Giulia Accardi (modella)
Milano 27.5.2023
Intervista di Gianfranco
Gramola
“Il potere dell’imperfezione è
semplicemente avere la consapevolezza che siamo tutti unici, che una perfezione
assoluta non esiste, che sei tu a decidere cos’è per te perfetto o cosa non
è per te perfetto”
Giulia Accardi, modella professionista, è
originaria di Marsala ma vive ormai da tempo a Milano. Giulia ha vinto il titolo
di Miss Italia Curvy, conquistando il web con le sue forme. Nel 2021 ha
pubblicato un libro dal titolo “Il potere dell’imperfezione”, dove
racconta la sua vita colpita dal body shaming a causa del suo fisico definito
non perfetto dalla realtà esterna. Considerata anche un esempio per le giovani
generazioni, Accardi ha raccontato nel suo libro le difficoltà che ha dovuto
affrontare, le discriminazioni, la non accettazione di sé e le numerose
barriere che ha dovuto abbattere con tutta se stessa.
Intervista
Fare la modella è stato un caso o una
passione?
Un caso e poi è diventata una passione.
Semplicemente è capitato che a 18 anni ho iniziato a fare delle foto, un po’
per gioco e poi da lì mi sono capitate delle opportunità che ho colto e così
è iniziato il mio percorso.
Da piccola, alla domanda “Cosa vuoi dare
da grande?” cosa rispondevi?
Volevo fare l’attrice e l’archeologa.
I tuoi genitori che futuro speravano per
te?
Inizialmente non bene, perché non pensavano
che potesse diventare un vero lavoro. Poi con i primi successi e vedendo quanto
io mi impegnavo per realizzare i miei obiettivi, hanno iniziato a credere in me
e ora sono felici della strada che ho intrapreso.
Prima di fare la modella, hai fatto altri
lavori?
No, ho iniziato a 18 anni a fare la modella.
Come ricordi i tuoi primi servizi di moda?
Che emozioni hai provato?
In realtà sono sempre stata abbastanza a mio
agio, è stata una cosa molto naturale per me. Sicuramente le prime volte per i
lavori più grandi, c’era un po’ di emozione e un po’ di nervosismo, però
poi passa molto velocemente.
Per fare la modella basta solo la
bellezza?
No, decisamente no. Ci sono
tante cose che contano, come la fotogenia, la videogenia, il portamento e
l’aver un carattere forte, perché non sono tutte rose e fiori. Devi fare
molti casting e molti casting li perdi, senti molte critiche e ti trovi
tante porte chiuse in faccia. E’ un lavoro molto difficile e molto
sottovalutato.
Sei una ragazza ambiziosa?
Decisamente si!
Hai notato più amicizia o competizione
tra le modelle?
Dipende. Sinceramente mi sono sempre trovata
abbastanza bene. Diciamo che con le donne in generale c’è abbastanza
competizione, però io sono una persona che sta molto sulle sue e quindi non mi
sento minacciata da altre modelle. Personalmente non ho mai avuto problemi con
le colleghe.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Sicuramente la possibilità di viaggiare e di
conoscere sempre persone nuove. Credo che questa sia la cosa più bella di
questo lavoro. Io non lavoro in ufficio, non vedo
ogni giorno le stesse persone, non sto chiusa dentro quattro mura, ma
viaggio, incontro persone di culture diverse dalle mie, paesi diversi. Questa è
la cosa che sicuramente mi piace di più di questo lavoro.
Sei stata vittima di body shaming. Come
hai reagito?
Sono sempre stata vittima di body shaming ed
è una cosa che non smette perché tuttora mi capita, ma ora reagisco in maniera
molto diversa, perché sono una donna temprata e con un carattere forte. Adesso
quando mi capita di ascoltare chi fa body shaming o riceverlo, credo che quella
persona che lo fa sia insignificante. Credo che uno che fa body shaming non sia
in pace con se stessa e che trovi forza nel criticare gli altri per sentirsi
meglio. Una persona che mi fa anche tenerezza perché credo che non ha contenuti
e che ha una vita molto triste, perché che senso ha criticare gli altri? Poi
una cosa così stupida, come l’aspetto fisico, mi sembra veramente ridicolo.
Hai pubblicato il libro “Il potere
dell’imperfezione”. Qual è il potere dell’imperfezione?
