Ludmilla
Radchenko (showgirl – pittrice) Milano 27.10.2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
bella, simpatica e talentuosa ragazza con la passione per la pittura e per
artisti come Salvador Dalì, Warhol
e Basqiuat e con un grande desiderio: diventare mamma
Ludmilla Radchenko nasce a Omsk, in Siberia,
l’11 novembre 1978. Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte, dal 1995 prosegue
gli studi nell'ambito del design, del cinema e del teatro, diplomandosi in
design nel 1999. Lo stesso anno parte per l'Italia, dove comincia a lavorare
come modella, approdando poco dopo alla televisione. Tuttavia la passione per la
pittura rimane forte, tanto che nel 2005, durante la partecipazione a un reality
show in Africa, capisce di voler seguire la sua vena pittorica a tempo pieno. Il
10 marzo 2008, insieme al pittore Rinaldo Delfini, tiene la sua prima mostra
collettiva presso lo studio Iroko di Milano sul tema “Gli angeli ribelli”.
Nel frattempo, dopo un viaggio di studi a Londra, prepara un'altra serie di
opere dedicate alla capitale inglese dal titolo “London Times”. Nell'estate
del 2008 nasce il progetto "L'arte di essere donna", ideato, creato e
interpretato da Ludmilla Radchenko, che sarà pubblicato come allegato speciale
a tutta la tiratura del numero di ottobre 2008 di Maxim, e i cui dodici quadri
verranno esposti nell'ottobre successivo a palazzo Venini (Milano) Nel dicembre
parte per gli Stati Uniti, dove segue un corso di inglese e uno di recitazione a
New York. Nel marzo 2009, di ritorno in Italia, nasce l’idea di esporre la
serie “New York Underground”, di esplicita impronta pop art. Verrà
presentata nel luglio 2009 presso lo spazio Astoria a Milano. La mostra
successiva è un tributo alla regina del pop: Madonna. Il vernissage ha luogo il
7 ottobre 2009 alla Black Room dell'hotel milanese Diana Majestic, con il titolo
“Madonna Live Style”. Nel frattempo espone il suo lavoro "Charmant
Paris" a un'importante collettiva, "Imago Feminae", l'annuale
rassegna tortonese di pittura figurativa e arte visiva che si tiene dal 3 al 31
ottobre 2009. Nel novembre 2009, in
collaborazione con Silvia Pettinicchio della Wannabee Gallery di Milano,
partecipa alla collettiva “Another Break in the Wall”, organizzata per
celebrare i vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, e già il 2 dicembre,
sempre alla Wannabee Gallery, espone dieci opere in una personale dal titolo
“Amsterdam Temptation”. Nel febbraio 2010 espone quattro opere a una
collettiva della RDBR Gallery in via Margutta (Roma) e viene invitata a
partecipare alla CowParade di Roma. L'artista realizza Lady Candy Pop, una mucca
che inizia a essere pezzo cult della manifestazione internazionale già dal
primo vernissage di presentazione in studio. A fine marzo partecipa anche ad
“Arte accessibile a Milano” con alcune sue opere. Ad aprile, durante tutta
la settimana del Salone del Mobile, espone presso lo spazio di design
Robertaebasta in via Solferino 2, nel quartiere di Brera. Sempre in occasione
del Salone del Mobile le viene proposto di partecipare al progetto di
un'installazione artistica di Gobbetto Resin Solutions alla Triennale di Milano,
dove l’artista presenta due opere di un gigantesco patchwork. Il 18 giugno, in
collaborazione con PiQuadro Luce, tiene a palazzo Felice di Cagli la sua prima
mostra di design. Successivamente, invitata al festival “Summer Jamboree” di
Senigallia, esporrà opere ispirate ai protagonisti degli anni cinquanta. Il 18
settembre s'inaugura la sua personale al Museo di Arte contemporanea di Lucca,
Lu.C.C.A., organizzata da Chiodini Arte e curata da Maurizio Vanni. Nello stesso
periodo, a Roma, l'artista è presente in una collettiva a palazzo Torlonia a
cura della Galleria Ca' d'Oro. A ottobre viene selezionata al concorso
internazionale di pittura Gemlucart di Monaco. Inizia la sua collaborazione con
Opera Gallery di Montecarlo presso il Grimaldi Forum, dove verrà presentata
all'International Clubbing Show.
