Girardi Silvio (storico e poeta) Molveno (Trento) 16.8.2008
Intervista e foto di Alessandro e Rossella Gramola
Uno storico con la passione per la natura
Silvio Girardi è nato a Roverè della Luna
il 28 dicembre 1933. Ha studiato presso la Casa del Sacro Cuore a Trento dal
1947 al 1950. Ha poi frequentato l’Istituto Magistrale Antonio Rosmini, dove ha
ottenuto il diploma di maestro nel 1955. Ha frequentato l'Università di Padova
nei primi anni '70, la Facoltà di Giurisprudenza, sostenendo e superando sei
esami fondamentali, smettendo poi, per dedicarsi alle ricerche storiche. Nel 1961 consegue la patente di
Segretario Comunale e, pur avendo vinto il concorso magistrale, rimane in
carriera come Segretario Comunale in vari Comuni del Trentino. E’ in pensione
da molti anni e si occupa principalmente di storia locale e regionale, ha
ottenuto anche il prestigioso riconoscimento dell’Ordine del Cardo nel lontano
1974. E’ stato esponente del movimento autonomista dal 1974, ed ha contribuito
con le sue ricerche storiche a dare una base ed un fondamento storico alle
rinate Compagnie degli Schützen del Tirolo storico di lingua italiana, ora
Trentino. Ha sostenuto in prima persona il rivendicato uso civico di pesca nel
lago di Molveno e lo ha intavolato a favore di tutti i censiti di quel comune.
I suoi maggiori lavori storici sono:
“Molveno Andalo Fai della Paganella”
edito dall’Azienda di Soggiorno dei tre Comuni nel 1973 in collaborazione per
la parte alpinistica di Giuseppe Leonardi di Pinzolo (1973) -
4° Centenario della Curazia di Molveno” edito dalla Parrocchia di
Molveno nel 1974 - “La pesca nel lago di Molveno”Edito dal gruppo
Pescatori Sportivi nel 1978 - “La pesca nel Trentino – Contributo
alla storia dei diritti esclusivi di pesca (1978) - “Mezzocorona, fra storia
e cronaca.” In coppia con Luciano
Imperadori (1981) - “Storia del
Tirolo dal 1000 al 1918” Edito dall’associazione culturale Vecchio Tirolo,
di Mezzocorona (1984) - “Paese mio che stai sulla collina” Edito dal
Comune di Roverè della Luna (1988) - “Molveno
preziosa perla”. Edito dal Comune di Molveno (1990) – “Appunti di
viaggio” Autobiografia in versi (1990) - “In contrada Cavedagum” Edito
dal comune di Cavedago (2002) - “Andalo, Molveno e Fai della Paganella” II
edizione riveduta e ampliata del primo libro uscito nel 1973. Edito per conto
dell’A.P.T. di Andalo, Molveno, Fai della Paganella (2003) - “Molveno
ricorda i suoi soldati” Edito a cura dell’Associazione Amici della Storia di
Molveno (2006) - “L’ avventura dell’ultimo cavaliere” Biografia
dell’Imperatore Massimiliano I - uomo dell’Europa. Edito a cura
dell’Associazione Amici della Storia di Molveno (2008) -
“Un glorioso traguardo. Centenario dei VV.FF. di Molveno 1908-2008
Edito a cura dell’Associazione Amici della Storia di Molveno per conto dei
VV.FF. di Molveno (2008).
Intervista
E’ nella sua bella casa di Molveno, immersa
nelle rose e circondata da alberi da frutto.
Come ti è venuto in mente di scrivere la
storia di Massimiliano?
Perché mancava in lingua italiana una sua
biografia.
Perché il sottotitolo “Uomo
dell’Europa”?
Per una serie di ragioni, che espongo qui
brevemente. Per la sua parentela veramente europea: bisnonna milanese - Viride
Visconti, nonna lituana - Cimburgis di Masovia, madre portoghese – Eleonora
del Portogallo, prima moglie Capetingia – Maria di Borgogna, seconda moglie
milanese – Bianca Maria Sforza, nuora e genero spagnoli – Juana e Juan di
Castiglia - Aragona. Secondo genero sabaudo – Filiberto II° di Savoia. Per
non parlare dei suoi legami di parentela con tutte le casate europee. In secondo luogo,
non meno importante, è dato dal fatto che Massimiliano perseguì costantemente,
in unione d’intenti con Carlo Magno, Ottone il Grande, Federico II° di
Svevia, l’idea dell’Impero universale, come antidoto alla disgregazione
dell’Europa.
Da quando ti sei appassionato alla storia?
Posso dire che la storia mi ha sempre
interessato.
Dove cerchi i documenti per i tuoi libri?
