Luana Ravegnini (conduttrice Tv e
giornalista) Roma
18.3.2024
Intervista
di Gianfranco Gramola
“I miei genitori non mi hanno mai
ostacolata, non mi hanno mai detto quello che fosse giusto o che fosse
sbagliato, a meno che non gli avessi chiesto io un consiglio. Sono stata sempre
una persona molto matura, molto assennata anche nelle mie scelte”
Luana Isabella Ravegnini è nata a Roma. Ha
studiato recitazione e danza, e ha lavorato prima nella pubblicità e poi nel
cinema e nella televisione. Il suo debutto televisivo è avvenuto nel 1987 nel
programma “Indietro tutta”, trasmissione di Renzo Arbore. Scelta a un
provino da Corrado, diviene nota al grande pubblico nel 1991, quando entra nel
cast de Il pranzo è servito, poi condotto da Claudio Lippi. In seguito conduce
6 del mestiere?! su Canale 5, Casa! Cosa? su Telemontecarlo e Jammin su Italia
1. Sulla Rai conduce Sereno variabile su Rai 2, alcune trasmissioni sportive di
ciclismo su Rai 3, mentre su Rai 1 è alla conduzione di Lascia o raddoppia?,
Luna Park, Sanremo Giovani, Pole Position (tra il 1999 e il 2002) ed Easy Driver
tra il 2001 ed il 2002. Nell'estate 2003 conduce su Rai 2 insieme a Paolo Brosio
il programma Quizzauto, in onda il sabato pomeriggio, dedicato al mondo della
viabilità. Come attrice ha lavorato sul grande schermo in Caramelle da uno
sconosciuto di Franco Ferrini, in Quelli del casco di Salce, in Paganini Horror
di Luigi Cozzi, in Faccione di Christian De Sica ed in Paparazzi di Neri
Parenti; sul piccolo schermo è stata nel cast del serial tedesco Il jolly e di
Un posto al sole su Rai 3. Dal 2009 è giornalista pubblicista, iscritta
all'Ordine dei giornalisti del Lazio. Dalla relazione con l'imprenditore Renato
Della Valle nasce una figlia, si trasferisce con lui in Inghilterra e le sue
apparizioni pubbliche calano. Il ritorno in TV avviene nel 2006, quando è tra
le conduttrici della versione estiva de L'Italia sul 2, in onda su Rai 2. Nel
gennaio 2010 conduce Storie di salute, su Rai 2 e nel 2011 conduce Due passi in
Italia su Rai 2. Dal 25 settembre 2021 torna a condurre lo storico programma
Check-up, un programma di approfondimento medico scientifico ideato da Biagio
Agnes. Appassionata di vita, arte, medicina e ambiente, è da sempre impegnata
in temi sociali.
Intervista
E’ il terzo anno che sei alla
conduzione di Check up, un programma che mette a fuoco molti argomenti della
medicina. Io sono rimasto ancora ai programmi di medicina condotti da Michele
Mirabella e Livia Azzariti. Cos’ha di diverso il tuo programma, ci sono più
approfondimenti, più tecniche nuove, più novità?
Check up ha mantenuto la stessa struttura
perché è stato l’antesignano dei programmi di salute in assoluto. Noi
abbiamo voluto continuare a mantenere sempre l’autorevolezza e il buon nome di
Check up e ovviamente cerchiamo di divulgare tutti gli argomenti inerenti alle
ultime innovazioni, alla prevenzione e a tutto ciò che concerne il mondo salute
cercando di fare arrivare il messaggio direttamente al pubblico che ci segue da
casa che magari proprio scientifico così non è. Cerchiamo di riassumere e
rendere più elementari quegli argomenti che solitamente quando vengono proposti
dai professori non è che arrivino direttamente ai pazienti e diciamo che il
nostro servizio pubblico lo facciamo in questo senso e il programma ha dei buoni
ascolti e questo mi rende soddisfatta.
Rivedi le puntate di Check up? Sei
autocritica?
Io mi rivedo a differenza di altri miei
colleghi. Mi rivedo perché mi studio, perché cerco sempre di migliorarmi e
ovviamente mi trovo dei difetti come mi trovo dei pregi. Dove vedo dei pregi, mi
ripeto e dove vedo delle cose che non funzionano cerco di lavorarci molto e di
migliorarmi. Diciamo che sono una secchiona perché a me piace molto studiare e
poi sono del segno della vergine, quindi la perfezione mi contraddistingue da
una vita, alle volte anche maniacale oserei dire. Però mi piace migliorarmi e
sono molto felice e onorata di poter condurre questo programma.
Mi racconti com’è iniziata la tua
avventura televisiva e con quali personaggi di riferimenti sei cresciuta?
La mia esperienza televisiva risale a molti
ma molti anni fa perché il mio primo lavoro è stato “Indietro tutta”, il
programma di Renzo Arbore che ricorderanno un po’ tutti. Ho iniziato con lui
ed è stato una bella palestra. Renzo era uno che insieme agli altri
improvvisava tutto, quindi è stata una bella palestra in quel senso. Dopo di
lui c’è stato il grande Corrado che mi scelse per “Il pranzo è servito”
e anche lì è stata una bella esperienza perché mi ha un po’ inquadrata. Poi
chi mi ha consacrata conduttrice è stato il mitico Pippo Baudo che mi scelse
per la conduzione di Luna Park estate e lì sono stata battezzata conduttrice da
lui e da lì ho iniziato un altro tipo di percorso.
