Loriana
Lana (scrittrice – produttrice - musicista)
Roma 18.9.2011
Intervista
di Gianfranco Gramola
Una
bella romana che ama la musica e l’arte, che adora la sua città e che
vorrebbe togliersi un capriccio: andare a cena con Richard Gere.
(Biografia
tratta dal sito ufficiale www.lorianalana.it
) per contattare Loriana Lana, la sua
e-mail è info@lorianalana.it
Loriana
Lana
nasce a Roma. Giovanissima debutta su Rai
Uno conducendo un programma per ragazzi. Inizia a scrivere seguendo i
consigli dello scrittore Massimo
Grillandi (Premio Bancarella)
al quale sottopone raccolte di poesie e testi musicali. Partecipa al premio
letterario di narrativa e poesia “Michele
Cima” e si classifica al secondo posto. Inizia la sua attività di
autrice-musicista, un po’ per naturale predisposizione, un po’ in forza di
una precisa scelta. L’obiettivo che si prefigge di raggiungere, fin da
piccola, è quello di comunicare, attraverso la scrittura e la musica, le sue
emozioni. A dodici anni, grazie al buon profitto scolastico, riceve in regalo la
sua prima chitarra. Ama i testi di Fabrizio
De Andrè e la musica di Renato
Zero e sogna di poter collaborare, un giorno, con il cantautore romano. A
diciassette anni scrive per il teatro musiche e liriche dalla commedia “Natale
in piazza” di Henry Gheon.
Le sue canzoni piacciono ad una regista di programmi televisivi, pubblica così
il primo disco in veste di autrice. Pur tra tante difficoltà e con molti
sacrifici, si impegna a portare avanti i suoi progetti. Torna di nuovo su Rai Uno, dove si occupa in diretta dello spazio musicale di una
trasmissione pomeridiana. Scrive sigle di cartoni giapponesi, compone canzoni
per il cinema e per la tv e firma testi per Athina Cenci, Tony Esposito e Mariangela Melato. Nel corso di una
registrazione presso gli studi BMG
di Roma conosce Renato Zero e
nasce una collaborazione con Fonopoli
(settore testi musicali). Più tardi il cantante scriverà di lei: "Quando
si ha la capacità di "usare" le parole, si può conquistare il mondo
o semplicemente il cuore delle persone. Loriana, senza dubbio, conquista con le
parole il cuore delle persone... soprattutto il mio". L’incontro e
l’amicizia con Paolo Conte,
unitamente all'interesse per alcuni scrittori, la stimolano a scrivere testi
d'autore. Validissima la sua collaborazione con Luis
Bacalov al quale l’autrice pronostica l’Oscar
per le musiche del film “Il postino”,
premio che verrà assegnato al grande musicista argentino l’anno successivo.
Grazie a Bacalov, incontra Amii
Stewart per la quale scrivono un brano dal concerto del Teatro Sistina “Nel
Mondo Della Canzone D’Autore”, con inediti di Piovani, Morricone, Trovajoli ... Continua a scrivere per Amii
Stewart questa volta su musiche di un altro Premio
Oscar: Ennio Morricone. Firma il testo in italiano di “Libertango”
di Astor Piazzola eseguito al bandoneon da Richard Galliano. Pubblica i libri: “Le persone del cuore”, “Passione immortale”, “Il primo bacio della
luna” , “L’amore addosso” e
"SMS diVersi", coinvolgendo attori e cantanti che siglano prefazioni e
commenti da Paolo Conte a Sergio Endrigo, da Veronica Pivetti a Christian De Sica, proseguendo con
Renato Zero e Sabrina Ferilli, Iva Zanicchi, fino alla prefazione di
Silvio Berlusconi e del direttore
di Radio Uno Rai, Antonio Preziosi. E’ co-sceneggiatrice della commedia
musicale “Mosè, il principe del
deserto”, dove firma canzoni e musiche insieme a Luis Bacalov. Vince due edizioni del Festival della Canzone d’Autore per Ragazzi, una delle quali con
un brano scritto assieme a Lina
Wertmuller e Lilli Greco.
