Miriana Trevisan (soubrette) Roma 27.3.2003
Intervista di Gianfranco Gramola
L'ex
velina, musa ispiratrice del marito Pago
Miriana
Trevisan è nata a Napoli il 7 novembre 1972, da mamma Maria e da papà Loris.
Muove i primi passi all'età di 17 anni come ballerina nel circo di Liana Orfei.
È proprio il suo insegnante di danza a spronarla a partecipare ai casting per
entrare nel programma “Non è la Rai”, dove esordisce giovanissima nel 1991.
Tra coreografie, siparietti, e cruciverboni entra nelle case degli italiani e
inizia ad acquistare popolarità. Dopo una parentesi nel 1992 nella trasmissione
di Paolo Bonolis “Bulli e Pupe”, continua l'esperienza con Boncompagni fino
al 1993. Con la partecipazione ad una serie di telepromozioni all'interno del
programma tv “Smile” e la trasmissione musicale “Mi ritorni in mente”,
dove affianca Red Ronnie, si distacca da un successo ottenuto al grido di “Ma
quanto è bello qui, ma quanto è grande qui…”, celebre sigla del programma,
e cerca di intraprendere nuovi percorsi professionali. La fama che la showgirl
conquista in questo periodo è tale che in poco tempo lavora con grandi nomi
della nostra televisione: da Corrado ne “La Corrida” e Jerry Scotti in
“Miss e Mister ‘96” a Cesare Cadeo nella trasmissione sportiva “L'Italia
del Giro”, Raimondo Vianello in Pressing e Mike Bongiorno. Con quest'ultimo,
dal 1997, Miriana lavorerà a ben 5 edizioni de “La Ruota della Fortuna”, di
“Bravo Bravissimo” e di “Viva Napoli”. A queste esperienze la Trevisan
affianca altre apparizioni e conduzioni sul piccolo schermo: da “Doppio
Lustro” nel 1998, trasmissione che celebra il decimo anniversario di
“Striscia la Notizia”, a “Coriandoli” e “Stasera Circo” nel 2000 e
“Vivere Meglio” nel 2001. Nel 2001 debutta come attrice in un episodio della
fiction “Carabinieri”, mentre durante la stagione 2004/05 gira numerosi
teatri italiani con la commedia brillante “Uomini sull'orlo di una crisi di
nervi”. Il 2004 la vede protagonista anche di un calendario e assieme al
co-conduttore Alessandro Paci, si avvicina al cabaret toscano presentando lo
spettacolo “Ribollita”, un concentrato di novanta minuti di risate. Il suo
talento fa sì che la stessa venga scelta proprio da Paci nel suo film “La
Nipote di Barbablù”, commedia degli equivoci dove le è affidato il ruolo di
protagonista. Nell'estate del 2005 è anche impegnata nelle riprese di un
episodio del corto “D”, per la regia di Cristiano Cervello. Il 2006 l'ha
vista posare per il calendario a scopo benefico “Woman for Planet” ed anche
recitare nel film “Bastardi”, a fianco di nomi illustri come Giancarlo
Giannini, Enrico Montesano, Franco Neri, Don Johnson e Barbara Bouchet. Ha
partecipato al reality “L’Isola dei famosi, nell’edizione 2007, arrivando
quarta (la vincitrice è stata Manuela Villa). Nel 2003 ha sposato il cantante
sardo Pacifico Settembre (in arte Pago), da cui si è separata nel 2006.
Ha
detto
- Come
portafortuna ho un vestitino nell’armadio di quando ero piccola, che non butto
mai. Di solito non conservo mai niente, ma quello rimane.
- I
miei difetti? Sono disordinata e quando sono stanca divento prolissa, in pratica
straparlo. Come pregi, a detta degli amici, sono dolce e so ascoltare le
persone.
- Mi
ero molto affezionata al pubblico di Mike Bongiorno, un pubblico di anziani,
gentili, carini, che ti portano in studio i centrini fatti all’uncinetto in
regalo.
- Come
tutti gli ex timidi, quando rompo il ghiaccio sono scatenata.
Curiosità
- Ha
un attestato di operatrice turistica e ha una sorella, Lavinia, che è
operatrice alla reception dei villaggi Valtur.
- Nel
2003 è stata complice di “Scherzi a parte” nello scherzo fatto a Giuliana
De Sio, insieme a Silvana Giacobini.
- Ama
la cucina cinese e giapponese.
- Il
marito, il cantante Pago, le ha dedicato la canzone “Parlo di
te”, canzone che ha conquistato le classifiche.
Intervista
Una curiosità: ma Trevisan sembra un
cognome veneto, però ho letto che sei nata a Napoli. Mi spieghi?
Si!
E’ per via dei genitori che si sono trasferiti e il cognome è esattamente di Mestre. Da quelle parti ho
ancora dei parenti simpaticissimi.
Però
hai abitato a Roma, giusto?
Da
Napoli ci siamo trasferiti a Roma. Io avevo 6 anni. Qui ci sono stata per 20
anni. Praticamente ho passato la mia infanzia nella Città Eterna. Ho abitato
nella zona Appia - Tuscolana - San Giovanni.
Che
ricordi hai della tua infanzia?
Purtroppo
uscivo molto poco, da ragazzina anche perché mio padre era un po’ troppo
protettivo con noi. Comunque la Roma che ricordo io quando sono cresciuta un
pochino, era quella molto bella delle 5 del mattino, quando sorgeva il sole,
all’alba ed era fantastico. I monumenti con quella luce avevano un colore
particolare, simile all’oro.
Hai
un buon rapporto con Roma?
Adesso
abito a Milano, però a Roma ci vengo spessissimo, perché qui ho i miei
genitori, la mia nonna, una zia e quasi tutti i miei parenti. Roma è la mia
città d’adozione e quindi con la Capitale ho un rapporto bellissimo. La amo
anche di notte, tutta illuminata.
