Giorgia Surina (attrice) Roma 15.7.2004
Intervista di Gianfranco Gramola
Tutti
i numeri per diventare una Star
Giorgia
Michela Arianna Surina (questo il vero nome), nasce a Milano,
l'8 marzo 1975, ovvero nel giorno dedicato alla festa della donna, da
padre croato e da madre pugliese. Fin da piccola spiccano le sua passioni per la
pittura, il disegno e la musica con balli da lei inventati. Giorgia cresce e la
sua vita scorre freneticamente tra il PACLE (Perito Aziendale Corrispondente in
Lingue Estere), il nuoto, la pallavolo, la recitazione e un progetto giovanile
che soddisfa le sua sfaccettature più intellettuali. Dopo la maturità,
superata con 50/60, inizia un altro giro di studi alla Facoltà di Scienze della
Comunicazione (ormai quasi conclusa); nel frattempo si dedica alla moda,
sfilando per l'agenzia CLAN e successivamente gira anche degli spot pubblicitari
nonché dei telefilm per emittenti private. La sua notorietà viene confermata
quando approdò ad MTV Italia lavorando come veejay.
Vive
a Milano e ha condotto i programmi Disco 2000 e TRL insieme a Marco Maccarini.
Nell'estate 2001 Giorgia va in trasferta nella sua magica Londra per condurre
(in coppia con Biggio) Select London. Nell'estate 2002 l'esplosività di Total
Request Live - e dei suoi due conduttori - si sposta nella capitale, per una
kermesse che attrae ogni giorno centinaia di fan in largo Argentina. Fama,
copertine sui giornali, apparizioni come ospite in talk-show d'autore (come
"Barracuda" di Luttazzi, che l'ha promossa a pieni voti). A settembre
2002 inizia (da Roma) la sua 4a ed ultima stagione di TRL.. Tuttavia, la
passione per la recitazione l'ha spinta a partecipare ad una fiction online; la
serie si chiama GIRLS. Nell'autunno 2004 e 2005 ha condotto in seconda serata su
Canale 5, due edizioni di Zelig Off
(10 + 13 puntate). Nell'estate 2004 è stata la padrona di casa di 'Zelig Off in
tour', spettacolo itinerante in svariate città italiane. Nel 2007, insieme a
Emilio Solfrizzi, ha interpretato Love Bugs, per Italia Uno. Attualmente sta
girando R.I.S. 4, nella parte di un Maresciallo dei Carabinieri che collabora
con i R.I.S.
Ha
detto:
- Sono
feticista e amo possedere un ricordo di un posto dove sono stata e mi piace
indossarli ricordando la vacanza che ho fatto.
- Sono drogata di creme e unguenti. Me le
porto sempre dietro. Capita spesso che compri cinque creme diverse in previsione
di serate particolari. Prima o poi aprirò una profumeria.
- In politica non condivido niente di quello
che succede, non sono soddisfatta né della destra, né della sinistra. Non ho
fiducia in nessuno. Vedo solo litigi futili e non c’è più la condivisione di
nessun valore.
- Ho scoperto di avere delle doti da
imitatrice di animali: mi viene bene la foca, il pinguino e pure la trota.
- Altro soprannome è “Pisola”, che è
una storpiatura di “Piccola”, come mi chiama il mio fidanzato Dario.
- In una serata davanti al televisore,
guardando 3 o 4 Dvd, mi faccio fuori un secchiello di Macadamia brittle, cioè
un gelato alla vaniglia con nocciole caramellate. Una roba porchissima.
Curiosità
-
Si
è laureata in Scienze della Comunicazione allo IULM,
dove si aggiudica anche il titolo di "Miss Iulm".
- Nell'infanzia
si era data il nome di Zoe, preso da un fumetto.
- Ha
una spilla particolare a cui è molto legata. E’ una croce celtica con
brillantini che ha trovato in un mercatino di Londra. La mette ovunque.