Si impone ancora al primo posto a varie edizioni di Festival della Canzone. E’ finalista a “Inedito per Maria”, festival diretto da Eugenio Bennato, dove attira l’attenzione della critica per il
contenuto dei suoi testi. Compone un brano pensando al Festival di Sanremo. L'emozione si moltiplica quando viene a sapere
che la sua canzone "Fossi un tango"
è stata scelta e sarà interpretata da Iva
Zanicchi. Firma altri testi collaborando con musicisti di prim’ordine
come Mario Lavezzi, Luis Bacalov ed Aldo Donati. Collabora con "MyMovies", portale Internet di cinema legato al gruppo
Nazione/Giorno/Resto del Carlino e con "Il Dizionario di Tutti i Film" di Pino Farinotti. Pubblica
oltre duecento canzoni e alcune commedie musicali. I suoi testi teatrali
entrano a far parte del programma didattico ricreativo destinato alle scuole e
diventano strumento di lavoro e ricerca per insegnanti, scenografi e registi che
allestiscono laboratori teatrali. Vince il Premio Internazionale "Elsa Morante" con la commedia musicale
“Carnevalissimo",
ispirata alle maschere della Commedia dell'Arte in scena al teatro
Sala Umberto e al teatro
Cassia di Roma. Alcuni suoi testi musicali sono esposti alla Pinacoteca
d’Arte Moderna del Palazzo della Cultura di Latina diretto da Luca
Barbareschi. Firma insieme a Silvio
Berlusconi, "Tempo di rumba",
portata al successo da Mariano Apicella.
Compone musiche e canzoni della commedia cult "Sono diventato etero!" che ritorna in scena a Napoli dopo
quattro anni di repliche a Roma e Milano. Scrive le musiche di "MUSICA
& PAROLE. 10 in poesia!". Dieci tra le più note poesie della
letteratura italiana trasformate in canzoni pop interpretate da Iva
Zanicchi, Ivana Spagna, Mario
Lavezzi, Mario Venuti, Piero
Mazzocchetti e da giovani provenienti da reality quali “Amici”
e “X Factor”. 70.000 copie
del cd sono distribuite nelle scuole. Alda
Merini, complimentandosi del progetto, scrive un suo aforisma pubblicato
in quarta di copertina del cd (Produzione Alfredo Orofino). Testimonial del cd l’attore americano Clayton
Norcross, già Thorne di Beautiful. Il suo brano "Silvio forever" che
dà il titolo al nuovo film di Roberto Faenza è inserito nei titoli di coda ed
è cliccatissimo in rete. Partecipa con successo a numerose trasmissioni
radiofoniche e televisive tra le quali: Maurizio
Costanzo Show, La vita in Diretta, Carràmba che sorpresa, Il tappeto volante,
Due minuti un libro, Applausi, Prima della prima. Scrive “esclusIVA
canto da 50 anni”, il nuovo recital che Iva
Zanicchi porterà nei grandi teatri italiani. Una curiosità… Loriana
è legata da parentela con Giggi Zanazzo,
poeta, commediografo e studioso delle tradizioni romane alla cui scuola mossero
i primi passi Trilussa e i più
bei nomi della poesia dialettale. Trastevere
gli ha intitolato una strada.
Intervista
Com’è
nata la passione per la musica? Chi te l´ha trasmessa?
Forse
è nata con me. Da piccola musicavo le poesie che studiavo a scuola per
memorizzarle meglio, amavo cantare e scrivevo brevi sceneggiature. La mia casa
si trasformava in un set cinematografico, la mia famiglia provava le battute,
registravo tutto… la nonna era straordinaria, un talento naturale. Mia madre
amava il cinema, la musica e la pittura, sicuramente lei mi ha trasmesso questa
passione.
Ho
letto che hai condotto un programma per ragazzi…
Si!
E’ vero. Forse è stato durante il
periodo di conduzione Rai, che scattò seriamente
la molla della musica... Mi capitava spesso di avere in trasmissione dei
cantanti o di fare amicizia con artisti che registravano negli studi accanto al
mio a Milano. Fu così che nacquero le prime collaborazioni... Iniziai con
Jocelyn, poi arrivarono le sigle dei cartoni animati giapponesi e tante
collaborazioni anche con attori. Da Mariangela Melato ad Athina Cenci...
Sicuramente tornerei a condurre un programma in Rai, è stato un periodo molto
divertente...
Quando
è esploso il tuo talento?
A
dodici anni la mamma mi regalò una bellissima chitarra per la promozione…
cominciai a suonare e a comporre le prime canzoni, ma il mio debutto ufficiale
risale a diciassette anni quando scrissi alcuni brani musicali per la commedia
“Natale in piazza” di Henri Gheon che andò in scena al teatro Bernini.
Chi
sono stati i tuoi maestri?
Mi
sono sempre ispirata a Fabrizio De Andrè e ai cantautori, ma i Beatles mi hanno
insegnato ad amare la musica.
Qual
è stato l´incontro che ti ha cambiato la vita?
Molto
importante e significativo quello con Paolo Conte.
Chi
ti ha trasmesso la passione per la scrittura?
Da
ragazzina leggevo molto. Amavo i romanzi di Cronin, sognavo di fare la
scrittrice… E’ stato questo autore scozzese a trasmettermi la passione per
la scrittura. Ho pubblicato alcuni romanzi. Quello che preferisco è “Passione
immortale”. La storia di Alina, una donna che comincia improvvisamente
a ringiovanire... una forza precisa la trascinerà in un'avventura unica...
ritroverà il grande amore della sua gioventù che ringiovanirà insieme a
lei… Vorrei che questa storia diventasse un film o una fiction, chissà…
Qual
è stata la tua più grande soddisfazione nel campo artistico? E la delusione?
