Valeria
Altobelli (modella, presentatrice, cantante)
Sora (Frosinone) 2.11.2011
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
ragazza con tanta voglia di crescere professionalmente, di cogliere ogni
opportunità, usando il suo grande talento, la simpatia e soprattutto tanta
umiltà e naturalezza.
Valerie
Altobelli è nata a Sora il 13.07.1984, ma vive a Roma (zona Esquilino).
Curriculum
Studi:
1990-1999
Studi e perfezionamento in piano e solfeggio (Docenti: Fiammetta Facchini,
Armando Pinci, Raffaele Ramundo)
1999-2005
Studi e perfezionamento in canto lirico (Docente: Maria Rosaria Rossini)
2003
Master in giornalismo
1997-2004
Studi di chitarra classica e acustica e percussioni
2004-2005
Master in storia del teatro
2003-2005
Studi di danza moderna
2003
Diploma in Liceo Classico 100\100
2004
Masterclass in teatro ed arti figurative, Cinecittà-Roma
2005
Actors’ studio “The method” con l’actor coach Bernard
Hiller, Bologna
2007
Laurea in Scienze Giuridiche 110\110 e lode (Tesi: “Evoluzione
storico-filosofica del Diritto d’autore” ; “Parallelismi tra attore e
avvocato”)
2008
Laurea magistrale in Giurisprudenza 110\110 e lode
Esperienze
lavorative
1996
Attrice in “Forza venite Gente”, Castellacci
& Paulicelli, musical
1997
Attrice protagonista in “Pericolosamente”, Edoardo De Filippo, opera teatrale
1998
Attrice protagonista in “La bambola abbandonata”, Bertold Brecht, opera
teatrale
2005
Attrice protagonista del videoclip “L’amore che non c’è”, Gigi
D’Alessio
2006
Attrice protagonista in “Bentornato il varietà”, Enzo Garinei, musical
2007
Attrice protagonista ne “Il conte di Montecristo”, Gino Landi, musical
2009
Attrice protagonista del videoclip “Proposta stuzzicante”, Seba
2011 Attrice protagonista nel film
comic-horror “Una notte da paura”, regia di Claudio Fragasso
Presentatrice
2005
Festa della Marina Militare, Tor di Quinto, Roma
2005
Festival Europeo della Musica, Galleria Alberto Sordi, Roma
2005-2006-2010
Concerti lirici di Renato Bruson, Katia
Ricciarelli,Gianluca Terranova, Abbazia di Casamari
2005-2006-2007
Premio Co.da.cons, Roma
2006
Carnevale di Cento, Cento (FE)
2006
Concerto di Tullio De Piscopo,
Luino (VA)
2006 Premio Internazionale Unicef,
Montecassino (FR)
2006
Bit, Fiere Milano con Eleonora Daniele e Veronica Maya
2007
Vinitaly, Verona con Lamberto Sposini
2007
Convention Ministero dei Trasporti, Roma
2007
Miss Domina Coral Bay, Sharm el Sheik-Egypt con Jimmy Ghione
2007-2008-2009-2011
Carnevale di Sciacca con Janet De Nardis, Sasà Salvaggio, Dario Ballantini
2007
Festa della Polizia Italiana, con il cantante Simone Cristicchi, Cinecittà
Due-Terni
2008
So.Spe. for Children, Loreto (AN)
2008
Inviata e presentatrice per Miss Italia, Rai 1
2010
Family Day, Piazza del Popolo-Roma
2010-2011
Gran Fondo del Conero, Ancona
2010-2011
Presentrice di mettings politici nazionali
2010
Presentatrice del Festival Internazionale Severino Gazzelloni, ospite il Premio
Oscar Louis Bacalov
Cantante
1998-2002
Blues and jazz in diversi gruppi
2003-2004
Corista dell’artista Anna Tatangelo
2004
Incisione su“The spirit of lives Vol.1”, Jimmy Hendrix tribute prodotto da
Lion Music
2004-2010
Corista in diverse produzioni
2004
Live performance con Lionel Richie alle finali mondiali di Miss World, Hainan (CINA)
2005
