Sabrina Ganzer (attrice, ballerina e speaker
radiofonica) Milano
17.1.2023
Intervista di Gianfranco
Gramola
“Voglio continuare a fare Radio Ganzer,
vorrei farla crescere di più per far lavorare i miei ragazzi diversamente abili
e trovare degli sponsor e poi vorrei finire il mio libro che ha per titolo
“Dietro quel sorriso” e fare una parte come attrice in un bel film o in una
fiction”
Sabrina Ganzer è nata a Milano, fin da
piccola ama la musica e il ballo. Ballerina professionista con numerose
esperienze all’estero, nel 1999 viene folgorata dalla radio. Dopo numerose
esperienze in diverse radio e come presentatrice di eventi, nel 2013 approda con
successo a Radio m2o dove ha condotto i programmi “Bom Dia” e “Something
for the weekend”. Da poco ha aperto Radio Ganzer
Chi sono?
Modella, danzatrice, educatrice, attrice,
presentatrice, speaker, intrattenitrice, professionista dello spettacolo e molto
di più, non necessariamente in questo ordine lungo gli anni, ma sempre
intensamente e sempre proiettata oggi verso il domani! Dispensatrice seriale di
sorrisi per vocazione, ferocemente indipendente nella vita e sul lavoro, vivo di
passioni e non smetto mai di sognare. Sono donna e non lo dimentico mai neppure
per un attimo, orgogliosa e sensibile, determinata e a volte vulnerabile. E
complessa, certamente, ma sincera e pulita, trasparente e affidabile. Il mio
progetto più recente è una mia personalissima ma universale web radio, Radio
Ganzer, a cui dedico molte energie ogni giorno. Inclusiva, con tante finestre
aperte su tanti mondi diversi, che rispecchia perfettamente il mio animo.
Intervista
Mi racconti come ti sei avvicinata al
mondo dello spettacolo? Chi ti ha trasmesso la passione?
Mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo
quando avevo 6/7 anni, con la danza. La passione me l’ha trasmessa mio papà
che lavorava alla SNAM Progetti, però la sera scappava per andare a scuola di
danza, quindi io facevo tutte le mie serate con lui, mentre ballava il rock and
roll e il boogie boogie e altri balli di sala e io mi appassionavo pian piano al
ballo accanto a lui. Ho iniziato a studiare danza da piccola e sono arrivata ad
amare questa disciplina fino a farne un mestiere. Ho studiato psicologia
all’università, mi sono diplomata e nel frattempo continuavo a ballare. Ho
aperto tre scuole di danza e ho insegnato danza a tanti bambini e bambine, ma
nel frattempo facevo teatro e TV. Ero una ballerina del corpo di ballo
televisivo e non solo, ma mi piaceva di più il teatro. Poi nel 2000 una mia
collega mi chiese se potevo accompagnarla a Radio Italia Network per un provino
e alla fine, sentendo la mia voce, presero me. Nel 2000 cominciai ad innamorarmi
anche della radio, ma intanto facevo casting e provini all’agenzia Caremoli di
Milano, inoltre ho studiato alla Scuola Dario
Fo’ di Milano, al C.T.A Centro Teatro Attivo . Mi sono diplomata in teatro, in dizione, in recitazione, danza, diciamo
che ho un po’ di titoli di studio.
Non sei una improvvisata!
