Nunzia De Girolamo (politico e giornalista) Roma 1.12.2018
Intervista di Gianfranco Gramola
Un domani vorrei essere ricordata come una
persona semplice. Capace di dare il cuore, di metterci anima e corpo per
raggiungere un obiettivo. Una persona che ha tentato di aiutare questo nostro
Paese a ritornare grande.
(Biografia tratta
da Wikipedia)
Nunzia De Girolamo è nata a Benevento il 10
ottobre del 1975. Dopo essersi diplomata presso il liceo classico Pietro Giannone di Benevento,
si è iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell'Università La Sapienza di
Roma. Conseguita la laurea, ha intrapreso la carriera forense, occupandosi di
diritto civile, diritto del lavoro, diritto commerciale e bancario. Contemporaneamente
alla pratica forense, ha collaborato con l'Università degli Studi del Sannio e
con l'Università del Molise. Si impegna in politica, diventando coordinatrice
cittadina di Forza Italia a Benevento nell'ottobre 2007. Viene eletta deputato
alla Camera dei deputati nel 2008, nella lista de Il Popolo della Libertà.
Membro del Consiglio Direttivo del PdL alla Camera. Nel febbraio 2013 è
rieletta deputato alla Camera nella lista PdL. Dal 28 aprile 2013 è Ministro
delle politiche agricole alimentari e forestali. Il 30 settembre 2013 assieme
agli altri ministri del Pdl presenta dimissioni "irrevocabili", che
successivamente vengono respinte dal presidente del consiglio Letta. Il 16
novembre 2013, con la sospensione delle attività de Il Popolo della Libertà,
aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano. Il 26 gennaio 2014,
prima che la Camera voti una mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti
dal Movimento 5 Stelle, si dimette dalla carica di ministro del governo Letta,
in seguito al suo presunto coinvolgimento nello scandalo che ha interessato
l'ASL di Benevento, dimissioni che vengono accolte il giorno dopo dal premier
Enrico Letta. Il 5 marzo è eletta capogruppo alla Camera dei deputati del Nuovo
Centrodestra al posto di Enrico Costa, che lascia l'incarico perché nominato
sottosegretario alla Giustizia del nuovo governo Renzi. Ad ottobre viene eletta
vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio. In contrasto
con il leader Angelino Alfano per il fatto di voler uscire dal governo, l'8
aprile 2015 viene sostituita, dopo aver rifiutato di dimettersi, da Maurizio
Lupi come capogruppo alla Camera di Area Popolare decidendo però di rimanere
come minoranza nel partito, pur non condividendone da tempo la linea. Il 22
settembre dello stesso anno, in polemica col suo partito per quello che lei
interpreta come un appiattimento sulle posizioni del Partito Democratico,
annuncia la sua fuoriuscita dal Nuovo Centrodestra per approdare in Forza
Italia, seguita da 120 amministratori campani; sarà poi commissario del partito
in Molise fino all'agosto 2017. L’anno seguente si ricandida alla Camera come
capolista per il proporzionale nel collegio Bologna - Imola poiché nel suo
collegio Avellino - Benevento a sorpresa sarebbe seconda dietro a Cosimo Sibilia
(e per questo accusa il coordinatore regionale Domenico De Siano), ma non viene
eletta. Dal luglio del 2018 ha una rubrica sul quotidiano Il Tempo dal
titolo Nunzia Vobis e a
settembre inizia una collaborazione con Non è l'Arena, programma di La7
condotto da Massimo Giletti.
Ha detto:
- Molti mi dicono che dovrei
fare tv non da ospite ma da conduttrice.
- Sono cattolica e conosco il
perdono.
-
Amo viaggiare. La mia meta del cuore è l’Africa, dove ho avuto modo di
incontrare persone straordinarie, piene di talento e di originalità culturale,
di voglia di fare e di farcela, di amore per il lavoro e per la conoscenza.
- Il mezzogiorno ha grandi risorse
culturali, intellettuali, agroalimentari. Abbiamo però la disoccupazione
giovanile più alta della storia della Repubblica.
Curiosità
- Sposata dal 2011 con il deputato del
Partito Democratico Francesco Boccia, un anno dopo è diventata mamma di una
bambina, Gea.