Live performance con Charlie Cannon al Festival Europeo della Musica, Roma
2005
Live performances con Andrea
Mingardi & Nomadi al Carnevale di Cento(FE)
2005-2006
Live performances con Giò Di Tonno al “Musica è” Festival, Bari
2006
Autrice e compositrice - collaborazioni con il gruppo di Giorgio Gaber
2007
Live performance con Loretta Goggi alle finali di Miss Italia
2007 Live performance con Slavina
Borisovskaya (mezzosoprano), Maristella Mariani (soprano), Cesidio Iabone
(basso-baritono), Andrea Mele (piano) all’ “Oasi for Africa lyrical
concert”
2008
Cantante e chitarrista per l’orchestra di
Morricone in diversi eventi
Modella
2004-2007
Modella per Laura Pieralisi,
Gattinoni, Renato Balestra
2004
Testimonial Igam Underwear
2005
Testimonial internazionale per Vagheggi phytocosmesis
2005 “Dandy, world champions fashionwear”
testimonial con il campione del mondo di calcio Alberto Gilardino
2007
Gil Cagné by Jean Klébert testimonial
Background
personale
2010-2011
Press office e leading journalist del tour internazionale dei DIRE STRAITS
legends.
Testimonial
della campagna contro i disturbi alimentari con l’attrice Michela Cescon, la
campionessa olimpica Clarissa Claretti e la prima ballerina del Teatro “La
Scala” per l’Associazione
Psichiatria Italiana, Roma
Patente
Informatica Europea
Ballerina
(aerobica, modern dance, jazz, hip-hop, caraibici)
Scrittrice
di poesie e autrice di canzoni
Ospite
in programmi italiani ed internazionali
(Rai1-Rai2-Rai3-Italia1-Canale5-Rete4-China Channel-Sharm Channel…)
Curiosità
- Parla
l’italiano, l’inglese (PET, Cambridge Institute- 7th level,
Trinity college certificate), il francese (George Byron licéé cértification),
lo spagnolo, il latino e il greco classico.
- Ama
la musica, ritmo e comunicazione, le culture straniere, la politica, la
teologia, la filosofia, la natura e gli sport.
- La
sua citazione preferita è:”Non si vede bene che col cuore... l'essenziale è
invisibile agli occhi”.
- Ha
ricevuto parecchi premi e riconoscimenti: 1998-2004 Vincitrice di diversi
concorsi poetici e letterari - 2004 Miss
Mondo Italia-Miss Mondo Italia Talent-Miss Mondo Italia Intimo-Miss World
Italia Personalità - 2004 Miss World Talent (Cina, Finali mondiali di Miss
Mondo) - 2004 Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo - 2005 Testimonial
anti tabacco per SITAB - 2006 Premio Telethon - 2006 Si.do. testimonial con Giorgio
Panariello and Manuela Arcuri
- 2007 Finalista Miss Italia - 2008 Premio Agorà, Associazione Giovanni Paolo II
- E’
fidanzata ufficialmente con Simone Venier (canottiere di Latina, che gareggia
per le Fiamme Gialle)
Intervista
Valeria è a Sora (Ciociaria) a casa dei suoi
genitori.
Mi
racconti com’è iniziata la tua avventura nel mondo dello spettacolo?
Volentieri.
Nel 2004 ho vinto Miss Mondo, dove ho rappresentato l’Italia in Cina alle
finali internazionali di Miss Mondo. Prima però, avendo una grande passione per
il canto e la musica, ho iniziato subito a cantare, cosa che è stata apprezzata
anche nell’ambito di Miss Mondo, perché è un concorso che valuta anche il
talento. Quindi in Cina ho avuto l’onore di dettare con Lionel Richie perché
ero stata valutata tra le migliori nella prova di
talento. Quindi alla cena di Gala ho avuto questa grossa opportunità.
