Gloria
Giacosa (modella e presentatrice)
Genova 1.8.2019
Intervista di Gianfranco Gramola
Il
complimento più bello che ho ricevuto? Che sono una ragazza empatica, sensibile
e intelligente. Apprezzo anche i complimenti relativi al mio lavoro di
commerciale. I miei idoli da ragazza erano Lady D, perché ha usato la sua
popolarità e ricchezza per fare del bene e sotto un profilo televisivo ed
estetico Michelle Hunziker, personaggio molto solare.
Gloria
Giacosa è cresciuta nell’entroterra ligure, si è trasferita a Milano dove si
è laureata ed ha iniziato a lavorare nell’ambito della comunicazione e del
marketing. Gloria vanta alcune
esperienze televisive, come ospite a Rtl, e Sky sport1, collaboratrice nel
programma televisivo Le Iene, inviata per Raisport1, presentatrice dei programmi
“My Job” e “ Il salotto degli imprenditori” trasmessi in streaming e su
canali regionali.
Sono
diventata fotomodella “per caso” – racconta
Gloria. Il mondo dello spettacolo, avendo
un’indole un po’ pazzerella, esibizionista ed estroversa, mi ha sempre
affascinata. Ma vivendo in un paesino e non essendo particolarmente alta, non ho
mai preso in considerazione l’idea di farne parte. Il successo è arrivato per
caso, perché in Kenya nel 2011 un paparazzo famoso mi ha notata, mi ha chiesto
di scattarmi delle foto che ho postato poi su Facebook al ritorno dalla vacanza.
Da allora ho cominciato a essere contattata su Facebook da diversi fotografi. La
celebrità è arrivata dopo il primo calendario, perché la stampa locale mi ha
dato visibilità".
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
No,
gli amici mi chiamano Glorina (Giakosova) perché sembro russa, ma preferisco
usare il mio nome, anche perché sono orgogliosa della mia famiglia.
I
tuoi genitori come hanno preso la tua scelta di fare la modella? Avevano altri
progetti per te?
In
realtà mi sono laureata e il mio lavoro principale rispecchia gli studi che ho
fatto (responsabile commerciale per una multinazionale americana, laurea in
marketing). All’inizio non erano
molto contenti. Tuttavia hanno apprezzato anche alcune collaborazioni più
“prestigiose” che non mi hanno vista solo come protagonista di scatti mezza
nuda.
Il
mondo delle modelle era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Più
che il mondo della moda, io ho conosciuto il mondo della fotografia e dello
spettacolo. Sicuramente ci sono “proposte indecenti”, ma ritengo che anche
in questo settore le donne che hanno un successo duraturo se lo siano meritato,
non solo andando a letto con determinate persone. Sono solidale con le donne
molestate. Tuttavia non approvo il comportamento di chi offre merce, in cambio
di lavoro, o semplicemente accetta proposte indecenti, salvo poi denunciare dopo
aver “usufruito” dell’opportunità.
Fra
colleghe hai trovato più rivalità o complicità?
Più
rivalità, anche se io non sono affatto una persona invidiosa. Se posso parlo
bene di colleghe e amiche. Ma le donne solidali tra loro sono poche. In tutti i
settori e ambiti professionali. Le donne hanno tante qualità, ma rispetto
agli uomini, sono più invidiose e solidali tra loro e incapaci di fare squadra.
Ho
letto che sei molto sensibile al tema del femminicidio e hai fatto dei calendari a
scopo benefico a favore delle vittime di stalking.Ne vuoi parlare?