Non mi sono improvvisata, cosa che invece al
giorno d’oggi è di moda. Mi dispiace molto e se me lo permetti voglio
lanciare un messaggio ai giovani, cioè che bisogna studiare per fare
l’artista perché non si impara per caso. Quello che conta è sapere di
portare avanti il proprio sogno, sapendo di aver studiato per realizzarlo. Io la
penso così, perché ho sempre lavorato tanto, ho lavorato sempre benissimo e
poi nel 2000, arrivando da una televisione di Verona, la Match Music TV, dove io
accompagnavo i musicisti e gli artisti e cercavo di fare loro delle interviste,
dove ho fatto il primo lavoro usando la
mia voce, avendo studiato dizione, arrivai a Radio Italia Network e si accorsero
che avevo una voce particolare, una voce diciamo “black” e mi dissero: “La
tua voce andrebbe benissimo per la radio”. Risposi: “Ma io non ho mai fatto
radio”. E mi tennero per fare degli spot pubblicitari e da lì imparai il
mestiere dietro le quinte, imparai a fare la redattrice in alcuni programmi e
poi mi spostarono sul palco in diretta. Mi facevo le coreografie, ballavo e
presentavo al Motor Show, al salone dell’automobile, a quello delle moto e a
quei tempi a Milano c’erano tantissime fiere e nel 2006 approdai a Radio 105
tramite un provino alla Stramilano. Mi chiesero di provare, di salire sul palco
alla Stramilano e di andare in diretta, quindi io rimasi la voce della radio
nelle esterne di tutti gli eventi di Radio 105 per molti anni e iniziai a
presentare ogni tipo di manifestazione estiva e invernale, tipo il Giro
d’Italia, ne ho raccontati una decina, i Motor Show e tutto ciò che era palco
mi trovava con la mia voce su Radio 105 anche come animatrice, insieme a tutti i
miei colleghi e fu un viaggio molto bello. In tutto questo periodo ho continuato
ad insegnare danza nelle mie scuole e ho continuato a fare teatro. Ho
dimenticato di dire che nel ’98 ero a “Striscia la notizia” a fare
l’assistente alle coreografie di Saverio Ariemma. In concomitanza facevo sia
la ballerina che la speaker, poi feci un provino a M2O
e mi presero. Lì iniziai il mio vero programma, che andò in onda per 8
anni, tutti i giorni dalle 8 alle 10.
Come si chiamava il programma?
Si chiamava "AQPP", A qualcuno piace presto, un morning
show di M2O che faceva parte del gruppo GEDI, insieme a radio di “Radio DeeJay”
e poi il sabato facevo un programma con Stefano Meloccaro, il giornalista e
volto di Sky Sport e il programma si chiamava “Bom dia”, un programma
sportivo, pieno di ospiti eccezionali. Poi ci sono stati dei cambiamenti
aziendali e M2O prese una strada diversa e lasciò a casa una trentina di
persone. Da lì ci siamo reinventati, chi ha continuato con la radio e io
fortunatamente ho sempre lavorato parallelamente con altre cose.
Sei amica di Enzo Iacchetti, vero?
Si, ho sempre avuto un bel rapporto con Enzo
Iacchetti che per me è un maestro e ho contribuito alla stesura del suo libro.
Con lui ho fatto per due anni anche un tour per beneficenza in
tutta Italia per la Croce Rossa Italia e abbiamo acquistato
un’ambulanza che verrà consegnata fra pochi mesi, quindi finalmente potremo
coronare questo sogno. Ho provato a fare altre cose fino a quando sono arrivata
a Radio Company ma non mi sono sentita “io” . Avevo un contratto bellissimo
con Radio Company, Mauro il direttore mi aveva fortemente voluta ma dopo M2O ho
avuto un calo di energia e quindi non mi sentivo pronta. Poi la radio era a
Padova e non me la sentivo di lasciare Milano e Riccione, quindi ho rifiutato.
Allora ho iniziato con il teatro e a scrivere il mio libro che uscirà fra poco
e mi sono dedicata ai ragazzi e alle persone che hanno bisogno.
So che hai lavorato tanto per beneficenze,
per solidarietà.
Si, ho sempre fatto beneficenza e dal giorno
in cui ho smesso di andare in onda su M2O, ho concentrato le mie energie facendo
del bene, quindi insegnando musicoterapia ai ragazzi disabili, che è uno dei
miei titoli di studio e ho iniziato a collaborare con varie associazioni.
E la radio?