Prima di tutto negli archivi storici, nelle
biblioteche e infine nei libri di storia.
Dai tuoi genitori hai avuto qualche spunto
per coltivare l’amore per la storia?
Certamente da mia mamma e anche da mio papà
ho avuto qualche stimolo e degli utili suggerimenti di cui ho fatto tesoro.
Oltre a scrivere, quali sono i tuoi
passatempi?
Mi appassiono ai miei campi e ai miei
animali.
Quale è stato il complimento che ti ha
dato più soddisfazione?
È stato in occasione della presentazione de
“L’avventura dell’ultimo cavaliere”, quando uno dei nostri maggiori
storici, Monsignor Rogger si è complimentato con me per aver portato a termine
questa grande fatica.
Hai intenzione di scrivere qualcosa di
autobiografico?
Ho già scritto qualcosa negli appunti di
viaggio nel 1990, ma ora ho intenzione di completare questa ricerca.
Quale personaggio ti ha appassionato
maggiormente?
Tra i tanti personaggi che ho studiato, Dante
e Cesare sono stati quelli che mi hanno più stupito e incuriosito.
Tu hai conosciuto di persona l’On. De
Gasperi, vero?
Si! Nell’estate del 1948 ebbi la possibilità
di incontrare nella sua casa di Sella Valsugana il grande statista Alcide
Degasperi. L’episodio ha del romanzesco. Ci trovavamo presso la Villa di S.
Giuliana dove noi studenti “apostolini” trascorrevamo il periodo estivo. Un
giorno il Superiore ci disse che in serata saremmo partiti per Sella al fine di
far visita a Degasperi. Arrivammo a Sella a notte fonda e dopo aver dormito in
un fienile ci siamo avviati alla villa. C’erano delle mitragliatrici piantate
a debita distanza dalla villa e molti militari a sua difesa. Ad onta della
stretta sorveglianza riuscimmo a raggiungere la villa senza essere fermati. L’on.
Degasperi fu molto contento della nostra visita e commentò ridendo la nostra
impresa: “Vedete, nonostante tutti i posti di blocco siete arrivati a casa mia
senza essere fermati!”
So che da segretario comunale hai assistito
al matrimonio di un brigatista.
Si! Fui testimone involontario alla
pubblicazione di matrimonio fra Mara Cagol e Raffaele Curcio, divenuto poi
celebre come fondatore delle Brigate Rosse. I due si sono sposati nel 1969 a S.
Romedio, per le pubblicazioni canoniche hanno dovuto presentare richiesta al
Comune di Coredo, di cui io ero allora segretario comunale. Per convalidare la
richiesta della pubblicazione ci volevano dei testimoni e così mi fu richiesto
di controfirmare sul registro delle pubblicazioni, il che io feci senza
difficoltà. Per me erano una coppia molto affiatata e innamorata.
Sei credente?
Si! Sono credente senza con questo arrogarmi
qualche merito, perché credere è un dono.
Cosa pensi della politica odierna?
Posso dire che naviga a vista.
Hai qualche sassolino che vorresti toglierti?
Per la verità né avrei molti, ma non so che
cosa serva tirarli fuori.
A chi vorresti dire grazie?
Prima di tutto a Dio, poi ai miei cari e in
particolare alla moglie che mi sopporta ed infine ai tanti amici che ho, e che mi
apprezzano.
Quale sarà la tua prossima opera?
A parte due opere storiche che stanno per
uscire, ho intenzione di scrivere le mie considerazioni da storico su molti
aspetti del mondo e della vita.
Sappiamo che il tuo ultimo libro
“L’avventura dell’ultimo cavaliere” si trova al Senato, nella biblioteca
di Palazzo Madama; è una bella soddisfazione vero?
Certamente, perché in primo luogo Palazzo
Madama ha a che fare con una principessa, pronipote di Massimiliano e
poi perché spero che qualche nostro rappresentante politico si prenda lo sfizio di
sfogliarlo e interessarsi alla nostra storia.
Che cosa pensi di Roma?
Questa è una domanda da 5.000.000 di euro.
Certamente non si può prescindere da Roma, dalla sua storia, che condiziona
tutt’ora la storia mondiale.
Come hai trovato la cucina romana?
Senza offesa per alcuno, posso dire che le più
grandi e gustose mangiate le ho
fatte a Roma.
Quali sono i monumenti di Roma che più ti
hanno colpito?
È impossibile dirlo, perché il centro
storico di Roma è tutto un monumento. Quando ho la fortuna di tornare a Roma mi
faccio delle lunghissime passeggiate per scoprire tutti i suoi preziosi e
stupendi monumenti, la basilica di San Pietro per primo.