Massimiliano Ossini (conduttore TV e
scrittore) Fai della Paganella
(Trento) 5.9.2023
Intervista e foto di
Gianfranco Gramola
“In futuro penso anche a Sanremo, un
Sanremo in questo caso portando oltre alla musica anche degli aspetti che
possano essere degli inni sostenibili”
Massimiliano Ossini è nato a Napoli il 22
dicembre 1978 da papà Giovanni e mamma Tina. Conseguita la maturità
scientifica nel 1997, si è poi laureato in scienze della comunicazione a
Milano. Inizia a lavorare nel campo della pubblicità. Nel 2000 fa il suo
esordio da attore entrando nel cast della commedia teatrale con Cyrano de
Bergerac. La sua popolarità arriva come conduttore del canale satellitare per
ragazzi Disney Channel. Dal 2003 al 2006 conduce le tre ultime edizioni di
Disney Club su Rai 2. Nel 2005 si occupa dei servizi in esterno di Random,
magazine di Rai 2, e partecipa come concorrente alla prima edizione di Notti sul
ghiaccio, talent show in onda su Rai 1 condotto da Milly Carlucci, risultandone
vincitore. Nella stagione 2006-2007 conduce ogni domenica mattina, insieme a
Gianfranco Vissani, Linea verde, programma che riprenderà anche l'anno seguente
affiancato da Veronica Maya. Nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010, su SKY
Italia, conduce il primo quiz della piattaforma, intitolato Sei più bravo di un
ragazzino di quinta? e, contemporaneamente, continua a condurre su Rai 1 Linea
Verde fino alla primavera del 2010. Dal 5 gennaio al 9 febbraio 2013 conduce E
se domani su Rai 3. Dal 9 settembre dello stesso anno conduce Uno Mattina Verde
su Rai 1. Dal 2014 conduce su Rai 1 la trasmissione Linea bianca. Dalla stagione
2016-2017 conduce assieme a Manila Nazzaro e Adriana Volpe il programma
Mezzogiorno in famiglia, in onda sabato e domenica mattina su Rai 2. Il 21
giugno 2017 presenta la ventinovesima edizione di Premio Bellisario. Dal 4
giugno 2018 conduce al fianco della giornalista Valentina Bisti Unomattina
estate, in onda su Rai 1, dal lunedì al venerdì. A partire dal 29 dicembre
2021 è in onda su Rai 2 con Kalipè - A passo d'uomo. Da giugno 2022 conduce
con Maria Soave Unomattina estate e da settembre conduce anche la versione
invernale di Unomattina, in conduzione solitaria (per la prima volta del
programma senza l'affiancamento di un o una giornalista). Nel gennaio 2023 al
Campidoglio di Roma vince il Premio "Antenna d’Oro per la Tivvù".
Ha pubblicato alcuni libri
sull'alpinismo.
Kalipè: lo spirito della montagna (2018)
Kalipè: il cammino della semplicità (2020)
Le montagne rosa: viaggio alla scoperta delle
Dolomiti (2020)
Kalipè: a passo d'uomo (2021)
Giganti di ghiaccio e di pietra: viaggio alla
scoperta delle Alpi (2021)
I monti azzurri. In cammino sugli Appennini
(2022)
Ha detto:
- Camminare e faticare ti fa assaporare di più
il desiderio di raggiungere un traguardo e provare l’emozione di averlo
raggiunto.
- Se ognuno di noi fosse più cosciente di
quello che stiamo vivendo e dell’importanza della natura, starebbe più
attento al suo comportamento rispetto all’ambiente.
- Michele Guardì in studio è un direttore
d’orchestra che fa suonare benissimo. Un papà che insegna e non lascia niente
al caso.
- Ammiro lo spirito francescano e san
Francesco è il Santo a cui sono devoto. Non mi sono spogliato degli averi come
fece lui, ma il mio approccio alla vita è di rispetto assoluto per il Creato.
Curiosità
- Una parola che usa spesso e che è
diventata un suo mantra è “Kalipè”, che è un augurio del Tibet e vuol
dire “con passo corto e lento”.
- E’ sposato con l’imprenditrice
marchigiana Laura Gabrielli e ha tre figli.
- E’ tifoso dell’Ascoli calcio.
Intervista
Incontro Massimiliano Ossini a Fai della
Paganella, in Trentino, dopo il suo intervento al Mountain Future Festival, il
festival sul futuro dell’uomo e della montagna dove ci sono incontri con
esperti internazionali e dove si parla della natura e l’uomo.
Da ragazzo volevi fare l’attore e
invece sei finito in TV. Mi racconti brevemente il tuo percorso professionale?
Volevo fare l’attore in quanto da piccolo
ero balbuziente e recitare mi dava la possibilità di essere qualcun altro,
quindi non balbettavo. Poi invece attraverso i provini, ho avuto la possibilità
di entrare alla Disney Channel e da lì ho proseguito con vari programmi, poi ho
partecipato come concorrente alla prima edizione di Notti sul ghiaccio, il
talent show condotto da Milly Carlucci, risultandone vincitore. E il sogno di
fare l’attore l’ho messo nel cassetto, ma in futuro vedremo.
Chi sono stati i tuoi maestri di
riferimento televisivi?
Come ho detto nel convegno qui a Fai della
Paganella, i miei maestri di riferimento sono stati Piero e Alberto Angela per
quanto riguarda la divulgazione scientifica. Come modello di personaggio sul
palco e anche la voglia di portare un sorriso, il mio maestro è stato Fabrizio
Frizzi e quindi un mix di loro diciamo che sarebbe il top se io fossi questo.