E’ favolosa.
C’è
un angolo romano a cui sei particolarmente legata?
Sicuramente
a piazza Navona perché mi piace tanto. Ma tutta Roma centro è bellissima e
sono molto legata. Amo molto anche il Colosseo sempre per i ricordi di
ragazzina, quando con gli amici ci andavamo di notte e ci entravamo. Che bello e
che emozione. Devo dire però che Roma la vivevo poco quando ci abitavo e me la
godo di più adesso che abito a Milano.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Ci
torno sempre volentieri e provo sempre una grande emozione. Stare a Milano non
è il massimo. Un cielo come quello di Roma, nel capoluogo lombardo non lo vedi
mai. Poi a Roma è molto bello uscire di sera, passeggiare e divertirsi. Provo
anche gioia perché vengo o per lavorare o per trovare i miei parenti.
I
romani, come li trovi?
Troppo
rissosi, sono caciaroni e anche un
po’ presuntuosi, al contrario di me che sono tranquilla e quindi a volte mi
sento un po’ “assalita”. Come pregio trovo che a volte sono molto
semplici, sono carini, a volte ti aiutano e fanno volentieri una chiacchierata e
poi hanno sempre la battuta pronta.
Una
cosa che ti da fastidio?
Nel
traffico i romani sono un pochino prepotenti.
Com’è
nata la passione per lo spettacolo?
E’
nata fin da piccolina, da quando guardavo in Tv la Heater Parisi e volevo
imitarla. Era il mio idolo. Poi ho cominciato a studiare danza e ho iniziato a
fare provini per fare la ballerina e da lì, a poco a poco, sono arrivata fino a
qui.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
All’inizio
per me pensavano ad un futuro semplice, normale, fra virgolette, cioè la
segretaria o l’impiegata da qualche parte. Loro sono impiegati. L’importante
è, dicevano, che tu abbia una vita tranquilla. Invece dopo un po’ che ho
cominciato a ballare vedevano che ero brava e quindi speravano che facessi
qualcosa di più, specialmente mio padre. E stato lui a spingermi di più e a
sostenermi.
Qual
è stata la tua più grande soddisfazione artistica?
Secondo
me non ce l’ho ancora avuta (risata).
Delusione?
Fondamentalmente
nessuna, perché quelle che ho fatto sono cose che ho voluto fare e quindi ho
valutato prima il pro e il contro. Quindi nessuna delusione.
Hai
avuto qualche momento difficile nella tua carriera?
Forse
il non sapere quale sarà il mio futuro televisivo. A pensarci bene ho avuto due
momenti difficili nella mia carriera. Uno quando ho lasciato Non è la Rai.
Dopo per fortuna sono andata a fare Striscia la notizia e poi adesso che è un
periodo nero. Però ho sempre lavorato, ho sempre fatto qualcosina. Adesso non
è che sia proprio un momento difficile, diciamo che è un momento di
transizione. Sto cercando di capire qual è il mio futuro artistico, se sarà il
cinema, la televisione o forse il teatro, perché mi sto appassionando alla
recitazione. Il teatro non so, perché dicono che lo possono fare solo chi ha
studiato anni e anni. Io vorrei fare delle fiction televisive e poi approdare al
teatro, perché il teatro è una cosa molto difficile da fare. Io rispetto tanto
gli attori di teatro e del cinema. Io così vorrei diventare, pian piano.
La
popolarità crea più vantaggi o svantaggi?
Tutti
e due. Forse più vantaggi e bisogna sempre ringraziare il cielo.
Con
il successo sono cambiate le tue amicizie?
Sono
rimasta sola per tanto tempo, perché
mi sono trasferita è ho conosciuto persone sbagliate e poi nel giro di
alcuni anni mi sono rimaste accanto le persone giuste. Quando mi sono trasferita
a Milano da Roma, ho perso tutti gli amici che avevo e che frequentavo nella
capitale,forse per certe circostanze legate alla mia carriera.
Hai
degli hobby?
A me
piace molto il Flamenco e cose inerenti alla danza e sto studiando. E poi faccio
karate. Questi sono i mie hobby, sport e danza in generale. Poi studio inglese
con un programma che ho sul computer e poi amo viaggiare, leggere, studiare,
perché apre le porte alla cultura.
Fra
i tanti personaggi famosi con cui hai lavorato ce n’è uno che ricordi con
affetto?
Sicuramente
devo ringraziarli tutti, veramente. Boncompagni lo devo ringraziare perché mi
ha insegnato tantissime cose, perché mi ha lanciato e poi è un uomo che
capisce la televisione più di chiunque altro. Vinello perché è ironico da
morire. Ho lavorato con Corrado e ricordo che mi insegnò a camminare, ad essere
più signorina e ad essere più fine. Mike Bongiorno mi diceva sempre di non fermarmi mai di fronte a nulla. Però queste sono
tutte cose che ho voluto imparare da sola, osservandoli. Jerry Scotti lo guardo
sempre a Passaparola. E’ bravo e non c’è dubbio, è anche simpatico.
Che
rapporto hai con la Fede?
Un
buon rapporto, direi. Sono una persona che crede e cerca di pregare ogni giorno,
specialmente in questi giorni che c’è la guerra.
Hai
un sogno nel cassetto?
Di
realizzarmi sul lavoro.
Progetti?
No!
Niente progetti. Te l’ho detto che questo è un periodo nero, Gianfranco.
A
chi vorresti dire grazie?
A me
stessa! Agli amici, ai miei genitori però la prima persona che voglio
ringraziare sono io che ho faticato tanto. Dimenticavo i miei genitori. Loro
sono fondamentali nella mia vita.