I tuoi genitori come hanno preso la tua
scelta artistica? Sognavano un futuro diverso per te?
Io sono stata molto fortunata da questo punto
di vista perché i miei genitori non mi hanno mai ostacolata, non mi hanno mai
detto quello che fosse giusto o che fosse sbagliato, a meno che non gli avessi
chiesto io un consiglio. Sono stata sempre una persona molto matura, molto
assennata anche nelle mie scelte. Io sono odontotecnica e ho masticato un po’
di medicina e ho deciso di fare questo tipo di lavoro per caso, però quando per
una serie di motivi ho iniziato a fare dei provini, perché ero carina e quindi
mi sceglievano per le varie pubblicità, per i vari programmi e quando ho
cominciato a capire che si potevano guadagnare dei soldini, ho detto “Quasi
quasi metto da parte per un po’ di tempo gli studi e inizio a lavorare”.
Invece poi quel lavoro che doveva essere un hobby è diventata la mia
professione, da allora ho sempre continuato a lavorare, anche se mi è rimasto
questo amaro in bocca perché con il senno di poi avrei voluto continuare a
studiare. Invece mi sono ritrovata a dover fare una scelta ed essendo giovane il
mondo dello spettacolo mi faceva gola e quindi ho continuato così.
Ho letto che sei anche giornalista
pubblicista. Questa nuova professione era una tua esigenza, un tuo obiettivo,
una passione?
Facevo un programma che si chiamava “Pole
Position”, che era un programma sulla Formula Uno, insieme al grande
Gianfranco De Laurentiis e in quell’occasioni ci furono delle situazioni un
po’ antipatiche nelle quali qualcuno all’interno mi disse: “Ma tu non puoi
permetterti di fare domande perché non sei una giornalista e quindi il ruolo
non è il tuo”. Io a quel punto, siccome sono testarda mi dissi che se adesso
il ruolo non è il mio, fra poco lo sarà. Mi sono messa a studiare e ho voluto
raggiungere anche quest’altro traguardo.
Hai mai lavorato o prestato il tuo nome
per solidarietà, per beneficenza?
Quando mi chiedono di partecipare a delle
manifestazioni di beneficenza piuttosto che far parte di alcune onlus o alcuni
comitati, io sono sempre presente, perché io credo sia la cosa più bella che
chi fa parte del mondo dello spettacolo, quindi una persona che ha la possibilità
di essere un pochino più in vista, possa portare un valore aggiunto. Se
qualcuno mi dovesse chiedere un aiuto, sicuramente gli do una mano.
Cos’hai sacrificato per arrivare alla
notorietà?
La cosa che mi è pesata un pochino in un
periodo della mia vita è stata quella di non avere avuto una certa privacy
perché quando vivi delle situazioni private un po’ particolari, ti farebbe
piacere metterti in un angolino dove nessuno ti tocca, dove nessuno ti dice
niente. Invece ci sono stati dei momenti della mia vita dove la mia vita privata
è venuta sulla bocca di tutti e questo mi è spiaciuto. Però sacrifici veri e
proprio, no. Io credo che il nostro lavoro sia un lavoro da super privilegiati e
quindi se mi dovessi lamentare sarei una ingrata.
Tre aggettivi per definirti?
Estremamente sensibile, permalosa … te ne
ho detto uno bello e uno brutto, che faccio ora? Te ne dico un altro bello o
brutto?
Uno bello è sicuramente che sei molto
simpatica.
Diciamo altruista.
Il tuo rapporto con la Fede e se sei
devota a qualche santo.
Il mio rapporto con la Fede è molto forte e
io credo che se non ci fosse un qualcosa che è al di sopra di tutti noi non ci
sarebbe niente di tutto questo. Io sono molto devota alla Madonnina e di
conseguenza a tutti quanti i santi, essendo una cattolica praticante.
Oltre al lavoro e la famiglia, curi delle
passioni nella vita?
Diciamo che non ho avuto tanto tempo per
dedicarmi alle passioni. Diciamo che io ho dedicato gran parte della mia vita al
lavoro, diciamo che il 50 per cento l’ho dedicato al lavoro e il resto alla
famiglia, sia a mia figlia sia a mio
marito ma anche ai miei genitori che sono anziani e che necessitano di tante
cure. Per quanto mi riguarda non è che abbia molto spazio a dirti la verità,
però va bene così.
Come riesci a conciliare lavoro, famiglia
e su e giù da Milano-Roma?
Ora stiamo lavorando a Roma, alla Rai di via
Teulada. Ho avuto una parentesi di dieci anni nel quale ho vissuto a Londra, poi
sono tornata e ho avuto questa bella occasione di condurre Check up ed ero a
Napoli, quindi facevo su e giù Napoli Milano.
Da quest’anno siamo tornati in famiglia su Rai 1 e di conseguenza a
Roma. Quindi non è che alla fine mi occupi tanto tempo, anche se è una bella
valvola di sfogo.
A chi vorresti dire grazie?
Innanzitutto un grazie lo devo dire ai miei
genitori che mi hanno messo al mondo e hanno cercato di insegnarmi quelli che
sono i buoni principi come il rispetto per gli altri, essere corretti, essere
altruisti e tutte queste cose che oggi purtroppo non è che vadano molto di
moda. Però io dico loro grazie perché grazie ai miei genitori sto bene con me
stessa e vivo con la coscienza a posto e la sera vado a dormire serena. Grazie
anche a tutte le persone che ho incontrato nel corso della mia vita e che mi
hanno dato qualcosa e l’elenco è lungo.