Mi sono resa conto che mi mancava la radio e
quindi con l’aiuto di tanti personaggi, da Sabrina Salerno che è una mia cara
amica, a Claudio Cecchetto con il quale ho lavorato e collaborato anche da poco,
da Enzo Iacchetti a Debora Villa e tanti amici cari, ho aperto Radio Ganzer che
porta il mio cognome, che è una web radio, che andrà in onda anche in
streaming TV a febbraio. Non l’ho chiamata Radio Ganzer per fare la “fenomena”,
ma l’ho chiamata così perché i miei ascoltatori in 23 anni di radio mi hanno
sempre chiamata “la Ganzer”, mai “la Sabri”. Quindi ho pensato che il
riconoscimento potrebbe essere Radio Ganzer, il mio cognome, dedicando questa
radio a mio padre che non c’è più e che ha passato un brutto periodo della
sua vita con una brutta malattia. Sono orgogliosa della mia radio e da come si
può vedere dal marchio, sopra l’IO, finale di radio, ho fatto mettere una
cuffia, proprio per sottolineare l’IO che vuol dire la mia radio, fatta con il
cuore, assolutamente inclusiva. In questi anni di pandemia mi sono messa in
gioco, ho chiesto come si faceva ad andare in onda anche a livello di regia,
perché io ho la voce e non mi sono mai prodigata per fare la regia e quindi ho
fatto un corso anche ultimamente dai miei amici a Radio Bustolive, che è una
radio web di Busto Arsizio e ho imparato ad andare in onda. Mi avvalgo di un
programmatore musicale di Radio Capital che è Luca Sacchi, un programmatore
molto conosciuto nelle radio perché era il braccio destro di Cecchetto e amico
di Linus, una persona che lavora in questo gruppo da tanti anni e che sa fare il
suo mestiere. Insieme a lui programmiamo ogni giorno, 24 ore di Radio Ganzer.
Questa radio permette di mandare in onda anche ragazzi e ragazze che sono
malate. La mia speaker “Io sono Sally” è affetta da sclerosi multipla, ha
solo 30 anni, è bravissima, è laureata con un Master in America, è una
bellissima ragazza, piena di vita e io ho voluto dare a lei questa opportunità.
Siamo partiti così e adesso collaboriamo con tante associazioni onlus, tipo
“Frida’s Friends” che fa Pet Therapy negli ospedali, portando gli animali
negli ospedali e io li racconto su Radio Ganzer. Poi collaboriamo anche con “Queerky”,
un’agenzia di spettacolo di attori disabili e noi mettiamo insieme la nostra
sorte insieme a degli amici che fanno da sempre questo mestiere per fare la
radio esclusiva nel mondo.
Come riesci a gestire la tua carriera con
la tua vita privata?
Io sono una mamma, sono una compagna, sono
stata moglie e sono in buoni rapporti con tutti e per me l’amore è sempre
stato al primo posto. Senza la mia famiglia non avrei potuto fare nulla anche
perché io arrivo da una famiglia
dove il papà si ammalò a 30 anni, quindi vivevo in una situazione veramente
difficile e sono rimasta innamorata della famiglia, perché mi sono ritrovata a
non averne da giovane perché quando è morto papà avevo 8 anni, quindi cercavo
di farne una tutta mia, molto bella. Io sono una persona autentica, con i suoi
difetti e i suoi pregi, lavoro con passione e riesco ad essere felice. La danza
è stato il mio primo amore e come dicevo prima ho aperto tante scuole, ho
lavorato con i bambini e poi la radio mi fa esprimere tanto. Io ho solo fatto
l’artista e ho fatto parallelamente alla mia
professione un po’ la psicologa, anche se in realtà non ho mai fatto
la psicologa come professione perché ho sempre scelto l’arte. Però avendo
avuto le basi, ho potuto dare una
mano ai ragazzi diversamente abili e questo mi ha aiutato a vivere una vita con
i piedi per terra, nonostante io sia stata un’artista fin da quando ero
piccola. Ho sempre fatto l’artista, non sono mai stata in un ufficio a
lavorare, però ho fatto le pulizie quand’ero giovane per potermi pagare le
lezioni di danza. Ho fatto la barista e tutti i lavori che si potevano fare per
raggiungere un gruzzoletto per potermi poi permettere le lezioni di dizione, i
viaggi a Roma per fare i vari casting. Adesso voglio fare i casting come
attrice, quindi sto con un’agenzia che si chiama “Quirky” e vado con loro
a fare i provini. La base di tutto è l’autenticità e la passione e io sono
una donna molto passionale legata
alle tradizioni e alle sensazioni. Ragiono di pancia e quindi tutto ciò che mi
fa stare bene è arte e amo la bellezza umana, anche se ultimamente ne vedo ben
poca, però cerco sempre di chiudermi in un mondo parallelo. La mia radio è il
mio rifugio, vivo di musica, vivo di arte, anche in casa, con il mio compagno,
con il mio ex marito e con le persone che frequento, regna la musica a casa mia.