Ce
n’è stata più di una. Scrivere un testo insieme ad Amii Stewart su musica di
Ennio Morricone inserito nel cd “L’amore può”. Collaborare con un altro
premio Oscar, Luis Bacalov e partecipare in veste di autrice al Festival di
Sanremo con “Fossi un tango” scritto insieme ad Aldo Donati e interpretato
da Iva Zanicchi. La delusione? Avevo scritto una canzone (sempre per il
festival) che era molto piaciuta alla commissione tanto che fui invitata a
registrare un provino. Chiamai Christian De Sica, cantò il pezzo. Lui fu
fantastico, come sempre. Ma all’ultimo momento non se ne fece niente. Ricordo
che piansi per un bel po’…
La
cultura è importante per arrivare?
Ahimé,
non credo.
Hai
mai fatto delle scelte in cui dopo ti sei pentita?
Penso
di no.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
Nulla.
I
tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Ho
perso i miei genitori quando ero piccola. Forse mio padre avrebbe voluto facessi
l’insegnante di latino, era la sua passione… mia madre di sicuro avrebbe
sognato il mestiere che faccio ora.
Loriana con Luis Bacalov
Hai
fratelli e sorelle?
Ho
un bel “fratellino”.
Come
ricordi l´incontro con il Papa e in quale occasione è avvenuto?
Fu
in occasione di un incontro musicale in una chiesa di Roma. Per me è stato un
giorno indimenticabile soprattutto quando Giovanni Paolo II si è avvicinato e,
stringendomi la mano, mi ha fatto gli auguri per la mia musica. Mi colpì la sua
simpatia e il suo grande carisma.
Un’artista
che ti ha colpito molto?
Steven
Spielberg e la sua grande capacità di trasmettere emozioni. Geniale! E
il regista irlandese Neil Jordan che ha diretto in modo superlativo “Fine
di una storia” tratto da un romanzo di
Graham Greene.
Avevi
degli idoli da ragazza ossia quali sono i tuoi modelli?
Quelli
che ho citato prima, ovvero i Beatles, De Andrè e poi Baglioni, gli Abba. Sto
riscoprendo la Nannini è sorprendente. Grande melodista.
Quando
hai avuto la prima cotta? E l´ultima?
Forse
a dieci, dodici anni per Massimo… l’ultima tutti i giorni!
Quali
sono i tuoi hobby i tuoi passatempi preferiti, quando non lavori? Collezioni?
Sono
una fanatica del fitness, della danza (frequento da poco da scuola della Titova)
adoro occuparmi di giardinaggio. La mia grande passione è il cinema e il mio
sogno quello di scrivere canzoni e musiche per il cinema. Recentemente Roberto
Faenza ha scelto un mio pezzo per un suo film. Amo creare e collezionare
orecchini, disegnare pannelli sovrapponendo foto di ogni tipo, plasmare vasi…
purtroppo il tempo a disposizione e sempre così poco…
Qual
è la tua ossessione?
Controllare
che sia chiuso il gas.
L'ultima
volta che hai pianto e perché?
Forse
ieri, vedendo il telegiornale…
La
persona che invidi di più?
L’invidia
non rientra nei miei innumerevoli difetti.
Qual
è il tuo motto?
“Nihil
difficile volenti” e "Mai dire mai".
Cosa
non sopporti?
I
maleducati e quelli che ti parlano alle spalle.
Un
capriccio che vorresti toglierti?
Andare
a cena con Richard Gere.
Che
rapporto hai con la Fede?
Drammaticamente
altalenante.
E
il tuo rapporto con il denaro?
Ottimo
quando ce l’ho…
Hai
un sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?
Vorrei
che non si arrivasse a chiudere i teatri e i cinema per far nascere grandi
magazzini o supermercati. Soprattutto sarebbe cosa giusta che produzioni come le
affrontiamo noi, mi riferisco alle ultime commedie alle quali ho lavorato, “Sono
diventato etero!” e “Bang!.. Ancora un giallo a fumetti”,
(dall’allestimento alla messa in scena), siano considerate da chi di dovere.
Spesso ci trasformiamo in acrobati per trovare dei finanziamenti
dignitosi, dal momento che siamo noi autori ad auto finanziare gli spettacoli...
Colgo l’occasione per ricordare che BANG!.. Ancora un giallo a fumetti,
debutterà il 4 ottobre al Teatro Cometa Off di Roma e resterà in cartellone
fino al 23. La regia è di Lorenzo
De Feo, con Giuseppe Zeno e le musiche di Bacalov e della sottoscritta. E’ una
commedia molto divertente e variopinta.