Si,
volentieri. Sono stata imputata per stalking. Mi denunciò un ex fidanzato,
perché aveva la doppia vita. Processata, assolta, alcune querele che
hanno coinvolto persone vicine a lui sono state ritirate. La vicenda personale
riguardava, ahimè , più rivalse personali e vendette, che veri e propri
episodi di stalking e pericoli. In poche parole, erano solo sms, anche
abbastanza puerili. La legge sullo stalking, sotto un profilo meramente
legislativo, lascia ampia interpretazione poiché bastano solo 2 episodi
(recenti sentenze della cassazione lo dicono ) a configurare il reato. In poche
parole, solo due sms, “minacciosi e/o molesti tali da generare un perdurante
stato di ansia e paura che cambino le abitudini della presunta vittima” sono
stalking. Questo in termini “pratici “ cosa significa? Che i tribunali sono
pieni di reati o “molestie “ (che sono più sanzioni amministrative che veri
e propri “stalking”) che rubano tempo ed energie ai magistrati che fanno
fatica a capire se e quando è stalking e la relativa gravità del caso. Recentemente
è morta a Savona una ragazza che conoscevo bene, uccisa dall’ex marito. Lei
ha vissuto il reato dalla parte della vittima. Vittima reale, infatti
l’epilogo è stato tragico. È alle vittime come lei che ho dedicato un
calendario quando fui assolta, devolvendo il ricavato all’associazione doppia
difesa di Michelle Hunziker e dell’avvocato Giulia Bongiorno. Ritengo che sia
importantissimo marcare una bella demarcazione tra “molestie “ è reati
minori da “giudice di pace” e veri e propri casi di stalking. Mentre i primi
possono risolversi con sanzioni amministrative che possono “fare cassa” per
lo stato ed evitare perdite di tempo per la giustizia, nei casi di stalking
reali con soggetti pericolosi vanno fatte perizie psichiatriche sia alla
presunta vittima (che può essere semplicemente mitomane) sia al presunto
stalker. Se c’è un pericolo reale, lo stalker va rinchiuso in strutture
psichiatriche o in carcere. La misura cautelare è inutile. Se un uomo vuole
ucciderti, lo fa. Durante la vendita del calendario feci un “calendar tour”
che mi permise di conoscere tante persone, tra cui donne picchiate e maltrattate
dai mariti o ex compagni.
Hai
mai avuto dei fan un po’ troppo invadenti (sei mai stata vittima di uno
stalker)?
Capitano
uomini molesti, anche buffi. Tanti hater fuori luogo. Ma per rispetto per le
vere vittime di stalking me ne guardo bene dal chiamarli stalker. Inoltre la
piccola celebrità che ho, la devo anche a loro. Chi non mi conosce e mi insulta
mi lascia indifferente.
Hai
fatto altri calendari, sempre a scopo benefico, vero? Come quello devoluto alla
Lilt.
Si,
gli anni del processo non sono stati facili . Ho perso un’amica di infanzia
alla quale ero molto legata, di tumore. Questo episodio nella sua tragicità mi
è servito e mi ha dato forza perché ho sempre saputo che per me prima o
poi sarebbe finita, mentre per lei purtroppo non c’è stato nulla da fare, lei
non ha avuta possibilità.
Nei
tuoi progetti c’è quello di scrivere un libro con Edoardo Raspelli. Di cosa
vuoi parlare nel libro e perché con Raspelli?
Edoardo
è un uomo molto sensibile. Deborah (la vittima dell’omicidio di Savona) aveva
affidato a lui la scrittura del libro. Se possibile, in accordo con la famiglia,
mi piacerebbe affrontare il tema dello stalking e dell’amore “malato”
(anche il mio lo è stato perché non è normale che un uomo con la doppia vita,
una volta scoperto, ti quereli per “salvarsi “ con la fidanzata ufficiale),
al fine di poter aiutare altre donne, magari evitando certe relazioni sbagliate.
Vorrei anche sensibilizzare sul tema dello stalking.
Gloria
Giacosa con Edoardo Raspelli
Come
ricordi l’esperienza come collaboratrice di “Le Iene”?
È
difficile comprendere da casa il lavoro che sta dietro alle Iene. Gli inviati
non sono meri personaggi dello spettacolo, ma dei veri e propri
giornalisti. Dietro ai servizi , anche “ironici e divertenti”, c’è un
serio studio e una preparazione. Ho un bellissimo ricordo. Ovviamente sono dei
pazzi.
Qual
è stata la tua più gran soddisfazione da fotomodella?
Forse
le foto scattate per For Men, un anno fa. Perché ho quasi 40 anni, sono una
bella ragazza, ma ci sono donne più belle e giovani di me. Essere stata scelta
dal giornale mi ha fatto piacere.
Il
complimenti più bello che hai ricevuto?
Che
sono una ragazza empatica, sensibile e intelligente. Apprezzo anche i
complimenti relativi al mio lavoro di commerciale. La bellezza lascia il
tempo che trova, e poi svanisce col tempo.
Quali
erano i tuoi idoli da ragazza?
Lady
D, perché ha usato la sua popolarità e ricchezza per fare del bene. Sotto un
profilo televisivo ed estetico Michelle Hunziker, personaggio molto solare.
Quando
non lavori, curi degli hobby?
Amo
viaggiare, sono i soldi meglio spesi e mi piace sciare.
Fai
collezioni?
Non
faccio collezioni. Forse, senza volerlo, ho collezionato fidanzati inadeguati.
Quali
sono le tue ambizioni?
Vorrei
diventare mamma. E’ la cosa che desidero di più in questo momento della mia
vita.
Un
tuo pregio e un tuo difetto?
Sono
sensibile. Questo è anche un difetto.
Chi
e cosa porteresti su un’isola deserta?