Mostre
personali
NAI
Contemporary Gallery(Napoli) - dal 26 Novembre al 20 Dicembre 2010
Design Library(Milano) - 9 Novembre, 2010
La Scala (Milano), a cura di GIGART - Ottobre 2010
L.U.C.C.A Museo di Arte Contemporanea (Lucca - Fi) - Ottobre 2010
Nhow Hotel (Milano) - Aprile - Settembre 2010
Palazzo Torlonia - a cura di Ca D'oro Gallery (Rome) - Settembre 2010
Pop Fiction, a cura di Federica Mariani, Summer Jamboree - Marcheshire Art
(Senigallia, An), Luglio - Agosto 2010
Cover LIFE PEOPLE, BYBLOS (Riccione) – Luglio 2010
Palazzo Felici - curated by PiQuadro Luce (Cagli) - Giugno 2010
Ambasciata della Bulgaria (Napoli) - Maggio 2010
Salone del Mobile (Milano) - Aprile 2010
Lady Candy Pop, creazione della Mucca Decorativa, Cow Parade 2010 - Piazza
Colonna (Roma)
Amsterdam Temptation, Wannabee Gallery
(Milano) - Dicembre 2009
Nhow Hotel (Milano) - Novembre 2009
Salon Des Arts (Casinò di Campione) - Luglio 2009
Spazio Astoria (Milano) - Luglio 2009
Palazzo
Venini (Milano) - Ottobre 2008
Spazio I Am (Cremona) - Giugno 2008
Villa Rapallo (Rapallo) - Maggio 2008
Mostre
collettive
GEMLUC
CONCOURS INTERNATIONAL MONTE CARLO - Monaco, dal 30 Settembre al 13 Ottobre 2010
Opera Gallery (Monaco) - inizio collaborazione, 2 Ottobre
RESIN POP, Palazzo Torlonia (Roma) , a cura di CA'D'ORO GALLERY, Gloria
Porcella, 27 Ottobre,2010
Teatro alla Scala di Milano, a cura di GIGART - 1° Ottobre 2010
Resins Solutions installazione, Triennale di Milano (Milano) - Aprile 2010
Arte Accessibile (Milano) - Marzo 2010
RDBR Galleria - via Margutta (Roma) - Febbraio 2010
Breaking
in the wall, Wannabee Gallery (Milano) - Aprile 2009
IMAGO FEMINAE: women who portrait women, Palazzo Giodobono (Tortona) - dal 3
Ottobre al 3 Novembre 2009
Studio
Iroko Gallery (Milano) - Marzo 2008
Ha
detto:
- Mi
fa piacere che adesso la gente mi riconosca con nome e cognome, ma
“Passaparola” mi ha dato una visibilità incredibile.
- Mi
piace molto dipingere la sera, perché il telefono squilla molto meno, sono
rilassata, sono da sola e quindi non ho distrazioni. Ovviamente mi fa molto
piacere anche quando riesco a dedicare una giornata intera alla pittura.
- Ho
il computer sempre con me, ma sono convinta che non debba diventare una
fissazione. Va usato solo quando serve.
-
Sto
cercando di dimostrare che sono una persona tenace e con tanta voglia di
crescere professionalmente. Finalmente sono io a decidere della mia carriera e
non ci sono più altre persone che mi gestiscono e mi spingono secondo le loro
idee.
- Al
mondo della televisione ho dato e continuo a dare il meglio che posso ma, senza
rancore, negli ultimi tempi vivo un distacco, sento che quel mondo non mi
appartiene più. La mia vera strada l’ho trovata nella pittura e questa nuova
consapevolezza mi sta sottraendo a scelte professionali superficiali.
Curiosità
- L’indirizzo
del suo studio è: Ludmilla Radchenko
Pop.Art.Studio Via
Varanini,12 20127 Milano
- Diplomata
come stilista di moda, nel 1997 è stata eletta Miss Fascino al concorso
nazionale Miss Russia e a Mosca e a San Pietroburgo ha avuto esperienze
televisive.
- Nel 2004 è stata la protagonista del
calendario della rivista Fox.
Intervista
Quando
hai iniziato a dipingere e chi ti ha trasmesso questa passione?
Penso
sia stato mio nonno! È lui che mi ha portato alla “Scuola per i giovani
talenti”, quando avevo 5 anni per farmi smettere di disegnare sui muri di casa!
Chi sono stati i tuoi maestri?
Sembrerà
strano ma all’Istituto d'arte copiavo Paul Gauguin, poi mi sono innamorata di
Salvador Dalì e da quando ho cominciato a prendere sul serio il lavoro di
pittrice, seguendo la corrente Pop Art, ovviamente ho preso lo spunto dagli
artisti come Rosenquist, Raushenberg, Gasper Johns, Warhol e in generale adoro
Basqiuat!