-
Abita a Milano in un bilocale di corso XXII Marzo, in compagnia del gatto
Matisse.
- Ha
posato senza veli per la rivista Max.
Intervista
E’ appena scesa dal palco dopo che la
diretta di Trl: Total Request Live, che quest’anno è dislocata in piazza
Augusto Imperatore. E’ molto stanca ma soddisfatta, perché è andato tutto a
meraviglia, il pubblico si è divertito e ha partecipato con entusiasmo, anche
perché si sa, che con Mtv lo
spettacolo e il divertimento è garantito.
Com’è
il tuo rapporto con Roma, Giorgia?
Direi
un rapporto splendido. Considera che sono a Roma da marzo/aprile e ci rimarrò
fino al 30 luglio, perché con il film ho dovuto fare una sorta di trasferimento
e ormai la considero quasi la mia città. Tu pensa che ieri sono andata a Milano
per un lavoro e finito questo, nel tornare a Roma pensavo di tornare a casa.
E’ una città che ti accoglie tantissimo e questo ti aiuta molto anche se non
sei romano.
In
quali zone hai abitato?
Ho
cambiato diverse zone anche perché con il fatto degli spostamenti delle
produzioni cinematografiche bisogna spostarsi anche di abitazione. Prima ero a
Trastevere che è il posto più bello di Roma, perché sembra ancora un vecchio
quartiere e conserva le abitudini di un vecchio paese, dove tutti si conoscono,
si salutano e dove la gente va a comperare la merce nelle solite botteghe,
sembra ancora un piccolo paese. Adesso siamo in centro perché abbiamo il palco
a piazza Augusto Imperatore e qui vicino abbiamo questo residence proprio a due
passi da piazza del Popolo, che è molto bello e molto chic, proprio nel centro
storico.
Due anni fa, il palco stava a Largo Torre
Argentina, un anno fa al Pincio. Con lo spettacolo di MTV , anno dopo anno, hai
girato tutta Roma e quindi conoscerai sicuramente la cucina romana, vero?
Ho
un buon rapporto anche con quella, anzi direi fantastico. Mi piace moltissimo
mangiare, quindi adoro andare a scoprire dei posti che sono tipici romani, tipo
le vecchie trattorie e osterie dove ti possono consigliare quello che c’è da
mangiare, quindi non necessariamente un menù turistico. C’è un posto dove
c’è questo signore che dice
“Oggi c’è questo, questo e questo!” Porta esattamente quello che ha
preparato, esattamente come se fossi a casa.
C’è
un angolo di Roma che ami particolarmente?
In
realtà no perché Roma è tutta bella e ogni angolo è diverso dagli altri.
Quindi non esiste una zona, una piazza o una via. Mi piace molto camminare per
le strade di Roma, mi piace perdermi in mezzo a queste viuzze, magari di
Trastevere, che hanno un qualcosa di ipnotico. Ogni piccolo spazio è diverso
dall’altro.
Come
vedi i romani?
(risata)
Da milanese che sono, questa è una domanda molto traditrice. Dicono che un
pregio dei romani è che ti accolgono subito come se fossi un amicone, come uno
di famiglia, quindi nel caso tu hai bisogno di qualcosa, loro ci sono. Però
l’esasperazione di questo lato, di questo pregio li porta forse ad essere un
po’ troppo
presenti
e indiscreti, qualche volta, perché in realtà, noi che lavoriamo in TV
vogliamo un po’ di riservatezza su quello che è la nostra vita privata, e
soprattutto qui a Roma, il
fatto che i romani ti vedano come personaggio pubblico, loro pensano di poterti
coinvolgere in tutta la loro vita sempre e comunque, quindi non capiscono quando
stacchi dal lavoro e vai a cena con degli amici, hai bisogno di un po’ di
privacy, ma quello è un po’ difficile da gestire. Comunque i romani li trovo
molto simpatici e quindi con loro mi trovo molto bene.