Poi sono tornata in Italia e ho cominciato subito a presentare non solo
manifestazioni di piazza ma anche per la televisione. Ho
iniziato a presentare tutte le selezioni di Miss Mondo e poi sono arrivata a
presentare altre manifestazioni come
il carnevale di Cento, quello di Siacca, poi dei festival lirici, festival
Severino Gazzelloni, delle sfilate di moda e ho spaziato un po’ in tutti i
campi. Nel 2007 mi avevano suggerito di partecipare a Miss Italia, perché è un
concorso legato alla Rai, quindi l’ho fatto, poi mi sono sentita male nella
serata finale, purtroppo ho avuto un collasso e mi hanno portata in ospedale.
L’anno dopo, Patrizia Mirigliani mi ha voluta nelle vesti di giornalista.
Dovevo intervistare gli ospiti per la fascia pomeridiana in Rai e per tutto lo
spazio dedicato a Miss Italia su Internet. Poi ho continuato a presentare e sono
arrivata alla tribuna politica. Infatti il mio maggior lavoro è legato appunto
alla tribuna politica, quindi ho lavorato con tutti gli esponenti dei partiti,
sia di destra che di sinistra, da Cofferati ad Alemanno e Alfano, ecc… Sono
spesso chiamata in tribune politiche. Poi nel frattempo ho conseguito una laurea
in Legge e questo mi aiuta molto nella settorializzazione che in questi ultimi
anni ha preso il mio lavoro. Poi ho continuato a sfilare nella moda, per
Gattinoni e per Armani. Ho fatto diversi video clip, il primo con Gigi
D’Alessio e il secondo con Seba, poi mi sono cimentata anche nel cinema oltre
alla presentazione, nonostante quest’ultima sia la mia prima occupazione.
Quest’anno ho girato un film per il cinema, un film che è in fase di
doppiaggio e che uscirà penso l’anno prossimo. Ultimamente si sono
interessati a me molti giornali, perché ho continuato a lavorar da modella e da
fotomodella, quindi ho sponsorizzato diverse linee cosmetiche e di
abbigliamento. Ho lavorato con Alberto Giardino, per una famosissima linea di
abbigliamento, ho sponsorizzato diverse linee trucco tra cui Gil Cagnè. Il
truccatore che mi ha truccata durante le fasi finali di Miss Mondo, era un
allievo di Gil Cagnè, che poi ha creato una linea dedicata al suo maestro e ha
scelto me come testimonial per la
sua linea make up.
Hai
mai pensato ad un nome d’arte?
Ad
un nome d’arte no, perché ho un cognome che mi piace tantissimo. Il mio
cognome ricorda un calciatore famoso e poi sono pure interista (risata). Come
simbolo delle mie origini sono molto legata al cognome. C’era mio nonno che
andava fiero del proprio cognome, quindi averlo portato a livelli internazionali
è stata una cosa bella e soddisfacente sia per la mia famiglia, sia per gli
antenati di cui porto il cognome. Nella presentazione in genere si tiene il
proprio nome, quindi non c’ho mai pensato, però ti dico la verità,
all’inizio, quando cantavo pensavo a qualche bel nome d’arte, perché per la
musica è differente. Poi avendo continuato nella presentazione, nel cinema,
nelle sfilate e altre cose, mi è passata questa idea.
La
popolarità crea più vantaggi o svantaggi?