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
No,
da quando sono in Italia penso che il mio nome suona molto bene. In verità la
doppia “elle” è stata aggiunta proprio qui, all’anagrafe sono LIUDMILA e
il cognome lo terrò per il rispetto della mia famiglia. Mi piace!
Quando è “esploso” il tuo talento?
E’
“esploso” quando mi sono chiesta cosa vorrei fare da grande. Allora, credendo
alle mie forse e alla mia capacità, mi sono dedicata al 100% a questa nuova
professione, lasciando perdere le stupidate e ho cominciato a lavorare sul mio
percorso.
Qual è stata la tua più gran
soddisfazione artistica?
Quando
Jamiroquai, il mio cantante preferito ha firmato il suo ritratto creato da me e
ha scelto un’opera per la collezione privata. Ma in verità la vera
soddisfazione sta accadendo proprio ora, che sto preparando un Vernissage per
esporre la nuova serie Woman Been, le Opere dedicate al percorso emotivo della
Donna in generale, basandomi sulla mia esperienza e sensibilità. Stiamo
realizzando anche il mio primo video-arte che rappresenterà un viaggio nel
tempo dove una bambina diventa una donna realizzata e trova il proprio ruolo
nella società di oggi.
Puoi spiegare ai lettori, qual
è il tuo stile, la tua tecnica di pittura?
Uso
il metodo di sovrapposizione e trasparenza. Prima creo gli sfondi in digitale
che rappresentano una ricerca degli immagini che si uniscono in una chiave di
lettura, un racconto legato al tema dell'opera e poi intervengo manualmente con
i gessetti, acrilici e resine. Una procedura lunghissima step by step.
Condividi la tua passione con
qualcuno della tua famiglia?
Come
dicevo, il mio nonno è un po’ artista, insegnante del disegno tecnico
all’università, tutti gli altri sono ingegneri.
Che futuro sognavano per te i
tuoi genitori?
Desideravano
che trovassi la mia strada, mi hanno dato la serenità di vivere a pieno la mia
vita e la libertà di fare le mie scelte.
Che lavoro fanno?
Per
fortuna sono persone normalissime, mia mamma
lavora in contabilità all’ospedale pediatrico e mio papà è un ingegnere
elettronico. Non avrei fatto strada se fossero ricchi. Io dico sempre: "La
necessità fa virtù".
Hai mai fatto delle scelte in cui dopo ti
sei pentito?
No,
penso di aver un ottima intuizione.
Di quale persona temi più il
giudizio?
Non
temo i giudizi, ma quello più importante è del mio fidanzato, che considero
una persona saggia. Ascolto molto anche il mio curatore artistico Fortunato
D'Amico, mi da delle belle dritte.
Per un pittore, quando arriva
l’ispirazione?
Boh!
Ognuno artista è diverso. Ce l’hai dentro e basta. Nuovi emozioni sono nuovi
stimoli, l’arte è un mezzo per comunicare le tue idee.
A chi volesse avvicinarsi al
mondo della pittura, che consigli vorresti dare?
Vorrei
avvicinarmi alle persone, vorrei far riflettere la gente che tutto dipende da
noi. Il mio consiglio è cercar stupire ogni giorno con la positività, un bel
gesto, un sorriso. Sarebbe bello avvicinarsi ai Musei pubblici che accoglie
l’arte in una maniera accessibile e comprensibile per tutte le e persone, non
solo agli addetti dell'arte. Come ha fatto Maurizio Vanni per il Museo di Lucca,
dove ho avuto l'onore di fare la mia mostra personale.
Tu hai lavorato nel mondo dello
spettacolo. Come ricordi il tuo debutto?
Emozionante
e inaspettato, perché non cercavo proprio quello. Tutto è arrivato come uno tzunami.
Qual è stato l’incontro che
ti ha cambiato la vita?
L’incontro
con il mio uomo attuale, con il quale ho trovato un equilibrio, ho trovato la
serenità, sicurezza, dei valori, un lavoro che amo e i miei progetti per il
futuro, cioè avere una bellissima famiglia. È un click, quando ti senti pronta
ad andare in una direzione ben precisa, qualsiasi cosa succeda.
Il mondo dello spettacolo è fatto anche
di compromessi. Cosa ne pensi?
Il
sistema dello Showbusiness è stato squilibrato da quelli che hanno infranto le
regole di meritocrazia. Non accetto gli scambi di favori. Se devi accettare i
compromessi vuol dire che non credi nelle tue capacità e dai ragione a quelli
che te lo propongono e questo lo trovo squallido. Per questo ho scelto l'arte.
