto
fisso. Devo dire che loro mi hanno lasciato fare quello che volevo, a mio
rischio e pericolo, però devo dire che mi è andata bene. Non mi lamento anche
se non è stato facile.
Prima di affermarti nel mondo dello
spettacolo, hai fatto altri lavori?
Io sono laureato in Scienze Motorie, quindi
ho cominciato a lavorare in palestra e volevo diventare professore di educazione
fisica, perché è una materia che mi è sempre piaciuta. Attraverso questo tipo
di attività, ho incontrato degli amici in palestra che lavoravano nel mondo
dello spettacolo. Loro mi hanno dato una
mano ad intraprendere la carriera.
Chi sono i tuoi idoli?
I miei idoli sono tanti, Gianfranco. Diciamo
che Walter Chiari probabilmente è quello che mi intriga di più perché aveva
tutto per essere un divo. Era un’artista completo, che aveva tutto per
diventare un divo di Hollywood. Era simpatico, era bravo ed era talentuoso. Poi
quando ho iniziato a lavorare in gruppo, Aldo, Giacomo e Giovanni era un nostro
punto di riferimento professionale. Per quanto riguarda il cinema, Carlo Verdone
per me è un mito.
Quali sono le tue ambizioni?
La mia ambizione è quella di migliorarmi.
Non voglio darmi degli obiettivi precisi, però vorrei cercare di avere la
sensazione di fare dei passi in avanti. Essere un po’ più trasversali e fare
un po’ più di cinema. Perché tutta la pubblicità
è un bagaglio che potrebbe essere utilizzato in molto altri campi, come
ad esempio la presentazione di eventi o nel settore della ristorazione.
Prima di entrare in scena hai un rito
scaramantico?
No. Entro in scena e faccio il mio pezzo.
Quando non lavori curi degli hobby,
delle passioni?
Come hobby sicuramente il vino. Ho degli
amici con i quali organizziamo delle cene –
degustazioni. Ci piace assaggiare dei vini, scoprire e confrontarci su quello
che è il vino. Poi amo la letteratura, leggo tantissimo e mi piace fare un
po’ di sport, perché fa bene al fisico e alla mente.
Hai un sogno che vorresti realizzare?
Un mio sogno è quello di poter lavorare con
Carlo Verdone, il mio mito.
A chi vorresti dire grazie?
Ai miei genitori.
Qual è il tuo tallone d’Achille?
L’emotività e a volte un po’ la
timidezza.
Hai un sassolino nelle scarpe che
vorresti toglierti?
Sono rimasto un po’ scottato
dall’eliminazione del Grande Fratello Vip 2017 in maniera assolutamente
ingiusta. E quella è una cosa che faccio fatica a digerire, perché
è stata un’edizione pazzesca dal punto di vista degli ascolti e di
successo. L’essere uscito in una maniera totalmente ingiusta rimane quella
cosa da cui vorrei un giorno poter dire la mia versione. Comunque la mia
carriera non è legata ad un reality, ma è tutt’altro.
Quanto conta la fortuna nel tuo lavoro?
Conta, ma la vera fortuna è avere
l’occasione. Poi il resto è solo ed esclusivamente talento e passione. La
fortuna non è una cosa perpetua.