Nel
mio caso devo dire tanti vantaggi, perché venivo conosciuta ed apprezzata anche
da sconosciuti. E’ bello vedere che le amicizie e le persone che ti sono
attorno ti riconoscano il fatto di essere rimasta la stessa persona. Nel mio
caso è stata una cosa abbastanza tranquilla, anche se poi non ho questa
popolarità dilagante. L’anno di Miss Mondo è stato un boomerang, anche perché
avevo 19 anni, quindi puoi immaginare cosa significa rappresentare l’Italia a
livello mondiale. Quando torni, sei ricevuta da chiunque e ovunque. E’ stata
una cosa frastornante però l’ho vissuta in maniera sempre serena, perché
quando tornavo a casa ricordavo che ero una studentessa e che dovevo preparare i
miei esami. Avevo degli altri obiettivi paralleli che perseguivo parallelamente
a quelli che erano i miei sogni che poi in realtà sono diventati il mio lavoro,
la mia occupazione. Mi rendo conto anche che a volte esco in desabillè e quelli
che ti vedono dicono:”Ma quella è la ragazza che ha vinto Miss Mondo? Mamma
mia. Pensavo meglio”. Però io non ho mai avuto di questi problemi, perché
sono una persona abbastanza sicura di se, una persona molto semplice, quindi
credo che sia nei concorsi, sua nella vita, la semplicità sia sempre stata la
mia carta vincente. Quindi chi mi vede in giro un po’ in disabillé dovrebbe
dire il contrario, cioè:”Quella ha vinto Miss Mondo? Ammazza, quant’è
semplice” (risata).
Il
mondo dello spettacolo era come te lo immaginavi o ti ha deluso?
Io
l’ho presa sempre come un lavoro, quindi non ho detto che se non presento il
festival di Sanremo, mi sento una fallita. Per esempio le manifestazioni di 20
persone, di 100 persone o quelle di 400 mila persone come il carnevale di
Sciacca, le ho sempre considerate e viste sempre allo stesso modo, perché
comunque non ritengo che se fai 100 programmi televisivi sei più bravo di chi
non ne ha. Penso che la meritocrazia te la conquisti sul campo e secondo me te
la da la gente più che altro. Lì si tratta di opportunità. Le opportunità
che ti vengono date sono direttamente proporzionali alla fortuna che hai di
incontrare determinate persone, oppure a, tra virgolette, qualche buona parola
spesa al momento giusto e nel posto giusto. Come ti ripeto la meritocrazia vera
te la da il pubblico e io ho avuto sempre grandi riscontri, grandi apprezzamenti
e questa è stata la cosa più grane per me. Non presentare il festival di
Sanremo, per me non è una de minutio (decrescere), anzi forse quando sarò
pronta e quando avrò fatto abbastanza gavetta, magari mi capiterà
l’opportunità, magari non capiterà
mai, però io mi godo ogni momento che sia una presentazione ad una
manifestazione di piazza, che sia una presentazione televisiva o qualsiasi cosa,
perché ritengo che anche le
piccole opportunità debbano essere valorizzate al massimo. Mia mamma mi diceva:
“Cogli ogni opportunità, ringrazia soprattutto quelle persone che ti danno le
opportunità e sfruttale al meglio”. Da quell’insegnamento ho imparato molto
e ho capito che ogni lavoro deve essere messo a frutto al massimo perché
appunto è un lavoro e che qualcuno ti ha dato fiducia e quindi devi ottemperare
al meglio quell’attestato di fiducia, a quella opportunità che ti è stata
concessa. Che sia stata concessa dal presidente della Rai, dal capo struttura o
che sia stata concessa dal sindaco di un piccolo comune, è la stessa cosa. In
quel momento c’é una persona a capo che ti dà fiducia. Io sono giovane, ho
27 anni, però ricordo che la fiducia ne l’hanno data quando avevo 19 – 20
anni e non è facile mettersi in mano ad una ragazza alle prime armi. Mi hanno
dato fiducia e io spero di averla sfruttata al massimo e di aver ringraziato con
le mie prestazioni professionali.
Quando
non lavori quali sono i tuoi hobby?