- E’ figlia di Nicola De
Girolamo, direttore del Consorzio Agrario di Benevento
Intervista
La politica per lei è stata una
scoperta e una folgorazione?
Per me la politica è stata una passione, da
sempre. Una passione da coltivare. Ho raggiunto grandi soddisfazioni, ma senza
passione non si fanno passi in avanti. È quella la vera forza motrice, di
tutto.
Chi le ha trasmesso la passione per la
politica?
La passione non si trasmette, è una cosa
innata. Un’ inclinazione più che altro. Ho da sempre avuto questa
impostazione, questa indole.
I suoi genitori come hanno preso la sua
decisione di entrare in politica?
I miei genitori mi hanno sostenuto sempre, in
tutto. È questa la vera forza di ogni cosa: una famiglia unita e compatta, un
consiglio al momento giusto. Non sa quanto possa essere fondamentale.
Le virtù di un buon politico?
Umiltà, prima di ogni cosa. Rimanere se
stessi, a prescindere dal ruolo istituzionale che si ricopre. Questa cosa aiuta
tantissimo, soprattutto quando la transizione istituzionale è terminata.
Un errore che un politico non dovrebbe
mai fare?
Ecco, le dicevo prima: un politico non deve
mai perdere il contatto con la realtà. Mai. È l’errore più grande che si
possa fare, non percepire la realtà che lo circonda.
Quando un politico deve scendere a
compromessi?
La politica è di per se un compromesso, non
nel senso negativo del termine però. Il compromesso è innanzitutto con
l’elettore: è là democrazia rappresentativa. Io ti voto affinché ti
rappresenti. Per alcuni è già un primo compromesso, in verità è
semplicemente la normalità.
Le sue idee per un’Italia migliore?
Servirebbero pagine intere: del resto
quotidianamente utilizzo soprattutto i social network per capire quasi possano
essere le idee di chi mi segue. È il primo passo. Anche se ora lo faccio in
veste non politica. Emerge, chiaramente, un’emergenza lavorativa ormai
diffusa. Su questo non vorrei riferirmi a nessuna area specifica del Paese. La
disoccupazione riguarda tutta l’Italia. La priorità quindi è il lavoro. Per
i giovani ma anche per i meno giovani. Il lavoro è un diritto.
Femminicidio, stalker, violenze sulle
donne … Cosa dovrebbe fare la politica per risolvere questa grande piaga?
La politica su questo, dovrebbe fare meno
propagande. Premesso che servono anche quelle, servono ad esempio le campagne di
sensibilizzazione innanzitutto presso le scuole. Però credo non ci possano
essere solo quelle. Bisogna incidere sui tempi delle denunce ad esempio. La
recente approvazione del ‘’codice rosso’’ mi fa ben sperare. In tale
senso l’impegno del ministro Giulia Buongiorno è stato encomiabile.
La cosa più cattiva (offesa) che ha
ricevuto?
Ormai i social network hanno sdoganato anche
gli insulti. Questo è un vero peccato: lo scorso anno avevo lanciato anche una
proposta di legge contro l’odio in rete. Fu condivisa in maniera trasversale,
ma poi la legislatura terminò. Non ricordo, nello specifico, insulti
particolari. Non che non ci siano stati, semplicemente li ignoro.
Quali sono le sue ambizioni?
Ho fatto tutto ciò che politicamente potessi
fare. Parlamentare, ministro dell’Agricoltura, capogruppo alla Camera dei
Deputati. Si hanno sempre ambizioni, senza dubbio, ma molte sono già diventate
realtà.
A cena con Vittorio Sgarbi o Matteo
Renzi?
Sono a dieta, ferrea. Ma da Vittorio Sgarbi
avrei tanto da imparare. Io adoro l’arte. Da Renzi, sinceramente, temo di no.
Firenze la visito da sola...
Su un’isola deserta con Marco
Travaglio o Maria Elena Boschi?
Preferisco sola, almeno è veramente deserta!
E ho tempo di stare con me stessa, cosa sempre più complicata.
Un domani come vorrebbe essere
ricordata?
Una persona semplice. Capace di dare il
cuore, di metterci anima e corpo per raggiungere un obiettivo. Una persona che
ha tentato di aiutare questo nostro Paese a ritornare grande.