Diciamo che ho rubato un po’ dall’uno e un po’ dall’altro e cerco di
imitarli mettendoci un po’ del mio. La mia è una vena un po’ più forte
rispetto a quella che è la sostenibilità, l’ambiente e il green.
La passione per la montagna com’è nata?
Chi te l’ha trasmessa?
La passione per la montagna è nata da
piccolo, quando i miei genitori mi portavano in montagna, poi dopo
l’adolescenza non ci sono più tornato. Però quella è stata fondamentale,
nel senso che quando un genitore ti mette un seme, lo coltivi e prima o poi
sboccerà. Poi ho iniziato a rivivere la montagna e a lavorarci anche e la
montagna secondo me non solo è una maestra, ma è anche una cosa che ti rapisce
e non ne puoi più farne a meno. Una
volta che la conosci è lei che ti chiama. Infatti non a caso tutte le persone
che conosco e che hanno conosciuto la montagna, anche in tarda età,
poi non l’hanno più abbandonata. Ad esempio anche persone che hanno
sempre amato il mare, dopo aver iniziato a fare le vacanze in montagna, dopo
sono tornati a fare le vacanze in montagna.
A proposito di montagna, cosa ne pensi
delle polemiche sugli orsi?
In assoluto penso sempre che abbiamo
dimenticato la convivenza tra esseri umani e animali e in questo caso possono
essere gli orsi e i lupi. Il fattore è che una volta si conviveva in modo
diverso e oggi ci siamo chiusi dentro, ma non è una situazione solo nel
Trentino. Se pensi a qualche giorno fa, cos’è accaduto nel parco nazionale
della Maiella, che hanno ucciso l’orsa Amarena, è analoga la cosa. Quindi
dovremmo ripensare al nostro modello
di vita tra essere umano e animale, educare prima di tutto noi e capire come
dovremmo vivere e soprattutto dobbiamo pensare anche che loro hanno bisogno di
spazio e quando c’è un numero importante di orsi
in una zona, è giusto che
vengano portati in altre parti. Però questo non lo posso dire o decidere io,
questo lo devono decidere coloro che ci lavorano, coloro che sono dalla mattina
alla sera con loro e che hanno studiato la vita degli orsi e non solo, perché
poi anche lì spesso si sbaglia perché dicono che c’è un sovrannumero di
cervi, quindi abbattiamo i cervi, poi in realtà facendo questo, porti un danno
ad un’altra specie di animali, quindi anche in quel caso chi deve parlare sono
coloro che lavorano e vivono in quel settore e sono loro che poi ci aiutano a
capire come muoverci. E’ troppo facile il fattore di dire “è corretto
abbatterli” oppure “lasciamoli vivere”. Ad esempio quello che faccio in
trasmissione, se voglio dire la mia, lo dico ma è un mio pensiero e poi se devo
parlarne, sono gli esperti che hanno l’ultima parola e proprio per questo
chiamo gli esperti del settore e non i tuttologi a parlare.
Con i tuoi programmi hai girato tutta
l’Italia. Ci sono stati un paio di posti che ti hanno lasciato a bocca aperta?
Ogni volta che giro una puntata dico sempre
“Questo è il posto più bello che ho visto”. Posti belli ne abbiamo in
tutto il nostro Paese, la differenza la fanno le persone. Quando vai via da un
posto, oltre alla bellezza del territorio, ti porto dietro il ricordo delle
persone che ti hanno lasciato qualcosa. Penso anche al fatto di saperti
accogliere perché ce l’ha nel suo dna, e sicuramente questa zona del Trentino
è capace di accogliere le persone perché lo ha sempre fatto. Ma anche il sud
ha delle zone bellissime e accoglienti.
Progetti autunnali? Televisione, libri,
viaggi, montagna?
Come televisione, partiamo l’11 settembre
con Uno Mattina, il 23 dicembre partiremo con Linea Bianca e
in giugno dell’anno prossimo con Kalipè. Libri? Uscirà il 24 ottobre
il mio primo romanzo che ha per titolo “Amico” e mi piace tanto ma non perché
l’ho scritto io (risata). E’ bello perché è la storia di due ragazzi di
due famiglie che si ritrovano e la montagna li aiuta e addirittura salva un
ragazzo e salva proprio una situazione, partendo poi da una città come Roma.
Quindi ancora una volta la protagonista è la montagna, però è proprio un
romanzo. Tra l’altro è una storia d’amore e vado a catturare l’attenzione
dei giovani e pian piano inserisco questo elemento che è fondamentale che non
è protagonista però in realtà alla fine ci svela la soluzione.
Quali sono le tue ambizioni?
Continuare a raccontare le bellezze del
nostro pianeta, parlare di ambiente, di eco sostenibilità e cercare di
far si che siano sempre di più le persone attente a questo.
Televisivamente parlando vorrei consolidarmi su questi programmi, quindi Uno
Mattina, Linea Bianca che festeggia i 10 anni e Kalipè. In futuro penso anche a
Sanremo, un Sanremo in questo caso portando oltre alla musica anche degli
aspetti che possano essere degli inni sostenibili. Intanto penso alla prossima
vetta che può essere l’Himalaya, in Asia, ad andare a fare una importante
ascensione. Mi sto allenando.