A me
piace tantissimo cantare, amo moltissimo la musica però sono una persona che
ama tanto stare in famiglia. Se prima avevo mille hobby adesso nei momenti
liberi preferisco tornare a casa, con la mia famiglia e stare con la mia
sorellina, il mio fidanzato e ritagliarmi degli spazi. Nella vita ho fatto un
po’ di tutto, perché ho iniziato con l’atletica leggera (è stata
campionessa regionale di corsa ad ostacoli, ndr.), poi mi sono cimentata con gli
strumenti musicali e difatti mi piace molto suonare la chitarra, il pianoforte e
le percussioni e amo moltissimo la musica e queste sono cose che ho imparato da
piccolina e me le sono portate avanti. Ho continuato a coltivarle, però se
avessi dovuto impararle ora, non avrei potuto, anche perché il tempo è sempre
meno. Poi amo scrivere poesie e anche canzoni. Ho composto una canzone,
depositata alla Siae, scritta in inglese, perché un’altra delle mie passioni
sono le lingue straniere. Tutte queste cose le ho imparate quando ero giovane, a
14-15 anni e adesso fanno parte del mio bagaglio professionale e
all’occorrenza posso sfruttarle e utilizzarle al meglio.
Cos’è
per te la felicità?
Felicità
è correre libero in un prato verde senza sapere dove stai andando.......
Hai
mai fatto delle gaffe?
Come
no (risata). Una l’ho fatta proprio durante le elezioni. Non so com’è
avvenuto durante una presentazione che mi è venuto “defeat” che significa
“sconfitta”, al posto di “debate” che significa “dibattito”.
Praticamente ho fatto una gaffe mostruosa, perché si trattava di un avversario
politico che avrebbe vinto le elezioni e quando sono scesa giù, c’era un mio
amico che mi ha chiesto cosa avevo detto. Praticamente è stato un “qui pro
quo” mentale, perché volevo dire dibattito.
Hai
un sogno artistico?
Crescere
come professionista ed essere apprezzata da un pubblico che vada dai bimbi agli
anziani, sia alle fasce intermedie. Lì, secondo me, riesci a fare centro, perché
sicuramente apprezzi te stessa, quindi l’energia delle persone che ti
ascoltano, è sicuramente positivo.
Che
rapporto hai con la fede?
Una
volta era molto più stretto. Purtroppo l’anno scorso ho perso mio nonno in
maniera un po’ tragica e non ti nascondo che la fede devo ricercarla. Però
credo in qualcosa e questo è sicuro. Prima ero credente e praticante, mentre
adesso sono credente forse per formazione o per esperienze personali, però
l’aspetto del praticare l’ho perso perché era una persona molto buona e
aver visto una cosa del genere mi sono venuti dei dubbi. Forse qualcuno
dall’altra parte c’è, però non so che fine facciamo noi. Penso che a
questi interrogativi non può rispondere nessuno, perché solo una questione di
fede e di credo personale, perché non c’è nessuno che ci può aiutare in
questa ricerca. Poi la fede è una cosa che o ce l’hai o non ce l’hai. E’
nata per rispondere ai dubbi ancestrali dell’uomo, ma
ha intrappolato l’uomo in altri dubbi ma questo è un discorso che
porta troppo sul filosofico e teologico. Il mio percorso con la fede è un po’
inverso, perché in genere la fede si scopre crescendo, io invece da piccola ero
così convinta. Di solito, quando va male, uno si aggrappa alla fede, però non
vorrei che quello fosse una sorta di scappatoia, perché si aggrappa alla fede
perché non ha più risposte in sé. Preferirei trovare le mie risposte e poi
arrivare alla fede consapevole e matura. La fede in me c’è, magari in questo
momento la fiammella è un po’ assopita.
Tu
sei di Sora, però abiti a Roma. Com’è il tuo rapporto con la capitale?