Come
vivi la Roma by night?
Uuuh
(risata) A casa, no . Ho cominciato
forse un po’ tardi, da quest’anno, a viverla in un modo molto solitario,
perché mi piace scoprire la Roma
di notte, perché di giorno per me è difficile andare in giro per le strade e
rimanere tranquilla da sola, perché è inevitabile che qualcuno ti riconosce e
ti chiede l’autografo, ecc… Quindi amo la Roma di notte. Ricordo che ho
passato una notte bellissima a piazza Navona e anche sulla scalinata di piazza
di Spagna ed è stato veramente magico perché
non c’era nessuno, c’era solo la luna che illuminava tutto e la
fontana della Barcaccia, ai piedi ella scalinata, scandiva il ritmo del tempo ed
era un’atmosfera quasi magica. Quella è la Roma che mi piace di più, nel
senso che poi si fa anche un salto in qualche locale a sentire un po’ di
musica live.
Giorgia
qual è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Fino
adesso ci sono state due cose che mi hanno veramente gratificato. La prima è
stata qualche anno fa, nel 2000, cioè un’intervista che feci a Vasco Rossi.
Io e lui soli, in uno studio molto bello, per una mia trasmissione che si
chiamava “Disco 2000”. L’intervista durò un’ora e mezza ed era come
fare una lunga chiacchierata fra amici, nel salotto di casa mia. E’ stata
molto piacevole, carina e molto intima come intervista ed è stata anche
particolare, perché ho conosciuto delle cose di Vasco Rossi che non sapevo. La
seconda soddisfazione è stata proprio quest’anno, per una produzione
organizzata da Quincy Jones. Ho presentato un concerto per beneficenza al Circo
Massimo, qui a Roma, e sul palco c’erano degli artisti incredibili e ho avuto
l’onore di intervistarli tutti. Una grandissima soddisfazione, credimi
Gianfranco.
Non
dirmi che non hai mai avuto delusioni?
Delusioni
per ora no, nel senso che ti delude il fatto che probabilmente chi guarda in
televisione mi giudica per quello che faccio in Tv, non per come sei realmente.
Io sono molto di più di come appaio in Tv e questo probabilmente non passa,
perché forse non riesco a
comunicare tutto questo attraverso
il piccolo schermo e forse anche
non lo voglio. Però è ovvio che quello che ti guarda in Tv ti giudica per
quello e tu rimani quello che loro hanno percepito ed è molto difficile
scostare la loro opinione da quello che sei realmente.
Probabilmente hanno una opinione sbagliata, giudicata solo come persona
dal lato superficiale e questo mi dispiace molto.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Mia
mamma voleva che facessi l’ingegnere, si, ma io non ne volevo sapere (risata). Poi mi sono laureata e ho fatto un altro percorso, ma l’ingegnere proprio
no, anche perché io ho bisogno di arte, ho bisogno di qualcosa che mi coinvolga
emotivamente. Mio papà, non so, aveva le idee più vaghe di me probabilmente (risata). Fai quello che vuoi della tua vita e sarò comunque con te nelle
scelte che farai, mi diceva. Lui era un po’ genietto, un po’ strano, un
po’ artista. Ho preso da lui, forse.
La
cosa più cattiva che hanno detto o scritto di te?
Per
fortuna non hanno detto cose cattive. Forse quella volta che i fan degli Oasis
hanno scritto una valanga di insulti su di me, sul loro sito privato, che non
era proprio quello ufficiale degli Oasis. Questo è successo perché durante la
presentazione di un nuovo video degli Oasis io dissi che quel singolo assomiglia
terribilmente ad una canzone di Danny Knawitz, ma questa era una cosa pubblica,
non era una mia opinione, era una notizia riportata. I fan si sono infuriati e
mi hanno crocifissa. Questi sono i lati negativi di questo lavoro.