Lei su LIBERO ha la rubrica “Piazza
del Popolo”. Com’è nata l’idea di dedicarsi al giornalismo e quali sono i
temi che le stanno più a cuore e vorrebbe approfondire maggiormente?
Si, su libero sono il Mercoledì con questa
mia rubrica ‘’Piazza del Popolo’’. Una rubrica che mi appassiona molto,
perché traggo spunto da alcune storie provenienti dai social network. In
generale amo occuparmi di ingiustizie. Di temi che riguardano le famiglie, i
bambini, le donne, gli indifesi e i più deboli della società.
Altre collaborazioni giornalistiche?
Collaboro anche con Il Tempo, ogni sabato.
Qui ho la rubrica ‘’Nunzia Vobis’’. Chiara e diretta, senza mezzi
termini. Molto breve ma intensa.
Recentemente fa anche l’inviata a nel
programma di Giletti “Non è l’Arena”. Come ha affrontato questo nuovo
ruolo, come l’ha convinta Giletti a lavorare con lui?
Si, da Settembre collaboro con Massimo, che,
tra le altre cose, è anche un amico. Una bella esperienza le debbo dire.
Qualcosa che mi sta formando ancora di più, che mi arricchisce. Ci sono, anche
qui, alcune storie speciali che poi ti restano. Stiamo seguendo, ad esempio, la
vicenda delle sorelle Napoli, le tre sorelle siciliane. Sono stata diverse volte
in Sicilia a Mezzojuso, paesino delle tre donne. Una storia particolare di mafia
e molto impegnativa.
Inviata, giornalista, famiglia, ecc …
Come riesce a fare tutto questo (com’è la sua giornata tipo)?
La mia giornata, alcuni dicono, è di 25 ore.
Scherzi a parte, la cosa più impegnativa ma anche la più bella è quella di
essere mamma. Ti arricchisce dentro. Ti fa vivere emozioni uniche. La mattina
sveglia presto, rassegna stampa veloce prima delle 8, poi la bambina a scuola. E
da lì parte la giornata!
Che rapporto ha con la Fede?
Sono cattolica, credente. Forse, a volte,
anticlericale. Ma ho anche molti amici preti. Insomma, un rapporto particolare,
che vivo privatamente.
Le piace papa Francesco?
È stato un po’ il papa del cambiamento, se
così possiamo dire. Il papa della povertà, degli emarginati e dei deboli.
Anche questa è la funzione della Chiesa.
Parliamo un po’ di Roma. Lei è di
Benevento. Quando si è stabilita nella capitale e come ricorda l’impatto?
Roma è una città magnifica, anche se
amministrata in maniera discutibile. Ma resta comunque la città eterna. Quella
che ci fa emozionare ad ogni angolo. All’inizio ero timorosa, poi sempre
meglio. Roma la conosci giorno dopo giorno. Io la amo profondamente dagli anni
dell’università. Vivevo e studiavo qui, ma è molto peggiorata.
Attualmente com’è il suo rapporto
con Roma?
Roma è diventata troppo caotica, prima non
era così. È difficile muoversi in auto, trovare parcheggio. Io, anche per
questo, ho preso una Smart da poco. Ma spesso gioco a salta la buca perché
tutte le strade sono impraticabili. L’altro giorno una mia amica romagnola in
visita a Roma era stravolta: arrivata alla stazione ha trovato tutte le scale
della metropolitana bloccate, rifiuti ovunque e una discarica a cielo aperto nel
parcheggio di Eataly. Mi sono vergognata.
C’è un angolo della capitale che ama
molto, in cui ama rifugiarsi nei pochi momenti liberi?
Terrazza del Pincio: è uno spettacolo unico!
La cucina romana l’ha conquistata?
Cosa ti piace e viceversa? (è una brava cuoca?)
Non sono una brava cuoca, ma adoro mangiare.
I piatti classici romani sono ottimi! Carbonara, prima di tutto!
Un paio di consigli alla sindaca Raggi?
Solo un paio? Scherzi a parte, si dia da fare
per Roma. Lo so che è molto difficile, che la città è grande, ma i romani
aspettano risposte. Ora non ci sono più alibi. Mi sembra evidente. Vada più al
concreto, senza fase teorica. Le risposte si fanno con la pratica!