Valeria Graci (attrice comica e conduttrice) Roma 16.7.2019
Interviste di Gianfranco Gramola
"Se volessi esprimere un desiderio o
realizzare un sogno vorrei fare un film, fare cinema, con delle corde diverse
chiaramente, una cosa un po’ più impegnata o anche uno spettacolo teatrale"
Valeria Grazi è nata a Milano il 22 agosto
del 1980. Inizia giovanissima a muovere i primi passi nel mondo dello
spettacolo, decidendo ben presto che quello sarebbe diventato il suo lavoro. Nel
1995 debutta in televisione dividendosi tra fiction e trasmissioni Tv dove sono
nate, nel corso degli anni, le sue parodie più divertenti conciliando la scuola
di teatro, i laboratori sperimentali e il palco "Rocky Horror Show" al
cinema Mexico di Milano. Nel 2001 forma insieme a Katia Follesa il duo comico
Katia & Valeria e per dieci anni è protagonista delle trasmissioni
televisive comiche più importanti della tv italiana, Colorado Cafè, MTV Comedy
Lab, Zelig Off e Zelig Circus, Scherzi a parte e Sputnik. Nel febbraio 2012 il
duo Katia & Valeria si scioglie. Nel 2014 Antonio Ricci la vuole nella
famiglia di Striscia la notizia dove fa l'inviata da Montecitorio con i suoi
personaggi più irriverenti. Nel 2018 dopo anni di televisione, debutta
come conduttrice radiofonica nella famiglia di RTL 102.5 conducendo lo spazio
radiofonico insieme a Manila Nazzaro, dal lunedì al venerdì a radio Zeta nella
trasmissione "Una Zeta a pois". Attualmente
è nel cast di “Io e Te”, programma Tv condotto da Pierluigi Diaco in onda
sulla Rai (dal lunedì al venerdì).
Intervista
Sei nel cast di “Io e te”, insieme
a Pier Luigi Diaco e Sandra Milo. Come ti trovi con i tuoi compagni e come
affronti questa nuova avventura televisiva?
Con Sandra Milo non avevo mai lavorato ed è
una persona meravigliosa, un’icona del cinema italiano, quindi una grande
emozione lavorare con lei. Invece Pierluigi lo conoscevo, perché lavoriamo
nella stessa radio, per lo stesso editore e professionalmente ci conosciamo da
tanto tempo. Amici no, ma cominciamo a conoscerci di più adesso. Però era da
tempo che dicevamo che volevamo lavorare insieme e ora è arrivata questa
occasione. Appena mi è arrivata la sua telefonata, sono stata felicissima.
Da quanto lavori nel mondo dello
spettacolo?
Avevo 17 anni quando ho iniziato a lavorare,
quindi è stato un po’ un sogno che si è realizzato. Perché ho sempre voluto
fare questo nella vita.
Hai artisti in famiglia?
No, assolutamente. Ho una mamma, un papà e
una nonna materna molto simpatici e divertenti. Ho preso da loro.
Come hanno preso la tua scelta di fare
l’artista?
Sono sempre stati dalla mia parte,
soprattutto la mia mamma. Mi hanno sempre assecondata e sostenuta.
Chi per primo ha scoperto il tuo
talento artistico?
Io (risata). L’ho scoperto quando ero
piccolina. Ero in vacanza con mamma e papà in un
villaggio turistico. Erano gli anni ’80, anni di club dei bambini,
degli spettacolini e io ero sempre
presente, volevo partecipare alle esibizioni, quindi diciamo che è nato un
po’ là il mio desiderio di esibirmi. Avevo circa 10 anni.
Come mai il duo Fallesi & Graci
dopo dieci anni si è diviso?
Semplicemente perché abbiamo preso delle
strade diverse. Io volevo fare delle cose, lei voleva farne delle altre, quindi
ci siamo separate. Solamente per questo motivo, non per altri motivi
particolari. E’ stata una scelta artistica.
Nel tuo caso la popolarità ha creato
più vantaggi o svantaggi?
Io sono una persona molto normale e chi mi
conosce lo sa molto bene. Vivo la popolarità in maniera molto semplice e
divertente. Poi quando smetto di lavorare, sono una persona come tante, sono una
mamma e faccio le cose che fanno le mamme di tutto il mondo. Non faccio vita
mondana, faccio una vita molto normale. Poi mi piace anche vivere il lato
estroso e la parte un po’ spettacolare del mio lavoro, però mi diverto di più
a farlo in televisione, che nella vita. La vita vera è un’altra cosa.
Sei una donna con i piedi per terra …
Si, con i piedi per terra, anche se in questo
momento ce li ho sull’acceleratore, perché sto guidando, però
tendenzialmente si. Mi piace tanto sognare, sono una sognatrice, lo sono sempre
stata e sempre lo sarò. Però una sognatrice con i piedi per terra (risata).
Fra le tue imitazioni ci sono quella di
Barbara D’Urso, della Panicucci e della Pausini. C’è stata una di queste
che se l’è presa o viceversa ti ha apprezzata?
Questo bisognerebbe chiederlo a loro.
