Lidia Schillaci (cantante)      Castellammare del Golfo (Trapani) 15.5.2020       

                                       Intervista di Gianfranco Gramola

“Secret Concert è il primo concerto online. Ho pensato e ideato questo evento che mi permette di creare una stanza privata su facebook e ricreare l’atmosfera di un teatro. L’appuntamento è il 22 maggio, la vigilia dell’anniversario della strage di Capaci”

Il suo sito ufficiale è www.lidiaschillaci.com e per contatti infolidialive@gmail.com

Lidia Schillaci è nata a Palermo il 28 marzo del 1984 (Ariete). Da sempre appassionata di musica, decide di inseguire il suo più grande sogno iscrivendosi al Conservatorio di Trapani. Grazie al suo talento e alla sua passione entra a far parte del mondo della musica nel giro di poco tempo. All’inizio della sua carriera, la giovane cantante ottiene collaborazioni importanti con artisti come Max Pezzali, Eros Ramazzotti ed Elisa. È anche una bravissima attrice, infatti ha preso parte della fiction Non smettere di sognare 2; ha partecipato anche alla trasmissione televisiva Operazione trionfo. Inoltre ha fatto parte del coro del programma Ballando con le stelle condotto da Milly Carlucci. Ma il suo successo sul piccolo schermo non si ferma qui perché nel 2019 entra a far parte del cast di Tale e Quale Show.

Curiosità

- Ha scritto alcune colonne sonore tra cui quella del film Sbirri con Raoul Bova e quella della serie televisiva di Canale 5, Non smettere di sognare.

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Dopo la nomination ricevuta al Premio della Rete 2015 viene invitata dal Comandante Astronauta Samantha Cristoforetti a cantare per lei in occasione del Flight Firenze, Festival della luce organizzato da Wired Italia.

- Nel 2015 con la sua versione del brano "Silent Night" Lidia firma la colonna sonora dello spot natalizio della compagnia telefonica Wind Italia "Auguri da Wind".

Intervista

Mi parli del tuo “Secret Concert” e di come è nata l’idea?

E’ un’iniziativa che ho voluto sposare pensando un po’ al momento che stiamo vivendo.  Qualche settimana fa ne parlai con un’amica di questa idea, di come fosse possibile pensare di fare dei live, visto che tutto stiamo tutti improvvisamente fermi. Ci sono un sacco di artisti in Italia che stanno facando live su instagram e sui social, però tutto a titolo gratuito. Questo ci sta fino ad un certo punto, però poi dopo un po’ anche noi facciamo questo lavoro e trovare una soluzione non sarebbe male. Allora ho pensato e ideato questo formato che mi permette di creare una stanza privata su facebook e ricreare l’atmosfera di un teatro. Quindi immaginare la gente che ha un posto in prima fila, perché sarà un live con interazione con il pubblico, che parteciperà con me a questo concerto che farò, però acquisterà il biglietto per entrare in questo teatro virtuale, attraverso un ticket. Ed è la prima volta che in tempo di pandemia avviene un evento di questo genere, perché effettivamente, cercando un po’ in giro, mi sono accorta che nessuno aveva fatto una cosa così o forse qualcuno l’aveva pensato, ma non l’aveva ancora realizzato. Alla fine sono riuscita ad organizzare questo Secret Concert, sono stata la prima e ne sono molto orgogliosa. Questo è un bel segnale per dire che anche la musica live e gli spettacoli live non si fermano, perché gli artisti secondo me, troveranno sempre spazio per comunicare. E’ molto importante la condivisione attraverso l’arte, forse è la cosa che avvicina di più al nostro animo e va oltre all’umano, perché va a toccare l’anima di ognuno di noi. Io sono di questa idea e il 22 maggio ci sarà questo live e ovviamente le persone che acquisteranno il biglietto sapranno che la piattaforma sarà facebook, riceveranno il link sulla loro mail, dove si posizioneranno in questo teatro virtuale. Io svelerò tutto quello che succederà all’interno del live, solo 24 ore prima, farò una diretta speciale, dove dirò quelle che sono le particolarità.

La data del 22 maggio è stata scelta per un motivo particolare?

C’è una ricorrenza importante, speciale, non è una data scelta a caso. Si tratta dell’anniversario della strage di Capaci, il 22 è la vigilia e il concerto è alle 18. Con me ci sarà l’interazione del pubblico e non sarà un live come quello che si vede in  teatri. Nel teatro si vede il palcoscenico, ovviamente l’artista e il riconoscimento lo si da tramite l’applauso, in questo caso, essendo su un social, non potendo sentire gli applausi, ci sarà un’interazione attraverso la scrittura. Lo spettatore potrò scrivere all’interno della room e si creerà una connessione a distanza, che penso sia anche una particolarità di questo live. Quindi non un distacco ma un avvicinamento attraverso la tecnologia. Ti posso dire che è una cosa a cui tengo molto perché è un bel messaggio, della tecnologia legata all’arte, alla comunicazione. In un periodo come questo, legato anche al fatto che non dobbiamo dimenticare le nostre radici, da dove veniamo, soprattutto le battaglie che portiamo avanti da tanto tempo e soprattutto in questo periodo dove la malavita prende campo, perché la gente si trova in difficoltà economica a cose del genere, non bisogna scordarsi delle battaglie che uomini con valori grandi hanno fatto. Questo live speciale e collegato alla ricorrenza della strage.

Hai iniziato prestissimo con la musica. Hai artisti in famiglia?