Il potere dell’imperfezione è
semplicemente avere la consapevolezza che siamo tutti unici, che non c’è una
bellezza assoluta, che una perfezione assoluta non esiste, che sei tu a decidere
cos’è per te perfetto o cosa non è per te perfetto. Io ad un certo punto mi
ero stancata di essere l’ideale di perfezione di qualcun altro e volevo
lavorare sul mio ideale di perfezione su me stessa. Io devo piacere a me stessa
e a nessun altro, perché se tu
cerchi di plasmare la tua personalità, il tuo aspetto fisico, secondo il volere
che non sei tu, non vivrai mai bene, sarai sempre frustrata perché non ti
riconoscerai nemmeno.
Scrivere questo libro per te è stata
un’urgenza personale o uno sfogo?
E’ stato uno sfogo, un’urgenza personale,
nel senso che ho sempre voluto avere la possibilità di esprimermi, di farmi
conoscere, di raccontare quello che ho passato nella mia vita e di non essere
fraintesa. Molti si fermano all’apparenza, magari tu mi conosci oggi, guardi
il mio profilo sui social, gli ultimi post , così molto velocemente
e ti fai un’idea di me, mentre non sai che c’è tanto dietro, c’è
una storia come ognuno di noi ha una
storia. E a me premeva raccontare la mia, perché nella vita di tutti i giorni
mi capita di parlare con persone nuove, che incontro nei miei spostamenti per
lavoro e mi capita di raccontarmi con queste persone. Io ho vissuto delle
situazioni, delle esperienze che possono
aiutare gli altri e quindi il focus di questo libro è stato sicuramente il dare
aiuto a chi ha passato quello che ho passato io, soprattutto noi donne e nel
libro parlo anche di argomenti estremamente delicati
Quando l’hai scritto il libro?
L’ho scritto durante il lockdown ed è
stato un po’ come andare in terapia, quando si va a ricordare determinati
momenti, certi ricordi non proprio belli ed è stato pesante.
Qual è la tua arma segreta di bellezza?
Giorno dopo giorno mi rendo conto che la
bellezza vera la vedi in una persona dopo che la conosci, il suo atteggiamento,
i suoi modi di fare, il modo di parlare, il modo di guardarti negli occhi mentre
ti parla, quindi non è tanto una cosa fisica, un qualcosa che tu puoi percepire
con la vista. Non so se ti è mai capitato quando conosci una persona,
inizialmente non hai un particolare
giudizio sul suo aspetto fisico, poi magari inizi a frequentarla e cominci ad
apprezzare il modo in cui parla, come gesticola e questa persona ti sembra
sempre più bella, quindi secondo me la bellezza è una percezione che tu hai
guardando quella persona. Poi chiaramente ognuno di noi ha i suoi gusti, a me
piace un determinati tipo di uomo, a te un determinato tipo di donna. Ci sono
delle caratteristiche che attraggono.
Nel mondo della moda vedi più talentuose
o raccomandate?
Io penso che in ogni campo, non solo nella
moda, ci vuole un colpo di fortuna, quindi conoscere le persone giuste, trovarsi
nel posto giusto al momento giusto, perché se tu sei solo raccomandata, se non
hai talento, non credo che andrai tanto lontano. Ci sono tante cose che ti fanno
arrivare in alto, il talento soprattutto, devi avere un qualcosa perché non
puoi essere un contenuto vuoto. Quindi il talento e chiaramente il colpo di
fortuna.
Oltre al lavoro curi delle passioni nella
vita?
Fortunatamente il mio lavoro è anche una
grande passione ed è proprio una cosa che mi piace e con il mio brand, in
collaborazione con altri brand, sto per lanciare la mia nuova linea di make up
che uscirà a fine giugno. Poi una passione non relativa al mio lavoro è
sicuramente l’amore per gli animali. Amo gli animali alla follia, mi piace
passare il tempo in mezzo alla natura e staccare la spina mi fa proprio bene, mi
fa star bene. Amo anche dipingere e quando d’estate vado nella mia Sicilia,
amo passare le giornate a dipingere, soprattutto volti di donne. Amo il mare e
mi piace molto fare quei lavori manuali e amo molto la creatività.
Se ti chiamassero in un reality, ci
andresti?
Non so, forse in un reality educato e pulito,
si. Partecipare a “Ballando con le stelle” mi piacerebbe molto.
Il lato più bello del tuo carattere?
Determinazione e positività.
Nella vita preferisci comandare o
ubbidire?
Con il mio carattere non dipendo da nessuno e
quindi fortunatamente non devo ubbidire a nessuno e non mi piace nemmeno
comandare.
A chi vorresti dire grazie?
A me stessa.