Sicuramente Barbara D’Urso si è divertita sempre tantissimo della mia
parodia, ci sentiamo spesso e mi ha invitata tante volte nella trasmissione da
lei. In realtà si è sempre divertita e ha sempre strizzato l’occhio alla mia
imitazione, lasciandomi libera di poterla
interpretare come meglio credevo. Lei non mi ha dato nessun problema. La Pausini
non mi ha mai fatto cenno di apprezzamento e
Federica Panicucci non ha gradito particolarmente la mia imitazione, però
non mi ha mai detto niente e neanche sui giornali.
Televisione, cinema, teatro. In quale
di questi ambienti ti trovi più a tuo agio o pensi di dare il meglio di te?
La televisione è molto diversa dal cinema e
il cinema è molto diverso dal teatro. Sono
3 ambiti diversi fra di loro, non si possono paragonare. Il mio sogno è fare
cinema, questo da sempre e per quanto abbia fatto delle piccole parti, non è
ancora arrivata l’occasione che vorrei. Faccio televisione da 20 anni, mi
piace molto, ci sono cresciuta, quindi per me è come timbrare il cartellino al
lavoro, è la stessa cosa di uno che timbra
quando va a lavorare in ufficio. Dico sempre che sono un’operatrice dello
spettacolo (risata). Per me è un lavoro come un altro e devo dire che è un
ambiente dove mi trovo bene.
Fra colleghe hai trovato più rivalità
o complicità?
Le donne quando vogliono sanno fare squadra
fra di loro, soprattutto se c’è stima e amicizia. Le mie amiche, quelle che
frequento da 20 anni, non lavorano nell’ambito dello spettacolo.
Non hai amiche fra le colleghe?
Si, ne ho, sono persone con cui esco e mi
trovo bene e spero di lavorarci insieme, ma rivalità, grazie a Dio, non ne ho
trovata. Poi se c’è della sana competizione, fa sempre bene, perché aiuta a
migliorarsi. In realtà io non sono mai stata invidiosa di carattere, non è un
sentimento che conosco l’invidia. Però quando vedo una collega che fa una
cosa che avrei voluto fare io, scatta in me una rabbia, ma nel senso che avrei
voluto essere io al posto della
collega, quindi un’invidia buona, non astiosa.
Quali sono le tue ambizioni?
La mia ambizione è quella di continuare per
sempre a fare quello che faccio, che
già sarebbe tantissimo, cercando di crescere. Se volessi esprimere un desiderio
o realizzare un sogno vorrei fare un film, fare cinema, con delle corde diverse
chiaramente, una cosa un po’ più impegnata o anche uno spettacolo teatrale.
Ma soprattutto il cinema, che è un ambiente che mi attrae molto.
Vuoi levarti un sassolino dalle scarpe?
E’ una bellissima domanda, Gianfranco. Ne
avrei di sassolini nelle scarpe che vorrei togliermi (risata). Più che un
macigno, ho tanta ghiaia da togliermi. Ma chi è che non ha un sassolino nelle
scarpe, Gianfranco? Credo che in realtà, nella vita il conto lo presenti
sempre, in un modo o nell’altro, con i dovuti modi. Arriverà il momento in
cui potrò togliermi qualche sassolino, ma sempre con eleganza.
Parliamo un po’ di Roma, Valeria.
Com’è il tuo rapporto con la città eterna?
Altra bella domanda. Purtroppo con questa
città ho un rapporto di amore e odio. Ci vivo da 10 anni e in realtà la
conosco pochissimo, perché non l’ho conosciuta come avrei dovuto. Quindi
un po’ questo me l’ha fatta odiare, ma non solo per questo. Però
ultimamente sto facendo pace con Roma, perché si fa perdonare con le sue
bellezze.
In quali zone hai abitato?
Ho sempre abitato a Monteverde, che è
l’unico posto che conosco bene. Io sono milanese di nascita e il mio sogno è
quello di tornare nella mia città. Però ho un figlio e non so se questa cosa
sarà possibile. Me lo auguro, poi sai, la vita riserva sempre tante sorprese.
Vediamo in base a quello che accadrà nella mia vita e in quella di mio figlio.
Sta diventando grande e in base alle sue esigenze, deciderò se tornare a Milano
o restare a Roma.
La cucina romana ti ha conquistata?
La cucina romana, con i suoi piatti tipici mi
ha conquistata. Mi piace la cucina, ma non sono brava a cucinare (risata). Però
ci sono dei piatti romani che sono buoni buoni, poi se uno li sa fare, meglio
ancora e se poi uno cucina per te, ancora meglio (risata).
C’è un angolo di Roma che ti piace
molto?
L’unico posto in cui mi sento veramente a
casa, è Milano, casa mia è porta Venezia, però devo dire che anche le
dimensioni della mia casa nuova, non è male. Non ho un posto di Roma a cui sono
affezionata perché, come ti ho detto prima, ci sto facendo pace adesso con
questa città. Per conoscerla meglio e appassionarmi a Roma, ci vuole ancora un
po’ di tempo.
Che differenze vedi tra Roma e Milano?
Intanto a Milano c’è molta più
organizzazione, è una città molto più pratica, molto più immediata rispetto
a Roma. Forse anche solo per la grandezza, le distanze sono incredibili, quindi
anche per questo motivo è una città complicata. Milano è una città molto più
pulita, è una città gestita molto meglio rispetto a Roma, Anche questo fa la
differenza.