Noi in famiglia siamo tutti appassionati di musica, ma non ho artisti in casa. Siamo tutti intonati, cantiamo molto e ci piace anche ascoltare musica. Da piccolina ascoltavo tanta musica ed ero stregata dalla radio. I miei nonni e i miei genitori mi raccontano che quando avevo quasi 2 anni, stavo incollata alla radio ad ascoltare le canzoni. Poi crescendo mi sono appassionata stranamente alla musica jazz. La prima volta che alla radio ho sentito “Summertime” ho detto che voglio fare questo lavoro e da lì, pian  piano con gli anni, ho cominciato a studiare, a frequentare il conservatorio dove ho studiato pianoforte e  facendo canto lirico e anche jazz. Poi ho sviluppato varie cose e ho capito che la mia strada non era proprio il jazz, ma che mi piaceva di più il pop.

Qual è l’incontro artistico che ti ha emozionato di più?

Ho avuto tanti incontri artistici e sono stata molto fortunata. Ce n’è stato un in particolare che è avvenuto durante un primo talent che ho fatto. Avevo 18 anni e si chiamava “Operazione trionfo” ed era condotto da Miguel Bosè. Lì c’è stata l’occasione di incontrare molto artisti internazionali, da Phill Collins, Tom Jones, Anastacia e tanti altri. Venne anche Celine Dion ed è stato un incontro meraviglioso. E’ stato un incontro speciale, perché eravamo lì tutti in gruppo a cantare e ad un certo punto mi sono ritrovata a cantare da sola. Gli altri si erano zittiti, non so perché ed è successa una cosa strana. Eravamo solo io e Celine Dion e lei mi ha detto: “Non smettere, canta per me”. E lì ho cantato la mia canzone del cuore che è “Summertime”. Quello è stato un momento magico, stupendo. Cantare per uno dei miei idoli è stata una grande soddisfazione.  

Hai lavorato anche con Eros Ramazzotti.

E’ stato meraviglioso, con lui ho fatto tanta gavetta. C’ho lavorato insieme tanti anni, sostituendo anche Anastacia e ho fatto tanti duetti con lui.

Sembra un tipo un po’ musone, che se la tira …

No, assolutamente no. Appare così, ma lui è riservato e molto timido tra l’altro. E’ una persona molto generosa e assolutamente simpaticissima.

Un tuo ricordo di Ezio Bosso?

Adoravo la sua musica e spesso andavo ad ascoltarlo durante le prove che faceva al Conservatorio di Torino e a volte ci sentivamo. Io penso che sia uno di quelli artisti dall’animo veramente puro. Io oggi sono molto triste per la notizia della sua scomparsa. Ho avuto l’onore di conoscerlo al di là di fuori della musica, in amicizia, di valutare delle cose insieme. Ezio è stato un musicista incredibile, con una creatività incredibile e prima di tutto una gran brava persona. Negli ultimi tempi non poteva suonare, che è la cosa più terribile che possa capitare ad un compositore, ma spesso diceva che lui scriveva e creava con la testa. Stanotte dentro di me ho pensato che magari da lassù poteva ispirare gli artisti che hanno quella stessa indole, di purezza, di bellezza artistica.

Oltre alla musica curi delle passioni nella vita?

Amo molto la lettura, lo sport e mi alleno moltissimo, perché secondo me la voce va accompagnata dal fatto anche di avere un a resistenza fisica. Io ho centinaia di idee, sono molto creativa su tutto e mi appassionano tante cose. Mi piace anche la pittura, sono un amante dell’arte. Mi piace molto la cucina, altrimenti non sarei una siciliana doc.

La tua esperienza a “Ballando con le stelle” come la ricordi?

E’ stata un bel capitolo della mia vita, dopo l’esperienza social che ho avuto e che è stata parecchio soddisfacente, c’è stata questa esperienza che mi ha permesso di entrare negli studi storici della Rai ed è stata una cosa molto importante per la mia carriera. Dopo “Ballando con le stelle” si è aperta la strada per “Tale e quale Show”, condotto da Carlo Conti. Nonostante fossi nella band, nonostante non ci fossero delle riprese della band, devo dire che ho ricevuto delle approvazioni incredibili da parte della gente che ascoltava la mia voce ed è una cosa dal punto di vista professionale, molto emozionante e gratificante.

Quanto contano i social per la tua attività musicale?

Contano tantissimo, perché oggi abbiamo imparato a comunicare attraverso i social, attraverso la tecnologia. Però riconosco che bisogna saperli usare con intelligenza, perché i social, come tutte le cose, quando fai troppo di qualcosa, non va bene. I social secondo me, vanno usati per lanciare dei contenuti, altrimenti diventa semplicemente un post dove sfogarsi, come succede, senza riconoscere che dall’altra parte ci sono delle persone che ti ascoltano, senza avere un minimo di tatto e questo secondo me, penso sia  la cosa negativa dei social. Però dal punto di vista della musica, oggi se on ci fossero quelli, la musica non avrebbe il sostegno che invece oggi ha. Quindi sono fondamentali, se usati bene.

Dopo il Secret Concert, hai dei progetti, delle idee che vorresti realizzare?

Assolutamente si. Diciamo che già dopo il Secret Concert partiranno delle cose. Però il mio progetto è di uscire con i miei pezzi, sto lavorando ad un progetto da solista e ho già delle cose pronte che usciranno a breve.

Agli inizi, hai mai pensato ad un nome d’arte?

No, non c’ho mai pensato. Perché Lidia mi è sempre piaciuto come nome. Ho sempre fatto i complimenti ai miei genitori, perché mi hanno dato un nome che mi piace molto ed è molto bello.