Hai
degli idoli?
Non
mi piacciono gli idoli, mi piace molto ammirare delle persone, provare
ammirazione per dei personaggi. Diciamo che ammiro molto il percorso artistico
che ha fatto Madonna, il modo in cui è riuscita sempre a mantenersi al primo
posto, sempre in gamba e sulla cresta dell’onda. E’ riuscita sempre a
giocare con se stessa e a non prendersi mai sul serio. Poi mi piace molto
l’attività che fanno gli U2 a livello di beneficenza, che è un impegno
notevole. E’ una cosa parallela al loro mestiere, cioè ad utilizzare la loro
fama per raggiungere degli obiettivi politici e anche sociali molto ma molto
importanti, che magari facendo altri mestieri non riusciresti. Io realtà io non
ho un idolo, ma cerco di prendere il lato migliore di ogni persona e sui loro
pregi cerco di studiare quello che ha fatto, che ha realizzato. Mi piacciono
molto le persone che hanno passione
per quello che fanno. Spero di
averla anch’io in quello che faccio.
Hobby
ne hai?
Dipende
dal momento, Gianfranco, perché cambio spesso hobby. L’importante è stare
bene con me stessa e fare, fare molto. Non oziare. Ascoltare tanta musica, che
mi crea una bolla intorno a me, all’interno della quale sognare, una bolla che
mi isola dal mondo. Io sono una grande sognatrice e mi piace
ogni tanto riuscire a staccare la spina e restare da sola a passeggiare
tra le nuvole.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
Un
pregio è che sono una persona che dà molto valore al sorriso, cioè cerco
sempre di sorridere ma non in modo sciocco e superficiale, ma con il cuore e
cercare di essere sempre felice e trovare sempre il lato buono in ogni cosa. Il
difetto è che sono di un testardo, di una cocciutaggine assurda (risata).
A
volte un difetto può anche essere un pregio,no?
Dipende,
caro Gianfranco. Sono nata sotto il segno dei pesci, sono un pesciolino e forse
la cocciutaggine fa parte di questo segno.
Qual
è il tuo tallone d’Achille?
Non
lo dirò mai, altrimenti chi mi sta vicino ne approfitta. E’ mio e me lo tengo
io. Chi avrà modo di scoprirlo farà fortunato (risata).
Il
complimento più bello che hai ricevuto e da chi?
Da
Quincy Jones. La prima cosa che mi disse quando mi incontrò, fu:” Sei una
persona speciale e lo si vede dagli occhi!”. Poi abbiamo lavorato insieme
parecchie volte. Da lui, un complimento così, non me lo sarei mai aspettato.
Lui ha un grande occhio per tutto quello che ha fatto nella sua vita e quindi il
suo complimento per me è stato un grande onore.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Io
non fumo e non ho mai fumato. Ho sempre cercato di convincere le persone che
stavano accanto a me di non farlo, perché è praticamente come uccidersi, un
suicidio scelto. Tu considera che io ho due genitori che fumano. Mia madre ha
smesso improvvisamente dopo una tonsillite, che per 2-3 giorni gli faceva così
male alla gola che non riusciva nemmeno a fumare e al quarto giorno ha provato a
smettere e ce l’ha fatta. Mio padre invece l’ho convinto a smettere di
fumare grazie alla mia laurea. Siccome ero seconda fuori corso e facevo questo
lavoro, ero molto presa e lui disse che era convinto che non mi sarei più
laureata ed era una cosa a cui teneva molto. A quel punto ho detto: “Ok, se io
mi laureo entro quest’anno, cioè il 2001, tu smetti di fumare”. Ci siamo
stretti la mano per questa scommessa e lui esattamente l’11 novembre 2001 ha
smesso di fumare, perché mi sono laureata. Paradossalmente ti racconto
un’altra cosa che è ridicola. Ho finito di fare un film a maggio e in questo
film interpreto una ragazza, Giorgia, che fuma. Ho dovuto imparare a fumare e ho
fatto una fatica incredibile. Per fortuna che era solo per il film.
