Pucci Romano (dermatologa e scrittrice)
Roma 6.5.2025
Intervista di Gianfranco
Gramola
“La soluzione” è la storia di un ragazzo
disabile e della madre che ha l’angoscia del dopo di lei e quindi cerca una
soluzione, da cui il titolo del libro ed è un romanzo ambientato in un paese
del sud con tutte le sue criticità che ancora oggi rimangono nel sud del nostro
paese”
Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia
e Venereologia è Docente di Tecniche Dermatologiche Applicate alla Cosmetologia
– Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma. Autrice di numerose
pubblicazioni scientifiche su riviste di settore nazionali ed internazionali, ha
partecipato ad uno studio di ricerca presso il KAROLINSCA INSTITUTE, Stoccolma,
con relative pubblicazioni scientifiche. Membro di Associazioni dermatologiche
nazionali ed internazionali (SIME, SIDEMAST, DDI, ISPLAD, AMERICAN ACCADEMY
DERMATOLOGY AAD), collabora regolarmente con varie riviste. Redige vari articoli
di pertinenza dermatologica sulle pagine specializzate di: l’ESPRESSO, Il
VENERDI di Repubblica, VIVER SANI E BELLI. Per i “Grandi Passaggi” Bompiani,
ha scritto e pubblicato un libro, ”BUDDISTA PER CASO”, mentre per GIUNTI
Editore ha pubblicato “A TAVOLA NON SI INVECCHIA” I e II edizione e
“UN’AMICA PER LA PELLE” (tradotto in ben 4 lingue, portoghese, francese,
polacco, inglese). Partecipa regolarmente a trasmissioni televisive (Rai1, Rai2,
Rai3, Canali Mediaset) e radiofoniche in qualità di esperto dermatologo.
Intervista
Com’è nata l’idea di scrivere il
romanzo “La soluzione”. Era una sua ambizione?
Si, era qualcosa che covavo in qualche modo e
che avevo intenzione di scrivere. Io ho scritto molti libri di divulgazione
scientifica ma questo è il mio primo romanzo. Avevo voglia di parlare di una
storia che avevo nel mio cassetto ma non riuscivo mai ad avere il tempo giusto
per poterla sviluppare come volevo. Quindi nel momento in cui ho avuto del tempo
perché purtroppo sono stata investita da un motorino sulle strisce e ho avuto
un periodo che io chiamo “il mio fermo biologico”, ho dovuto fermarmi per
forza perché avevo una gamba danneggiata e quindi ho dovuto fare fisioterapia,
ripresa, ecc … e ho avuto tanto tempo che ho trasformato in tempo utile. Non
mi sono più pianta addosso ma ho dato vita alla mia creatività.
Quali sono i temi che affronta nel libro?
E’ la storia di un ragazzo disabile e della
madre che ha l’angoscia del dopo di lei e quindi cerca una soluzione, da cui
il titolo del libro “La soluzione”, ed è un romanzo ambientato in un paese
del sud con tutte le sue criticità che spesso ancora oggi rimangono nel sud del
nostro paese, dal quale io provengo, e che fa parte del mio vissuto, del mio
percorso di crescita che è passato appunto in una serie di situazione
particolari che fanno capo a volte a condizioni un po’ arcaiche, spesso legate
alla superstizione, a modalità antiche mai sradicate. Non ho avuto paura di
portarle alla luce.
Le piacerebbe dare un seguito al libro?
Questo è una cosa che mi ha già chiesto la
casa editrice, perché la storia di questo ragazzo si svolge attraverso la vita
di due donne che, in qualche modo se ne prenderanno cura se vogliamo, in maniera
abbastanza discutibile, ma non voglio spoilerare, quindi bisogna leggere il
libro per capire che può esserci anche un seguito.
Ha scritto parecchi libri di divulgazione
scientifica, mi ha colpito quello dal titolo “Buddista per caso”. Mi
racconta com’è nata l’idea del libro?
Quello è stato il mio primo libro e parla di
come si può meditare pur non essendo orientali. Quindi il titolo è come per
dire che io posso essere buddista ma non è detto che io sia per forza
appartenente ad una setta o una religione. Si può essere buddisti per caso
appunto, cioè meditare, fermarsi, guardare la natura, cercare di non farsi
sopraffare dalle angosce della vita. E’ un esercizio che cerco di fare
tutti i giorni.

Alcune domande sulla sua professione di
dermatologa. Si avvicina l’estate, il sole è più amico e nemico della pelle?
Per me amico, io sono sempre stata una voce
fuori dal coro e in questo devo dire che la scienza comincia a darmi ragione.