Quali
sono le tue ambizioni?
Vincere
l’Oscar per la miglior canzone.
Chi
e cosa porteresti con te su un´isola deserta?
Una
persona che mi conosca bene, una chitarra e un vocabolario.
Cosa
ne pensi della battaglia contro il fumo?
Se
ne fa poca, fosse per me sarebbe un tormentone quotidiano.
Hai
fatto delle gaffe? Ne puoi raccontare una spiritosa?
Di
gaffe ne faccio molte… Ad esempio storpio i nomi… Un giorno, salutando una
persona seduta dietro ad una scrivania dissi:”In gamba eh!”. Poco dopo mi
accorsi che aveva un arto inferiore completamente ingessato e stava sulla sedia
a rotelle.
Qual
è il tuo tallone d´Achille?
La
matematica e la geometria.
A
quale trasmissione televisiva non rinunci?
Adoro
le fiction. Le vedo tutte, mi rilassano e mi fanno evadere, sognare… Alcuni
amici attori protagonisti di questo genere televisivo di successo mi hanno
soprannominata la Regina delle Fiction. Ma amo molto anche rivedere certi film
in bianco e nero e mi appassionano i servizi di Rai Storia e i programmi di
Giovanni Minoli.
Il
regalo più bello che hai ricevuto e da chi?
Un
pianoforte inglese dell’800 in radica di noce regalatomi da un amico artista,
ma non posso dirti chi è…
Hai
dei complessi?
Da
piccola mi vergognavo perché a scuola ero la più alta di tutte… Ora, sono
fiera dei miei 1.74!
Hai
un sogno nel cassetto?
Mi
piacerebbe da morire recitare (mi accontenterei anche di dire due battute) in un
film comico.
A
chi vorresti dire grazie?
Ai
miei genitori.
Quali
sono i tuoi obiettivi o progetti?
Scrivere
canzoni per il cinema.
Parliamo
di Roma. In quale zona di Roma hai
passato l´infanzia?
Testaccio.
Quali
scuole hai frequentato?
Da
piccola dalle suore dell’Immacolata Concezione, poi all’Istituto Enrico
Fermi, ma non era per me…
Quali
sono state le tue abitazioni romane e attualmente in che zona di Roma vivi?
Testaccio,
San Giovanni e ora Roma Nord, praticamente in campagna.
Qual
è il tuo poeta romanesco preferito (a parte il tuo parente Gigi Zanazzo)?
Trilussa
mi commuove.
Hai
mai scritto o musicato canzoni romane?
Sì,
una mia canzone vinse anche il festival della Canzone Romana…
Un
complimento (in dialetto) che i romani ti fanno spesso (visto che sei una bella
ragazza chissà quanti ne ricevi)?
Anvedi
che gnocca! E io: Dall’oculista, no?
Attualmente
com’è il tuo rapporto con Roma?
Bellissimo,
la amo troppo.
Com’è
il tuo rapporto con la cucina romana? Cosa ti piace? Ami cucinare?
Idilliaco…
carbonara, matriciana, pollo coi peperoni, abbacchio a scottadito. Sì mi piace
cucinare, ma preferisco mangiare!
C´è
un angolino romano che ami particolarmente? Se si, perché?
Adoro
Campo de Fiori. Mi ispira, vado lì
a scrivere. Incontro gente…
Cosa
ti manca di Roma quando sei lontana per lavoro?
I
colori, le piazze…
Come
giudichi i romani (pregi e difetti)?
I
romani hanno mille sfaccettature, sono amabili, generosi, non mi piacciono
quando diventano volutamente volgari.
Qual
è il fascino di Roma, secondo te?
Il
fascino che ha la femmina più bella del mondo!
Cosa
ti dà più fastidio di Roma o meglio esiste una Roma da buttare ?
Non
c’è una Roma da buttare, ci sono alcuni romani da buttare. Un esempio? Quelli
che portano a spasso il cane e non usano i sacchetti, quelli imbrattano
monumenti, che prendono le strade per immondezzai e che parcheggiano sui
marciapiedi…
In
quale Roma del passato ti sarebbe piaciuto vivere e nelle vesti di chi?
Bella
domanda! Penso ad un passato recente. Anni 50… Anche solo per un giorno avrei
voluto vivere nelle vesti di Anna Magnani.
Come
vivi la Roma by Night?
Mi
piace frequentare locali dove si fa buona musica, andare a teatro o al cinema.
Nei
momenti liberi in quale zona di Roma ami rifugiarti?
Oltre
Campo de Fiori, mi piacciono i rioni Monti e Prati…
Per
un´artista, Roma, cosa rappresenta?
Un
allegro, interminabile stornello, un colorato ponentino.