Che
rapporto hai con la fede?
Credo
senz’altro che ci sia qualcuno lassù che ci ama e ci aiuta nei momenti di
difficoltà. Credo in qualcuno però stento sempre di più a credere nella
Chiesa. Non riesco a credere in questa forma. Credo si, che ci sia qualcosa di
grande, ma non credo alle persone che lo rappresentano sulla terra. Una mia
disillusione, perché la mia è una famiglia cattolica praticante, ho ricevuto
il Battesimo, ho fatto la Comunione e la Cresima. Oggi sto prendendo un po’ le
distanze, nonostante creda che esiste qualcuno e sto cercando forse di dargli un
nome e pian piano ci arriverò.
Ricevi
molte lettere dai fan?
Tantissime.
C’è stato un ragazzo che mi ha inondata di e-mail e di lettere scritte a mano
e che mi ha mandato dei semi di bulbi di fiori. Io vado pazza per i fiori. E con
questo messaggio: “Se ti prendi cura di loro e come se ti occupassi un poco di
me, quindi tu puoi in qualche modo diventare la mia amica curando queste
piantine!”. Carino, vero Gianfranco?
Hai
qualcosa dentro che ti rode?
No!
Anzi c’è una persona con cui oggi non ho più un rapporto per incapacità.
Era un rapporto molto importante, però non sono riuscita a far crescere questo
rapporto. Ci siamo persi di vista e questa cosa oggi mi fa soffrire e cerco in
qualche modo di superarla.
Con
il successo sono cambiate le tue amicizie?
Beh,
si anche un po’ per i ritmi di
lavoro e un po’ per il fatto stesso che questo mestiere ti fa decidere anche
perché conosci molte ma molte persone e alla fine solo alcuni amici riescono a
capire che non cambierai nonostante che tu faccia questo lavoro. I pregiudizi
che ci sono quando fai questo lavoro sono tanti, ma io vedo anche all’interno
della mia famiglia, nel senso che ci sono delle mie cugine che non vedo più per
un senso di invidia da parte loro, nel senso che non può esserci un rapporto
bello, vero perché è tutto filtrato da una gelosia di fondo che non ti
permette di essere sincero e
siccome non mi piace imporre la mia presenza ad una persona che in un certo
senso non mi soffre preferisco auto eliminarmi e quindi non continuare il
rapporto. Però ho scoperto molte altre persone nuove facendo questo lavoro,
anche facendo cinema e questa cosa mi ha sorpreso perché ho conosciuto delle
persone meravigliose, che sto apprezzando e sto imparando a conoscere per quello
che sono e mi aiutano molto a crescere.
Quanto
ti influenza l’oroscopo?
Nulla.
Mi diverto, ogni tanto, a leggere, ma così, per caso. Se mi capita il giornale
sotto gli occhi, lo leggo altrimenti non è che vado a cercarlo, però mi
diverto a vedere cosa mi succederà. Oggi ero in aereo, tornavo a Roma, e mi è
capitato in mano sto giornale e diceva: “Pesci, attenzione dovete perdere
qualche chilo di troppo!” Pensa che io peso 50 Kg (risata).
Un
tuo sogno nel cassetto?
Da
ragazzina andavo spesso a ballare, sono una ballerina mancata. Forse quello
potrebbe essere un sogno nel cassetto, nel non aver continuato la carriera da
ginnasta, più che ballerina, ero appassionata alla ginnastica artistica.
Magari
un bel musical?
Perché
no? Sarebbe molto divertente.
A
chi vorresti dire grazie?
Ai
miei genitori perché hanno dovuto per anni sopportare quello che sono stata,
che sono e che sarò. Mi sono sempre stati vicino fino in fondo, sempre, sempre,
sempre.