Rosanna Cacio (conduttrice tv e radio ) Venezia 6.9.2023
Intervista di Gianfranco
Gramola
Rosanna Cacio: Dalla nascita a L'Aquila al
grande palcoscenico mediatico
Quest’anno sono felice perché dopo più di 20 anni
come inviata storica de “La vita in diretta”, passo a “La volta buona”
di Caterina Balivo
Nata a L'Aquila nel 1972, Rosanna Cacio ha iniziato la
sua carriera televisiva come inviata per Caffè Arcobaleno su VideoMusic
(1997-1998). Ma è con Videodedica che si fa conoscere al grande pubblico. Nel
2005, ha co-condotto Omnibus weekend al fianco di Guido Swarz su La7. Ha
ricoperto il ruolo di assistente musicale per diverse produzioni e ha lavorato
come inviata per "Mediamente", condotto da Carlo Massarini su Rai3.
Successivamente, è stata inviata per "Questa Italia" su Rai
International, paragonabile al format di Linea Verde. Ha poi affinato la sua
voce a Radio Rai. Per oltre due decenni, è stata l'inviata di punta dal 2003
per "La Vita in Diretta" su Rai 1, dove si è distinta per il suo
stile, eleganza, professionalità e carisma.
Intervista
Al Festival del Cinema di Venezia che
atmosfera si respira?
L'entusiasmo al Festival di Venezia non manca
mai. C'è un'energia palpabile, anche se quest'anno c’è stato lo sciopero
delle grandi major cinematografiche e non sono arrivati i
grandi attori di Hollywood, deludendo alcuni fan, ma c'è una crescente
attenzione verso i registi. È una Mostra del cinema di Venezia diversa, più
pacata, ma sempre affascinante.
C'è stata una recente polemica da parte
di Pierfrancesco Favino riguardo all'uso di attori non italiani per personaggi
italiani nelle produzioni americane. Qual è la tua opinione?
È una questione complessa. Favino ha
sollevato un punto valido, ma alla fine sono i produttori a decidere chi sarà
più "commerciale". Alcune storie potrebbero beneficiare di una
produzione più autentica, combinando attori italiani e internazionali. È un
dibattito che vale la pena avere.
Dopo il Festival, quali sono i tuoi piani?
Sto entrando in una nuova fase della mia
carriera. Dopo oltre 20 anni con "La vita in diretta", mi unirò a
"La volta buona" di Caterina Balivo. Sono entusiasta perché il
programma si concentra su ciò che amo: spettacolo, musica, intrattenimento e
moda. Sono stata inviata di Caterina Balivo, 20 anni fa a "La festa
italiana" è una grande professionista e non vedo l'ora di lavorare di
nuovo con lei e con il suo gruppo di lavoro.
Come è nata la tua passione per la
televisione?
Tutto è iniziato quando ero a scuola. Mio
padre non mi dava i soldi per il parrucchiere e il padre di un mio compagno di
classe possedeva una TV locale. Mi è stato proposto di leggere le notizie lì,
e ho subito accettato e ho iniziato a lavorare lì. Da ragazzina guardavo
la “ La vita in diretta" e sognavo di poter diventare una inviata
di quel programma .... poi quel
sogno si è realizzato.
Rosanna Cacio con Alex Del Piero
Da quali maestri televisivi hai tratto
ispirazione? Hai avuto degli idoli nel settore?
Sono cresciuta dietro le quinte, sempre
attenta a chi lavorava nell'ombra: dai registi agli assistenti e agli autori. Tuttavia,
nel campo dello spettacolo, non posso non menzionare Raffaella Carrà. Era
l'essenza dell'intrattenimento: sempre pronta, con la domanda giusta, un volto
che catturava l'attenzione e un sorriso magnetico. Ho imparato moltissimo da
lei e porto con me i suoi insegnamenti.
Hai intervistato molti personaggi celebri.
Ci racconti un aneddoto su Toto Cutugno?
Toto Cutugno mi ha sempre colpito per la sua
timidezza, nonostante la sua stazza imponente. Ho avuto l'opportunità di
intervistarlo diverse volte, e il suo Sanremo del 2013 è indimenticabile,
quando si è esibito con l'Armata Rossa e ha ricevuto il premio alla carriera.
Mi confidò con il sorriso che arrivare sempre secondo lo faceva arrabbiare, per
questo lo ricordo con affetto.
Ti sono mai capitate situazioni
imbarazzanti o problematiche durante una diretta?
Sì, spesso. Il fascino della diretta porta
con sé imprevisti tecnici. Ho molti aneddoti, ma in quei momenti è essenziale
rimanere calmi e gestire la situazione, anche se non sempre è facile.
Quali sono le tue aspirazioni future nel
mondo televisivo?
Desidero continuare a fare il mio lavoro come
inviata con la stessa passione e professionalità del primo giorno, per me
viaggiare, incontrare nuove persone e intervistare persone che hanno una storia
da raccontare è la parte più
gratificante del mio mestiere.
Con l'inizio della nuova stagione
televisiva, se ti proponessero di partecipare a un reality o a "Ballando
con le stelle", accetteresti?
Mi divertirebbe mettermi alla prova in
contesti diversi dalla sola intervista. Adoro
i programmi in cui devi imparare qualcosa di nuovo, come ballare o
cantare… sono una grande fan dei talent show. Se l'opportunità si presentasse,
perché non provare?
Rosanna Cacio con Ilary Blasy
Oltre al tuo intenso lavoro in
televisione, quali sono le tue passioni personali?
Adoro gli animali; ho quattro gatti che
richiedono molta attenzione e dedizione. Oltre a mio marito e alla mia famiglia,
dedico il tempo che posso a mio nipote Martino, che amo e agli amici d'infanzia.
Nonostante gli impegni lavorativi, cerco sempre di trascorrere momenti con loro,
specialmente quando torno nella mia terra d'origine, l'Abruzzo. È sempre
un'occasione per riconnettermi con le mie radici e coccolarli un po'.
C'è qualcuno a cui desideri esprimere la
tua gratitudine per il sostegno e l'incoraggiamento nella tua carriera?
Desidero esprimere la mia profonda
gratitudine a Dio e alla mia famiglia. Provengo da un
paese della provincia dell’Aquila, Paganica, la mia famiglia ha sempre
creduto in me, anche quando sembrava una follia seguire questo percorso. Le loro
parole e il loro sostegno sono stati fondamentali.
Hai mai considerato l'idea di adottare un
nome d'arte per la tua carriera televisiva?
Quando ho iniziato in Rai, mi è stato
suggerito di cambiare il mio cognome, "Cacio", in qualcosa di più
"televisivo". Mi avevano proposto un altro nome, ma ho declinato
l'offerta. Mio padre era estremamente orgoglioso ogni volta che mi sentiva alla
radio o in tv e non avrei voluto privarlo di quella gioia. In effetti, molte
persone nel settore mi riconoscono proprio grazie a quel cognome, come Carlo
Conti, che mi chiama affettuosamente "la Cacio" o come lo faceva
Raffaella Carrà è un nome che mi rappresenta e che porto con orgoglio.
E infine, una nota leggera: il tuo cognome
"Cacio" ti ha mai portato in situazioni divertenti o inusuali?
Oh, certo! Ho un operatore video di cognome
"Pepe". Quindi, quando ci muovevamo insieme, eravamo conosciuti come
"Cacio e Pepe". Ha sempre suscitato qualche risata.