Intanto perché nonostante si usino tante protezioni c’è un aumento del
melanoma, di questo tumore terribile della pelle che se non preso in tempo è
davvero poco gestibile. Però il sole è vita, è rinnovamento, è qualche cosa
di cui non potremmo farne a meno per vivere. Grazie al sole sintetizziamo una
delle vitamine più importanti, la vitamina D attraverso la pelle. Dobbiamo
essere assennati nell’esposizione, non possiamo pensare che la pelle lo
gradisca in maniera aggressiva. La gradualità e l’esposizione fatta bene, non
può che farci bene.
Gli autoabbronzanti hanno effetti
collaterali?
Qui giochiamo su un brutto equivoco, perché
l’autoabbronzante non ha niente a che fare con l’abbronzatura. E’ un
prodotto che serve ad ossidare la cheratina, cioè lo strato superficiale della
pelle dà questa pigmentazione, che non protegge dal sole. Quindi è molto
ambiguo parlare di autoabbronzante, è un processo di ossidazione della pelle
che dà un colorito che sembra abbronzatura ma non lo è. Quindi non si protegge
per niente la pelle con questo trattamento.
Quanto è efficace il laser per la cura
della pelle?
Il laser per me è una aggressione. Io amo la
pelle e quindi tutto quello che l’aggredisce non mi piace e poi può lasciare
il segno. Il laser detta così è molto generica come domanda, ci sono delle
indicazioni per alcuni laser per avere la soluzione di alcuni problemi. Per
esempio il laser per la depilazione, quindi esistono vari tipi di laser che
possono essere utilizzati per problemi della pelle.
Fiorello al festival di Sanremo ha
lanciato il messaggio sull’importanza della
mappatura dei nei. Cosa ne pensa?
Ha fatto bene, però non è che dobbiamo
aspettare che lo dica Fiorello. Sarebbe il caso che fossimo tutti più assennati
e responsabili e ci facessimo una semplice visita
dermatologica. Io per esempio, sul mio profilo instagram, ho pubblicato
delle piccole linee guida per far capire ogni quanto bisogna farla, quando
cominciare a farla, perché farla. Quindi una mappa dei nei ti salva la vita.
Lo stress e il fumo sono causa
dell’invecchiamento della pelle?
Si, ci sono dati scientifici. Intanto lo
stress ha un’azione negativa perché si producono determinati ormoni mentre si
è stressati che danneggiano tutto l’organismo, oltre che la pelle. Il fumo
poi provoca una sorta di cattiva ossigenazione della pelle. Pensi che quando una
persona deve fare un intervento di chirurgia plastica, per esempio un lifting,
il chirurgo ti dice: “Se fumi, smetti e ti opero fra tre mesi, perché prima
rischio di non avere un buon tessuto ben ossigenato e quindi con una buona
capacità di cicatrizzazione”.

La pelle può essere anche una spia di
quando c’è qualcosa che non va nel nostro corpo?
La pelle è un organo spia, se la sai
leggere, ti racconta tantissimo. Dal colorito, dai sintomi, il semplice prurito
per esempio. Ci ricordiamo del povero Nanni Moretti che ha avuto un linfoma e il
sintomo che lo tormentava era il prurito. Purtroppo lì veniva trattato come uno
ansioso e gli venivano dati degli psicofarmaci. Ma quello era un segno che
qualcosa nel suo sangue stava cambiando.
Le occhiaie come si possono eliminare?
Le occhiaie non sono una malattia, sono una
caratteristica, come avere gli occhi azzurri e i capelli biondi. Quindi non
vanno trattate perché non sono una patologia. E’ una trasparenza del circolo
venoso, sottostante alla palpebra, in una zona in cui la pelle è molto più
sottile, è molto più fragile e quindi chi ha le occhiaie, ce le ha fin da
quando era bambino o bambina.
In giro nei negozi ci sono tante creme
anti età. Funzionano?
Sicuramente la cosmesi ha fatto passi da
gigante negli ultimi anni e ha individuato una serie di molecole, di principi
attivi che possono aiutare sicuramente la pelle ad invecchiare in maniera
dignitosa, diciamo così e con un supporto. Però la verità è che lo stile di
vita è fondamentale. Se si beve troppo alcol, se si fuma, se si fa
un’alimentazione scorretta, se si è esposti ad ambienti inquinanti, a tutto
questo non c’è cosmetico che tenga.
Alcuni consigli ai lettori per avere una
pelle sana, luminosa e su come affrontare l’estate.
Intanto l’estate non è un periodo
negativo, l’importante è avere un rapporto sano con il sole. Conoscere il
proprio foto tipo, cioè fare una visita dal dermatologo e sapere che tipo di
pelle si ha e che tipo di esposizione è consigliata, non siamo tutti uguali.
Poi per quanto riguarda la gestione della pelle è importante rispettarla e
capire che non è un involucro, ma un organo e in quanto tale, degno di rispetto
come tutti gli altri organi.