Ho una figlia meravigliosa e vivo di lei.
Per fare radio serve più tecnica, talento
o spontaneità?
Credo che servano tutte e tre le cose e se
devo dirti la verità, credo che un po’ di spontaneità, sia davvero alla base
di tutto e poi il talento lo devi avere. Se tu nasci senza un minimo di talento
purtroppo certe cose non le puoi fare. Io non sono nata tuttologa e non
potrei fare certe cose, tipo la contabile, non potrei fare tanti altri mestieri
o se mi impegnassi forse sarei in grado di farli, ma non è proprio la mia
attitudine. La tecnica ci vuole perché senza quella non vai da nessuna parte.
Credo che la parola tecnica, dopo tanti anni, la puoi anche abbandonare. Per
esempio io faccio un certo tipo di radio e mi ricordo che il mio vecchio
direttore di radio M2O, Fabrizio Tamburini, mi prese dicendomi queste parole:
“Tu sorridi talmente tanto e sei talmente sporca”.
Sporca?
Sporca intendeva che non ero in completa
dizione e quindi quando accendevo il microfono non riuscivo ad essere in dizione
come se leggessi uno spot, perché quello è un altro mestiere. Quando vado in
onda, io sono me stessa, come sto parlando ora con te, come quando sono al bar o
a tavola con tanti amici e la parlantina non mi manca come vedi.
Le professioni vanno un po’ classificate
come maschiliste e femministe. La radio com’è?
E’ ancora maschilista, come del resto tanti
altri lavori. Ultimamente visto che siamo in un mondo inclusivo, non solo più
maschilista, abbiamo ben altri problemi con l’inclusione, abbiamo anche
problemi a dire “Signori e signore” per esempio, bisogna
dire “Ciao amici”. Noi donne non siamo messe bene in questo ambiente, anche
se io non ho mai trovato nessuno che mi colpisse talmente forte da non potermi
rialzare, certo è che anch’io ho avuto le mie belle esperienze. “Il
“Sabry, se esci a cena con me… se vieni a letto con me ti faccio fare questa
cosa” l’ho avuto anch’io come tante.
Sabrina Ganzer con Enzo Iacchetti a Radio
Ganzer
La popolarità crea vantaggi ma anche
svantaggi. Hai mai avuto dei fan invadenti, fastidiosi?
Si, Gianfranco e i social hanno distrutto un
po’ quello che c’era fra lo speaker e il pubblico. Con l’avvento dei
social, praticamente il volto dello speaker non è più nascosto e quindi le
persone hanno iniziato ad aspettarti sotto gli studi della radio, a seguirti.
Una volta mi sono trovata una persona sotto il portone di casa, che non era una
persona molto equilibrata, però con molta calma sono riuscita a capire cosa
voleva da me e alla fine voleva solamente un abbraccio. Io sono una donna molto
empatica e sono riuscita a farlo felice. Più che altro il massacro è sui
social dove c’è tanta cattiveria, invidia e ignoranza, ma non solo da parte
degli uomini, ma le donne sui social superano gli uomini. Io sono molto amica di
Sabrina Salerno che è anche mia testimone di nozze e sono stata la sua
ballerina per tanto tempo e so quanto lei ha dovuto subire. Lei è un sex symbol,
una star degli anni ’80, conosciuta
in tutto il mondo e con una nomea pazzesca. Io che conosco molto bene Sabrina e
la donna fantastica che è, posso dire che con lei hanno esagerato tanto, anche
perché è una mamma, ha un figlio, e anch’io che sono meno visibile, ho
sofferto tanto, ma poi ho imparato ad eliminare gli ignoranti dalla mia vita e
quindi non ci faccio più caso.
Hai un sogno artistico, degli obiettivi?
Si, voglio continuare a fare Radio Ganzer,
vorrei farla crescere per far lavorare i miei ragazzi diversamente abili e li
vorrei pagare. Vorrei trovare degli sponsor e poi finire il mio libro che ha per
titolo “Dietro quel sorriso”, poi fare un tour con Enzo Iacchetti e alcuni
personaggi importanti, vendere tante copie del mio libro e vorrei fare una parte
come attrice in un bel film o in una fiction. Ora mi impegno e mi concentro su
questo.