Con
Roma all’inizio è stato un po’ caotico. L’ho trovata un po’ troppo
megalopoli, un po’ troppo al di fuori delle
potenzialità di una ragazza che arriva in una città grande, ma è un
problema mio come può essere quello di una studentessa. Magari mia sorella ha
vissuto il mio stesso problema o di una qualsiasi persona che si trasferisce da
un piccolo centro in una grande città. Però adesso, a distanza di qualche
anno, l conosco molto bene, quindi ce l’ho forse più a portata di mano della
mia città, perché ho i miei punti di riferimento. L’importante è trovare
dei punti di riferimento nelle zone in cui uno si muove e gravita. Dei punti,
delle zone come può essere delle persone e allora diventa tutto più semplice.
Roma adesso la conosco molto bene, la giro in macchina e prendo molte multe
(risata).
Quali
sono state le tue abitazioni romane?
Una
sola e sempre quella, in viale Etiopia, nel quartiere africano. Proprio vicino
alla stazione Termini. E’ un angolo di Roma tranquillo e carino. Prima mi
appoggiavo da amiche, poi ho trovato questo posto e adesso sono molto contenta
perché mi trovo molto a mio agio. Quando mi appoggiavo dalle mie amiche ho
girato mezza Roma. Sono stata alla Balduina, a Cinecittà…. Una via crucis
(risata).
E
con la cucina romana come ti sei trovata?
Buonissima.
Non mi posso lamentare. A Roma mi piace molto andare nella trattoria dei
Butteri, in viale Regina Margherita, una trattoria che frequento con passione
perché, da buona ciociara, mi piace molto la carne. Poi anche perché è vicino
casa.
Sei
una buon cuoca?
Sono
una buongustaia, non proprio una buona cuoca e non sono così forbita nelle
creazioni culinarie, però ti assicuro che di fame non muoio e non faccio morire
(risata). Stasera mia mamma mi ha fatto il risotto con la zucca. La sto
stressando da tempo perché mi faccia questo piatto di cui sono molto golosa.
C’è
un angolo di Roma che ami particolarmente?
Mi
innamoro quando arrivo davanti allo scorcio di piazza San Pietro. Penso sia una
delle più belle cose che si possano vedere. Anche quando passi con la macchina
e vedi via della Conciliazione, dove come sfondo hai “Er Cupolone”, provo
una emozione particolare. Secondo me questo è il posto più bello di Roma.
Come
ti trovi in mezzo ai romani?
Bene!
Sono un po’ troppo stressati perché suonano in continuazione, però mi trovo
abbastanza bene. Sono un po’ dilazionati nei tempi. I primi anni che lavoravo
a Milano era molto più ferrato, più stretto a livello di tempi e di spazi.
I romani sono famosi anche per la fantasia
nei complimenti. Dimmene uno che ti fanno spesso.
“A
bella” è il complimento romano più famoso, più sentito.
Come
vivi la Roma by night?
Non
frequento molto la Roma by night. Mi piace molto andare a cena e poi ritornare a
casa. Al massimo fare una passeggiata sul lungotevere o in Prati, che ritengo
una zona molto bella. Non sono una grande frequentatrice di locali, di
discoteche. Preferisco trovare dei posti dove andare a cena, dove stare in
dialogo con gli amici e con le persone care, però le discoteche non sono il mio
forte.
Cosa
rappresenta Roma per un’artista?
L’arte
in toto. Ho provato a vedere una città più bella di Roma, ma tutt’oggi non
l’ho ancora trovata. La storia che vanta Roma è unica, è inverosimile. Sia a
livello di architettura, di pittura, di scultura, di cinema… Roma è veramente
la culla dell’arte. E’ totalmente imbevuta d’arte. E talmente ricca di
spunti che ti rende pieno a livello emotivo e ti rende capace di trasporre le
tue emozioni in forme d’arte. Non a caso tanti registi prendono spunto dalla
città eterna. Mi viene in mente uno per tutti “Roma città aperta”che non
parla solo di Roma, che è ambientato a Roma ma se non fosse ambientato a Roma,
non sarebbe il film che è.