Porterei
chi amo. Porterei il cellulare, perché soffro se sono fuori dal mondo e non so
cosa succede, ho anche paura che possa succedere qualcosa alle persone che amo.
Qual
è il tuo tallone d’Achille?
Sono
troppo sincera e questo mi porta ad avere nemici. Ma sono anche ben voluta dai
miei amici che apprezzano questa qualità. Ognuno di noi disprezza un po’
quello che non può offrire. Chi è falso, odia la sincerità. Quindi questo mio
modo di essere allontana le persone diverse da me.
Hai
dei complessi?
Non
sono alta, non ho le gambe affusolate e lunghe che vorrei. Ma va bene lo stesso.
La
dichiarazione d’amore (o lettera) più stramba e divertente che hai ricevuto?
Diverse
dichiarazioni d’amore folli. Ma amo le più sincere. Dieci anni fa ho lasciato
una delle persone che mi ha voluto più bene. Non capita nella vita di essere
amati tanto così da qualcuno. Un conto essere amati, un conto essere
desiderati. Quando lo lasciai, al di là dell’orgoglio ferito, mi disse delle
parole molto belle, sentite e sincere. Mi amava davvero. Avrebbe voluto sposarmi
e avere dei figli con me. Ricordo anche un soprannome che mi diede un uomo
più grande di me. Era una persona speciale, semplice culturalmente ma
intelligente, un uomo “vero”. Mi chiamava Cuor di mela, come quei biscotti
che mi piacevano molto. Diceva che sono dolce e forte come la mela. Il mio
primo fidanzato fece per me 2000 km. Aveva 18 anni appena. Viveva in Francia,
nei Pirenei. Per conoscere la mia famiglia e venirmi a trovare, affronto’ un
viaggio simile. Aveva le palle! E solo 18 anni. Sono tre ricordi molto belli,
profondi seppur lontani nel tempo, impressi nella mia memoria. Purtroppo negli
ultimi anni non ho più incontrato uomini così. C’è molto narcisismo
nel mondo di oggi, soprattutto negli uomini benestanti e figli unici .
Qual
è il segreto del tuo successo? So che sei molto seguita su Instagram.
Nessuno
segreto. Sono me stessa. Sono una ragazza molto determinata. Credo di essere una
persona di cuore. Questo forse piace.
Che
rapporto hai con la Fede?
Non
credo nella chiesa , non ho una grande considerazione del mondo cattolico , ma
credo in qualche valore Cristiano”. Ama il prossimo tuo come te stesso, “in
particolare”.
Che
rapporto hai con i soldi?
Sono
importanti, mi impegno per farli. Ma vanno spesi e “goduti”, per far felici
le persone che amiamo e per viaggiare.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Rispetto
ad altri tipi di battaglie e di dipendenze, chi fuma oggi è molto consapevole
dei rischi e delle conseguenze. Se vuole farlo, sa che cosa comporta.
Hai
un sogno nel cassetto?
Avere
una famiglia.
Hai
dei rimpianti?
Non
aver fatto l’Erasmus ai tempi dell’Università. Ho vissuto all’estero, ma
non abbastanza.
A
chi vorresti dire grazie?
Alla
mia famiglia, in particolare ai miei genitori. Ma devo molto anche alla mia
nonna paterna e al mio nonno materno. E a una cugina che è come una
sorella maggiore.
Di
cosa hai bisogno per essere felice?
Degli affetti.
Mi hanno ferito molto i tradimenti della fiducia da parte di persone vicine. Dei
giudizi degli estranei invece non me ne importa nulla.
Il
regalo più' bello che hai ricevuto?
La
grinta e il coraggio. Da mio papà.
La
cosa più' folle che hai fatto?
Tante,
per amore però una volta ho preso una scala e sono salita sul terrazzo di un
mio fidanzato. D’accordo col fratello che mi diede le chiavi di casa gli
preparai la cena e mi feci trovare nuda, lasciando l’intimo sparso per casa
tipo “caccia al tesoro”.
Sport
preferito?
Sci.
Sono stata campionessa ligure di slalom speciale nel 97.
I
tre oggetti dai quali non ti separi mai?
Cellulare,
tacchi, occhiali da sole.
Cosa
ti fa arrabbiare?
Le
persone false, le persone poco empatiche e anaffettive.
Una
tua passione?
Viaggiare,
mi piacciono i bambini. Ma anche gli anziani indifesi. Amo i cani.
L'ultima
volta che hai pianto e perché?
Piango
ogni giorno. Essendo empatica, soffro di riflesso anche se vedo gli altri
soffrire. Ma non mi reputo debole caratterialmente solo perché sono emotiva.