Cosa hai sacrificato per
arrivare al successo?
Niente!
Sono stata fortunata ad aver fatto le cose di cui sono stata capace allora e
avere una visibilità e popolarità che mi aiuta anche oggi. Adesso l’unico
mio sacrificio è il poco tempo che mi rimane per la vita privata. A volte mi
tocca lavorare anche 15 ore al giorno, ma il mio, oltre che un lavoro, è anche
una passione.
Quali sono i tuoi hobby i tuoi
passatempi preferiti, quando non lavori?
Gli
sport come kik boxing, nuoto e lo snowboard. Ultimamente mi piace cucinare.
Qual è il tuo punto debole?
La
mia impazienza.
Un collega che stimi molto?
Mr.
Brian Wash, è un artista americano che fa un ottima comunicazione del suo
lavoro.
La cosa più cattiva che hanno
detto o scritto su di te?
Quando
ho fatto la mostra alla Scala grazie a Gigart, in un giornale di gossip hanno
scritto:“Addirittura alla Scala fanno esporre alle letterine”, quando non
sono nemmeno venuti alla mostra, non hanno visto i miei dipinti e soprattutto
non conoscono il mio lavoro.
Il complimento più bello che
hai ricevuto?
La
risposta che ha scritto un critico all'articolo sopraindicato, che dichiarava
che ho tutte le carte in regola. Ma dal punto di vista personale, che sono una
persona sensibile e una macchina da guerra contemporaneamente.
Cos’è per te la felicità?
Essere
indipendente, fare ciò che mi sento, stare con chi amo e godermi la vita
contando sulle mie forze.
La dichiarazione d’amore più
divertente o emozionante che hai ricevuto?
La
lettera del mio fidanzato, che mi ha consegnato sulla gondola a Venezia, che
parla della nostra figlia futura. Mi ha fatto commuovere tantissimo.
Che rapporto hai con la Fede?
Sono
ortodossa, non praticante. Credo che la Fede debba vivere dentro di te come un
vigile interno. Cerco di seguire i 9 comandamenti che ritengo più giusti. La
religione Cattolica è troppo arretrata, secondo me dovrebbero adattarla alla
società moderna. I preti parlano del non fare sesso prima del matrimonio e poi
diventano pedofili.
E il tuo rapporto con il denaro?
Quando
sognavo di diventare indipendente, sembravo una specie di formichina. Quando lo
sono diventata, il denaro mi serviva giusto per essere serena, portare avanti il
mio lavoro e godermi la vita.
Hai un sassolino nella scarpa
che vorresti toglierti?
Non
penso di averne per fortuna.
Un tuo pregio e un tuo difetto?
La
determinazione è il mio pregio e il difetto è andare facilmente su di giri sia
per le cose positive sia per quelle negative.
Chi e cosa porteresti con te su
un’isola deserta?
Il
mio uomo e un sacco di libri in varie lingue!
Cosa ne pensi della battaglia
contro il fumo?
Penso
che sia giusta.
Hai fatto delle gaffe? Ne puoi
raccontare una spiritosa?
Oddio,
faccio un sacco di gaffe, Gianfranco. Un giorno venne in studio da me una coppia
bellissima di due persone di mezza età. Ed io guardandoli gli dissi: “Oh come
siete carini! Anche io e Matteo (il fidanzato) ci chiediamo: ma come saremo da
vecchi”. Avrei voluto sprofondare dalla vergogna. Aiuto!!
Ti ritieni fortunata?
Molto.
Il regalo più bello che hai
ricevuto e da chi?
L'anello
di fidanzamento dal mio fidanzato. Mi portò in un castello e mi fece trovare
sul tavolo del ristorante delle orchidee viola. Poi la cameriera mi portò 3
disegni incorniciati, dove riconobbi la mano di Matteo che ha disegnato un
anello con tutte le spiegazioni della forma inventata apposta per me. Poi,
quando mi misi a piangere, mi diede la scatola con l’anello che ora porto
sempre al dito.
Quanto ti influenza l’oroscopo
nella vita quotidiana?
Credo
al mio segno zodiacale ma non alle previsioni.
Hai un sogno nel cassetto?
Ne
ho tantissimi. Quello attuale è esporre al MOMA e diventare mamma.
A chi vorresti dire grazie?
Alla
mia famiglia, alle persone che hanno creduto in me, al mio Team e al mio
curatore.
Progetti?
Vivere
come se dovessi morire domani e pensare come non dovessi morire mai!